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John Milton protagonista della prima opera-reading del ciclo di appuntamenti in programma presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Nel ruolo di Eva e Satana i premi Ubu, Valentina Acca e Lino Musella.

La locandina

La locandina

Nel quadro delle iniziative previste per il Teatro della Filosofia e delle Arti, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, giovedì 15 novembre, alle ore 19 (ingresso libero) in scena I. Gli Archetipi: “Paradiso perduto” di John Milton, opera-reading dedicata al capolavoro del grande poeta inglese del Seicento (Paradise Lost, 1674), scritta e diretta da Rosario Diana.
Lo spettacolo sarà preceduto da una lezione introduttiva di Fiorinda Li Vigni, lungimirante Segretario generale dell’Istituto fondato da Gerardo Marotta e autrice di un saggio molto puntuale (Figure del riconoscimento. Milton, Hegel, Camus, in corso di pubblicazione) che è il punto di partenza dell’intero progetto.
Si tratta – come si intuisce dal titolo stesso dello scritto di Li Vigni – della prima tappa di una trilogia di opere-reading  – lavori di teatro di lettura per i quali la musica viene specificamente composta, secondo la terminologia coniata in un libro-manifesto dello stesso Diana, La forma-reading, Milano, Mimesis, 2015, che di professione fa il ricercatore di filosofia presso l’Ispf-Cnr – centrata sul tema filosofico del riconoscimento: una questione cruciale e trasversale per il nostro tempo, che può investire sia la dimensione privata dell’esistenza (“riconoscimento” reciproco di aspirazioni soggettive nella sfera parentale più stretta) sia quella più ampia della vita pubblica e politica (“riconoscimento” del proprio lavoro, di un diritto, di uno status).
In I. Archetipi il problema viene analizzato nella prospettiva di una situazione originaria: quella riferita alla narrazione biblica degli inizi, ampliata e trasfigurata nel poema miltoniano. Nel saggio di Li Vigni e nella riduzione teatrale dell’opera elaborata da Diana lo sguardo si fissa su due differenti ma intrecciati modi della ribellione e della disobbedienza: la rivolta di Satana e la trasgressione di Eva. Entrambe le figure saranno sconfitte nel loro sforzo di autoaffermazione e nel loro disperato bisogno di riconoscimento di fronte al Padre.
I due successivi spettacoli – previsti per febbraio e maggio 2019 – vedranno impegnato lo stesso gruppo di lavoro, rodato ormai da diversi anni, e si concentreranno rispettivamente sullo Hegel della dialettica servo-padrone (Fenomenologia dello spirito, 1807) e sul Camus dell’Uomo in rivolta (1951). Le tre tappe della trilogia saranno messe in scena nella sede napoletana dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, precisamente nel “Teatro della Filosofia e delle Arti”, uno spazio istallativo progettato da Nera Prota (con Rebecca Carlizzi e Marianna Russo) e concepito da Li Vigni, Diana e dalla stessa Prota come un luogo specificamente dedicato a performance di lettura pubblica.
I. Gli Archetipi: “Paradiso perduto” di John Milton si avvale di interpreti d’eccezione: Valentina Acca (Eva) e Lino Musella (Satana), entrambi vincitori del Premio Ubu per il teatro. Le voci fuori campo – che hanno un significato rilevante in questo lavoro – sono di Lorena Grigoletto, Armando Mascolo e Robin Lindsay. La scenografia visionaria è firmata da Nera Prota – che insegna Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli –, con Rebecca Carlizzi e Marianna Russo. Le musiche di scena, esito di una raffinatissima ricerca timbrica, sono di Rosalba Quindici, una compositrice di respiro europeo che, oltre ad aver compiuto rigorosi studi musicali in Italia e in Svizzera, è anche laureata in filosofia e dottore di ricerca in estetica musicale con una tesi svolta sotto la guida di Giovanni Piana. L’esecuzione della partitura è affidata al percussionista Lucio Miele, che agisce sulla scena insieme agli attori.

Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Palazzo Serra di Cassano, via Monte di Dio, 14 – Napoli
contatti: 081 7642652 – istitutofilosofico.seg@gmail.com – www.iisf.it

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