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Conclusasi ieri sera la 15esima edizione, la rassegna diretta da Gerardo D’Andrea si prepara per il nuovo anno tra novità e confermati obiettivi all’insegna della qualità e della bellezza ad alto tasso panoramico.

di Ileana Bonadies

Il sindaco De Lucia insieme al direttore D'Andrea. Foto Vito Fusco

Il sindaco De Lucia insieme al direttore D’Andrea. Foto Vito Fusco

Il successo è un traguardo da raggiungere in squadra, da perseguire e condividere unendo competenze, passione, lungimiranza e – quando si tratta di eventi pubblici che coinvolgono una intera città – di investimenti (morali ed  economici) da parte dell’Amministrazione.
E per quanto possa sembrare utopistico di questi tempi, le eccezioni ci sono sempre e una di queste è rappresentata dal “Positano Teatro Festival” diretto da Gerardo D’Andrea (guarda la videointervista qui) e fortemente sostenuto dal Comune di Positano che per la 15esima edizione ha nuovamente ospitato sul suo territorio 13 giorni di spettacoli, concerti, premiazioni (tutti rigorosamente ad ingresso gratuito) all’insegna del vincente connubio cultura-turismo.
Iniziato lo scorso 26 luglio inaugurando un nuovissimo spazio, l’Anfiteatro di Piazza dei Racconti, il Festival itinerante ha visto alternarsi fino al 7 agosto artisti del calibro di Enzo Moscato con Massimo Andrej, Antonella Morea, Roberto Azzurro, le ‘EbbaneSis, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli, e ancora Peppe Miale (guarda videointervista qui), Massimo Masiello e Francesca Marini, Lello Serao, Paolo Graziosi, Carmine Borrino, Vittorio Viviani e Martina Carpi, la compagnia il Teatro nel Baule, toccando gli angoli più suggestivi di quella che viene giustamente definita la perla della costiera.
Ed ecco allora i borghi di Montepertuso, Liparlati, Nocelle e La Garitta insieme con la piazzetta antistante la Chiesa Nuova trasformarsi per una o più sere in palcoscenici all’aperto, con un fondale di eccezione: il mare e la costa illuminata; ed ecco il pubblico – fatto di stranieri, locali, vacanzieri – accorrere sempre più numeroso e godersi gli spettacoli visionati e scelti durante tutto l’anno dall’instancabile direttore artistico ma anche vere e proprie esclusive per la prima volta in scena per il Festival (come nel caso di Grand’Estate di Moscato riallestito per l’occasione, o ancora di Amicizia e Pericolosamente, i due atti unici di Eduardo i cui diritti sono stati dati unicamente per Positano).
Una intera giornata, poi, è stata dedicata ai giovani autori con la messinscena di tre corti – Acqua Sporca, testo e regia Bruno Barone, Juorne, testo e regia Diego Sommaripa, È solo una partita, di Michele Baiano, regia Noemi Giulia Fabiano – estrapolati dalla rassegna a cura di Gianmarco Cesario e selezionati su insindacabile giudizio di D’Andrea per appunto aprire una finestra su “Il Teatro che verrà”.
Ad arricchire il già corposo programma, infine, due premi dì eccezione: il Premio Annibale Ruccello, assegnato quest’anno all’autore, regista e attore Gianfelice Imparato che dal 2015, dopo l’improvvisa scomparsa di Luca De Filippo, ha raccolto l’eredità della compagnia Elledieffe, e il Premio Pistrice – Città di Positano conferito invece allo scrittore Maurizio De Giovanni (guarda la videointervista qui) onorato  di riceverlo a nome di un luogo «così magico come Positano» che addirittura potrebbe ispirargli la trama di un nuovo romanzo, questa volta dall’ambientazione sentimentale proprio come la bellezza del posto merita.

Il pubblico del Positano Teatro Festival. Foto Vito Fusco

Il pubblico del Positano Teatro Festival. Foto Vito Fusco

E per il futuro? Conclusasi appena ieri sera – registrando di nuovo un tutto esaurito – l’edizione 2018, già si è al lavoro per il prossimo anno e non certo mancheranno le novità come anticipato anche dal sindaco Michele De Lucia (guarda la videointervista qui) che a caldo traccia un bilancio positivissimo della rassegna che consente – afferma – «di far conoscere non solo la nota cartolina della spiaggia grande, ma anche nuovi scorci, meno noti ma altrettanto belli» e durante la quale il turismo subisce un notevole aumento a dimostrazione di come vincente sia il lavoro che si è condotto finora e che vede operare a stretto contatto il primo cittadino, l’assessore al Turismo Francesco Fusco (guarda la videointervista qui) e la direzione artistica per un obiettivo comune: impreziosire con una valida proposta culturale l’offerta turistica positanese, che si traduca in valorizzazione dei luoghi e dell’arte attraverso il nobile strumento del teatro che tra l’altro– come ama ricordare lo stesso D’Andrea –  insegnerà a chiunque lo avvicinerà che «la verità non sta nel mezzo ma nel profondo».

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