Nei prossimi giorni a teatro…
Gli spettacoli in scena in Campania fino al 25 febbraio.
di Irene Bonadies e Gabriella Galbiati
Battlefield
Adattamento e regia: Peter Brook e Marie-Hélène Estienne
Quando: dal 20 al 25 Febbraio
Luogo: Teatro Bellini
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Karen Aldridge, Edwin Lee Gibson, Jared McNeill, Larry Yando
Trama: Mahābhārata, è l’opera fondamentale della letteratura induista. Il poema epico in sanscrito, elaborato nel corso di circa 8 secoli (tra il IV a.C. e il IV d.C.), con le sue oltre 100.000 strofe, rappresenta la saga più vasta della letteratura mondiale. Il suo nucleo principale racconta della guerra per il potere combattuta dai due rami della discendenza del defunto re Bharata.
Nel 1985 il maestro inglese Peter Brook ne portò in scena una monumentale versione teatrale della durata di 9 ore, che debuttò in una cava alle porte di Avignone in occasione del Festival e che è passato alla storia: rappresentato per due anni sia in francese che in inglese, è stato in seguito adattato dallo stesso Brook per una miniserie televisiva e per il grande schermo.
Oggi, a distanza di trent’anni, il grande regista ha sentito l’esigenza di affrontare di nuovo il poema. «Non è una ripresa e neanche un’operazione nostalgica – come spiega lo stesso Brook, oggi novantenne – ma al contrario, un progetto che nasce dalla volontà di creare, nello spirito dell’oggi, una piéce molto essenziale e molto intensa, che tratta di qualcosa che ci riguarda. […] Il poema descrive la guerra che dilania una famiglia. […] alla fine, i Pandava vincono, ma nel poema si parla di “10 milioni di cadaveri” un numero incredibile per quei tempi. È una descrizione terribile, che potrebbe essere Hiroshima o la Siria di oggi. […] Quando si leggono le notizie di attualità si rimane arrabbiati, disgustati, sconvolti. Ma in Teatro si può vivere tutto ciò e rimanere fiduciosi e coraggiosi e continuare a credere che si possa affrontare la vita».
Con Battlefield, dunque, Brook fa rivivere una storia di violenza che interroga il nostro tempo e riflette i conflitti che straziano il nostro presente. Un evento teatrale unico che portando in scena l’Universale ci porta, inaspettatamente, ad aprire gli occhi di fronte alle realtà.
Spettacolo in lingua inglese con sopratitoli in italiano.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it | 081 5499688
Gli uccelli migratori
Scritto e diretto da: Francesco Lagi
Quando: dal 20 al 25 Febbraio
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: feriali ore 21:15, domenica ore 18:30
Interpreti: Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena, Mariano Pirrello
Trama: Dopo Le vacanze dei signori Lagonìa e Banane, l’ultimo lavoro di Teatrodilina torna a farci sorridere e riflettere. Stavolta, ci portano in una casa in mezzo a una pineta, dove una ragazza aspetta la nascita della propria figlia circondata da tre uomini: il fratello, uno scrittore inconcludente nonché programmatore fallito; il padre della nascitura – amante di una notte, per il quale la paternità rappresenta un’occasione per combinare qualcosa di buono nella vita; un ornitologo che parla con gli uccelli preso dalla ricerca di Yoda, un uccello migratore sparito… Con il tipico linguaggio della compagnia, dall’incedere lieve e poetico, osserviamo la vita che scorre attraverso una serie di personaggi che ne affrontano i cambiamenti e che, come dice lo stesso regista «ruotano intorno a un centro, si affaticano distrattamente cercando di sintonizzarsi sulla frequenza del loro motivo di stare al mondo. Cercando di trovare una grammatica emotiva, una lingua comune che possa svelare loro un modo di stare al mondo».
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it | 081 5499688
Il ventre di Napoli – prima parte
Quando: dal 20 al 25 Febbraio
Luogo: Ridotto del Mercadante
Orario: 20, 22, 23 ore 21:00; 21 ore 17:00; 24 ore 19:00; 25 ore 18;00
Regia: Fausto Nicolini
Interpreti: Chiara Baffi e musiche dal vivo di Federico Odling
Note di regia: Nell’autunno del 1884, Matilde Serao aveva appena 28 anni. Scrive una serie di articoli, indirizzati all’allora presidente del Consiglio Agostino Depretis, sotto l’influsso dei recenti romanzi di Zola, ma tenendo ben a mente la denuncia della «Miseria in Napoli» della White Mario, e le drammatiche realtà espresse da Villari nelle «Lettere meridionali». «Il ventre di Napoli», quindi, è un’inchiesta giornalistica sul degrado dei nostri miserabili che vivono da anni nello stato più indecente, esposti a frequenti epidemie di colera e di tifo. Eppure, tra pieghe e piaghe di questo ventre ispido, fiorisce un linguaggio crudo e musicale, sarcastico e malinconico, scaltro e suadente, risoluto e coraggioso che, attraverso aneddoti e bozzetti di un’antica capitale decaduta, scabra e impopolare, restituisce l’anima più nobile al Corpo di Napoli, devastato dal colera e da un fatuo Risanamento. «Si ipotizza la demolizione dei quartieri bassi – scrive La gazzette de France il 15 settembre 1884 – Ma, appena l’epidemia sarà debellata, nessuno più penserà a questa risoluzione salutare».
La Serao, fiuto e impeto di una veterana di redazione, con stile declamatorio, anche imperfetto, espone qui la sua invettiva in pubblico ai clienti di un Caffè (uno di quelli che poi frequentò quotidianamente con Scarfoglio e D’Annunzio), dialogando con le note musicali di un posteggiatore dell’epoca, il quale ne sottolinea carezze e sciabolate, ricami e picconate. Infatti, il 15 giugno 1889 il primo colpo di piccone inaugurò lo sventramento di Napoli. E, come ella previde, nulla fu risanato: ogni innovazione divenne una speculazione, i buoni propositi si arenarono nelle maglie della burocrazia e le promesse del governo non furono mantenute. Tutte solide constatazioni che indussero Matilde Serao nel 1905 a descrivere, nella seconda parte della sua inchiesta, una strada, elegante sì, ma simbolo di «illusioni» e di «grandi strappi».
Info e prenotazioni: 081 5513396 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
Tyni Dynamite
Di: Abi Morgan
Quando: dal 20 al 25 Febbraio
Luogo: Teatro La giostra/Speranzella81
Orario: feriali ore 20:30: domenica ore 19:00
Interpreti: Bruno Tràmice, Ettore Nigro e Cecilia Lupoli
Regia: Bruno Tràmice
Trama: Anthony “il fulminato”, Lucien “il timido” e la giovane Madeleine, drammaturgicamente usati come pedine, sono tre anime di un triangolo amoroso che si mettono in “gioco” e svelano i propri sentimenti, tormenti, debolezze, rimpianti, dubbi, con l’entusiasmo di chi percepisce che qualcosa di bello sta per accadere, forse un miracolo.
Durante una calda estate trascorsa vicino al lago, come d’incanto, i due protagonisti danno senso alle loro vite. Comprendono che per vivere bisogna rischiare di morire e per amare bisogna rischiare di perdere.
Anthony aveva sei anni quando, per sfidare la sorte, è stato colpito da un fulmine, ed è convinto che, indossando stivali di gomma per tutta la vita, non si avvertirà mai il crepitio di energia elettrica nel cuore. Lucien, invece, è chiuso nel suo mondo, non ha il coraggio di vivere davvero.
“La scrittura scarna e mai scontata dell’autrice – chiarisce il regista – rende questo gioco intrigante, riuscendo a creare un limbo di sentimenti, sguardi, silenzi che, sostituendosi alle parole, diventano eclatante specchio della quotidianità. Questo spettacolo parla a chi, per diverse circostanze, ha smesso di credere che la vita possa continuamente sorprendere, emozionare e trasformare piccoli accadimenti in veri miracoli”.
Quando erano più giovani Anthony e Lucien si sono innamorati della stessa donna che, a distanza di anni, si è lanciata da un ponte proprio davanti ai loro occhi. Questo tragico avvenimento ha segnato l’esistenza di entrambi.
Lucien è convinto che tutto abbia una causa e un effetto, mentre Anthony crede che a volte le cose accadono e basta, e bisogna accettarle. Può un fulmine colpire due volte? Evidentemente sì.
Infatti, Anthony e Lucien incontrano Madeleine e se ne innamorano. Tentano entrambi di conquistarla ma sarà lei a scegliere, e per uno dei due amici nulla sarà più come prima.
Info e prenotazioni: 081405632 | 3492187511 | 3488100587 | lagiostrateatro@gmail.com
Qui e ora
Di: Mattia Torre
Quando: dal 21 al 25 Febbraio
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:30
Regia: Mattia Torre
Interpreti: Paolo Calabresi e Valerio Aprea
Trama: Due scooter si scontrano in una desolata strada nella campagna romana. I guidatori contrapposti l’uno all’altro, i caschi come elmetti da prima guerra mondiale, liberano la scrittura di Mattia Torre, che scava, con Qui e Ora, una trincea metropolitana.
Il prolungato ritardo nei soccorsi genera un dialogo forzato tra i due uomini che nulla hanno in comune, e che, inizialmente, sembrano avere ruoli ben definiti, l’uno vittima e l’altro carnefice. A lungo andare, forse a causa delle provocazioni e della cattiveria gratuita che uno riversa sull’altro, o di un’aggressività latente generalizzata scaturita dal cinismo e dal senso di lotta dell’Italia di oggi, i ruoli si invertono, lasciando gli spettatori senza una possibile soluzione della realtà.
“Nel loro scontro – spiega il regista – si esprime il cinismo e il senso di lotta dell’Italia odierna, questo Paese sempre idealmente a un passo dalla guerra civile, in cui la cattiva amministrazione finisce per generare sfiducia non solo dei cittadini verso le istituzioni, ma anche tra gli stessi cittadini, in un clima sempre più teso e violento, che trova il suo apice nella grande città”.
In una situazione surreale ma neanche troppo, attraverso l’esasperazione del paradosso e il cinismo spassoso dell’humour nero, la satira di Qui e Ora gioca sulle assurdità della vita moderna.
Una gamba rotta o una botta in testa non riescono ad affievolire l’aggressività da giungla urbana, l’ostinazione ad averla vinta sul nemico vero o presunto, mentre una sinistra nota di follia serpeggia fra i protagonisti.
Qui e Ora rappresenta uno spaccato fedele (ma tragicomico) della società italiana. Una società sgradevole, arrabbiata, ottusa, come dimostrano i suoi personaggi, pronti a offrire il peggio di sé anche dopo un incidente.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it
PERT. Vita e miracoli del partigiano Sandro Pertini
Di: Giuseppe e Aldo Rapè
Quando: dal 22 al 25 Febbraio
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Regia: Aldo Rapè
Interpreti: Aldo Rapè
Trama: In Pert, la vita di Sandro Pertini, ricordato ancora oggi come il “presidente più amato dagli italiani”, diventa una cartina tornasole della drammaticità insita in tutte le grandi scelte dell’esistenza. E’ il racconto di un uomo che è stato “esempio” per molti, in un’epoca dove sono rimasti solo uomini di parole, e dove la libertà di parola è divenuta parola in libertà.
Il Partigiano Pert non narra semplicemente le gesta straordinarie di un eroe vissuto in un determinato contesto storico (1896-1990), ma propone una riflessione sui grandi interrogativi dell’uomo di ogni tempo.
Il valore della libertà, l’impegno politico come bussola dell’intera esistenza, la coerenza e la fedeltà alle proprie idee come disciplina di vita, l’ascolto obbediente alle voci profonde della coscienza, il sacrificio della propria sfera personale a favore dell’impegno per il bene comune.
“È uno spettacolo – afferma Aldo Rapè che, oltre a raccontare la straordinaria vita del partigiano Sandro Pertini, ci parla di esempio, libertà, resistenza. Pone l’attenzione sull’importanza della coscienza personale in un mondo dove ci siamo dimenticati che è la coscienza a indicarci la strada e le scelte”.
In un momento di grave crisi ideologica, dove l’azione politica si è svuotata di riferimenti alti di pensiero per ridursi a becero tatticismo e a convenienza bassa del momento, recuperare la figura di Sandro Pertini può servire da antidoto efficace per un impegno rinnovato di tutti.
Il partigiano Sandro Pertini assurge a figura universale di ogni combattente che in ogni tempo e a ogni latitudine ha avversato la tirannide, l’ingiustizia sociale e l’oppressione. Una cronologia dell’anima narrata attraverso i fatti nodali della vita di Pertini, quelli che hanno determinato i passaggi fondanti di un’intera esistenza, per trarre una lezione per l’oggi.
Info e prenotazioni: 081 4104467 | 081 5448891 |347 4871410
Socrate Immaginario
Di: Ferdinando Galiani
Quando: dal 22 al 25 Febbraio
Luogo: Teatro Arcas
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:30
Regia: Francesco Sisto
Interpreti: Peppe Carosella, Marcello Raimondi, Sara Saccone, Ferdinando Smaldone, Federica Totaro, Giovanna Landolfi, Luigi Sorvillo, Federica Bagnaro
Trama: Don Tammaro Promontorio, che si crede Socrate, lotta in famiglia per poter affermare la sua logica follia, ha una sua caratteristica stabilità di protagonista, che è viva e valida proprio perché si manifesta non già attraverso una facile caricatura, ma perché riesce a conservare una sua consequenzialità addirittura solenne, filosofica. Don Tammaro non riesce ad evadere dalla prigione ch’egli stesso s’è creata; donna Rosa tenta di ridestarlo dalla mania socratica a suon di mazzate, egli niente, imperturbabile prosegue sulla sua strada fino al punto di voler prendere una seconda moglie, Cilla che è da egli definita moglie minima e nominata Aspasia, figlia di mastro Antonio: scherza sulla sua condizione assurda, ricercando l’annullamento della sua personalità, in una morte che è burla, in quel bere la cicuta (che è un sonnifero), che non è stoicismo, ma coscienza della vanità di un individuo. E però, s’addormenta. Sua figlia, innamorata del giovane Ippolito, dovrà sposare il vecchio e sciocco barbiere don Antonio, che è da egli nominato Platone, e non si discute; Calandrino, il servo è Simia, e lo stesso Mastro Antonio son suoi discepoli. Donna Rosa è Xantippe, la figlia Emilia è Sofrosine e la serva Lauretta è Saffo, non c’è dubbio. Persino la burletta della finta apparizione del demone diventa credibilissima per don Tammaro: il quale col suo contegno, sembra sia lui a prendere in disprezzo la sua grottesca sublime stupidità.
Info e prenotazioni: 3462100916 | 3887506025 | circoloarcas@gmail.com
Kissin e Kopelman Quartet
Quando: 23 febbraio
Luogo: Teatro San Carlo
Orario: 20:30
Interpreti: Evgeny Kissin e Quartetto Kopelman
Trama: Evgeny Kissin torna al San Carlo, questa volta non da solo ma accompagnato dal Quartetto Kopelman per proporre un raffinato programma cameristico che impagina ilQuartetto per pianoforte n. 1 K 478 di W. A. Mozart, di Gabriel Fauré il Quartetto n. 1 per pianoforte, violino, viola e violoncello, op. 15 e infine di Antonin Dvoràk, il Quintetto per pianoforte n. 2 op. 81.
Evgeny Kissin ha da sempre regalato al pubblico interpretazioni di straordinaria profondità di lettura, con soluzioni e intuizioni musicali di estrema originalità. Peculiarità, queste, che ne fanno uno dei massimi virtuosi della scena pianistica internazionale.
Info e prenotazioni: http://www.teatrosancarlo.it/
Toni Servillo legge Napoli
Quando: dal 23 al 25 Febbraio
Luogo: Teatro Trianon
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interprete: Toni Servillo
Trama: Un bel viaggio nelle parole di Napoli è quello che ci presenta Servillo nel suo lavoro “Toni Servillo legge Napoli” con le parole che sono quelle scritte e dette sulla città da Salvatore Di Giacomo a Ferdinando Russo, da Raffaele Viviani a Eduardo De Filippo, fino a quelle contemporanee di Enzo Moscato, Mimmo Borrelli, Maurizio De Giovanni e Giuseppe Montesano. Una città che è sempre presentata e descritta come «la città, dai mille volti e dalle mille contraddizioni, nella quale da sempre convivono vitalità e disperazione». Un grande e sentito omaggio alla cultura partenopea che fa Servillo presentando scritti di dieci poeti e scrittori, veri testimoni della città nel passato e nel presente, Ascolteremo dalla sua voce sia poemetti divenuti classici del Novecento come Lassamme fa’ a Dio di Salvatore di Giacomo che brani di De Pretore Vincenzo di Eduardo de Filippo, e poi le liriche di Ferdinando Russo, ‘A Madonna d’‘e mandarine e E’ sfogliatelle, e l’attualissima Fravecature di Raffaele Viviani. Servillo passerà anche ai contemporanei con la A sciaveca di Mimmo Borrelli o con Litoranea di Enzo Moscato ed altri suggestivi brani che descrivono amabilmente e anche violentemente la città.
Info e prenotazioni: 081 225 82 85
Soulbook
Drammaturgia e regia: Fabiana Fazio
Quando: dal 23 al 25 Febbraio
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Annalisa Direttore, Fabiana Fazio e Valeria Frallicciardi
Trama: Soulbook vuole rappresentare il mondo dei social network visto e raccontato da chi fa della propria vita una vita social. Dal punto di vista di chi ormai non riesce proprio più a fare a meno di condividere ogni momento della propria giornata con gli altri. Uno sguardo su un fenomeno ormai inarrestabile secondo cui, ora più che mai, bisogna essere sempre presenti e visibili per esistere realmente. Tenersi aggiornati sugli argomenti di maggiore tendenza e pronti ad intervenire in qualsiasi discussione, di qualsiasi cosa si tratti. Qual è il limite di tutto ciò? E c’è ancora un limite? La situazione ci è ormai sfuggita di mano e distinguere vita vera da quella virtuale è diventato sempre più difficile. Ora che vanno di pari passo.
“Chi ci crede che ho una vita privata se non la rendo pubblica?”
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it
Quartieri Jazz in concerto
Quando: 24 febbraio
Luogo: Galleria Borbonica
Orario: 21:30
Trama: Il chitarrista napoletano dei Quartieri Spagnoli reduce dal grande successo del primo disco ‘E strade cà portano a mare “ha dato vita ad un nuovo lavoro, originale e sperimentale” all’insegna della consapevolezza e della rivalutazione dell’identità partenopea, attraverso la fusionetra la napoletanità dei vicoli in cui vive l’artista, e il jazz manouche dei caposcuola come Reinhardt e Rosenberg, proseguendo così sulla strada del genere coniato…Il NEAPOLITAN GIPSY JAZZ.
L’album dal titolo “ Le 4 giornate di Napoli” trae ispirazione da quell’incredibile momento storico rappresentato dal settembre del ’43 e dal sentimento di “ Unione e Ribellione” che unì i Napoletani tutti contro un unico e comune nemico. E come ieri, oggi spira in città una forte voglia di riscatto e cambiamento, ma oggi è necessario imbracciare le armi della cultura e cavalcare questa nuova “Rivoluzione Napoletana” partita dal basso, facendo “Resistenza Culturale”.
A fare gli onori di casa nell’ottimo progetto grafico di Maria Dalmotto (presso la Full Heads) tra le meravigliose foto di Marina Sgamato, i commoventi scritti dell’avv. Enzo Sabatasso, amico d’infanzia già presente nel lavoro precedente, e lo scrittore partenopeo Luca Delgado, anch’egli impegnato nel#Riscetamento della città, regalandoci due pagine su “Le 4 giornate di Napoli”, ma soprattutto su di una “Quinta Giornata”, all’insegna della lotta e di un nuovo “Riscatto Napoletano”.
Ad accompagnare la serata tra passato e presente, mentre si scende nei meandri della terra e nel profondo delle proprie emozioni sarà il sound di Mario Romano con la sua chitarra manouche che sarà validamente supportata da Alberto Santaniello alla chitarra classica. Oltre ai nuovi brani la band eseguirà anche degli evergreen del loro repertorio.
Per informazioni e prenotazioni: 340.489.38.36 – quartierijazz@live.it
Teresa
Di: Cesare Belsito
Quando: 24 Febbraio
Luogo: per la rassegna Il Teatro Cerca Casa a Eboli (Salerno)
Orario: 20:30
Interpreti: Franca Abategiovanni
Regia: Nadia Baldi
Trama: Teresa è un’indagine sul tema della Follia, lo spettacolo racconta di una donna che decide di andare in cura da uno psicanalista per risolvere un suo problema capitale: la paura di fare sesso con gli uomini. Una paura talmente grande da impedirle anche solo di pronunciare ciò che la spaventa, a cui di conseguenza fa riferimento usando uno strano suono onomatopeico.
Nei tre quadri che si avvicendano nello sviluppo della storia, si scoprirà che Teresa parla di un uomo che ha incontrato su internet ma non ha mai visto fino al giorno in cui lui non decide di incontrarla facendo scatenare in lei la paura da cui è affetta. Simile a un clown moderno, il personaggio di Teresa con la sua tenerezza e il suo disorientamento riesce a far ridere e sorridere, pur evidenziando le crepe dell’animo di una donna sola di fronte al mondo spietato, che molto spesso non accoglie ma emargina.
Info e prenotazioni: 3343347090 | 3470963808 | 081 5782460 | www.ilteatrocercacasa.it
Do not disturb – Il teatro si fa in albergo
Ideato da: Mario Gelardi e Claudio Finelli
Scritto da: Claudio Finelli, Alessandro Palladino, Mario Gelardi e Giordano Bassetti
Quando: 24 e 25 Febbraio
Luogo: Royal Hotel di Caserta per il Teatro Civico 14 (Caserta)
Orario: feriali 21:00; domenica ore 19:00
Interpreti: Alessandro Palladino e Roberto Caccioppoli; Irene Grasso, Gennaro Maresca e Fabio Rossi; Roberto Solofria e Ilaria Delli Paoli.
Trama: Venti spettatori, come intrusi, ogni sera penetrano nell’intimità di tre coppie, ascoltando, quasi spiando, i personaggi, poco prima che lascino la stanza. Tre episodi, della durata di circa venti minuti ciascuno, animeranno le camere del Royal Hotel di Caserta, rendendo visibile quello che in genere accade solo a porte chiuse. Nella stanza dell’olfatto, scritta e diretta da Mario Gelardi e Giordano Bassetti, diretta ed interpretata da Roberto Solofria e Ilaria Delli Paoli, un uomo si trova nella sua camera d’albergo con la stalker che lo tortura da mesi. Finalmente possono parlare e capirsi, possono scoprire chi sono veramente e come l’amore a volte, sia troppo idealizzato. Nella stanza della vista, scritta da Claudio Finelli e diretta da Gelardi, Alessandro Palladino e Roberto Caccioppoli sono una giovane coppia che comunica solo attraverso la tecnologia. Anche se sono insieme, nello stesso luogo, in pochi metri quadrati, i sentimenti non riescono a incontrarsi, a vedersi, a toccarsi. C’è una barriera percettiva che si frappone tra loro: lo smartphone. Scritta da Alessandro Palladino, la stanza del tatto vede in scena Irene Grasso, Gennaro Maresca e Fabio Rossi. La vicenda vede protagonisti due fratelli di ritorno a Napoli per incontrare una vecchia amica. Nel corso dell’incontro, in camera, prende il via un gioco di ruolo, un continuo rincorrersi tra gioco surreale e sentimenti reali. Un girotondo di furbizia e a colpi di di ribaltamenti di vita.
Info e prenotazioni: 0823 441399 | info@teatrocivico14.it
A-Medeo
Quando: 24 e 25 febbraio
Luogo: Caos Teatro
Orario: sabato ore 21, domenica ore 19
Autori: Michele Brasilio e Marina Cioppa
Interpreti: Stefania Remino e Antimo Navarra
Trama: Lo spettacolo, presentato da Vulìe Teatro, nasce da uno studio condotto su “Mia famiglia”, “Filumena Marturano”, “Bene mio core mio”, “Gennareniello”, “Sabato, domenica e lunedì”, “L’abito nuovo”, “Napoli milionaria” e “Natale in casa Cupiello” di Eduardo De Filippo, testi in cui il ruolo dei figli è determinante per lo svolgimento delle storie messe in scena.
In “A-Medeo” la figura del padre, seppur costantemente assente, risulta essere un fantasma ingombrante, continuamente richiamato in scena dagli attori per colmare unfondamentale bisognodi riconoscimento paterno.
Lo spettacolo, che inevitabilmente si avvale di citazioni eduardiane, cerca di mantenere uno sguardo contemporaneo in cui reale e surreale si alternano e quasi si confondono,sottolineando che valori forti come quelli della famiglia e del legame di sangue tra figli e genitori sono delle inattaccabili costanti che nemmeno il tempo e l’evolversi della società può mutare.
Info e prenotazioni: 081 199. 73. 853 – 328. 45. 66. 017 – info@caosteatro.com
La nota stonata. Vita breve e coerente di Luigi Tenco
Di: Stefano Valanzuolo
Quando: 25 Febbraio
Luogo: per la rassegna Il Teatro Cerca Casa a Vietri sul Mare (Salerno)
Orario: 11:30
Interpreti: Stefano Valanzuolo, Massimo Masiello, Mariano Bellopede
Trama: Lo spettacolo di Valanzuolo ripercorre, invece, il racconto di una vita breve, quella di Luigi Tenco (1938 – 1967), condotto attraverso le sue canzoni. In ognuna delle scene rappresentate, rispetto alle quali le canzoni assumono forma di didascalia, si riflette con coerenza militante un aspetto della personalità del cantautore, affermata fino all’esito estremo: La nota stonata rimanda, tra musica e parole, alla vicenda di un artista spesso sorprendentemente in anticipo sui tempi e regolarmente fuori dal coro, orgogliosamente refrattario alle mode, inattuale per scelta. Il racconto, derivato per riduzione cameristica da uno spettacolo su Tenco messo in scena pochi mesi fa, si basa su frammenti di interviste e su dichiarazioni dello stesso cantautore, raccolte nel turbinoso contesto degli anni Sessanta. Massimo Masiello darà voce e volto a Luigi Tenco, mentre Mariano Bellopede ne celebrerà l’eleganza musicale attraverso la rilettura al pianoforte di alcuni suoi brani, non soltanto i più celebri. I brevi interventi di una terza voce narrante avranno lo scopo di tenere la storia in equilibrio tra la dimensione oggettiva di cronaca e quella, tutta personale, del dramma artistico e morale.
Info e prenotazioni: 3343347090 | 3470963808 | 081 5782460 | www.ilteatrocercacasa.it
Appassionatamente…
Quando: 25 Febbraio
Luogo: per la rassegna Il Teatro Cerca Casa a Napoli (zona Vomero))
Orario: 18:30
Interpreti: Massimo Masiello, Mariano Bellopede al piano
Trama: spettacolo-concerto ispirato ad una famosa canzone napoletana, Appassionatamente è interamente dedicato al sentimento, quel sentimento che solo grandi Artisti quali Viviani, De Filippo, Di Giacomo, Bovio hanno saputo esaltare con poetica veridicità rendendolo eterno. Viaggio attraverso i capolavori più noti della tradizione musicale napoletana, il racconto in note di Masiello spazia dalla canzone a forti tinte definita “canzone di giacca” fino ad arrivare alla macchietta, non mancando di omaggiare la poesia.
Info e prenotazioni: 3343347090 | 3470963808 | 081 5782460 | www.ilteatrocercacasa.it
Macbettu
Di: Alessandro Serra
Quando: 25 Febbraio
Luogo: Teatro Politeama
Orario: ore 18:00
Regia: Alessandro Serra
Interpreti: Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Andrea Carroni, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino
Trama: “Macbettu” è una fedele riduzione del “Macbeth” di William Shakespeare, che valica i confini della Scozia medievale per riprodurre un orizzonte ancestrale: una Sardegna terreno di archetipi e di pulsioni dionisiache.
La messinscena, interamente firmata da Serra, è una meraviglia cupa che esalta la solennità tragica e atemporale del dramma, attraverso il copione in “limba” sarda tradotto da Giovanni Carroni, dal sapore fortemente teatrale e sonoro (sono previsti i sovratitoli in italiano), e ancora attraverso la presenza di soli attori uomini, come nel teatro elisabettiano interpreti dei ruoli sia maschili che femminili, alcuni di loro con indosso maschere zoomorfe del Carnevale Barbaricino.
“Macbettu” è un insieme estremamente curato in ogni dettaglio, un meccanismo perfetto. La rappresentazione si svolge in uno spazio rude e spoglio, oscuro e materico. I movimenti ricostruiscono gli episodi del dramma scespiriano seguendo precise traiettorie coreografiche. Suoni di campanacci, di pietre e di lamiere accompagnano specifici momenti della vicenda, come l’apparizione delle streghe o l’avanzata della foresta che sembra così l’incedere della forza della Natura.
Info e prenotazioni: 0815851096 | 3401098705
White Rabbit Red Rabbit
di Nassim Soleimanpour
Quando: 26 febbraio
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: 21
Interprete: Giovanni Esposito
Trama: Giovanni Esposito sarà il quarto artista a cimentarsi con il White Rabbit Red Rabbit. Dopo essere salito sul palco, quando già si troverà davanti al pubblico, aprirà la busta contenente il copione che dovrà interpretare aiutato solo da una sedia, un leggìo e due bicchieri, ma armato di molta ironia e leggerezza. Solo assistendo al White Rabbit Red Rabbit al Teatro Bellini potremo scoprire in che modo Giovanni Esposito affronterà il testo di Nassim Soleimanpour: infatti, una delle regole del gioco è che ciascun artista può inseguire White Rabbit Red Rabbit solo una volta e che la sua performance non può essere documentata da video, perchè svelerebbero il contenuto dello spettacolo!
Info: botteghino@teatrobellini.it | 081 5499688