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Al Festival “I viaggi di Capitan Matamoros” in scena “La fattura della cipolla”, uno spettacolo che avvicina anche i bambini ai linguaggi della Commedia dell’Arte, celebrando il genere attraverso lo studio e la ricerca degli archetipi.

Fonte foto Ufficio stampa

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Si chiude la seconda settimana del Festival della Commedia dell’Arte “I viaggi di Capitan Matamoros” con lo spettacolo per bambini (e non solo) La fattura della cipolla, andato in scena sabato 23 settembre presso la Chiesa di San Gennaro all’Olmo.
Protagonisti Pulcinella, interpretato da Luca Gatta, regista della rappresentazione e direttore del Festival, e Arlecchino, il cui vestito a losanghe è indossato dall’attore Marco Rampello; ai due si aggiunge la Stregaccia, personaggio archetipo della cultura popolare campana, reso buffo e divertente da Ilaria Scarano.
L’atavico tema della fame attiva la storia, avviando le peregrinazioni nel bosco dei due servi di Pantalone, che si muovono a piedi nudi sul palco con il linguaggio molto fisico tipico della Commedia dell’Arte, tra lazzi e acrobazie. La musica è elemento fondamentale all’interno dello spettacolo, motore della migrazione tra le fiabe: da Biancaneve con il motivo “Andiam a lavorar” a Pinocchio e Cappuccetto Rosso. Ma il punto d’arrivo della storia è la fiaba di Hansel e Gretel: allora lo scenario cambia e dal verde intenso del bosco si passa alla rappresentazione della casa della Strega fatta di dolciumi.

Fonte foto Ufficio stampa

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I due secondi zanni più noti della Commedia dell’Arte restano fedeli ai propri caratteri nei travasi tra le diverse fiabe, mantenendo anche una forte identità linguistica, realtà che crea un simpatico contrasto con la vecchia Stregaccia, che non comprende il dialetto veneto di Arlecchino. E la stessa Stregaccia, brutta ma autoironica, simpatica ma crudele nella sua intenzione di cucinare i due malcapitati, mantiene i suoi caratteri originari attraverso la musica, cantando la villanella “Se te credisse”.
Uno spettacolo quindi rivolto ai bambini nelle modalità semplici del suo svolgimento, interrogando spesso il pubblico dei più piccini seduti in prima fila, ma al contempo impegnato nello studio degli archetipi, condotto dall’Associazione Teatrale Aisthesis e dalla stessa Ilaria Scarano.
Alla fine della rappresentazione, durante gli applausi, Luca Gatta e Marco Rampello tolgono dal volto e mostrano con orgoglio al pubblico la maschera, omaggio al simbolo per eccellenza della Commedia dell’Arte.

Anna Fiorile

I viaggi di Capitan Matamoros
biglietti: 12,00 € intero, 10,00 € ridotto (studenti e over 65)
contatti:  info@enkaipan.com – www.iviaggidicapitanmatamoros.com – 339 623 52 95 (anche whatsapp)

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