Manlio Boutique

Iniziata la quarta stagione dello spazio off di vico Bagnara a Napoli, che conferma la formula del contributo “a cappello” che l’anno scorso ha tanto entusiasmato il giovane pubblico.

Foto Amanda Marie Annucci

Foto Amanda Marie Annucci

Per la stagione 2017/2018, ritorna Giù il cappello allo ZTN con quindici spettacolo in programma all’insegna della comicità e dei temi di impegno civile e sociale. Come spiega Maurizio Capuano, la rassegna a cappello, che prevede un’offerta volontaria alla fine dello spettacolo decisa liberamente dal singolo spettatore, ha avuto grande successo la scorsa stagione e per questo viene riconfermata a pieni voti. A proposito di tale scelta Capuano dichiara: «Quest’anno abbiamo deciso di replicare perché l’anno scorso abbiamo creato rete e quindi possiamo incrementare. La motivazione non è solo filosofica ma dipende anche dal tipo di spazio che abbiamo. Il nostro è un circolo privato con una stagione teatrale di professionisti. L’offerta a cappello ci consente di lavorare legalmente e non solo di far ritornare il pubblico in sala. Allo stesso tempo, lo spettatore ritorna al centro e può dare valore a quello che vede. L’anno scorso abbiamo avuto vari esempi in cui spettacoli belli hanno guadagnato più di quanto avrebbero ottenuto se ci fosse stato un biglietto d’ingresso».
Partiti ufficialmente ieri sera con Unico Teatro, prodotto da Naviganti InVersi, per la regia di Maurizio D. Capuano e Gennaro Monforte, lo spettacolo, che sarà in scena fino a domenica 8 ottobre, si compone di due corti con un tema comune: il teatro. Il primo è Palcoon, la guerra del teatro, che vede una compagnia teatrale trasformata in un esercito che, da un palco trasformato in trincea, porta avanti una guerra a colpi di cultura contro i burocrati, le istituzioni, i critici prezzolati, le produzioni disoneste e i registi dall’ego ipertrofico che sfruttano i giovani e rischiano di banalizzare e affossare il mondo del teatro. Segue l’atto unico “Non ci credo”, adattamento de Il veleno del teatro di Rodolf Sirera: una commedia nera che mette in opposizione due mondi, quello della politica e quello dell’arte, e due personaggi, un politico cinico e spietato e un umile attore in cerca di finanziamenti.
Si prosegue dal 13 al 15 ottobre con Ferdinando di Annibale Ruccello, adattato e diretto da Emilio Massa, in cui si cerca di evidenziare le caratteristiche intrinseche dei singoli personaggi. Felice di ritornare per il secondo anno allo ZTN, il regista ha immaginato una messinscena visionaria con voce fuori campo di Ruccello, conosciuto personalmente.
Il teatro canzone sarà protagonista il 21 e 22 ottobre con Encefalo, che vede impegnata Silvia Romano alla voce e al pianoforte in una rivisitazione di testi di autori classici e contemporanei, da Stefano Benni a Karl Valentine, passando per Nazim Hikmet, musicata da brani editi e inediti.
Dal 27 al 29 ottobre, Riccardo Citro, nelle vesti di regista, presenta La mia musa e trae ispirazione dalle opere di Luigi Pirandello, di cui nel 2017 ricorre il 150° anniversario dalla nascita. Come lo stesso Citro spiega: «L’aspetto che necessita ancora di approfondimenti e che mi ha attratto maggiormente è il ruolo assunto dalla donna nell’opera di quest’uomo geniale. La donna, per Pirandello, rappresenta il contrasto tra due realtà: una positiva, nella quale si riflette la vita con i suoi aspetti generici, e una negativa, dove si riflettono le convenzioni imposte dalla società, anche se questa ambivalenza rischia di rendere semplicistica e riduttiva la visione pirandelliana della donna. La musa accompagna Pirandello in ogni scelta, creando un’armonia, un equilibrio».
Il 4 e 5 novembre Sergio Savastano dirige Game Over, prodotto da Home Made Prod. e ispirato a Il calapranzi di Pinter. Due inviati di una non ben specificata “organizzazione”, che agisce in parallelo con i poteri dello Stato, vengono incaricati di svolgere una nuova operazione. Ma quella che apparentemente è la “solita routine”, si trasformerà in qualcosa di totalmente inaspettato.
Dall’11 al 26 novembre (in scena solo i sabati e le domeniche) Naviganti InVersi presenta I racconti nel baule, per la regia di Gennaro Monforte: il progetto è formato da cinque corti teatrali comprendenti cinque generi diversi che vanno dal pulp tarantiniano alla commedia sexy, dall’horror alla commedia surreale fino al teatro dell’assurdo. Unico comune denominatore, un baule, ora simbolo del ricordo, ora del desiderio, del ricordo, dell’abisso.
Il 1 e 2 dicembre ospite dello ZTN il Teatro Rostocco e lo spettacolo diretto da Ferdinando Smaldone, intitolato A porte chiuse. Si tratta di un’opera teatrale in cinque scene di Jean Paul Sartre, dove l’inferno non è altro che una semplice stanza, arredata in stile “secondo impero” e in cui Garcin, Stella e Inès sono destinati a convivere per l’eternità. Nessun giornale, nessun orologio funzionante, nessuna finestra, nessun diversivo, nessun oggetto che possa fungere da arma con cui suicidarsi o eliminare gli altri due (del resto, se anche ci fosse, sarebbe inutile tentare di uccidere qualcuno che è già morto), nessun secondino, nessuna tortura. Niente. Solo la compagnia degli altri due, la propria coscienza e la possibilità di vedere, durante i primi tempi, il modo in cui i propri conoscenti ancora in vita reagiscono alla loro morte, immagini che si rarefanno quando essi imparano a tollerare l’assenza del/la defunto/a e lasciano affievolire i ricordi ad esso/a legati.

MaurizioCapuano - Foto Amanda Marie Annucci

Maurizio Capuano. Foto Amanda Marie Annucci

Dal 9 al 23 dicembre (in scena solo i sabati e le domeniche) in scena lo spettacolo di Natale dei Naviganti, Questo Paradiso è un inferno, diretto da Maurizio Capuano. Gesù e Lucifero scendono sulla terra e fanno una scommessa: trovare tra i comuni mortali un puro di cuore, l’ultimo esemplare appartenente alla specie umana rimasto “buono”, l’unico essere “non corrotto”.
Il 13 e 14 gennaio ComicArt presenta Follie tra coniugi: diretto da Mauro Palumbo e ispirato a L’Amante di Pinter, lo spettacolo racconta in modo tragicomico la problematica convivenza di una coppia apparentemente ordinaria ma in realtà sfibrata dalla routine quotidiana, dalle difficoltà comunicative e dalle finzioni del gioco amoroso.
Il 20/21/27/28 gennaio 3 e 4 febbraio, prodotto dai Naviganti per la regia dello stesso Capuano, è la volta di Inshalom (o l’assurda partita), storia di Nassur e Shlomo, palestinese il primo e israeliano il secondo, che svolgono per i rispettivi governi un lavoro particolare, quello di “conta-anime”, ovvero tenere il conteggio dei cadaveri nella striscia di Gaza, dove le persone che muoiono sono solo numeri che servono alla propaganda dei rispettivi governi.
I Naviganti, diretti da Capuano, saranno di nuovo in scena il 24/25 febbraio e 3/4/10/11 marzo con SITCOM, il primo esperimento Situation Comedy teatrale, con una storia che, per linguaggio, situazioni, intrecci ed equivoci non ha niente da invidiare a quella televisiva.
Il 17 e 18 marzo si continua con Festa di compleanno di Angela Matassa e Giovanna Castellano, per la regia di Vincenzo Borrelli e prodotto da Uno spazio per il teatro. Il protagonista, Fabrizio, è solo davanti a una torta. Si sente la voce di una donna: è la mamma che ripete gli auguri che gli faceva da bambino. L’uomo comincia a raccontare e a riviere gli episodi fondamentali della sua esistenza, vissuta tra un padre autoritario, poco incline a dimostrare affetto, e una madre impegnata nel difendere un traballante matrimonio, ma amorevole verso di lui; i litigi tra i genitori che sfociano nella separazione e l’arrivo di Angelo, che cambierà le loro vite.
Il 28 e il 29 aprile Eventi Mediterranei presenta Dai demoni agli dei, diretto da Stefano Airota e liberamente tratto dal film Gods and Damonds di Bill Condon e dal romanzo di Philip Roth L’umiliazione. Il protagonista della storia, il cui tema centrale è l’esclusione dalla comunità è Steven, un bravo attore di teatro e cinema, che paga caro il prezzo di dichiararsi apertamente omosessuale.
Il 5/6/12/13/19/20 maggio spazio a Delitto diletto in teatro, per la regia di Capuano e Monforte: ambientato in un teatro di Napoli, durante la finale di un famoso premio teatrale, Pulcinella, il vincitore, è trovato impiccato. Tutti pensano al suicidio, ma non il famoso detective della TOTO Dick Theater sicuro che Pulcinella sia stato ucciso e che l’assassino si nasconda in mezzo al pubblico. E sarà proprio lui, tra comicità demenziale e umorismo surreale, a risolvere il caso.
Dal 24 al 27 maggio, ritorna sul palco dello ZTN Volgarità gratuite a un prezzo ragionevole, spettacolo dei Naviganti, scritto da Maurizio Capuano e Claudio Buono e diretto da Gennaro Monforte. Qui la risata non è affidata al semplice gioco di parole, alla banalità priva d’inventiva, alla volgarità usata come fine e non come mezzo, ma alla capacità, propria di chi scrive, di condensare in poche battute le contraddizioni della nostra società.

Gabriella Galbiati

ZTN – Zona Teatro Naviganti
Vico Bagnara, 3° Napoli
info e prenotazioni: 339 280 577 – https://www.facebook.com/ZonaTeatroNaviganti/

Print Friendly

Manlio Boutique