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“Terra di Rosa”, progetto di memoria dedicato alla cantatrice siciliana, voce di un Sud che troppo presto l’ha dimenticata, è il quarto spettacolo della rassegna Stazioni d’Emergenza a Galleria Toledo.

TERRA DI ROSA

Fonte foto Ufficio stampa

È la storia di una terra e di una vita quella raccontata in Terra di Rosa, spettacolo che nasce da un progetto che mira a tenere viva la memoria della cantante siciliana Rosa Balestreri, ospitato al Teatro Galleria Toledo lo scorso 12 e 13 ottobre.
Solo un mucchio di terra posto al centro del palco e una sedia al lato accolgono gli spettatori; poi buio in sala con il sottofondo di suoni di cicale e grida di venditori ambulanti. Tiziana Francesca Vaccaro, unica protagonista, gioca con la terra, la tocca e si sporca le braccia con gioia e stupore: è parte di essa. Si scopre poi che quel mucchio nasconde una valigia, custode di oggetti funzionali al racconto. Da lì infatti l’attrice tira fuori uno scialle rosso e poggiandolo sulle spalle dà inizio alla piece: diventa Rosa Balestreri. Così il racconto assume il sapore della Sicilia dei primi decenni del Novecento, e in dialetto siciliano viene descritta quella terra amara tra botte, fame e puzza di piscio. In questa lotta alla sopravvivenza, dove l’unico valore veramente importante è la moralità, Rosa canta e il canto è il suo unico aiuto, nonostante la contrarietà del padre che le rimprovera che “i fimmini non cantunu, cantunu sulu i buttani”. Questo sarà il marchio che Rosa porterà nella sua Sicilia, perché non si conformerà mai al modello di “buona donna” ma continuerà a dire la sua, a cantare con amore ed energia, pur ricevendo tanti schiaffi dalla vita, tra violenze e abusi. Il primo atto di violenza raccontatoci lo compie Rosa stessa: ruba una capra ma nell’ammazzarla scopre il piccolo capretto, che pareva un bambino, che era in quel ventre. Le luci diventano rosse, l’attrice chiude bruscamente la valigia: a quali orrori conduce la fame, la disperazione.
È questo un elemento che preannuncia disgrazie subite dalla donna in persona: un aborto causato dai calci inflitti dal marito e un figlio nato morto. Sempre le luci rosse sottolineano la portata drammatica degli eventi, ma Rosa non si lascia scoraggiare da una vita infelice e apparentemente senza sbocchi, e si vendica del marito, così come del prete che pure voleva abusare di lei, perché una donna sola in un piccolo paese della Sicilia diventa facile preda non godendo della protezione di un uomo.

TERRA DI ROSA

Fonte foto Ufficio stampa

Ma ecco che la valigia finora scrigno solo di brutti ricordi, diventa il riscatto di Rosa, che decide di lasciare la sua bella ma amara Sicilia e di andare a Firenze. L’attrice indossa adesso pantaloni e una sciarpa, simbolo della nuova lei, quella verso cui nessuno ha pregiudizi o dicerie infamanti, una donna che sceglie e che fa fortuna. Si dona al suo pubblico con sciarpa, cappello e occhiali, segno della modernità di chi adesso canta la sua Sicilia in tutto il mondo, non “buttana” ma portatrice dei sentimenti degli emigranti.
Tornerà in Sicilia negli anni ’70, in quel periodo particolarmente caldo in cui si iniziava a trovare la forza di denunciare gli affari mafiosi senza temere di raccontare a voce alta il legame esistente tra mafia e chiesa.
La narrazione si chiude col ritmo del cunto siciliano e con la ripetizione in silenzio di tutti i gesti compiuti durante la performance, sottolineati dalle musiche di Andrea Balsamo, che costituiscono elemento portante dello spettacolo, insieme alla interpretazione energica e vitale della Vaccaro, che tiene alta l’attenzione in un monologo che se in alcuni tratti forse si dilunga un po’ troppo, lo fa per la smania di raccontare una personalità semi-sconosciuta ma che ha dato molto. Attraverso una struttura che il ritorno al gioco con la terra della scena iniziale, sottolinea la sua natura circolare, per un progetto che mira al recupero della memoria, della condivisione e della diffusione.

Anna Fiorile

 

Galleria Toledo – Teatro stabile d’innovazione
Via Concezione a Montecalvario, 34 Napoli
contatti:  081425037 – www.galleriatoledo.info – facebook.com/Galleria Toledo – segreteria.galleriatoledo@gmail.com

Dal Lunedì al Sabato ore 20.30; domenica ore 18
Aperitivi di benvenuto ore 19

Biglietti under35: 5 euro / over35: 10 euro
Card 5 spettacoli: 20 euro
Posto unico: 8 euro

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