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Tredici spettacoli e dieci prime nazionali per la rassegna diretta da Stefano Delfino al via il prossimo 7 luglio, nel cui ambito, per la prima e unica volta, assegnato il “Premio Veretium” alla memoria di  Luigi De Filippo.

di Giulio Baffi

Luigi De Filippo

Luigi De Filippo

È stato attribuito a Luigi De Filippo il “Premio Veretium” di quest’anno. Eccezione che ha un segno importante. Riconoscimento “alla memoria” che significa affetto grande per un uomo di teatro che ci ha lasciati da poco e che a Borgio Verezzi ha regalato serate liete e sapere grande ereditato da un padre, uno zio, un nonno che hanno segnato la storia del teatro. Come l’ha segnata lui che sempre, con la sua aria serena e sapiente, amava dire «porto in scena il segreto di mio nonno Eduardo Scarpetta, far ridere con la vita». Cosa non facile, di cui Luigi De Filippo è stato maestro. Ed ora sarà la moglie Laura Tibaldi a ricevere il Premio Veretium per lui.
Commozione e applausi all’annunzio durante la conferenza stampa di presentazione del Festival ligure, dato da Stefano Delfino. Il direttore che firma quest’anno la sua 17 edizione e sfida allegramente gli esorcismi dei numeri mettendo insieme un cartellone di 13 spettacoli con cui invita il suo pubblico a sorridere, senza rinunciare a pensare certo, perché le commedie messe in scena per questo bel Festival affrontano a volte problemi del nostro tempo.
«È un Festival ricco di temi, di titoli e di nomi importanti, con una prevalenza delle commedie sui drammi e, in qualche caso, anche con forti contaminazioni musicali» dice Delfino di questo “suo” appuntamento costruito con attenta pazienza, scegliendo tra titoli e nomi di prestigio capaci di rispondere alle richieste e alle attese del pubblico “fidelizzato” in tanti anni. «Cartellone, con testi contemporanei, molte volte inediti o stranieri, e classici ma magari “riletti” da registi di talento» spiega, alludendo certo a registi come Arturo Cirillo che firmerà “La scuola delle mogli” di Moliére e ne sarà protagonista insieme a Valentina Picello, Rosario Giglio, Marta Pizzigallo e Giacomo Vigentini, o a Guglielmo Ferro che firmerà per Pino Quartullo, Giovanni Maria Briganti, Rosario Coppolino, Adriano Giraldi, Diana Höbel e Marzia Postogna “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello.

Il cast di "Quartet"

Il cast di “Quartet”

Sarà come sempre trasformata in sala teatrale  la bella Piazza Sant’Agostino, e vi si aggiungeranno le Grotte di Borgio Verezzi, per due “eventi speciali”, ad accogliere gli spettacoli e il pubblico. Per testi “di punta” come “Quartet” di Ronald Harwood, firmato da Patrick Rossi Gastaldi per un gruppo di attori dalla storia importante come Giuseppe Pambieri, Cochi Ponzoni, Paola Quattrini e Giovanna Ralli. O come “Un autunno di fuoco” di Eric Coble con Milena Vukotic e Maximilian Nisi e per la regia di Marcello Cotugno, “Squalificati” di Pere Riera, con Stefania Rocca e con Andrea De Goyzueta, Fabrizio Vona, con la regia di Luciano Melchionna. Curioso certo “Alle 5 da me” di Pierre Chesnot, con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero impegnati in ironica moltiplicazione di personaggi, guidati dalla regia di Stefano Artissunch.
L’ironia sottile de “Il diario di Adamo ed Eva” di Mark Twain, sarà proposta da Barbara De Rossi e Francesco Branchetti, “Casalinghi disperati” di Cinzia Berni e Guido Polito è novità affidata a Nicola Pistoia, Gianni Ferreri, Max Pisu e Danilo Brugia dal regista Diego Ruiz. “Non si uccidono così anche i cavalli?” sarà nuova rilettura del “mitico” romanzo di Horace McCoy tradotto da Giorgio Mariuzzo e adattato da Giancarlo Fares, Giuseppe Zeno e con Sara Valerio e un cast di 14 attori e una “band dal vivo”. Spettacolo con musica che si confronterà con “La leggenda di Moby Dick” di Igor Chierici, con attori Igor Chierici e Luca Cicolella, musicisti, e tamburi giapponesi Taiko per la regia di Igor Chierici e Luca Cicolella. E musica, divertente e coinvolgente, in “apertura” del Festival, sabato 7 luglio, con “Le dive dello Swing” di Teresa Federico, Valentina Ruggeri e Federica Nerozzi, a far vive, insieme con Giorgio Prosperi, Massimiliano Vado e Lillo Petrolo, con la regia  di Massimiliano Vado e la direzione musicale di Roberto Gori, atmosfere, musiche, performances degli anni ’30.
Spettacolo itinerante sui brani della Divina Commedia sarà l’affascinante “Purgatorio” che Silvio Eiraldi costruirà nelle Grotte di Borgio Verezzi con gli attori della Compagnia Teatrale “Uno Sguardo dal Palcoscenico” e con Miriam Mesturino, Manuel Signorelli e Davide Diamanti.

Per informazioni, prenotazioni e acquisto dei biglietti: www.festivalverezzi.it.

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