“I corti della formica”: 13 anni di teatro a colori
Pronto a iniziare domani 9 ottobre il festival dedicato ai corti teatrali, diretto da Gianmarco Cesario, in programma per sei sere consecutive al Teatro Tram di Napoli.
di Ileana Bonadies
Tredici anni di attività per “I corti della formica – Il Teatro è a colori”, il primo festival di corti teatrali ideato e realizzato a Napoli, per la direzione artistica di Gianmarco Cesario.
Dopo dieci edizioni, una pausa, e una ripresa parziale, quest’anno la rassegna andrà in scena dal 9 al 14 ottobre al Teatro TRAM di Port’Alba e se da un lato vede confermata la vetrina nell’ambito del Positano Teatro Festival dal nome “Il Teatro che verrà” grazie all’attenzione del regista nonché direttore artistico Gerardo D’Andrea che selezionerà tre corti da portare in scena nella costiera, dall’altro si arricchisce di una nuova collaborazione: quella con il Comune di Napoli che metterà a disposizione dei vincitori due serate speciali al Maschio Angioino nel corso dall’Estate a Napoli 2019.
Ogni sera alle 20:30 tre i corti che saranno messi in scena seguiti ciascuno da un momento di confronto e dibattito tra il cast e il pubblico. A giudicare i lavori i giovani allievi dell’ultimo anno delle scuole superiori che decreteranno il miglior spettacolo, miglior testo, miglior regia, migliore attore e attrice, a segnale della volontà del festival di dare spazio e nuova vita al teatro artigianale che coinvolga i ragazzi e metta in relazione chi fa teatro con chi ne fruisce.
Alla vigilia della prima data abbiamo intervistato l’ideatore del festival:
Sei stato in assoluto il primo a offrire un palco ai corti teatrali, e a distanza di 13 anni l’idea si è dimostrata vincente. Quali i valori di un corto tali da far investire su di esso?
Voglio Chiarire che sono stato il primo a sud di Roma, dove in realtà è nata la prima rassegna, un paio di anni prima della mia. I valori di un corto sono molteplici, e sono tutti nelle intenzioni di chi lo scrive o lo rappresenta: l’idea di una micro cellula su cui sviluppare in seguito un lavoro di drammaturgia più complesso, l’idea di sperimentare nuovi linguaggi su una struttura semplice ed immediata quello che un giorno potrebbe rappresentare una nuova tendenza teatrale, o anche quella di offrire a giovani attori o performer un banco di prova che li impegni in una breve performance, per farsi conoscere da pubblico ed addetti ai lavori. Ma spesso il corto teatrale ha una vita autonoma, nella brevità gli autori ed i realizzatori sviluppano proprio una vera drammaturgia autonoma, circuitando esclusivamente in festival come il mio.
In questi anni ci sono stati lavori poi trasformatisi in veri e propri spettacoli?
Si certo, come dicevo prima è una delle possibilità che hanno questi micro spettacoli. Penso, tra i tanti, allo spettacolo che è nato dal corto vincitore della prima edizione, quello scritto da Aldo Rapè, che da anni gira per i teatri di tutta Italia.
Da direttore artistico e operatore culturale lavori molto a favore dei giovani teatranti, offrendo loro occasioni di visibilità. Ma dopo questo iniziale trampolino di lancio cosa accade realmente? E cosa desidereresti accadesse con ancora più incisività?
Sono stato felice, due anni fa, quando l’Associazione dei Critici teatrali ha premiato Rosario Palazzolo, autore ed interprete di uno dei corti passati alla mia rassegna, da cui uscì vincitore, Rosario è una vera e propria realtà affermata del teatro d’autore italiano. Poi c’è il corto “Le Sconfessioni” di Fabio Pisano, uno dei più belli che ho avuto il piacere di battezzare, che ha fatto incetta di premi in giro per festival e che recentemente è diventato anche un film.
Sarebbero tante le cose a cui potrei aspirare per questa rassegna, se voglio volare con fantasia, ad esempio, sarebbe bello che lo Stabile di Napoli, che ha una sala Ridotto a disposizione, potesse ospitarci in maniera continuativa. Ma sono fantasie senza nessuna possibilità di realizzazione, mi sa. Allora dico che mi accontenterei che non copiassero il format delle piccole realtà locali, senza riconoscerci la primogenitura. Per fortuna, invece, ci sono altre realtà, come la rassegna “Le Cortigiane” di Tiziana Tirrito, che ha chiesto la nostra collaborazione, contribuendo, col corto che ha vinto la prima edizione, a questa tredicesima volta de “I Corti della Formica”.
PROGRAMMA
MARTEDI 9 OTTOBRE in scena:
LIBERA di Gennaro Castaldo
regia Luigi Alessio Adimari
con Tommaso Tuccillo, Claudia Cimmino, Luca Sciarrillo, Maria Cristina Raiola, Stefano Balestrieri, Giuliana Martinelli
RESPIRO PIANO di Nicola Maiello e Piera Russo (soggetto Nicola Maiello ed Elena Starace)
regia ed interpretazione Piera Russo
aiuto regia Elio Amedeo
ROMEO ROMEO di Massimiliano Palmese
regia Danilo Rovani
con Marilia Marciello e Danilo Rovani
scene e costumi Melissa Di Vincenzo
MERCOLEDI 10 OTTOBRE in scena:
EFFETTO WERTHER testo e regia Gianluca Ariemma
con Marcello Gravina, Giulia Navarra, Gianluca Ariemma
impianto scenico Carmine Claudio Covino
effetti sonori Alessandro Calamo
aiuto regia Elio Amedeo
IL RE È NUDO testo e regia Giovanni De Luise
con Francesco Palumbo
musiche, sound e live elettronic Gianluca Catuogno
tecnico video Antonio Federico
LA MADRE DI TUTTE LE TRAGEDIE di Ivan Luigi Antonio Scherillo
regia Emanuele Scherillo
con Ivan Luigi Antonio Scherillo, Daniela De Vita, Assunta D’Emilio, Emanuele Scherillo, Ciro Bernardo
GIOVEDI 11 OTTOBRE in scena:
COMETE scritto, diretto ed interpretato da Francesca Niespolo
L’ETERNA DANZA DI FRIDA testo e regia Ciro Pellegrino
con Emiliana Bassolino
Effettistica, allestimento, musiche originali Ciro Pellegrino
LA PARABOLA DELLA RETE testo e regia Valerio V. Bruner
con Angela Rosa D’Auria, Antonio Torino, Chiara Vitiello
Scene e costumi Federica Rubino
Musiche inedite dal vivo Valerio V. Bruner
VENERDI 12 OTTOBRE in scena:
MENOMALE CHE SEI QUI di Arianna Cristillo
regia Giuliano Casaburi
con Arianna Cristillo e Giuliano Casaburi
Tecnico audio, luci Antonio Granatina
RINGO testo e regia Diego Sommaripa
con Ivan Boragine e Fabiana Sera
audio-luci Tommaso Vitiello
grafica Daniela Molisso
TOY BOY di Massimo Rosa
regia Adelaide Oliano
con Adelaide Oliano e Alfonso Simeone
SABATO 13 OTTOBRE in scena:
HAROLD testo e regia Chiara De Silva
con Valerio Elia e Chiara De Silva
aiuto regia Licia Amarante
ORFEO, L’AMORE E’ CIECO drammaturgia scenica e regia Luca Di Tommaso
con gli allievi de La Bazzarra Antonio Buonocunto, Michele Civitillo, Francesca D’Avino, Sara Di Luca, Francesca Grimaldi, Barbara Zeno
PER AMOR SUO testo e regia Maria Porzio
con Tonya Porzio Erika, Frattaruolo, Sarah Briuolo
DOMENICA 14 OTTOBRE in scena:
FINIS FULGIDO FALCO da un progetto de Il Teatro nel Baule diretto da Simona Di Maio
con Sergio Antonelli, Fabiana Cappuccio, Raffaela Erminio, Stella Faccio, Massimiliano Maurino, Ludovica Sodo e Salvatore Spalice
aiuto regia Salvatore Spalice
L’UNIVERSO DI KEITH Testo e regia Ivan Improta
con Francesco del Gaudio (alla tromba), Renato Fontanarosa (attore) e Simona Vergara (danzatrice)
MIRROR QUEST di Claudio Buono
regia Vittorio Passaro
con Francesco Saverio Esposito