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Gli spettacoli in scena in Campania dal 6 al 16 febbraio.

di Irene Bonadies e Gabriella Galbiati

La ragione degli altriLa ragione degli altri
Riscritto e diretto da: Tato Russo
Adattamento e regia: Roberto Rustioni
Quando: dal 6 all’11 Febbraio
Luogo: Teatro Bellini
Orario: feriali ore 21:00; mercoledì 7 febbraio ore 17:30 e 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Tato Russo, Renato De Rienzo, Massimo Sorrentino, Armando De Ceccon, Giulia Gallone, Giorgia Guerra, Francesco Ruotolo, Claudia Balsamo, Riccardo Citro, Carolina Scardella
Trama: La commedia in tre atti, la cui trama contiene alcuni elementi autobiografici (già presenti nel racconto Il Nido, datato 1895 e di cui la pièce costituisce l’evoluzione) racconta di un insolito dramma borghese. Livia, la ricca moglie di Leonardo, un giornalista squattrinato, scopre che il marito la tradisce e che dall’adulterio è nata una bambina. Da qui, la moglie tradita consentirà suo malgrado al tradimento del marito facendosene una ragione; il marito consentirà a continuare il rapporto con la moglie a scapito dell’amore verso l’amante, e l’amante consentirà a farsi una ragione della necessità del marito di non distruggere la relazione con la moglie. Insomma, ognuno si inventerà una maschera per sopravvivere all’inganno reciproco. L’arrivo in casa della coppia del padre della moglie sconvolgerà il silenzioso equilibrio che si era stabilito tra le parti e scompaginerà le ragioni d’ognuno ad accettare quel tipo di relazione.
La regia e la riscrittura di Tato Russo pongono Pirandello contro Pirandello, cercando di guadagnare, al di là di ogni sofisma e d’ogni poetica stantìa, la tragicità della storia, evitandogli la chiave del grottesco e seppellendo tutto nel mare degli egoismi d’ognuna delle parti in gioco: personaggi non più fatti teorema e dimostrativi di un gioco che è solo dell’autore, ma che diventano carne autentica e tragedie di vita vissute non solo come fantasmi disposti solo ad obbedire a un ordine retorico e puramente razionale e dimostrativo ma conseguenti ai dettami del cuore e delle lacrime d’ognuno. La storia resa libera così dalle maniere letterarie del novecento e proponendo un Pirandello senza Pirandello diventa di una attualità odiosa e sconvolgente dove le ragioni degli altri prevalgono sempre sui diritti degli ultimi.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it | 081 5499688

 

Titti Nuzzolese - 1Frida Kahlo
Scritto e diretto da: Mirko Di Martino
Quando: 6, 7, 9, 15 e 16 Febbraio
Luogo: Teatro TRAM
Orario: ore 21:00
Interpreti: Titti Nuzzolese, Peppe Romano
Trama: Il testo dello spettacolo è stato scritto rielaborando le testimonianze di Frida Kahlo, di Diego Rivera, e delle persone che li conobbero, dedicando grande spazio alle lettere di Frida, al suo diario privato, e all’autobiografia di Rivera. Ampio spazio, ovviamente, è dedicato al rapporto di Frida con Diego: i due pittori si videro per la prima volta nel 1922, quando lei era una ragazzina minuta e ribelle. Si sposarono sette anni dopo, divorziarono nel 1939, si risposarono nel 1940. Tutta la loro storia coniugale è inframmezzata da continui tradimenti e colpi di scena. Frida Kahlo morì nel 1954, poche settimane dopo aver partecipato a una manifestazione politica accanto a Diego Rivera. Dopo la sua morte il pittore scrisse: «il 13 luglio 1954 è stato il giorno più tragico della mia vita: avevo perso per sempre la mia amata Frida. Ho capito troppo tardi che la parte più bella della mia vita era il mio amore per lei». Ma nel tempo è, al contrario, rimasta famosa un frase di Frida molto diversa: «Ho avuto due gravi incidenti nella mia vita: il primo è quando il tram mi ha investita, l’altro è Diego».
Info e prenotazioni: 342 1785 930 | 081 1875 2126 |info@teatrotram.it

 

119-DonnechesoDonne che sognarono cavalli
Di: Daniel Veronese
Adattamento e regia: Roberto Rustioni
Quando: dal 6 all’11 Febbraio
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: feriali ore 21:15 – domenica ore 18:30
Interpreti: Valeria Angelozzi, Maria Pilar Perez Aspa, Michela Atzeni, Paolo Faroni, Fabrizio Lombardo, Valentino Mannias/Federico Benvenuto
Trama: Buenos Aires è considerata la città più “teatrale” del mondo e Daniel Veronese è una figura di riferimento della scena Argentina e, dunque, mondiale. Mujeres soñaron caballos è uno dei suoi testi più riusciti; costruito su un’architettura originalissima, fatta di frammenti e rimandi, porta in scena una situazione apparentemente normale: tre fratelli si ritrovano con le loro rispettive mogli per un improvvisato pranzo che li riunisce. Bugie, tradimenti, sospetti reciproci, competizioni continue e ridicole si alternano in un’atmosfera torbida ma, al tempo stesso, tragicomica, nella quale si muovono personaggi che, pur senza mai parlarne, portano il segno della storia argentina di fine novecento e del dramma dei desaparecidos.
L’allestimento è firmato da Roberto Rustioni, che dirige un gruppo di giovani e talentuosi interpreti con l’obiettivo, come spiega lui stesso «che gli spettatori sentano di essere dentro questa piccola stanza accanto ai sei personaggi. Come se partecipassero direttamente a questa strana cena in un microcosmo violento e nello stesso tempo ironico, ricco di humor nero. In Mujeres, la violenza nella famiglia e nelle coppie rima con la violenza della Storia».
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it | 081 5499688

 

image003DIECI STORIE PROPRIO COSÌ terzo atto
Da un’idea di: Giulia Minoli
Drammaturgia di: Emanuela Giordano e Giulia Minoli
Quando: 6, 7 e 8 Febbraio
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 6 febbraio ore 21:00; 7 e 8 febbraio ore 17:00
Regia: Emanuela Giordano
Interpreti: Daria D’Aloia, Vincenzo d’Amato, Anna Mallamaci, Valentina Minzoni, Alessio Vassallo, con i musicisti Tommaso Di Giulio alle chitarre e Paolo Volpini alla batteria
Trama: DIECI STORIE PROPRIO COSÌ terzo atto è una “ragionata” provocazione contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva, la capacità di capire e reagire. È lo svelamento dei complessi legami che si intrecciano tra economia “legale” ed economia “criminale”, legami che uccidono il libero mercato e minacciano gravemente il nostro futuro.
Siamo partiti nel 2012 scavando nella memoria, per ricordare chi ha combattuto le mafie. Questo inizio costituisce l’ossatura imprescindibile della nostra esperienza. Da allora abbiamo viaggiato in tutta Italia, approfondendo il tema della lotta alla criminalità organizzata grazie all’aiuto di alcune università italiane e ai tanti testimoni che ci hanno raccontato le loro storie. Sono più di cinquanta le persone che abbiamo conosciuto e cogliamo l’occasione per ringraziarle: sono stati incontri importanti, ci hanno permesso di accrescere la nostra consapevolezza. Per questa ragione abbiamo deciso di concentrarci sul presente, su ciò che accade ora e su quello che ognuno di noi può realmente fare, assumendoci la responsabilità di un cambiamento faticoso, difficile ma irrinunciabile. Abbiamo approfondito il tema della scelta.
Info e prenotazioni: 081 292030 | 081 291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

vincentteatrodeilimoniVincent
Di e con: Leonardo Losavio
Quando: 8 Febbraio
Luogo: Teatro TRAM
Orario: ore 21:00
Regia: Roberto Galano
Trama: Vincent Van Gogh. Un personaggio conosciuto, che pochi conoscono davvero. Un’icona della pittura per molti ridotta a poche misere parole: quello dei girasoli o l’artista pazzo che si è tagliato l’orecchio. Basterebbe soffermarsi sullo sguardo di uno dei suoi tanti autoritratti per capire che Vincent è molto di più. Il nostro legame è nato proprio così, con uno sguardo, e poi le prime parole, e poi la sua vita come un fiume che sborda oltre le mille pagine che non basterebbero a contenerla. Vincent non è solo un pittore. Vincent è un uomo come pochi. Dovevo raccontarvi di lui. Ma raccontare solo il Vincent pittore non basta per cogliere l’origine e il valore della sua arte. Così come non basta raccontare la sua vita per afferrare l’origine della sua follia. Perché tutto ha inizio ancor prima della sua nascita. Vincent è la storia di un folle che ha barattato la vita per l’arte, di un genio che ha lottato contro il suo mondo, di un’anima spaccata in due. Vincent parla di Vincent attraverso un meccanismo assurdo e logico come un Nastro di Moebius.
Info e prenotazioni: 342 1785 930 | 081 1875 2126 |info@teatrotram.it

 

unnamedLe favole della saggezza
Quando: 8 e 9 febbraio
Luogo: Teatro dei Piccoli
Orario: 10
Interpreti: Adele Amato de Serpis e Melania Balsamo, con le percussioni dal vivo di Dario Mennella
Trama: In scena, tra maschere e semplici oggetti, prendono vita le più famose favole di animali parlanti che dall’antichità hanno attraversato i secoli e le civiltà e che ancora oggi continuiamo ad amare sin dalla prima infanzia: La volpe e l’uvaLa volpe e la CicognaIl Lupo e l’AgnelloLa volpe e il CorvoLa Cicala e la FormicaLa Lepre e la TartarugaGli animali malati di pesteIl lupo e la gru. Le percussioni e le giocose sonorità dialogano dal vivo con i divertenti e ironici personaggi che da Esopo a La Fontaine tramandano sagaci insegnamenti; animali portatori di vizi e di virtù di quell’umanità sempre uguale a se stessa, e che in queste storie si guarda allo specchio. “Ogni favola – sottolinea l’autrice e regista Giovanna Facciolo – è come un’immagine semplice, comprensibile in ogni luogo e in ogni tempo e quasi sempre traducibile in un proverbio: c’è il furbo, l’ingenuo, il potente prepotente, l’umile, l’ipocrita adulatore, lo sciocco, il previdente, l’arrogante, il presuntuoso, il povero innocente. Per tutti c’è una morale che ci insegna a destreggiarci nella vita.  Semplici storie per maschere e tamburi, scaltri riflessi di vizi e di virtù, pillole di saggezza quotidiana e morali universali per grandi e bambini”.
Info e prenotazioni: 0810330619 – www.iteatrini.it

 

MALEDETTI - Salvatore Cantalupo (ph Federico Guerci)01Maledetti
Di: Salvatore Cantalupo
Quando: dall’8 al 11 Febbraio
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: dal giovedì al sabato ore 21:00, domenica ore 18:00
Interpreti: Salvatore Cantalupo, Gianluca Guarino, Alessia Guerriero, Ambra Marcozzi, Amelia Longobardi, Cristina Messere, Ramona Pisano, Anna Ragucci, Carolina Romano, Bruno Toro, Sara Volpe
Trama: Lo spunto è dato dalla lettura de “Il Mulino di Amleto” di Giorgio De Santillana e Hertha Von Dechend, testo dedicato a miti, leggende e tradizioni.
“Il testo è stato uno spartiacque – dichiara il regista – che ha mutato il nostro sguardo sul mito e sulla struttura del tempo e in generale su tutto ciò che si è soliti definire pensiero arcaico, introducendoci a miti, leggende, tradizioni presenti in tracce nella cultura originaria di ogni popolo della terra”.
Un contributo decisivo alla messinscena è stato dato dagli scritti biblici e sumeri, restituiti dai traduttori Giovanni Pettinato, Zacharia Sitchin e Mauro Biglino, dalla Bibbia e dall’ironica satira dell’autore di fantascienza Robert Scheckley.
Le tavolette sumere, ritrovate nei territori della Mezzaluna fertile dagli scavi dell’inizio Ottocento, scritte in cuneiforme e accadico, mostrano i segni di una cultura superiore già seimila anni fa, rivelando una civiltà dotata di profondissima sensibilità e di inestinguibile sete di conoscenza.
La Bibbia, a sua volta, è parsa un libro a contenuti storici, legislativi, profetici, apocalittici, sapienziali. In essa si riconoscono i racconti, spesso violenti, di miti già descritti sulle tavolette sumere, anche se i protagonisti dei racconti portano altri nomi.
E infine, a proposito di miti, la drammaturgia di Cantalupo si è spinta oltre, nel futuribile futuro, in chiave ironica, facendosi ispirare da autori di fantascienza come Robert Scheckley con la sua pungente satira contro l’uomo e la società moderna.
Info e Prenotazioni: 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)

 

LUNGA GIORNATA VERSO LA NOTTE_una scena_02Lunga giornata verso la notte
Di: Eugene O’Neill
Quando: dall’8 al 11 Febbraio
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: giovedì e sabato ore 21:00; venerdì e domenica ore 18:30
Regia: Arturo Cirillo
Interpreti: Milvia Marigliano, Arturo Cirillo, Rosario Lisma e Riccardo Buffonini
Trama: Lunga giornata verso la notte è una sorta di metronomo del dolore, che, nell’arco di un giorno, scandisce la crisi della famiglia Tyrone, mettendo a confronto quattro diversi fallimenti esistenziali.
Il padre James è un attore sul viale del tramonto, la moglie Mary una donna rovinata dall’abuso di morfina, il figlio James Jr. un alcolista disadattato. La famiglia si sgretola sotto gli occhi del figlio minore Edmund, tornato a casa dopo un’esperienza da marinaio con l’ambizione di diventare scrittore.
È sempre la famiglia quella che si mette in scena, come se il grande sogno americano non potesse non partire da lì, dove tutto ha inizio e dove tutto, a volte, finisce. E’ una lunga notte, ancora in compagnia di un fiume di alcol, questa volta con il senso di una malattia e la dipendenza da droghe.
“Come nei due testi già portati in scena – chiarisce il regista – anche qui ciò che m’interessa non è tanto uno spaccato americano, per di più in questo caso con personaggi d’origine irlandese, ma la forza dei dialoghi e la possibilità di costruire quattro grandi interpretazioni. E se negli spettacoli precedenti avevo usato un impianto volutamente non naturalistico per uscire dal melò e da una certa convenzionalità, qui è il teatro nel suo chiaro essere ad apparirmi alla mente”.
Per quest’allestimento, Arturo Cirillo ha compattato il dramma, portandolo dagli originali quattro atti a un tempo unico, ed eliminando il personaggio di Cathleen, perché non è più necessaria la figura della cameriera con cui la madre dialoga per capire che è ricaduta nella droga. Anche l’epoca è cambiata, perché dall’originale 1912 siamo ora negli anni ’50, quando il dramma è andato in scena per la prima volta.
Il dramma passa dal mattino alla notte, un percorso che corrisponde a quello delle loro vite, dalla speranza alle aspirazioni, fino al crollo e al buio della notte, appunto, in cui tutti sembrano voler chiudere gli occhi sul proprio fallimento e sulla condizione degli altri.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

 

maurizio muranoAnch’io mi chiamo G – recital di un fan di Giorgio Gaber
Di e con: Maurizio Murano
Quando: dall’8 al 11 Febbraio
Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Trama: Nel 1970 Giorgio Gaber dà alle stampe “Il signor G”, un doppio album che in chiave farsesca si scaglia contro l’ipocrisia e la falsità della società borghese aprendo così la stagione del teatro-canzone. “Anch’io mi chiamo G” è una piccola antologia di monologhi e canzoni tratte dallo sterminato repertorio di Giorgio Gaber. Barbera e Champagne, il tic, la Nave, Quello che perde i pezzi, Io mi chiamo G, La Libertà, La Paura e Le Mani sono solo alcune delle canzoni e dei monologhi che verranno portati in scena. Non è stato volutamente seguito alcun percorso temporale o biografico. È un Omaggio di un fan, attore e cantante, al Teatro Canzone di Giorgio Gaber.
Info e prenotazioni: 081 4104467 | 081 5448891 |347 4871410

 

Giovanni Block_Ph Cesare AbbateSolo ma non troppo
Concerto di: Giovanni Block
Quando: 9 Febbraio
Luogo: Curti (Ce) per il Teatro Cerca Casa
Orario: 22:00
Trama: Il giovane cantautore napoletano, classe 1984, con all’attivo importanti riconoscimenti, tra cui  la targa Siae/Club Tenco del Premio Tenco come miglior autore emergente e il primo premio assoluto del Festival Musicultura nel 2009, reduce dal successo dell’anteprima nel salotto teatrale di Portici, presenta  il suo ultimo lavoro musicale.
Personalità irrequieta e imprevedibile, autore e compositore lontano da ogni cliché e da sempre in direzione “Ostinata a e Contraria” come i suoi maestri gli hanno insegnato ad essere, Block con un pugno di canzoni, qualche storia e una chitarra, proverà a raccontare come la solitudine, per gli artisti (o presunti tali) o per i folli (o dichiarati tali) sia dietro ogni angolo, anche quando si è circondati da folla festante o in compagnia, e come la dimensione social svanisca nel nulla quando si resta di fonte al quadro che nessuno vorrebbe mai davvero osservare: se stessi. «A 18 anni ‑ racconta Block ‑ volevo cambiare il mondo, a 25 il mondo della musica, a 30 il mondo della musica italiana. Oggi, a 33, non riesco nemmeno a cambiare me stesso o almeno a smettere di fumare. Insomma solo, ma non troppo, in tanti se la passano come me».
Info e prenotazioni: 3343347090 | 3470963808 | 081 5782460 | www.ilteatrocercacasa.it

 

otelloOtello. Alzati e cammina
Quando: dal 9 all’11 febbraio
Luogo: Sala Ichos
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 19
Interprete: Gaetano Ventriglia
Trama: «Quando un ideale vacilla è già crollato. A me interessa la tragicomica di Otello. Iago non è interessante, lui fa il lavoro che fa il mondo. Iago, con Amleto, avrebbe fatto una brutta fine. Il mio Iago dice: io sono l’azzeratore, io posso cambiare nome alle cose, ma allora tutto ricomincia da capo, tutto ricomincia da zero. Dimmi la tabellina dello zero. Zero per zero uguale zero. Bravo! Esatto. Hai visto? Inizio della storia, fine della storia. E io penso, senza dirlo: grazie al cazzo. Una tempesta, un’isola. Una tempesta porta Otello a Cipro per combattere i turchi. Ma i turchi sono tutti affogati prima ancora di arrivare. A Otello, adesso, tocca vivere. Mannaggia. Come fare? Se c’è una possibilità, la buttiamo via. Peccato. O forse…».
Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)

 

Domanda di desiderio1Domanda di desiderio
Drammaturgia: Manlio Santanelli
Quando: 9, 10 e 11 Febbraio
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: venerdì e sabato ore 21:00, domenica ore 18:00
Regia: Mario Gelardi
Interprete: Federica Aiello e Michele Danubio
Trama: Il paradossale episodio avvia tra i due coniugi-avversari, il cui tavolo da pranzo si trasforma in tavolo da gioco e le posate in racchette, un gioco di coppia fatto di gelosie, ripicche, scherzi e forse qualche bugia, in cui la “pallina” spesso finisce negli occhi dei giocatori. «Cos’altro se non la fantasia ‑ spiega Gelardi ‑ può rinnovare l’interesse tra i due? Cos’altro se non il gioco e l’ironia può riportare il colore della vita in una coppia che sembrare un po’ spenta? La scrittura di Santanelli, qui, diventa veloce e rimbalza tra i due personaggi, proprio come una pallina da ping pong impazzita. Un vero fraseggio musicale come un’opera di Mozart».
Santanelli, a proposito del suo ultimo lavoro tearale, racconta: «Se un granello di sabbia riesce ad entrare in un ingranaggio, anche il più efficiente e protetto di questi può andare in tilt. Il rapporto che lega Tommaso ed Emilia non è certo un orologio di precisione e tuttavia con alti e bassi ha retto per decenni. Finché il granello non si inserisce tra loro nella forma di una singolare domanda che un vecchio compagno di scuola, mai più rivisto da quei lontani giorni, rivolge ad Emilia attraverso un messaggio telematico. In esso il mittente chiede alla destinataria (ed ottiene) il permesso di poterla desiderare, niente di più. Il messaggio è di quelli che non meriterebbero di venir presi in seria considerazione. Ma c’è un ‘ma’, ed è rappresentato dal desiderio, una pulsione indefinibile,  incontrollabile ed illimitabile per natura. E tanto basta perché nella vita della nostra coppia saltino tutti gli equilibri faticosamente raggiunti nel tempo. Dopo una catena di reciproche accuse, di recriminazioni e di scabrose rivelazioni, Elena fa la valigia e infila la via della porta. Ma sarà capace di tener fede alla sua decisione?».
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it

 

la gioconda chi - 1 2000La Gioconda Chi
Scritto e diretto da: Mirko Di Martino
Quando: 10 Febbraio
Luogo: Teatro TRAM
Orario: ore 21:00
Interpreti: Titti Nuzzolese
Trama: La Gioconda di Leonardo Da Vinci è senza alcun dubbio il quadro più famoso al mondo. Va bene, ma perché? È un capolavoro, certo, ma ci sono tanti altri capolavori; è stato dipinto da Leonardo, è vero, ma Leonardo ha dipinto anche altre opere meravigliose; Monna Lisa sfoggia un suo sorriso enigmatico, non c’è dubbio, ma ci sono ritratti di donne molto più belle. E allora, cos’ha di tanto speciale La Gioconda? Sorprende, forse, scoprire che fino ai primi del Novecento la Gioconda non era affatto così nota: era invece conosciuta solo da un ristretto numero di intenditori. Poi successe qualcosa: un furto, il furto del secolo, e da allora le cose cambiarono. Oggi la Gioconda è una delle immagini più note e riprodotte in ogni angolo del mondo, la più sfruttata dalla pubblicità, la più venduta nel merchandising.
“La Gioconda chi” è un frizzante percorso nella storia e nelle avventure della Gioconda, un viaggio documentatissimo, ma che non si prende troppo sul serio, nei misteri di un quadro e del pittore che lo dipinse. In scena, Titti Nuzzolese dà vita ai tanti personaggi legati al dipinto, a partire da Lisa Gherardini, la vera Gioconda, o almeno quella che si ritiene essere tale. Accanto a lei, ci saranno Leonardo da Vinci con l’immancabile barba bianca, il Gonfaloniere di Firenze Pier Soderini, il bellissimo allievo dispettoso Giacomo Caprotti detto Salaì, l’operaio Vincenzo Peruggia autore del furto al Louvre, e tanti altri personaggi da scoprire e altre storie da ascoltare.
Info e prenotazioni: 342 1785 930 | 081 1875 2126 |info@teatrotram.it

 

uccd 3Uccidete le madri – I sette peccati capitali. Superbia
Quando: 10 e 11 febbraio
Luogo: Nest
Orario: sabato e domenica ore 18:00
Regia: Camilla Cuparo
Interprete: Luigi Iacuzio
Trama: La storia è ispirata a un fatto di camorra realmente accaduto nella provincia di Reggio Calabria. Quello che viene messo in scena è un monologo, ma Iacuzio, che interpreta il giovane Vito, primo figlio di Lina, di volta in volta dà voce ai racconti di tutti i personaggi. Questa famiglia viene travolta da una spirale di violenza e superbia che porta Vito all’estrema conseguenza, quella che dà senso al titolo dell’opera.
Info e prenotazioni: info.teatronest@gmail.com

 

DE CICCO ROSARIA 3Bella da morire
Di: Tiziana Beato e Antonio Mocciola
Quando: 10 e 11 Febbraio
Luogo: Teatro il Primo
Orario: sabato ore 21:00, domenica ore 18:00
Regia: Fabio Brescia
Interpreti: Rosaria De Cicco
Sinossi: Anna trucca i morti e lavora in un’agenzia di pompe funebri ma non si è trovata per caso nel “mondo dei morti”; Anna ha scelto questo mestiere perché forse disillusa e spaventata dai vivi.  Un racconto amaro e al contempo ironico che affronta il tema della morte come liberazione e distacco, a volte necessario; Anna “rinasce” e si sente viva proprio trai i morti, suoi amici, più vicini al suo animo.
Info e prenotazioni: segreteria@teatroilprimo.it | 342 8306707

 

loc sudo3Sudo a fermo
Testo e Regia: Enzo Sodano, Domenico Cantore
Quando: 11 Febbraio
Luogo: Teatro TAV (Frattamaggiore)
Orario: ore 18:00
Interpreti: Maria Anna Russo, Ferdinando Smaldone, Antonio Vitale
Trama: Un ritratto crudo e ironico sull’Italia del terrorismo nero degli anni 70. La disperazione, il cinismo, le bombe sui treni.
Tre personaggi in attesa del treno sulla banchina di una stazione deserta. Un commesso viaggiatore, una donna in carriera ed un clown. La donna ed il clown sembrano conoscersi molto bene e l’andare delle cose farà sì che i due paiano alleati contro il terzo passeggero, ignaro e inconsapevole…ma non tutto è quello che sembra.
Lo spettacolo traccia i lineamenti di tre vite dall’apparenza diverse ma che in fondo soffrono di un male comune: quello di porre il loro lavoro e stato sociale su di un ripiano intoccabile. Il profilo di ognuno di loro sarà sviscerato attraverso dei monologhi che finiranno per assottigliare quella linea di diversità che sovente diventa un gioco dei ruoli esasperato. Il tutto sconfinerà nelle estreme conseguenze dettate dalla intolleranza e la malsana convinzione di trovarsi nel giusto, inducendo alcuni esseri umani a passare dall’altra parte della barricata, così che portarsi una valigia con dentro un bomba diventi l’unica vera scossa per ristabilire l’ordine delle cose.
Info e prenotazioni: 334 8264852

 

Oscar WOscar W.
Di: Andrea Onori e Mariagrazia Torbidoni
Quando: 11 Febbraio
Luogo: Teatro TRAM
Orario: ore 21:00
Interpreti: Mariagrazia Torbidoni
Regia: Andrea Onori
Trama: La vita di Oscar Wilde e stata una parabola incredibile che lo ha visto in un primo tempo indossare gli eleganti panni del conferenziere e dello scrittore di successo e poi gli stracci infamanti e vergognosi del condannato in carcere.
Attraverso l’intreccio e la sovrapposizione di storie, parole e personaggi appartenenti tanto alle opere quanto agli episodi più significativi della sua biografia, la pièce accompagna lo spettatore all’interno della galleria di temi e figure presenti nella produzione artistica dell’autore, delineando al contempo la sua traiettoria esistenziale, dai momenti di esaltazione e di fama a quelli più tragici e bui.
Partire da Wilde per mettere in scena Wilde, il tutto nelle mani di una sola attrice che, in un susseguirsi di scambi tra persona e personaggio, dà vita ad una scena spesso fatta di ribaltamenti e trasformazioni, dove anche il tempo e lo spazio non seguono necessariamente le regole della logica, affidandosi piuttosto al fascino dell’immaginazione e del gioco teatrale.
Il rapporto diretto con il pubblico della sala in modo di illuminare Wilde nella sua veste più brillante, quella di raffinato affabulatore e uomo di mondo, personaggio indistinguibile dai molti che abitano le sue commedie, come L’importanza di chiamarsi Ernesto o Un marito ideale. L’ossessiva ricerca di nuovi piaceri che spinge il giovane protagonista de Il ritratto di Dorian Gray verso una rovinosa discesa negli abissi viene fatta specchiare con le pericolose acrobazie sentimentali di Oscar, troppo volutamente scandalose per non scatenare la reazione della moralista società vittoriana. Si assiste allora al primo processo, spettacolare e irriverente, in cui e Wilde a denunciare e ad accusare; e al secondo, assurdo e impietoso, in cui, in un tragico ribaltamento di ruoli identico a quelli che incontriamo nelle sue opere, egli si ritrova vittima dell’azione da lui stesso intrapresa, finendo per essere condannato ai lavori forzati per due anni.
Info e prenotazioni: 342 1785 930 | 081 1875 2126 |info@teatrotram.it

 

Tersa De Sio Teresa canta Pino
Quando: 16 febbraio
Luogo: Teatro Politeama
Orario: 21
Interpreti: Teresa De Sio, Sasà Flauto (direzione musicale e chitarre), H.E.R. (violino), Pasquale Angelini (batteria), Francesco Santalucia (tastiere), Vittorio Longobardi (basso) e Claudio Giusti (fiati)
Trama: Non una semplice interpretazione quella della De Sio, quanto una vera e propria immersione nel mondo di Pino Daniele, da cui ne escono contaminati i reciproci linguaggi, il folk che si fonde al blues e ai ritmi contemporanei, preservandone però parole e melodie, in una maniera che non commemora ma omaggia, che non stravolge ma rinnova: Pino è un classico, “sta sui volti della gente, sulla facciata dei palazzi”, come dichiara la stessa cantautrice “e non possiamo che salutarlo con la musica”.
Un concerto suggestivo e potente – prodotto da Arealive, in media partnership con Radio Punto Nuovo –, che si presenterà idealmente suddiviso in due parti: “‘O Scarrafone”, “Bella ‘mbriana”, “Je so’ pazzo”, e tutte le altre canzoni più belle che hanno reso indimenticata l’anima di Pino Daniele, per poi passare a “Voglia ‘e turnà”, “Pianoforte e voce”, “Aumm aumm”, gli iconici brani della De Sio, in un viaggio musicale che parte dagli anni ‘70 e arriva ai giorni nostri, senza alcuna nostalgia. Così, ai presenti in sala (via Monte di Dio, 80) sarà subito chiaro che a farla da protagonista è la città di Napoli, mai sfondo inerte nelle storie che la riguardano.
Info: 081 764 5001 – http://bit.ly/2EniKpn

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