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Dal 31 maggio al 3 giugno al Museo Archeologico Nazionale di Napoli il format che coniuga concerti, performance, incontri, proiezioni e laboratori, coinvolgendo artisti di fama nazionale e internazionale, tra Bach e i Led Zeppelin, Haydn e il jazz.

di Ileana Bonadies

Ramon Jaffé

Ramon Jaffé

«Non semplicemente un festival ma un format d’ascolto basato su modalità di fruizione alternative e possibili della grande musica: ai prestigiosi ospiti internazionali, il compito di coinvolgere il pubblico agendo fuori dagli schemi consueti, per occasioni musicali – cucite, nello spirito del progetto, intorno agli spazi destinati ad accoglierli – che sappiano regalare il brivido raro della novità»: con queste parole il direttore artistico Stefano Valanzuolo presenta “Il Museo che suona” al via dal 31 maggio, e fino al 3 giugno, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli diretto da Paolo Giulierini.
Dedicata al violoncello, questa prima edizione intende valorizzare lo strumento nelle sue molteplici potenzialità espressive in un percorso che coinvolge il Museo e le sue opere con progetti nuovi o in esclusiva, assegnando ad ogni giornata un leitmotiv specifico.
Il “Ritmo” a segnare l’inaugurazione del 31 maggio quando Ramon Jaffé coniugando classica e flamenco, porterà in scena “Cello a La Flamenca!” (Pitture Pompeiane – Sala della cosiddetta Saffo – ore 20.00). A seguire l’opening party con il duo americano Dirty Cello che condurrà il pubblico alla scoperta delle radici della della musica tradizionale americana (Cortile delle Fontane – Ore 21,30).
L’“Invenzione” il tema scelto per venerdì 1 giugno che, invece, vedrà protagonista, dalle 16 alle 18, il Primo violoncello del Teatro di San Carlo, Luca Signorini, in una performance itinerante dal titolo “Fil Rouge: brani di un’esposizione”.

Enrico Dindo

Enrico Dindo

In serata, alla 20, nella Sala della Meridiana, Enrico Dindo aprirà il “Progetto Bach”, dedicato all’integrale delle Suites per violoncello del compositore tedesco, tra le opere più note e affascinanti per lo strumento, con un’introduzione dello scrittore Eric Siblin, autore del best seller “Le suites per violoncello”, per la prima volta a Napoli. Alle 21:30 presso il Cortile delle Fontane, infine, sarà la volta della solista americana Maya Beiser in “One Cello, Many Voices”, raccolta di un repertorio che dal medioevo di Ildegarda di Bingen arriverà fino al rock classico dei Led Zeppelin.
Ispirata al “Movimento” la terza giornata che ospiterà alle 11:45 (Pitture Pompeiane – Sala della cosiddetta Saffo) un recital di Stephan Braun, considerato uno dei massimi interpreti di violoncello jazz, mentre alle 16 in Sala Conferenze l’incontro “L’anima del violoncello” che vedrà ospite il liutaio napoletano Gaetano Pucino.
Nel pomeriggio alle 17:45 nel Cortile delle Fontane spazio al violoncello elettrico dell’olandese Ernst Reijseger in “Improvvisa Mente”; successivamente, alle 20, nella Sala Toro Farnese, attesa la seconda parte del “Progetto Bach”, durante la quale Enrico Dindo eseguirà le Suites 2, 4, 6; per finire, in serata  alle 21,30 all’interno della Sala della Meridiana, lo spettacolo per violoncello e danza – prodotto dal Teatro Massimo di Palermo – che vedrà impegnata il talento del barocco Adriano Maria Fazio insieme al ballerino Damiano Bigi su musiche di Bach, Kurtag e del trentaquattrenne compositore siracusano Orazio Sciortino.

Giovanni Sollima

Giovanni Sollima

A concludere la quattro giorni, domenica 3 giugno, la “Complicità” declinata attraverso un programma fittissimo: in mattinata, il concerto itinerante “Cello parade: Il MANN che suona!” in collaborazione con il Conservatorio di Musica di Benevento;  alle 17,15, nella Sala Conferenze, la conferenza sonora “L’altro Bach”, dello scrittore e musicologo canadese Eric Siblin; alle 20 il concerto “Napoli capitale”, omaggio alla scuola musicale del Settecento napoletano con il violoncellista francese Christophe Coin e il clavicembalista napoletano Enrico Baiano; infine, alle 21,30, nella Sala della Meridiana, Giovanni Sollima in “Cellebration” con la sua Orchestra Notturna e Clandestina e due ospiti importanti come Ernst Reijseger e Maya Beiser.
A completare la ricca programmazione, da venerdì 1 a domenica 3 giugno dalle ore 10 alle 18 prove aperte e laboratorio di liuteria nelle sale del MANN e dalle 14 alle 18 (domenica dalle 12 alle 17) nella sala Conferenze, “L’immagine del Violoncello”, proiezione non stop di alcuni film a tema, tra cui “Inspired by Bach”, con Yo Yo Ma.
E ancora, venerdì 1 giugno e sabato 2 giugno, alle ore 12.00, “In…canto al museo”: percorso didattico-musicale tra la collezione Farnese, Villa dei Papiri, Instrumentum domesticum, con Rosanna Salati (voce e archeologa) Marco Di Palo (violoncello) Massimiliano Sacchi (arrangiamenti e direzione artistica).

 

Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Piazza Museo, 19
Info:  848 800 288 da mob. e da estero +39 06 39967050

Per gli eventi dalle ore 10 alle 18 ingresso con biglietto al Museo 12€, ridotto 6€ under 25, gratuito per under 18 e aventi diritto.

Per gli eventi serali dalle ore 20: 1 concerto 10€, 2 concerti (stessa serata) 15€. Abbonamento per tutti i concerti 40,00€ (l’abbonamento dà diritto all’acquisto di un biglietto ridotto al Museo per ogni giorno del festival).

Prevendita eventi serali, on line su: www.coopculture.it, oppure presso la biglietteria del Museo

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