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Gli spettacoli in scena in Campania dal 6 al 12 novembre.

di Stefania Sarrubba

Compagnia RagliL’Italia s’è desta – Un piccolo [falso] mistero italiano
Di: Rosario Mastrota
Regia: Rosario Mastrota
Quando: 6 Novembre
Luogo: Il Teatro Cerca Casa (Napoli-Vomero)
Orario: ore 18:00
Interpreti: Dalila Cozzolino
Sinossi: Carletta assiste al rapimento da parte della ‘ndrangheta, in Calabria, del pullman della nazionale italiana di calcio, a due mesi dall’inizio dei mondiali. Subito lo scoop dilaga, esplode. Esercito, politica, sport e giornalisti vanno all’assalto del nuovo fenomeno mediatico. Tutti accecati dalla notizia “bomba” da regalare, non si accorgono di Carla, che sa dove è nascosto il pullman bianco e la nazionale di calcio. Ma nessuno le crede.
L’autore e regista Rosario Mastrota spiega: «Il monologo è arcaicamente legato alla riflessione sociale che tutto ciò che è detto appartiene alla storia e quindi alla verità. Questa operazione gioca, invece, nel caso specifico, sul falso accaduto. Un’invenzione plausibile che rispecchia la faciloneria delle “vittime” dei mass media e l’esaltazione e manipolazione che ne deriva. Basta pensare ai casi più recenti di manomissione e celebrazione della realtà criminale italiana: Sara Scazzi, Garlasco, Cogne, Costa Concordia eccetera. Il gioco de L’Italia s’è desta si svolge sull’idea del racconto reale di qualcosa che come al solito, successivamente, viene manomesso. Ma che nel caso specifico è già manomesso alla fonte. È un racconto metaforico-ironico di un’Italietta credulona, epiteto significativo».
Info e prenotazioni: 3343347090 – 3470963808 – 081 578 24 60

l'ora di ricevimento bentivoglioL’ora di ricevimento (banlieue)
Di: Stefano Massini
Quando: dal 7 al 12 Novembre
Luogo: Teatro Bellini
Orario: feriali ore 21:00 – domenica ore 18:00
Interpreti: Fabrizio Bentivoglio e Francesco Bolo Rossini, Giordano Agrusta, Arianna Ancarani, Carolina Balucani, Rabii Brahim, Vittoria Corallo, Andrea Iarlori, Balkissa Maiga, Giulia Zeetti, Marouane Zotti
Sinossi: Dalla brillante penna di Stefano Massini, uno dei più apprezzati autori contemporanei, di cui ricordiamo almeno 7 minuti e Lehman Trilogy, un altro spaccato della contradditoria società contemporanea, rappresentata con ironia e acume e portata in scena da Michele Placido, che si avvale di un nutrito e brillante ensemble di attori. Fabrizio Bentivoglio è il professor Ardeche, un insegnante di materie letterarie disilluso, cinico, nonché spietato osservatore e lucidissimo polemista. Fra le sue passioni svettano Rabelais e il Candide di Voltaire. Peccato che la sua classe si trovi nel cuore dell’esplosiva banlieue di Les Izards, ai margini dell’area metropolitana di Tolosa: un luogo in cui la scuola è una trincea contro ogni forma di degrado. La scolaresca che gli è stata affidata quest’anno è ancora una volta un crogiuolo di culture e razze e il professor Ardeche riceve le famiglie degli scolari ogni settimana per un’ora, dalle 11:00 alle 12:00 del giovedì. È attraverso un incalzante mosaico di brevi colloqui con questa umanità assortita di madri e padri, che prende vita sulla scena l’intero anno scolastico della classe Sesta sezione C, da settembre a giugno. Ed è al pubblico che spetta il compito di immaginare i visi e le fattezze dei giovanissimi allievi, ognuno ribattezzato dal professor Ardeche con un ironico soprannome; e ognuno protagonista, a suo modo, di un frammento dello spettacolo.
Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

ph Marco Ghidelli_Chiromantica_02Chiromantica ode telefonica agli abbandonati amori
Da: Enzo Moscato, Giuseppe Patroni Griffi, Annibale Ruccello, Francesco Silvestri
Quando: dal 7 al 12 Novembre
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: feriali ore 21:15 – domenica ore 18:30
Regia: Roberto Solofria e Sergio Del Prete
Interprete: Roberto Solofria e Sergio Del Prete
Sinossi: Anime abbandonate in attesa di risposte. Anime squartate che attendono i loro amori attraverso una telefonata o fondi di bicchieri. Un viaggio in una camera da letto napoletana, luogo di segreti, verità ed essenzialità, in cui i testi di Enzo Moscato, Giuseppe Patroni Griffi, Annibale Ruccello e Francesco Silvestri prendono vita, unendosi, facendo l’amore tra di loro, partorendo una figlia di nome Passione. Roberto Solofria e Sergio Del Prete portano in scena, come loro stessi spiegano, «la storia di alcune vite stracciate, violentate, che attraversano un mondo comune a tutti, di personaggi che masticano pensieri e rigurgitano fantasmi, ai quali si finisce per attribuire una consistenza credibile perché aderenti alla realtà sociale che ci circonda. Parliamo di travestiti, di prostituzione e di una grande ossessione: l’amore. E lo facciamo attraverso il teatro. Il nostro scopo è quello di mettere insieme i segni di quella profonda intimità dell’animo umano che i drammaturghi in questione sono riusciti a portare nelle loro opere. Per questo riteniamo che l’esperienza civile e artistica legata allo spettacolo possa accrescere il valore della differenza nella nostra società».
Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

MASCULU E FIAMMINA_(ph Paolo Galletta)02Masculu e fiammina
Di: Saverio La Ruina
Quando: dal 8 al 12 Novembre
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: mercoledì, giovedì, venerdì e sabato ore 21:00, domenica ore 18:30
Interprete: Saverio La Ruina
Sinossi: L’idea di base è che un uomo semplice parli con la madre. Una madre che non c’è più. Lui la va a trovare al cimitero. Si racconta a lei, le confida con pacatezza di essere omosessuale, “o masculu e fìammina cum’i chiamàvisi tu”, l’esistenza intima che viveva e che vive.
Non l’ha mai fatto, prima. Certamente questa mamma ha intuito, ha assorbito, ha capito tutto in silenzio. Senza mai fare domande. Con infinito, amoroso rispetto. Arrivando solo a raccomandarsi, quando il figlio usciva la sera, con un tenero e protettivo “Statti attìantu”. Ora, per lui, scatta un tipico confessarsi del sud, al riparo dagli imbarazzi, dai timori di preoccupare. Forse con un piccolo indicibile dispiacere di non aver trovato prima, a tu per tu, l’occasione di aprirsi, di cercare appoggio, delicatezza.
E affiorano memorie e coscienze di momenti anche belli, nel figlio, a ripensare certi rapporti con uomini in grado di dare felicità, un benessere che però invariabilmente si rivelava effimero, perché le cose segrete nascondono mille complicazioni, destini non facili, rotture drammatiche.
Nei riguardi di quella madre, pur così affettuosa e misteriosamente comprensiva, si percepisce comunque qualche rammarico, qualche mancata armonia. Ma tutto è moderato, è fatalistico, è contemplativo. In un meridione con la neve, tra le tombe, finalmente con la sensazione d’essere liberi di dire.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

 

nta_llaria_1Nta ll’aria
Di: Tino Caspanello
Quando: dal 9 al 12 Novembre
Luogo: Teatro Sanità
Orario: feriali ore 21:00 – domenica ore 18:00
Regia: Tino Caspanello
Interpreti: Cinzia Muscolino, Tino Calabrò, Alessio Bonaffi
Sinossi: Dopo aver preso parte alla stagione 2014-15 con Quadri di una rivoluzione, il drammaturgo, regista e attore Tino Caspanello ritorna al Nuovo Teatro Sanità portando in scena il suo testo ‘Nta ll’aria. Quella di Caspanello è una drammaturgia rarefatta, legata al dialetto della sua terra, il messinese con le sue pause e i suoi silenzi, diventa nel suo teatro lingua scenica carica di emozioni che si tramutano in poesia dell’attesa.
Due operai, un balcone da dipingere, parole senza peso per fare scorrere il tempo. E potrebbe essere l’eternità, così, per sempre, con la sua logica, le sue certezze, la sete, la fame e la solitudine. Potrebbe essere così, per sempre, se non arrivasse qualcuno che è fuori dal disegno, fuori dalla perfezione, qualcuno che non sa dove andare, perché trovare un posto, nel cuore, è ormai quasi impossibile; qualcuno che però ha molto da offrire, tra un caffè e l’altro, tra un bicchiere di vino e un sogno rubato all’immaginazione; qualcuno che ancora guarda il mondo e lo ascolta, oltre i suoi rumori, oltre il suono delle sue parole, per scoprirne i segreti che viaggiano sotto la sua pelle.
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it

 

IL VIAGGIO DI ECUBA - Isabella Giannone_02Il viaggio di Ecuba
Quando: dal 9 al 12 Novembre
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: feriali ore 21:00 – domenica ore 18:00
Uno spettacolo di: Gianni Guardigli
Regia: Francesco Branchetti
Interpreti: Isabella Giannone
Sinossi: A vestire i panni dell’eroina è Isabella Giannone, la quale dà vita ad un monologo che, attingendo al mito, tratteggia e delinea la figura di un’Ecuba dei giorni nostri, e, in un momento di esodi imponenti e dolorosi, canta la sua pene di fronte al disfacimento del suo mondo.
La perdita della patria, della terra, della tranquillità, la perdita dei figli che se ne vanno, uno ad uno, è il toccante leitmotiv delle tappe della vita di questa “mater dolorosa”. Vive il passaggio fra due periodi storici, in cui il futuro è una paurosa incognita.
Questa Ecuba moderna parla un linguaggio “misto”, attraverso il racconto di una piccola vita che si scontra con i terreni problemi del quotidiano con improvvise impennate poetiche, che elevano la sua sensibilità al “linguaggio ditutte le madri”. E’ la lingua del cuore di chi dà la vita e non si rassegnerà mai al vedere questa stessa vita che si dissolve, preda dell’ingiustizia annidata nel potere, nelle guerre, nelle prevaricazioni.
“I tempi che stiamo vivendo – afferma l’autore Gianni Guardigli – ci proiettano verso un’inevitabile riflessione sul senso della vita e sul valore di essa. Fino a qualche anno fa il rispetto di questo potente valore sembrava una intoccabile sicurezza. Ora siamo sempre meno sconcertati di fronte a uno scivolamento continuo e inesorabile verso l’assuefazione, di fronte a raccapriccianti spettacoli di totale disprezzo della sacralità della propria vita e di quella degli altri. Ecco perché sempre più decisamente sento la necessità di dare al teatro e alla scrittura teatrale il compito di sondare e riflettere su ciò che significa “essere umani” e “agire da umani”.
Andare ad attingere nel patrimonio immenso della tragedia greca è vitale come attaccarsi a una bombola di ossigeno, quando il respiro non basta.
Qui Ecuba viaggia a piedi fra i binari dell’Europa, in cui c’è chi erige muri di filo spinato e chi chiude pesanti porte di vecchi treni.
Ma c’è anche chi si accosta al viandante per passargli una bottiglietta d’acqua e chi offre una branda di una stanza in una casa modesta, per condividere il viaggio terreno con altri esseri umani, compagni di cammino.
Ecuba urla la sua verità come una coscienza spietata può parlarci di notte, quando i sogni hanno il coraggio di urlarci in faccia le verità più scomode. In questo allestimento, Ecuba diventa una povera donna di oggi, che porta in sé le intuizioni di un profeta.
Info e prenotazioni: 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio) | promozionelicantropo@libero.it

 

diegoDivorziare con stile
Di: Malinconico Blues
Quando: 8 Novembre
Luogo: Teatro Sanità
Orario: venerdì e sabato ore 21:00, domenica ore 18:30
Interpreti: Diego De Silva, Stefano Giuliano (sassofono), Aldo Vigorito (contrabbasso)
Sinossi: Più di un reading, un vero spettacolo dal ritmo jazz. Diego De Silva torna al nuovo teatro Sanità, con uno dei suoi personaggi più famosi.
Ci sono personaggi che continuano a camminarci in testa anche a libro chiuso, tanto vivi che sembra d’incontrarli in giro. Vincenzo Malinconico è cosí, funziona per contagio. Spara battute a mitraglia e ci costringe a pensare ridendo. Per questo lo seguiamo ovunque senza stancarci mai: mentre pontifica sotto la doccia o mentre esercita (si fa per dire) la professione di avvocato nel suo loft Ikea. Fino al ristorante dove incontra Veronica Starace Tarallo, bella da stordire e per nulla disposta a darla vinta al marito nella causa di separazione. E siamo con lui anche quando esce dalle battaglie sconfitto ma fedele a se stesso: quasi geniale, quasi risolto, quasi felice. Un uomo a cui manca sempre tanto cosí.
Mentre vive, Vincenzo Malinconico cerca di capire come la pensa. Per questo discetta su tutto, benché nessuno lo preghi di farlo. Abilissimo nell’analizzare i problemi ma incapace di affrontarli, dotato di un’intelligenza inutile e di un umorismo autoimmune, si abbandona alla divagazione filosofica illuminandoci nell’attimo in cui ci fa saltare sulla sedia dal ridere. Malinconico, insomma, è la sua voce, che riduce ogni avventura a un racconto infinito, ricco di battute fulminanti e di digressioni pretestuose e sublimi. Puri gorgheggi dell’intelletto. Questa volta Vincenzo e la sua voce sono alle prese con due ordini di eventi: il risarcimento del naso di un suo quasi-zio, che in un pomeriggio piovoso è andato a schiantarsi contro la porta a vetri di un tabaccaio; e la causa di separazione di Veronica Starace Tarallo, sensualissima moglie del celebre (al contrario di Malinconico) avvocato Ugo Maria Starace Tarallo, accusata di tradimento virtuale commesso tramite messaggini, che Tarallo (cinico, ricco, spregiudicato e cafone) vorrebbe liquidare con due spiccioli. La Guerra dei Roses tra Veronica e Ugo coinvolgerà Vincenzo (appartenente da anni alla grande famiglia dei divorziati) molto, molto piú del previsto. E una cena con i vecchi compagni di scuola, quasi tutti divorziati, si trasformerà in uno psicodramma collettivo assolutamente esilarante. Perché la vita è fatta anche di separazioni ricorrenti, ma lo stile con cui ci separiamo dalle cose, il modo in cui le lasciamo e riprendiamo a vivere, è – forse – la migliore occasione per capire chi siamo. E non è detto che sia una bella scoperta.
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it

 

56 ° Festival Dei 2 MondiLa sciantosa
Quando: 10 e 11 Novembre
Luogo: Teatro Summarte
Orario: ore 21:00
Uno spettacolo di: Vincenzo Incenzo
Interpreti: Serena Autieri, Alessandro Urso con il Quintetto Popolare Italiano
Sinossi: Uno spettacolo che entusiasmerà il pubblico in un abbraccio di sensazioni e in un felice connubio tra classicità e modernità. La Napoli che fa palpitare il cuore per ’A tazz’ e cafè, Comme facette mammeta, I’ te vurria vasà.
<<Sono cresciuta a Napoli in una famiglia che amava profondamente questa città.>> Ha dichiarato l’attrice Serena Autieri. << I miei nonni erano appassionati della tradizione della musica napoletano e lo scopo di questo spettacolo è far arrivare al mondo intero solo le cose belle della nostra Napoli, una città meravigliosa!>>
La protagonista proporrà agli spettatori una rilettura innovativa e attuale del caffè chantal attingendo al repertorio dei primi del ‘900 diventati classici napoletani, ma anche perle nascoste come Serenata napulitana e Chiove. Radici poetiche e melodie ottocentesche che ben si armonizzano con profumi arabi, saraceni e americani, il tutto elaborato con raffinata professionalità da Serena Autieri.
Info e prenotazioni: 081 362 9579

 

semiSEMI- Peccato, non esiste più l’amore platonico
Di: Michele Brasilio e Marina Cioppa
Regia di: Michele Brasilio
Quando: 11 e 12 Novembre
Luogo: Caos Teatro (Villaricca)
Orario: sabato ore 21:00, domenica ore 19:00
Interpreti: Michele Brasilio e Marina Cioppa
Sinossi: Ugo e Claudia sono una coppia, convivono e hanno organizzato la loro prima cena a casa con amici. Ugo è preciso, metodico, ma poco attento alle esigenze di Claudia, uterina, perspicace, il cui carattere forte spesso cozza con quello del compagno, a detta di lei prevedibile e privo di iniziativa.  Lo spettacolo prende di mira, con divertito e voluto cinismo, la vita dei due protagonisti, costringendo lo spettatore a ridere, e tanto, di tutti i loro tic e rituali quotidiani, le necessarie e salvifiche ipocrisie che tengono insieme la relazione e le perenni illusioni di felicità reciprocamente promesse e quasi mai realizzate. E la vita continua; tanto quando c’è l’amore, c’è tutto?
Info e prenotazioni: Tel. 081 199 73 853 | Cell: +39 328 45 66 017 | info@caosteatro.com

 

02_PINUCCIO_ph Lillo MiccichèPINUCCIO – storia di un caruso
Di: Aldo Rapè
Quando: 11 e 12 Novembre
Luogo: Teatro Civico 14 (Caserta)
Orario: sabato ore 21:00, domenica ore 19:00
Interpreti: Aldo Rapè e Sergio Zafarana
Sinossi: Ci sono storie che nessuno conosce, storie che non avranno mai fine perché non se ne conosce l’inizio. Nell’atto di riportare i fatti della sua vita, Pinuccio evoca un mondo inesplorato e spinge lo spettatore a visitarlo, conoscerlo e a interagire con esso. Pinuccio è la storia di uno dei tanti, forse troppi, bambini che hanno lavorato nelle miniere di mezza Sicilia. È la storia di una città, Caltanissetta, capitale mondiale dello zolfo.  È la storia del riscatto di un’isola, la Sicilia, e forse della sua condanna. Tre chilometri separano la miniera di Gessolungo dalla città. A dieci anni, Peppino ha solo tre chilometri per diventare grande, per non essere “cchiu un picciriddu” ma diventare un “carusu”, un ragazzo. PINUCCIO – storia di un caruso è stato premiato come miglior Monologo al Premio Internazionale per il Teatro e la Drammaturgia Tragos nel febbraio 2017.
Info e prenotazioni: +39 0823.441399 +39 0823.1601742| info@teatrocivico14.it

 

giuliana_de_sioFabula
Di: Gianbattista Basile
Quando: 12 Novembre
Luogo: Teatro NEST
Orario:  18
Interpreti: Giuliana De Sio con Marco Zurzolo quartet
Sinossi: Napoli è sempre stata meta d’eccezione e fonte di ispirazione di grandi artisti e intellettuali che l’hanno immortalata nei loro scritti, uno tra questi è sicuramente Gianbattista Basile che scrisse per noi una serie di Fiabe che conducono lo spettatore in una serie di storie surreali appartenenti alla tradizione. A fare da scenografia, Napoli: quella città dai mille volti e dalle mille contraddizioni nella quale da sempre convivono vitalità e disperazione
Giuliana De Sio leggerà “Napoli”, una Napoli che in pochi hanno visto e di cui  hanno saputo cogliere e assaporarne i colori e i sapori. Ad accompagnare in scena l’attrice, il Marco Zurzolo 4tet.
Info e prenotazioni: +39 3406449278 +39 3208681011 | info.teatronest@gmail.com

Irene Bonadies

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