Manlio Boutique

Gli spettacoli in programma in Campania dal 20 al 25 marzo.

di Irene Bonadies e Gabriella Galbiati

scappanapoliScappa Napoli
Quando: 20 Marzo
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: 21:15
Coreografia: Marcella Martusciello
Regia: Manuela Barbato, Marcella Martusciello
Trama: Scappa Napoli porta in scena una città che scappa da se stessa e dal marciume che ne infetta la terra; la stessa terra che un tempo era motivo di orgoglio e che oggi è avvelenata. Se lo sguardo dell’onesto troppo spesso si abbassa e si arrende di fronte alle ingiustizie, ai soprusi, alle violenze, alla criminalità e al degrado, Scappa Napoli si pone come un urlo di denuncia. La coreografia esprime una danza che esplode come lava e diventa voglia di riscatto in nome di quell’antico orgoglio. L’arte è speranza, ed è con questa speranza che Napoli può rinascere ogni giorno. Così il lavoro della compagnia Malaorcula diventa testimonianza, scintilla ed invito a non arrendersi mai.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it | 081 5499688

 

San GennaroOperazione San Gennaro. La leggenda.
Scritto da: Massimo Ghini, Stefano Reali
Quando: dal 20 marzo al 1 aprile
Luogo: Teatro Diana
Orario: 20, 22, 23, 24, 28, 29, 30 e 31 Marzo ore 21:00; 24 Marzo ore 17:30; 25 e 1 Aprile ore 18:00
Interpreti: Massimo Ghini, Domenico Aria, Mirko Ciccariello, Stefania De Francesco, Carlo Di Maio, Antonio Fiorillo, Valentina Gullace, Ernesto Lama, Ernesto Mahieux, Giampiero Mancini, Iolanda Salvato, Nunzia Schiano
Regia: Massimo Ghini 
Note: Accostarsi a Napoli e ai napoletani per un “non napoletano” genera sempre un po’ di ansia. È pur vero che il film “Operazione San Gennaro” non è assolutamente un’opera napoletana, ma una bellissima e fortunatissima commedia ambientata a Napoli nata dal genio creativo di Dino Risi e Nino Manfredi.
Ripercorrendo la storia del film abbiamo cercato di restituire teatralmente quelle immagini e quelle atmosfere, restando in quell’epoca, quella dei meravigliosi anni 60, aiutati dalle musiche eterne di Armando Trovajoli che accompagnano ogni parte dello spettacolo. Quello che ci è piaciuto è la dimensione dell’improbabilità: tre improbabili gangster americani incontrano un improbabile gruppo di banditi napoletani per un improbabile colpo! Quello che mi colpì quando vidi il film da ragazzo fu il lusso di potersi introdurre in un ambiente come Napoli con una sfacciataggine ed un’irriverenza estrema, mostrando anche archetipi “banali” della tradizione napoletana, ma riuscendo alla fine a mettere in scena un mondo che, al di là delle generalizzazioni, è secolarmente fondato su rapporti umani molto forti nel bene e nel male.
La dimensione del cast, così variegata, apriva la porta alla possibilità di accedere al grande teatro della vita napoletana, anche a personaggi arrivati da luoghi diversi del mondo. Nella mia regia ho tentato di fare le stesse scelte stilistiche del film.  Il pubblico dovrà essere “traghettato”in luoghi immaginari, i costumi e le scenografie sono pensati come un grande gioco teatrale, è una grande finzione scenica, senza alcuna verità reale raccontata come una fiaba. La presenza determinante della musica di Trovajoli fa si che vengano rispettate le due anime sia quella napoletana che quella americana che sono la base della narrazione di questa storia Il grande Maestro, nella colonna sonora del film, ha costruito una struttura geniale di narrazione musicale anticipando una tradizione musicale che dieci anni dopo diventerà il punto di forza della scuola musicale napoletana contemporanea. Confesso che uno dei motivi sentimentali che mi ha spinto ad accettare la proposta di mettere in scena questo spettacolo, è la visione di quella Napoli fatta di diavoli e santi dal volto umano che condividono il “miracolo” di vivere, visione forse obsoleta ma che, forse ingenuamente, continuo a sognare.
Info e prenotazioni: 081 5567527 | 081 5784978

 

emoneEmone. La traggedia de Antigone seconno lo cunto de lo innamorato
Di: Antonio Piccolo
Quando: dal 20 al 25 Marzo
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 20 e 23 marzo ore 21:00; 21 e 22 marzo ore 17:00; 24 marzo ore 19:00; 25 marzo ore 18:00
Regia: Raffaele Di Florio
Interpreti: Paolo Cresta, Gino De Luca, Valentina Gaudini, Anna Mallamaci, Marcello Manzella
Note di regia: Vincitore nel 2016 del Premio per la Nuova Drammaturgia italiana promosso dalla Fondazione P.L.A.TEA., Emone. La traggedia de Antigone seconno lo cunto de lo innamorato ripropone l’emblematica storia dell’eterno conflitto tra autorità e potere attraverso lo sguardo di Emone, personaggio minore della tragedia di Sofocle. Le parole di questo dramma – spiega Antonio Piccolo in una sua nota – vanno lette tutte per intero, senza troncamenti, aferesi o elisioni, tranne dove indicato con l’apostrofo. Richiedono, insomma, che si leggano non come parla il napoletano contemporaneo, bensì come si usa fare con la lingua di Giovan Battista Basile, che è il principale – ma non unico – inarrivabile maestro a cui questo testo indegnamente si ispira. Le libertà linguistiche restano comunque tante e tali perché si è giocato, in maniera presepiale e volutamente naïf, con vocaboli e codici dalle derivazioni più disparate, compresi quelli provenienti direttamente dalla fantasia dell’autore.
Info e prenotazioni: 081 5513396 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

VINCENT VAN GOGH foto di foto Manuela Giusto (14)Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco
Di: Stefano Massini
Quando: dal 20 al 25 Marzo
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 20 e 23 marzo ore 21:00; 21 e 22 marzo ore 17:00; 24 marzo ore 19:00; 25 marzo ore 18:00
Regia: Alessandro Maggi
Interpreti: Alessandro Preziosi, Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Alessio Genchi, Vincenzo Zampa
Note di regia: L’odore assordante del bianco è uno dei primi testi di Stefano Massini l’attuale consulente artistico del Piccolo di Milano, vincitore del Premio Pier Vittorio Tondelli 2004, qui interpretato da Alessandro Preziosi.
«La messinscena – afferma il regista Alessandro Maggi – ha l’obiettivo di riuscire a rappresentare sul palcoscenico il labile confine tra verità e finzione, tra follia e sanità, tra realtà e sogno, ponendo interrogativi sulla genesi e il ruolo dell’arte e sulla dimensione della libertà individuale».
Siamo nell’ospedale psichiatrico di Saint-Paul-de-Manson, in Provenza, nel 1889: in una stanza bianca vive Vincent Van Gogh, ridotto a uno stato di totale frustrazione a causa delle allucinazioni che scaturiscono dalla sua mente e dei divieti assurdi impartiti dai medici. I suoi pensieri sono ossessivi, non sa di cosa o di chi si può fidare, la sua mente lo tradisce: cosa è reale e cosa è illusione? In questo labirinto soffocante, in cui entra anche lo spettatore, Van Gogh porta avanti una guerra contro il mondo, ma soprattutto contro di sé perché i suoi stessi pensieri sono le mura di una prigione da cui fuggire.
Info e prenotazioni: 081 5513396 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

RACCOGLIERE & BRUCIARE - (ph Salvatore Pastore)01Raccogliere e bruciare. (Ingresso a Spentaluce)
Quando: dal 21 al 25 Marzo
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: feriali ore 21:00; venerdì e domenica ore 18:30
Regia: Enzo Moscato
Interpreti: Giuseppe Affinito, Massimo Andrei, Benedetto Casillo, Salvatore Chiantone, Gino Curcione, Enza Di Blasio, Carlo Di Maio, Caterina Di Matteo, Cristina Donadio, Tina Femiano, Gino Grossi, Carlo Guitto, Amelia Longobardi, Ivana Maione, Vincenza Modica, Rita Montes, Anita Mosca, Enzo Moscato, Francesco Moscato, Imma Villa
Note: Un’Antologia di Spoon River ‘riscritta’ da Enzo Moscato, il cimitero sulla collina che diventa Partenope, sterminato obitorio cittadino creatosi dopo l’ennesima eruzione del Vesuvio, danno vita a Raccogliere & Bruciare (Ingresso a Spentaluce), frammenti dall’opera di Edgar Lee Masters tradotti in napoletano e ricodificati dal drammaturgo partenopeo. “Portare sulla scena, dopo averla imbrattata qua e là di lingua e di suoni napoletani – scrive Enzo Moscato in una sua nota – l’incredibile Antologia di Spoon River, capolavoro di Edgar Lee Masters tale da aver già rappresentato oggetto di studio e adattamento di autori italiani come Cesare Pavese, Fernanda Pivano e Fabrizio De André è sempre stato un mio obiettivo. Ho scelto alcuni dei frammenti dell’opera originale, componendoli dopo un lavoro, non continuativo, durato parecchi anni”.
Neapolis diventa Spentaluce, cenere e lapilli dopo l’ultima eruzione del Vesuvio, ed Enzo Moscato tradisce, inventa, ma conserva, raccoglie e plasma, come un demiurgo ispirato, l’Antologia di Spoon River.
Un’operazione audace e intensa, in cui la cultura partenopea diviene filtro per quella anglosassone nella tensione di un Novecento italiano-europeo irrisolto che si proietta nella contemporaneità.
Moscato trascina il numeroso gruppo di attori, li dirige come fossero musicisti verso una dimensione corale autentica, cui lo spettatore è, probabilmente, poco abituato. Li fa agire in un cimitero, tra l’onirico e il materico, che palpita e si ribella e ritorna come un’espiazione, in un teatro fatto di strati di conoscenza, libero e in continua evoluzione.
La lingua è quella napoletana, piena e corrosiva, che diviene immediatamente un altro personaggio, in una coralità di voci ‘raccolte’ e poi ‘bruciate’ nel passaggio amato e devastante che è il teatro.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

 

enricoEnrico inquilino del IV piano
Di: Aurelio Gatti
Quando: dal 22 al 25 Marzo
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Mario Brancaccio, Simona Esposito e la giovanissima Marilù Ciotola
e la partecipazione straordinaria e intermittente di Lello Giulivo, Anna Spagnuolo, Patrizia Spinosi, Gianluca d’Agostino, Rossella Amato
Regia: Aurelio Gatti
Note: Lo spunto è dato da una crisi profonda del Signor Enrico, maestro e bibliotecario, che riceve contemporaneamente quattro avvisi di taglio: della linea telefonica, dello stipendio per un errore di calcolo, del posto di lavoro, dell’abbonamento. Sottrazioni attraverso le quali scopre la sua inadeguatezza nell’affrontare la realtà e l’isolamento in cui opera, nella vita come nel lavoro, che lo conduce continuamente allo scacco, anzi a una sconfitta che si verifica ancor prima della lotta. Da qui il tracollo, quasi a sfiorare la follia, che si confronta con la lucida – e crudele – durezza di Assunta, la portinaia che sentenzia frammenti letti di nascosto tra le montagne di appunti del
Signor Enrico: “il vero pazzo è colui che si maschera di ciò che gli par d’essere e non è e non colui che ha compreso l’assoluta inautenticità di ogni esistenza…” Neanche la fuga nel sogno sortisce esito migliore: se i sogni avessero regolarità, noi non sapremmo più distinguere il sonno dalla veglia! Che sogno è? Un fatto che si ripete più volte? Sarebbe un’altra “realtà”, camuffata, perché tutta la nostra vita è sospesa al filo sottilissimo della regolarità/ripetizione delle nostre esperienze.
Info e prenotazioni: 081 4104467 | 081 5448891 |347 4871410

 

qualcuno volò sul nido del cuculo_ph Francesco Squegli_178Qualcuno volò sul nido del cuculo
Di: Dale Wasserman
Adattamento: Maurizio de Giovanni
Quando: dal 22 al 25 Marzo
Luogo: Teatro Bellini
Orario: feriali ore 21:00 – mercoledì h. 17:30 – sabato ore 17:30 e 21:00 – domenica ore 18:00
Interpreti: Daniele Russo, Elisabetta Valgoi, Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Emanuele Maria Basso, Alfredo Angelici, Daniele Marino, Gilberto Gliozzi, Gaia Benassi, Davide Dolores, Antimo Casertano, Gabriele Granito
Regia: Alessandro Gassmann
Note: «Gassmann indaga la follia e dal cuculo si alza un grido di libertà» questo il titolo della bella recensione che Rodolfo Di Giammarco scrisse per La Repubblica dopo il debutto, nel 2015, di Qualcuno volò sul nido del cuculo. E oggi “il cuculo” (che fa, per l’appunto, parte della Trilogia che la Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini ha dedicato al concetto di libertà) dopo quattro anni di tournèe che hanno fatto il tutto esaurito nei più prestigiosi teatri italiani, torna al Teatro Bellini con la stessa forza e la stessa capacità di commuovere, indignare ed emozionare. La storia è quella che racconta Ken Kesey nell’omonimo romanzo che pubblicò nel 1962 dopo aver lavorato come volontario in un ospedale psichiatrico californiano. Il libro, attraverso gli occhi di Randle McMurphy – uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera – denuncia le condizioni di vita dei pazienti di manicomio statunitense e il trattamento coercitivo che viene loro riservato. Nel 1971 Dale Wasserman realizzò, per Broadway, un adattamento scenico del libro, che costituì la base della sceneggiatura dell’omonimo film di Miloš Forman, interpretato da Jack Nicholson e entrato di diritto nella storia del cinema. Oggi, la drammaturgia di Wasserman torna in scena, rielaborata dallo scrittore Maurizio de Giovanni, che, senza tradirne la forza e la sostanza visionaria, l’ha avvicinata a noi, cronologicamente e geograficamente. Randle McMurphy diventa Dario Danise e la sua storia e quella dei suoi compagni si trasferiscono nel 1982, nell’Ospedale psichiatrico di Aversa. Alessandro Gassmann ha ideato un allestimento personalissimo, elegante e contemporaneo, e diretto un cast eccezionale. Il risultato è uno spettacolo appassionato, commovente e divertente, imperdibile, per la sua estetica dirompente e per la sua forte carica emotiva e sociale.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it | 081 5499688

 

Franca AbategiovanniTeresa
Di: Cesare Belsito
Quando: 23 Marzo
Luogo: salotto de Il Teatro cerca casa (Portici)
Orario: ore 20:30
Regia: Nadia Baldi
Interpreti: Franca Abategiovanni
Note: Indagine sul tema della Follia, lo spettacolo racconta di una donna, Teresa, che decide di andare in cura da uno psicanalista per risolvere un suo problema capitale: la paura di fare sesso con gli uomini. Una paura talmente grande da impedirle anche solo di pronunciare ciò che la spaventa, a cui di conseguenza fa riferimento usando  uno strano suono onomatopeico. Nei tre quadri che si avvicendano nello sviluppo della storia, si scoprirà che Teresa parla di un uomo che ha incontrato su internet ma non ha mai visto fino al giorno in cui lui non decide di incontrarla facendo scatenare in lei la paura da cui è affetta. Simile a un clown moderno, il personaggio di Teresa con la sua tenerezza e il suo disorientamento riesce a far ridere e sorridere, pur evidenziando le crepe dell’animo di una donna sola di fronte al mondo spietato, che molto spesso non accoglie ma emargina.
Info e prenotazioni: 3343347090 | 3470963808 | 081 5782460 | www.ilteatrocercacasa.it

 

Ora di pranzoOra di pranzo
Scritto e diretto: Giulia Lombezzi
Quando: dal 23 al 25 Marzo
Luogo: Sala Teatro Ichòs
Orario: venerdì e sabato ore 21:00 – domenica ore 19:00
Regia: Pietro Juliano
Interpreti: Teresa Addeo, Cinzia Annunziata, Angela Rosa D’Auria e Giuseppe Giannelli
Trama: Una famiglia di quattro persone si riunisce come ogni giorno all’ora di pranzo. Come ogni giorno la comunicazione fra di loro manca ed è rimpiazzata dal telefono, dal cellulare, dai social network che interrompono qualunque possibile sorgere di una conversazione. Come ogni giorno il pranzo si conclude, con nuovi dolori e nuove verità, in un circolo vizioso di esistenze cristallizzate nell’incapacità di capirsi, di ascoltarsi e di amarsi.
Info e prenotazioni: promozione@ichoszoeteatro.it | 3357652524

 

alessio_vellotti_group_755x470Alessio Vellotti Group al J-Azz
Quando: 24 Marzo
Luogo: Teatro NEST
Orario: 21:00
Interpreti: Alessio Vellotti piano, Tiago Cordeiro sassofono, Augusto Macedo basso e Diogo Leónidas batteria
Trama: Il primo imperdibile appuntamento di J-AZZ vede come protagonista indiscusso il pianista napoletano Alessio Vellotti. L’artista, ormai stabilitosi a Lisbona, torna a Napoli dopo ben 14 anni di assenza musicale dalla città, accompagnato da tre musicisti portoghesi: Tiago Cordeiro al sassofono, Augusto Macedo al basso e Diogo Leónidas alla batteria. Nato a Napoli, Lisbona diventa la sua patria di adozione nel 2004, città piena di vita in cui la musica non solo è la sua passione ma anche il suo lavoro: Alessio Vellotti insegna pianoforte, teoria musicale, solfeggio e musica d’insieme al conservatorio di Caldas de Rainha, a 80 km da Lisbona, e in una scuola privata a Estoril. Non solo insegnante, ma anche e soprattutto musicista, Alessio fa parte di tre gruppi musicali: il quartetto jazz “Alessio Velotti Group”, il gruppo folk-blues “Candymoon” e il “Notas Soltas Trio”. Il 24 marzo la mini-rassegna J-AZZ sarà inaugurata proprio dal quartetto jazz “Alessio Vellotti Group”, quando il palco del Teatro Nest ospiterà finalmente il ritorno di Alessio e della sua musica a Napoli. 
Info e prenotazioni: jazznest.info@gmail.com – 3343600419 – 3397322489 –www.art-33.it/

 

vuotoVuoto
Quando: 24 e 25 Marzo
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: 21:15
Coreografia e Regia: Susanna Sastro
Trama: «Vuoto nasce dalla mia esperienza personale di vita, quando accade di ritrovarsi attivamente coinvolti e immersi in una realtà che trasforma le persone a te care, mettendole in una condizione di vuoto di parola, di memoria, di suoni e di cuori.
Nasce così il desiderio di andare a indagare cosa rappresenta per me il vuoto e in che direzioni può portarmi la ricerca di una risposta».
Uno dei maggiori scrittori statunitensi del XX secolo, Jack Kerouac scrive: “Sono il vuoto, non sono diverso dal vuoto, né il vuoto è diverso da me, in realtà il vuoto sono io”. Il vuoto è presente nelle distese infinite, nei colori non colori, nella musica del silenzio, tutto può essere allo stesso tempo pieno e vuoto. È così che il vuoto diventerà assenza e infinito. In collaborazione con Vito Pizzo la voce di Jack Kerouac si trasforma in suono in uno spazio scenico che si riempie e si svuota. Lo studio del movimento prodotto è leggero, pesante, pieno e vuoto. Uno spazio va sempre svuotato per poi essere riempito con ordine.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it | 081 5499688

 

destinatarioDestinatario sconosciuto
Di: Katherine Kressmann-Taylor
Quando: 24 e 25 Marzo
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: venerdì ore 21:00; sabato e domenica ore 18:00
Regia e drammaturgia: Rosario Tedesco
Interpreti: Nicola Bortolotti e Rosario Tedesco
Note: «Dopo 10 anni di repliche de “Il vicario”, di Rolf Hochhuth, ho sentito il bisogno di ritornare su quel periodo storico, sui fatti che hanno travagliato la Germania e l’Europa durante il periodo del nazismo. La mia attenzione si è rivolta a una fase precedente il conflitto, il 1933, il momento dell’ascesa al potere di Hitler, il momento in cui le ombre si stendevano su un’intera nazione, ancora ignara delle conseguenze di quello che è stato definito un delirio, e in modo non meno ipocrita come un’infatuazione.
Ho scelto questo romanzo breve di K. Kressmann-Taylor, Destinatario sconosciuto, forse per il suo carattere privato, dapprima intimo e poi morboso. La grande amicizia che lega i due protagonisti e il suo progressivo disfarsi, come sintomo di una trasformazione – discesa agli inferi – dell’idea stessa di umanità, valori, cultura. Ed è sorprendente come un testo breve riesca così bene a illuminare e dissolvere gli enigmi della Storia. Fin dall’inizio ho voluto che la “partita a scacchi” che si gioca tra i due protagonisti avesse un contrappunto musicale – non un accompagnamento, ma una struttura che si intrecci al testo stesso. Le musiche selezionate sono di W.A. Mozart, Paul Hindemith e Ilse Weber.
Un percorso nella Storia tedesca che racconta meglio di mille parole ciò che resta “indicibile”. Il primo brano, di Mozart, BONA NOX, descrive con tutta la sua leggerezza e scanzonata goliardia, la Germania prima del nazismo;  il secondo brano, di Hindemith, LA BICHE (su testo di Rilke), è un esempio di quella Entartete Musik (Musica degenerata) che apre uno squarcio su la censura e sul vero volto del regime; il terzo e ultimo brano è di Ilse Weber, WIEGALA, una ninna nanna che ci conduce direttamente alle soglie delle camere a gas. ».
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it

 

il baciamanoIl baciamano
Di: Manlio Santanelli
Quando: 24 e 25 Marzo
Luogo: Teatro Civico 14 (Caserta)
Orario: sabato ore 21:00, domenica ore 19:00
Interpreti: Susy Del Giudice e Giulio Cancelli
Regia: Giovanni Esposito
Trama: Due mondi apparentemente opposti immersi in un contesto di guerra dove la disperazione costruisce armi con la ferale meccanica del tutto è concesso. Ma allorché questi mondi stringono fra loro un intimo contatto, al riparo da sguardi giudicanti, la loro asse di rotazione si sposta. Le abituali prospettive mutano e le asserite certezze si rivelano in tutta la loro effimera volatilità, rendendo disperata la ricerca di una via d’uscita. Un gesto ammirato, sognato, un baciamano, diventa l’opportunità per consolidare il cambio di prospettiva. Mutare pelle e diventare quello che si poteva essere. Due anime che arrivano a sfiorarsi l’un l’altra, finché una voce, un suono, basta a farle rifuggire entro gli antichi confini, di nuovo costrette nell’antica e stratificata armatura. Il sommovimento ha però lasciato delle crepe attraverso le quali sembrano germinare i semi di un mutamento forse definitivo.
Info e prenotazioni: 0823.441399 | info@teatrocivico14.it

 

Drammatica elementareDrammatica elementare
Quando: 25 marzo
Luogo: Casa Morra
Orario: 18
Interpreti: Marta Dalla Via e Diego Dalla Via
Trama: “partito parrocchiale possiede prolungatamente primato parlamentare. Poi, progressiva putrefazione politica provoca protesta pubblica piazza. Proposta proletaria prelude plumbeo periodo: pistole, pallottole, pestaggi, poliziotti, polvere pirica pressata, pirotecnici plichi postati per provocare pressioni. Papocchio prosegue. Pm palmi puliti promettono punizioni per politici prezzolati”. (Agotha Krisztof)
Ecco come i Fratelli Dalla Via ridisegnano la realtà dei nostri giorni. L’alfabeto non è più quello che veniva insegnato alla scuola elementare: le sue lettere, attraverso le loro invenzioni, descrivono il nostro mondo in modo ironico, ma anche inquietante. Costruiscono dialoghi e monologhi che iniziano tutti con la stessa lettera da cui, miracolosamente, esce uno spaccato perfetto della nostra società, con pregi e difetti. Dopo lo spettacolo: visita a Casa Morra-Archivio d’Arte Contemporanea.100 Anni di Mostre.
Info e prenotazioni: 345 4679142 – info@casadelcontemporaneo.it

 

PinuccioPinuccio
Quando: 25 marzo
Luogo: Salon Baires
Orario: 20:45
Interprete: Aldo Rapè
musiche originali dal vivo Zafarà
Trama: Aldo Rapè chiuderà a Napoli il suo tour dello spettacolo PINUCCIO, una storia d’amore, da lui scritto ed interpretato con le musiche originali dal vivo di Zafarà, in una serata d’eccezione dedicata anche all’aiuto dei bimbi più piccoli. Parte del ricavato sarà infatti devoluto all’Associazione Matteo Matta di Caltanissetta per l’impegno nei confronti di bambini africani con gravi disabilità.
Una pièce per commemorare numerosi minori in una fase della storia mineraria siciliana ma ancora attuale in molti paesi del sud del mondo. Nel 1881 e nel 1958 due immani tragedie colpirono la miniera di Gessolungo dove morirono numerosi minatori tra cui molti bambini, chiamati “carusi”. Lo spettacolo, insignito come Miglior Monologo al Premio Internazionale TRAGOS per il Teatro e la Drammaturgia al Piccolo Teatro di Milano nel Febbraio 2017, è stato anche selezionato per il Festival Internazionale di Avignon 2019, dove lo stesso attore reciterà in francese. Un racconto sull’infanzia e su una storia d’amore tra un bimbo ed il proprio padre. Il mondo delle miniere attraverso lo sguardo e gli occhi di un uomo rimasto bambino di nome Pinuccio. «È la storia di uno dei tanti, forse troppi, bambini che hanno lavorato nelle miniere di mezza Sicilia. Tre chilometri ci sono per la miniera di Gessolungo, a Caltanissetta. Peppino ha solo tre chilometri per non essere più un bambino. A otto anni, Peppino ha solo tre chilometri per diventare grande, per non essere più un bambino ma diventare un Carusu. Uno dei tanti Carusi di Miniera».
Info e prenotazioni: 347 4787 835

 

ludenoWhite Rabbit Red Rabbit
Quando: 26 Marzo
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: 2
Interprete: Giovanni Ludeno
Trama: White Rabbit Red Rabbit stabilisce un contatto spiazzante e travolgente tra attrice/attore e pubblico perché l’interprete senza regia e senza prove, apre la busta sigillata che contiene il testo già sul palco e ne legge il contenuto al pubblico. Una sedia, un tavolo, una bottiglietta d’acqua, gli orpelli concessi. Il qui e ora nella sua massima espressione. Dopo il successo di Enrico Ianniello, Daniele Russo, Iaia Forte, Giovanni Esposito sarà Giovanni Ludeno ad interpretarlo. Il testo è un veicolo per l’autore, che è iraniano e che vuole condividere una condizione attraverso parola e gioco, ironia e intimità, innescando una reazione a catena estremamente stimolante. Ci sono delle regole da rispettare, per chi accetta la sfida: chi decide di portarlo sulla scena non può averlo visto prima. Deve arrivare sul palco scevro da ogni certezza e iniziare a giocare.
Giovanni Ludeno classe 1978, attore, ha frequentato diversi laboratori diretti da Danio Manfredini, Alfonso Santagata, Scimone e Sframeli, Gabriele Vacis, Raffaella Giordano, Armando Punzo, Davide Iodice. Ha lavorato con Luca Ronconi, Mario Martone, Andrea Renzi, Francesco Saponaro, Monica Nappo, Arturo Cirillo, Gabriele Vacis. In cinema con Giuseppe Gagliardi, Lucio Pellegrini, Alessandro Genovesi, Nanni Moretti, Claudio Cupellini, Francesca Comencini.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it | 081 5499688

Print Friendly

Manlio Boutique