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Novità e riconferme per la stagione teatrale domestica, diretta da Manlio Santanelli, che in cinque anni ha registrato 2000 spettatori e continua la sua strada verso la formazione di un nuovo pubblico.

Il Teatro cerca casa - Foto Cesare Abbate

Foto Cesare Abbate

Palcoscenici del Futuro – Il teatro si fa spazio: questo è il titolo scelto per la stagione 2017/2018 de Il Teatro cerca casa che conferma alcuni artisti e la dimensione domestica che la caratterizza ma aggiunge anche novità interessanti. Come spiega il direttore artistico Manlio Santanelli: «Dopo cinque edizioni della nostra rassegna di teatro in appartamento, abbiamo la certezza che gli ingredienti del teatro fatto in casa siano quelli giusti per restituire un sapore del tutto nuovo allo spettacolo: la possibilità di guardare una pièce dal divano di casa propria o in casa di un amico, la prossimità che si crea tra il pubblico e l’artista, il dibattito che cerchiamo di attivare subito dopo spettacolo e la convivialità regalata dall’ospitalità del padrone di casa che consente ad attori e spettatori di ritrovarsi insieme per mangiare qualcosa, oltre qualsiasi schermo o finzione -, sono ingredienti che, ben dosati, ci hanno fornito la ricetta per realizzare una rassegna ampiamente apprezzata dal pubblico, andando incontro anche e soprattutto al gusto di chi non ha mai frequentato i teatri».
E si continua su questa scia, con un cartellone di 18 spettacoli che gireranno negli appartamenti di Napoli e provincia, tra cui Portici, Santa Anastasia, Casalnuovo, Caivano, per poi spostarsi a Caserta, Santa Maria Capua Vetere, Piedimonte Matese, Eboli, Benevento, Furore e perfino Capri. Ma non è detto che ci si fermi qui perché si possono sempre aggiungere altre case e di conseguenza repliche. La particolarità della rassegna organizzata da Livia Coletta e Ileana Bonadies. del resto, sta proprio nel suo essere itinerante, andando incontro alle richieste di un nuovo padrone di casa e senza dimenticare la dimensione intima che si crea tra attore e pubblico. Un aspetto apprezzato non solo dai privilegiati spettatori ma anche dagli stessi artisti, come Antonella Stefanucci e Stefano Jotti hanno sottolineato in conferenza stampa.
E forse non è un caso che tra le novità di questa edizione, a partire dal mese di dicembre, siano previsti una serie di incontri, dal titolo (scelto rigorosamente dal maestro Santanelli) In verità, in verità vi dico… Incontri ravvicinati di teatro, con i grandi nomi del teatro, tra cui Lello Arena, Isa Danieli, Mariano Rigillo e Rocco Papaleo.

Il Teatro cerca casa - Foto Cesare Abbate

Roberto Giordano. Foto Cesare Abbate

Tra gli spettacoli di prosa e musica presenti nella prossima stagione, quelli che vedono protagonisti Antonella Morea, Mario Gelardi, Antonella Stefanucci, Stefano Jotti, ma allo stesso tempo, anche giovani compagnie giovani compagnie. Si comincia ufficialmente oggi 2 ottobre alle ore 18.00 a casa Santanelli con Sono ancora vivo, per la regia di Sergio Assisi, in cui Lucio Caizzi, anche autore dello spettacolo, interpreta un comico che, dopo tanti anni di lavoro in tv, comincia a vedere i suoi skecht solo in replica. Il 13 ottobre (ore 20.30) casa Bonadies, a Portici, farà da palcoscenico a Totò che padre! di Roberto Giordano, che ne è anche interprete con Federica Aiello. A cinquant’anni dalla scomparsa, si vuole rendere omaggio al grande attore napoletano, da un diverso punto di vista: ovvero quello della figlia Liliana che narra della carriera del padre, dagli esordi in poi. Il 21 ottobre debutta, a Santa Maria Capua Vetere (Ce), il nuovo spettacolo di Michele Danubio, Il posto di un altro, con Laura Borrelli e Stefano Jotti e lo stesso Danubio, che ha prodotto questo lavoro appositamente per il Teatro cerca casa partendo dalla riflessione di quanto i mezzi di comunicazione riescano ad invaderci con i fatti di cronaca. Il 6 novembre (ore 18.00) sempre a casa Santanelli, la compagnia Ragli presenta L’Italia s’è desta – Un piccolo [falso] mistero italiano, scritto e diretto da Rosario Mastrota, con Dalila Cozzolino, vincitrice del premio Hystrio proprio con questo monologo. Qui la scema del paese assiste al rapimento da parte della ‘ndrangheta del pullman della nazionale italiana di calcio, a due mesi dall’inizio dei mondiali: tutti accecati dalla notizia “bomba”, non si accorgono che Carla sa dove è nascosto il pullman bianco e la nazionale di calcio. Il 17 novembre si ritorna a casa Bonadies (alle ore 20.30), con Albania casa mia, di e con Aleksandros Memetaj, diretto da Giampiero Rappa, interprete della sua storia personale di immigrato giunto in Italia a soli sei mesi di vita. Come spiega Memetaj: «Lo spettacolo che porto, non essendo dotato né di scenografia né di musica né di particolari effetti di luce, è perfetto in una situazione così intima come quella di un salotto, di una casa, dove le persone stanno a pochi centimetri dall’evento artistico a cui assistono».

Il Teatro cerca casa - Foto Cesare Abbate

Stefano Valanzuolo. Foto Cesare Abbate

Il 25 novembre un nuovo debutto assoluto con La nota stonata – Vita breve e coerente di Luigi Tenco, ideazione, soggetto e testo di Stefano Valanzuolo, musiche di Luigi Tenco, con Massimo Masiello e Mariano Bellopede al piano, che ha curato anche gli arrangiamenti. Il lavoro, prima produzione del Il Teatro cerca Casa insieme all’Associazione culturale BLab, ripercorre in musica la vita del cantautore, utilizzando come pretesto proprio le canzoni di un artista spesso sorprendentemente in anticipo sui tempi e regolarmente fuori dal coro.
In attesa di nuove date e di eventuali nuovi ospiti, completano la programmazione  per la stagione 2017-18: Cavallapazza, spettacolo di racconti, monologhi e canzoni scritti in chiave comica da Domenico Ciruzzi (attualmente Presidente del Premio Napoli) per Antonella Stefanucci, e che riprendono gli storici personaggi dell’attrice, come la Professoressa Scarpone o la Signora Colluso; French girl piano&voice con Daniela Fiorentino alla voce e Mariano Bellopede al pianoforte, per un concerto che riesce ad unire le musicalità partenopee a quelle francesi e da cui è nato un album che vede coinvolto nella cura delle orchestrazioni Paolo Coletta (di recente vincitore del Premio Le Maschere del Teatro Italiano);
La leggendaria storia di Giovanni Senzaterra, che non fa riferimento al nobile inglese ma è un concerto/spettacolo tra cunto, musica popolare e folk rock di Marco Milone, che è in scena con Roberta Ida Izzo, per la regia di Gaspare Nasuto, e che parte dalla ricerca dei cuntisti meridionali impegnati ad esortare il popolo all’impegno sociale; Le regole del giuoco del tennis di Mario Gelardi, in scena Riccardo Ciccarelli e Carlo Geltrude, per la regia di Carlo Caracciolo, è uno spettacolo che prendendo spunto dalle regole da manuale di tennis del CONI, paragona tale sport ai rapporti di amicizia. I protagonisti sono infatti due amici che, durante un dialogo, si confidano segreti inconfessabili e dove lo sport si trasforma in musica e movimento con una scenografia minima, composta da sole due racchette. Francesco Scelzo presenta il concerto Mood Swings, dal suo omonimo album, che propone con la sua chitarra classica e in modo originale musica jazz dagli anni ’30 agli anni ’90; la giovane compagnia formata da Fabiana Fazio, Valeria Frallicciardi e Giulia Musciacco sarà invece protagonista di Nevrotika, scritto e diretto dalla stessa Fazio immaginando un piccolo viaggio ironico e provocatorio all’interno della nevrosi, inteso come disturbo dell’adattamento e di cui nessuno può dirsi del tutto salvo, ma ognuno con grandi e piccole nevrosi.

Il Teatro cerca casa - Foto Cesare Abbate

‘EbbaneSis. Foto Cesare Abbate

Ancora musica grazie al fenomeno musicale del web ‘EbbaneSiS, che porta in scena il concerto Serenvivity, con Serena Pisa (voce e chitarra) e Viviana Cangiano (voce), un duo che nasce a giugno del 2017, quando le voci delle due artiste, per caso, trovano una magica connessione, che permette loro di rivisitare l’antico patrimonio musicale partenopeo – soprattutto quello precedente agli inizi del ‘900 – in forme inedite, attraverso originali arrangiamenti; Antonella Morea insieme a Vittorio Cataldi (al pianoforte) propone Sinnò me moro. Canzoniere della Mala, un racconto musicale, teatrale e letterario sulle storie di bassifondi, sulle vita ai margini e di malavita. Il cantautore napoletano Giovanni Block arriva a Il Teatro cerca Casa con  Solo ma non troppo, un concerto che vuole raccontare come «la solitudine, per gli artisti (o presunti tali) o per i folli (o dichiarati tali), sia dietro ogni angolo, anche quando si è circondati da folla festante o in compagnia, e come la dimensione social svanisca nel nulla quando si resta di fonte al quadro che nessuno vorrebbe mai davvero osservare: se stessi». L’appuntamento con la musica continua con  Suono su tela, concerto in acustico dei Corde Oblique, gruppo musicale ethereal folk progressive, che riprende anche il patrimonio storico artistico dell’Italia meridionale, e vede in scena per Il Teatro cerca Casa una formazione composta da Annalisa Madonna (voce), Edo Notarloberti (violino) e Riccardo Prencipe (chitarre).
Si ritorna alla prosa con Teresa di Cesare Belsito, interpretato da Franca Abategiovanni e diretto da Nadia Baldi, che racconta la storia di una donna che decide di andare in cura da uno psicanalista per risolvere un suo problema capitale: la paura di fare sesso con gli uomini. Una paura talmente grande da impedirle anche solo di pronunciare ciò che la spaventa e a cui fa riferimento usando uno strano suono onomatopeico; Stefano Jotti si fa interprete de La Fondazione di Raffaello Baldini, portando in scena un personaggio un po’ matto, che colleziona i più assurdi e inutili oggetti del passato, riempiendo spazi e con l’idea di dar vita a una fondazione che tenga viva la memoria delle cose più sfuggenti: i pensieri; non quelli grandi poeti e filosofi, che sono già nei libri, ma quelli che vengono in mente in qualche momento della giornata e sembrano tanto acuti, ma poi svaniscono nel flusso della vita.
Il nostro giornale “QuartaParete”, insieme al free press “Party Magazine”, sarà media partner dell’edizione di quest’anno de Il Teatro cerca casa e ne documenterà il lavoro di diffusione e colonizzazione teatrale nei vari appartamenti della Campania.

Gabriella Galbiati

Il Teatro cerca casa
contatti: wwwe.ilteatrocercacasa.it – info@ilteatrocercacasa.it

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