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Gli spettacoli in programma in Campania fino al 18 novembre.

di Irene Bonadies e Gabriella Galbiati

Ficarra e PiconeLe rane
Di: Aristofane
Quando: dal 13 al 18 novembre
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 13, 16 ore 21:00; 14, 15 ore 17:00; 17 19:00; 11, 18 ore 18:00
Interpreti: Salvo Ficarra e Valentino Picone
Regia: Giorgio Barberio Corsetti
Note: Dioniso, il dio del teatro, si reca nell’oltretomba per riportare alla vita Euripide. Ma questi è assorto in un furioso litigio con Eschilo per stabilire chi dei due sia il più grande poeta tragico.
Dioniso si fa giudice e, scegliendo di anteporre il senso della giustizia e il bene dei cittadini alle proprie preferenze personali, finisce per dare la palma della vittoria ad Eschilo, che dovrà salvare Atene dalla situazione disastrosa in cui si trova. Eschilo accetta di tornare tra i vivi lasciando a Sofocle il trono alla destra di Plutone, a patto che non lo ceda mai a Euripide.
“Le rane è una commedia sempre attuale – commenta Valentino Picone – e Aristofane è grande perché è contestualizzabile sempre. Se la faremo tra vent’anni sarà uguale, ci sarà sempre un politico che cambia casacca, un popolo che vota solo per interessi personali”.
“Le rane – prosegue Ficarra – è una commedia che fa ridere e riflettere, un equilibrio che non è così facile da ottenere. È un mix di componenti che genera uno spettacolo popolare ma alto”.
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

Ferdinando_2Ferdinando
Di: Annibale Ruccello
Quando: dal 13 al 25 novembre
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: feriali ore 21:15, tutti i giovedì ore 19:00, domenica ore 18:30
Interpreti: Gea Martire, Chiara Baffi, Fulvio Cauteruccio, Francesco Roccasecca
Regia: Nadia Baldi
Note: Ferdinando è uno dei capolavori di Annibale Ruccello; scritto nel 1985, e vincitore di due premi IDI – miglior testo teatrale e miglior messinscena – racconta, in un perfetto equilibrio tra comico e tragico, di Donna Clotilde (qui interpretata da una bravissima Gea Martire), una baronessa borbonica che agli albori dell’Unità d’Italia si ritira in un’antica villa vesuviana insieme alla cugina Gesualda. Le giornate trascorrono in una routine anonima e noiosa fino a quando compare sulla scena il giovane e affascinante Ferdinando, scatenando un delicato intrigo passionale che coinvolgerà tutti i personaggi. «Ferdinando – spiega Nadia Baldi – contiene notevoli elementi espressivi per una realizzazione teatrale delle emozioni umane, specchiandosi nella tagliente forza di una storia, che attraverso il teatro ruoti intorno al disvelamento di una serie di segreti. Ferdinando si concentra su quello che è forse il più insondabile mistero: la mente umana».
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

Attori fronte del portoFronte del porto
Di: Alessandro Gassmann
Quando: dal 13 al 25 novembre
Luogo: Teatro Bellini
Orario: feriali ore 21:00, domenica ore 18:00; mercoledì 7/11 ore 17:30, giovedì 15/11, giovedì 22/11 e sabato 24/11 ore 19:00 – sabato 17/11 ore 17:30
Interpreti: Daniele Russo, Antimo Casertano, Orlando Cinque, Sergio Del Prete, Francesca De Nicolais, Vincenzo Esposito, Ernesto Lama, Daniele Marino, Biagio Musella, Edoardo Sorgente, Pierluigi Tortora, Bruno Tràmice
Regia: Alessandro Gassmann
Note: Assistiamo a una storia ambientata nella Napoli di 40 anni fa che gioca, dal punto di vista formale, con le musiche dei film, con i colori sgargianti della moda, con i riferimenti culturali di quegli anni in cui, dice Ianniello, «la città stava cambiando pelle nella sua organizzazione criminale, gli anni del terremoto, gli anni di Cutolo. Anni in cui il porto era sempre di più al centro di interessi diversi, legali e illegali». Sulla scena la storia prende vita tra la baraccopoli di Calata Marinella, la Chiesa del Carmine, il molo Bausan, la Darsena Granili e l’avveniristica Casa del Portuale di Aldo Rossi. Uno spettacolo che sarà capace di restituirci la forza della storia, facendoci immedesimare nelle intense e rabbiose relazioni tra i personaggi che la popolano, raccontate con la cifra inconfondibile di Alessandro Gassmann, che sottolinea: «Come già avvenuto per Qualcuno volò sul nido del cuculo, anche in questo caso la scelta è caduta su un testo ed una tematica che mi coinvolgono profondamente e che portano verso una ricerca di libertà faticosa. Ricostruiremo la vita del porto, le vite degli operai, i loro aguzzini, attaccandoci ai suoni, ai rumori, ai profumi ed alla lingua di questa città.»
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

LocandinaI. Gli Archetipi: “Paradiso perduto”
Di: John Milton
Quando: 15 novembre
Luogo: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Orario: ore 19:00 e ore 21:00
Interpreti: Valentina Acca e Lino Musella
Regia: Rosario Diana
Note: Si tratta della prima tappa di una trilogia di opere-reading centrata sul tema filosofico del riconoscimento: una questione cruciale e trasversale per il nostro tempo, che può investire sia la dimensione privata dell’esistenza (“riconoscimento” reciproco di aspirazioni soggettive nella sfera parentale più stretta) sia quella più ampia della vita pubblica e politica (“riconoscimento” del proprio lavoro, di un diritto, di uno status). In I. Archetipi il problema viene analizzato nella prospettiva di una situazione originaria: quella riferita alla narrazione biblica degli inizi, ampliata e trasfigurata nel poema miltoniano. I due successivi momenti – previsti per febbraio e maggio 2019 – si concentreranno rispettivamente sullo Hegel della dialettica servo-padrone e sul Camus dell’uomo in rivolta. Il progetto è sostenuto dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, con il patrocinio dell’Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno del Cnr (Ispf-Cnr) e dell’Associazione Culturale “Quidra” per la ricerca e la sperimentazione sui linguaggi delle scienze umane e delle arti audiovisive e musicali.
Info e prenotazioni: 081 764 2652 | info@iisf.it

 

Rosario PalazzoloLo Zompo
Di: Rosario Palazzolo
Quando: dal 15 al 18 novembre
Luogo: Teatro TRAM
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Rosario Palazzolo
Regia: Rosario Palazzolo
Note: Nunzio Pomara è un uomo fragile, insicuro, ma di una potenza linguistica formidabile; un uomo tenace, anche, che letteralmente zompa nel teatrino parrocchiale in cui sta per iniziare l’immancabile appuntamento mensile detto Della Rivelazione e obbliga l’uditorio – ovvero i miracolati – ad ascoltarlo, urlando e sospirando tutto il suo odio per una cultura del niente che pretende di determinare le esistenze, di ancorarle alla tradizione, di misurale col metro rotto di una Madonna che piange per il mondo intero. Ma il mondo intero è davvero troppo intero per poterlo contestare, e difatti saranno accuse forti e mirate come un bel buco nell’acqua.
Info e prenotazioni: 342 1785930 (anche whatsapp) | tram.biglietteria@gmail.com

 

Grand' Estate 3-3Grand’Estate
Di: Enzo Moscato
Quando: dal 15 al 18 e dal 22 al 25 novembre
Luogo: Sala Assoli
Orario: feriali ore 20:30, domenica ore 18:00
Interpreti: Massimo Andrei ed Enzo Moscato, Salvatore Chiantone, Teresa Di Monaco, Gino Grossi, Amelia Longobardi, Francesco Moscato, Luca Trezza
Regia: Enzo Moscato
Sinossi: Grand’estate è una suite corale di voci, che vanno a costruire un bizzarro e affollato affresco d’epoca, che ha Napoli al suo centro. Nella fattispecie, la Napoli che va dagli anni del pieno fascismo, 1936/’37, a quelli del cosiddetto ‘boom economico’ 1958/’60. Anni in cui, tra l’altro, questi ultimi, con decreto statalistico (la controversa legge ‘Merlin’) chiudono i famigerati ‘casini‘ e la prostituzione femminile viene a rifarla da padrona, non più nel chiuso dei saloni e delle camere da letto, questa volta, bensì nell’aperto e scandaloso dei vicoli e delle strade.
Ma Grand’Estate, oltre che il racconto di questo epocale e, a tratti, anche tragico “passaggio di consegna”, dell’eros, è anche e soprattutto un metaforico/simbolico viaggio di scrittura, una specie di divertentissimo pamphlet di linguaggi e situazioni, che, tra l’esotico e il colore locale, da’ conto delle epiche avventure-disavventure di impagabili puttane, ‘segnorine’, di ieri e dell’altro ieri (Poppina, Sciuscetta, Lattarella etc.. etc..) le quali, contrariamente a quanto si pensi e a dispetto della loro secolare condizione di sottomesse e schiavizzate, spesso, invece, si sono rivelate nella Storia (nella ‘grand’estate’ di quest’ ultima, appunto) delle vere e proprie eroine, grandi sovvertitrici di valori e di costumi, per quanto agendo sempre in un modo tutto loro: sconclusionato, comico, irreale, e, a volte, anche disperatamente malinconico e poetico.
Info e prenotazioni: 3454679142 | info@casadelcontemporaneo.it

 

I casi sono dueI casi sono due
Di: Armando Curcio
Quando: dal 16 al 18 novembre
Luogo: Teatro Totò
Orario: 16 e 17 ore 21:00; 17 ore 17:30; 18 ore 18:00
Interpreti: Gigi Savoia e con la partecipazione di Renato De Rienzo
Note: La vicenda è ambientata nella Napoli degli anni ‘4 0, in casa del barone Ottavio Del Duca e della moglie Aspasia. I due coniugi vanno d’accordo ma le loro giornate, pur senza screzi, procedono mestamente verso la vecchiaia, senza la consolazione di un figlio, di un erede, che non hanno potuto avere. La baronessa sublima l’istinto materno nelle esagerate attenzioni verso il vecchio cane; il barone invece somatizza la frustrazione in una serie di malattie psicosomatiche. Finché si decide a rintracciare un figlio illegittimo, nato dalla fugace relazione con un a cantante.
Quando l’improbabile investigatore contattato dal barone dichiara di aver scoperto l’identità del ragazzo le cose sembrano cambiare, ma la situazione prende subito una piega inattesa: diverse circostanze e coincidenze indicano che l’erede è il cuoco di casa Del Duca, Vincenzo Esposito, bugiardo matricolato e furbone patentato, che si trova così improvvisamente elevato al rango di baronetto. Vincenzo, acquisito il nuovo status di nobile, non perderà occasione per vessare la servitù e sfoggiare un comportamento tutt’altro che aristocratico; la situazione non può dunque che esplodere in una catena di equivoci e rovesciamenti, dove camerieri, cuochi e maggiordomi assistono ad un via vai di ­gli e cani, legittimi e illegittimi, confusi o morti. “I casi sono due” è un capolavoro di intelligenza e comicità, ricco di colpi di scena che si susseguono fino all’ultimo minuto dello spettacolo, dove un finale imprevedibile e un po’ malinconico riconcilia tutti i fili della trama.
Info e prenotazioni: 081296051 | info@teatrototo.it

 

Genesi_PH Domenico SemeraroGENESI pentateuco #1 
Di: Chiara Boscaro
Quando: dal 15 al 16 novembre
Luogo: Sala Ichos
Orario: 21
Interpreti: Valeria Sara Costantin
Regia: Marco Di Stefano
Sinossi: La compagnia si ispira all’episodio di Babele: «per raccontare l’esperienza di una migrante al suo arrivo in una città “cosmopolita”, dove, se non si parla una lingua comune a tutti, è molto facile restare ai margini. Dove, se non supera un esame di conoscenza della lingua ignota, la migrante potrebbe essere costretta a rinunciare al sogno di una nuova vita. Ma dove è anche possibile trovare un nuovo modo – forse più essenziale – di comunicare con gli altri. L’identità del personaggio è lasciata volutamente celata. Potrebbe essere una donna arrivata in Italia con un barcone, potrebbe essere una donna italiana che decide di trasferirsi in Norvegia per le tutele maggiori, potremmo essere noi.
L’ambizione di questo monologo è quella di indagare l’origine delle parole, l’origine del nome delle cose. Dare un nome alle cose significa circoscrivere il proprio piccolo mondo, il proprio giardino dell’Eden, il proprio posto, le proprie certezze. Dare un nome alle cose significa creare il proprio spazio scenico, il proprio corpo scenico. Dare un nome alle cose significa trovare, frase dopo frase, le parole giuste per questa storia. Parole che abbiamo voluto tradurre in Esperanto, la lingua della fratellanza e della pace, una lingua seconda per tutti.
Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)

 

Antonio PiccoloIncontri ravvicinati con il Signor G
Quando: dal 16 al 18 novembre
Luogo: Teatro Serra
Orario:venerdì e sabato ore 21 e domenica ore 19
Regia: Giuseppe Cerrone e Antonio Piccolo
Interprete: Antonio Piccolo
Trama: Un artista in crisi per la mediocrità̀ della propria vita decide di allontanarsi da tutte le sirene del mondo, in cerca di silenzio e di indipendenza. Trasloca in una casa di periferia tutta bianca, circondata dal verde: l’ideale per rimettere a posto i pensieri e raddrizzare la strada di fronte a sé.
L’isolamento si rivela però un’illusione. Innanzitutto, i suoi propositi sono disturbati dall’osservazione della villetta accanto; in più̀, è continuamente disturbato dalle visite della compagna, della ex fidanzata, del fratello e di chissà̀ chi altro. E poi, compare un topo. Grigio. Un topolino di campagna? Forse. Ma incredibilmente tenace e intelligente. La sua resistenza a tutte le trappole e tutti i marchingegni ne ingigantisce l’importanza, tanto da trasformarsi da fuggitivo in persecutore.
E i pensieri? Chi li rimette a posto? Dov’è l’isolamento? Dove il sogno di indipendenza?
Info e prenotazioni: 334.508.30.92 – teatroserra@gmail.com

 

Foto Anch'io mi chiamo G. 4Anch’io mi chiamo G. – Recital di un fan di G. Gaber
Quando: 17 novembre
Luogo: Il Teatro Cerca Casa (Caserta)
Orario: ore 20:30
Interpreti: Maurizio Murano, voce e Michlele Bonè, chitarra e arrangiamenti musicali
Note: Il 1970 segna la nascita del “Signor G”, personaggio attraverso il quale Giorgio Gaber si scaglia, in chiave farsesca, contro l’ipocrisia e la falsità della società borghese, aprendo così la stagione del Teatro Canzone. «Camminando di notte nel centro di Milano semideserto e buio — racconta Murano — e vedendomi venire incontro l’incauto avventore, ebbi un piccolo sobbalzo nella regione epigastrico duodenale, quando mi resi conto che quella sagoma che mi veniva incontro era proprio il Signor G. alle prese con le sue paure, le sue insicurezze, le sue contraddizioni, la sua apatia, la sua ironia e il suo sarcasmo, che a distanza di oltre 40 anni mantengono quanto mai viva ed attuale la loro ragion d’essere». Così prende vita questo spettacolo, che nasce come l’omaggio di un fan — attore e cantante — al teatro-canzone di Gaber.
Info e prenotazioni: 3343347090 | 3470963808 | 081 5782460 | www.ilteatrocercacasa.it

 

Levitico_PH Federica Lissoni (3)LEVITICO pentateuco #3
Di: Chiara Boscaro, Marco Di Stefano, Marco Pezza
Quando: dal 17 al 18 novembre
Luogo: Sala Ichos
Orario: sabato ore 21, domenica ore 19
Interpreti: Marco Pezza
Regia: Marco Di Stefano
Sinossi: Qui, il Levitico parte da un racconto di Jack London, “Il Messicano”, per raccontare una distopia non troppo fantascientifica. In un Paese in cui gli immigrati sono fuorilegge, il Movimento Liberazione Immigrati porta avanti una Rivoluzione contro il Governo. Ma servono sempre nuove risorse per il Movimento costretto alla clandestinità, servono soldi per le famiglie degli scioperanti, servono mezzi per l’organizzazione…
In questo mondo distopico si muovono diversi personaggi. Poco o niente li accomuna, se non il passaggio nelle loro vite di un misterioso ragazzo di cui ignoriamo la storia, di cui ignoriamo l’origine, di cui, in effetti, ignoriamo tutto.
Marco Pezza attraversa sei diversi personaggi, in questo giallo fatto di rivoluzionari, sadici, allenatori, organizzatori di incontri di boxe e divinità inaspettate. Alcuni di questi personaggi sono grotteschi, altri volgari, altri glaciali. Dipende da quali regole decidono di infrangere e quali decidono di rispettare.
Un ring che è simbolo della boxe, ma che è anche metafora della condizione del protagonista del racconto, il personaggio del quale tutti parlano, ma che si vedrà solo alla fine. Il Messicano. Orfano, straniero, costretto a combattere per sopravvivere. E mentre l’azione scenica prosegue l’attore/arbitro si libera dalle corde del ring e prepara lo spazio al Messicano. L’attore smette di essere arbitro e diventa pugile.
Fuori i secondi, la campanella sta per suonare. L’ultimo incontro ha finalmente inizio.
Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)

 

Don Checco_ph FSqueglia_8459Don Checco
Quando: dal 17 al 20 novembre
Luogo: Teatro Politeama
Orario: Sabato 17 Novembre 2018, ore 20.00, Domenica 18 Novembre 2018, ore 17.00, Martedì 20 Novembre 2018, ore 20.00
Regia: Lorenzo Amato
Interpreti: Carmine Pinto, per dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro San Carlo
Note: L’opera di De Giosa è ormai riconosciuta dagli studiosi e dai musicologi internazionali come uno tra i lavori più significativi della letteratura musicale di matrice napoletana. Ne sono una testimonianza le novantasei repliche della prima rappresentazione – avvenuta l’11 luglio 1850 – seguite da una fortunata cronologia teatrale fino al tardo Ottocento. “Don Checco” cadde inspiegabilmente nell’oblio, per poi essere ripresa soltanto in tempi recenti: è stato il Teatro di San Carlo a riproporla sulle scene, al Teatrino di corte di Palazzo Reale, nella Stagione d’Opera del 2014 (dopo una prima rappresentazione in forma di concerto a Bari, nel 2013).
Afferma il regista: “Devo ammettere che, inizialmente, ero abbastanza perplesso sulla partitura, che mi appariva un po’ di maniera, e su una drammaturgia tutto sommato fragile: una trama molto semplice, personaggi già visti e conosciuti in molte altre occasioni. Solo mettendola in scena mi sono reso conto delle enormi potenzialità di quest’opera dimenticata, forse proprio perché la teatralità, il bisogno di essere agita su palcoscenico sono tra i tratti più validi e stimolanti di questa partitura”. Continua: “Mi sono accorto di come la fragilità della trama e quelli che inizialmente mi sembravano manierismi musicali fossero in realtà a servizio di un qualcosa di ben più interessante: in un momento storico in cui l’opera buffa, che tanto aveva dominato la scena fino ad allora, sembrava essere destinata al declino, Nicola De Giosa compone un’opera a compendio di tutte le altre opere buffe, con un’ironia e una dose di cattiveria, che oso definire geniali. È come se Don Checco fosse l’opera buffa che si fa gioco del genere dell’opera buffa e quindi di se stessa”. La vicenda riprende schemi e convenzioni tipici del genere comico, sviluppandosi attraverso un gioco di equivoci e malintesi: ne è travolto Don Checco (Domenico Colaianni), scaltro spiantato, con l’esattore Succhiello Scorticone (Giuseppe Esposito) alle calcagna. Verrà creduto il Conte de’ Ridolfi, signore della zona, che compare sulla scena nelle vesti del pittore Roberto (Rocco Cavalluzzi), in incognito per tener d’occhio i suoi sudditi. Lottano per il loro amore i due giovani, Florina (Barbara Bargnesi) e Carletto (Giovanni Sala), contro il burbero Bartolaccio (Carmine Monaco), padre della ragazza.
Info e prenotazioni: 3343347090 | 3470963808 | 081 5782460 | www.ilteatrocercacasa.it

 

Zecchino d'oroIl Magico Zecchino d’oro
Di: Raffaele Latagliata e Pino Costalunga
Quando: 18 novembre
Luogo: Teatro Palapartenope
Orario: ore 20:30
Interpreti: Gennaro Cataldo, Stefano Colli, Danny Bignotti, Maddalena Luppi, Francesca Marsi e Rebecca Pecoriello
Regia: Raffaele Latagliata
Note: Uno spettacolo nello spettacolo in cui le canzoni saranno protagoniste assolute insieme alla fantasia e un pizzico di magia. Ricordi, emozioni, sensazioni, momenti vissuti e da rivivere questo e tanto altro sarà presente in quello che può essere definito un fantasy musicale in grado di sorprendere tutti, grandi e piccini.
Protagonista della trama, Alice, una bambina che a volte ha paura del buio. Con lei, in scena, l’Omino della Luna che manda i sogni ai bimbi mentre dormono grazie al tintinnio dello zecchino d’oro di cui, invece, vuole impadronirsi la Strega Obscura. Non mancheranno, poi, le avventure e gli incontri con alcuni dei personaggi più famosi delle canzoni che hanno fatto la storia dello Zecchino d’Oro. Un regalo che l’Antoniano si fa e ci fa per vivere insieme quest’occasione davvero particolare nel suo genere.
Info e prenotazioni: 081.5700008 | www.palapartenope.it

 

moscati ph marco veneziaGiuseppe Moscati, un lampo nell’eterno
Testo e Regia: Febo Quercia
Quando: 17 novembre
Luogo: Complesso degli Incurabili
Orario: ore 18:30
Interpreti: Raffaele Ausiello, Mario Di Fonzo, Annalisa Direttore, Irene Grasso
Note: A soli 46 anni, dopo un improvviso malore, morì sulla poltrona di casa. È il 12 aprile 1927: “Oggi Napoli ha perduto un grande medico, ma i poveri hanno perso tutto”, così viene comunicata la notizia della morte di un medico destinato ad essere ricordato per l’eternità. La notizia della morte si diffuse rapidamente, e alle esequie vi fu una notevole partecipazione popolare. Il 16 novembre del 1930 i suoi resti furono traslati dal Cimitero di Poggioreale alla Chiesa del Gesù Nuovo, racchiusi in un’urna bronzea, ad opera dello scultore Amedeo Garufi. È il 16 novembre del 1975, quando ci fu la beatificazione in Piazza San Pietro ad opera del pontefice Paolo IV. Una data che ricorre per ricordare l’umanità e la carità di un uomo comune diventato santo.
Info e prenotazioni: 3397020849 | 333315241

 

AMINTA_LATELLA_PH_BRUNELLA_GIOLIVO_lightAminta
Di: Torquato Tasso
Drammaturgia: Linda Dalisi
Quando: dal 16 al 18 novembre
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: venerdì ore 21:00; sabato ore 19:30; domenica ore 18:00
Interpreti: Michelangelo Dalisi, Emanuele Turetta, Matilde Vigna, Giuliana Bianca Vigogna
Regia: Antonio Latella
Note: L’ambiente cortigiano, la censura, la lotta tra regola e natura (o tra regole e genio), l’attenzione alle questioni teoriche legate a letteratura e poesia sono il terreno della crisi della seconda metà del Cinquecento, dove le regole accademiche alzavano un muro intorno alla libertà creativa.
Con Aminta, Tasso partecipò a un’importante trasformazione dello spazio teatrale e dell’immaginario sociale del suo tempo. Ebbe uno straordinario successo nazionale e internazionale (sessanta edizioni in settant’anni anni e traduzioni in francese, spagnolo e inglese) che ebbe riflessi anche in altre espressioni artistiche, come la musica e le arti figurative.
Il confronto con il rigore del verso, quindi, diventa stimolo creativo, la musica il motore, in una ricerca in cui non è l’Amore, in quanto scoperta, il punto centrale, bensì la forma che esso assume in ogni essere umano.
“L’amore esiste se non c’è inganno, di conseguenza Amore non esiste. Il nostro tentativo – sottolinea Antonio Latella – è quello di lavorare sull’assenza dell’amore e sulla sua ricerca, prendendo a prestito la grandezza dei versi di Torquato Tasso. Lavorare su questo piccolo teorema è stimolante, soprattutto se, per avvicinarsi a esso, si scelgono i versi, la loro spinta evocativa inarrestabile. È il verso che si fa dardo e la parola che si fa esperimento, stimolando una trasparenza della regia. Vorrei provare ad essere fuori dal gioco, non stabilire regole, ma seguire regole che non vengono decise da me, ma da chi ha scritto”.
Ancora oggi, il romanzo è considerato una ‘commedia nera’ e di scavo psicologico, la cui trama, chiusa all’interno di una casa borghese, si struttura come una ragnatela, lentamente tessuta dal “servo”.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

 

IO SO e HO LE PROVE_03_(ph Nina Borrelli)Io so e ho le prove
Quando: dal 15 al 18 novembre
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Giovanni Meola, Daniela Esposito
Regia: Giovanni Meola
Note: Presentato da Virus Teatrali, l’allestimento, libero adattamento dall’omonimo libro di Vincenzo Imperatore (2014, Edizioni Chiarelettere), racconta la conversione di un ex-manager bancario, che, dopo un quarto di secolo al servizio della più importante banca italiana, ne è uscito denunciandone tutte le nefandezze, comuni all’intero settore bancario negli ultimi due decenni.
Vincenzo Imperatore è stato, per più di vent’anni, nelle direzioni operative di alcuni tra i più prestigiosi istituti di credito italiani, prima e dopo la crisi economica. La sua testimonianza, nata dalla presa di coscienza che ha completamente capovolto il suo approccio al mondo bancario, svela i segreti, le strategie e le manipolazioni delle banche a danno dei tanti correntisti e risparmiatori nonché dei tanti piccoli e medi imprenditori che formavano e formano la spina dorsale dell’economia reale di questo paese.
La riduzione teatrale di Giovanni Meola, che ne è anche interprete, ha una particolarità per essere un lavoro che nasce come un monologo. Si arricchisce della presenza in scena, di Daniela Esposito, che, oltre a firmare le musiche originali dello spettacolo, fa da contrappunto al protagonista con vocalizzi, suoni e rumori, interpretando i vari personaggi incontrati dal rampante bancario in carriera (e di cui racconta) nella sua vita, e in altre la sua coscienza, fino alla sua conversione.
In questa forma acuta e ironica, Meola adatta al palcoscenico il racconto che Imperatore fa di una parte della sua vita, legata a doppio filo alla sua vicenda lavorativa, dai successi negli studi alla stellata carriera in banca, fino alla sua “redenzione”.
Una consapevolezza nuova che lo porta ad abbandonare il mondo di quelle “raffinate” operazioni bancarie, spesso definite spazzatura, fino a sostenere e difendere i diritti dei tantissimi clienti truffati.
Con questo spettacolo, il teatro si fa portatore sano di cultura civile, divenendo strumento di denuncia sociale, e ponendo in atto un’attenta riflessione sulla natura degli eventi che ci circondano quotidianamente.
Info e prenotazioni: 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)

 

squalificatiSqualificati
Di: Pere Riera
Quando: dal 16 al 18 novembre
Luogo: Teatro Sannazzaro
Orario: feriali ore 21:00, domenica ore 18:00
Interpreti: Stefania Rocca, Andrea de Goyzueta, Fabrizio Vona
Regia: Luciano Melchionna
Note: La giornalista più prestigiosa del paese affronta l’intervista più difficile della sua carriera: un faccia a faccia con il Presidente del governo, presumibilmente coinvolto in un crimine aberrante. L’astuto segretario stampa del Presidente farà tutto il possibile per convincere l’intervistatrice a dubitare di sé stessa, prima di tutto. Il pubblico riuscirà a conoscere la verità?
Info e prenotazioni: 081 411723 | info@teatrosannazaro.it

 

massimo_ranieri_sogno_e_son_desto_104355Sogno e son desto
Di: Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri
Quando: dal 9 al 18 novembre
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: feriali ore 21:00; mercoledì e domenica ore 18:00
Interpreti: Massimo Ranieri
Note: Sogno e son Desto continua rinnovandosi, e continua così il meraviglioso viaggio di Massimo Ranieri insieme al suo pubblico. Una magnifica avventura, sospesa tra il gioco entusiasmante della fantasia e le emozioni più vere della vita.
Dopo 400 straordinarie repliche in tutta Italia, lo spettacolo di Massimo Ranieri, ideato e scritto con Gualtiero Peirce, si rinnova e si conferma: resta immutata la formula vincente, con Ranieri interprete dei suoi grandi successi musicali, ma sempre attore e narratore. In questa nuova versione, senza perdere di vista il gusto irrinunciabile della tradizione umoristica napoletana e dei colpi di teatro, naturalmente non mancheranno le sorprese, ma stavolta, soprattutto, Ranieri sarà se stesso ancora di più. In scena ci sarà un Massimo al 100%, che offrirà al suo pubblico tutto il meglio del suo repertorio più amato e prestigioso.
Info e prenotazioni: 081 585 10 96 | teatriassociatinapoli@gmail.com

 

Solenghi LopezShow
Di: Massimo Lopez e Tullio Solenghi
Quando: dal 14 al 25 novembre
Luogo: Teatro Diana
Orario: 14,15,16,17,20,22,23,24 ore 21:00; 17 e 24 ore 17:30; 21 ore 17:45; 18 e 25 ore 18:00
Interpreti: Massimo Lopez e Tullio Solenghi
Note: Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni, come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, accompagnati dalle musiche live della Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio.
Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico.
Tra i vari cammei, l’incontro tra Papa Bergoglio e Papa Ratzinger, in un esilarante siparietto di vita domestica, i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni e quello più recente di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show”.
In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
Info e prenotazioni: 081 5567527 | 081 5784978 | diana@teatrodiana.it

 

Sostiene PereiraSostiene Pereira
Di: Antonio Tabucchi
Quando: 17 e 18 novembre
Luogo: Caos Teatro (Villaricca)
Orario: sabato ore 21:00, domenica ore 19:00
Interpreti: Paolo Cresta
Note: Le giornate di Pereira, ex giornalista di cronaca nera, vedovo, cardiopatico e in sovrappeso, trascorrono tra le pareti della squallida e solitaria redazione culturale del ‘Lisboa’, i pasti abituali al Café Orquidea, i dialoghi con il ritratto della moglie morta di tisi qualche anno prima e le sue riflessioni sulla morte e sull’anima.  Una routine scompaginata dalla lettura di un articolo che smuove Pereira dal suo torpore esistenziale. Quando decide di contattare l’autore dell’articolo, non sa ancora che sarà proprio l’incontro con il giovane italo-portoghese Monteiro Rossi a cambiare per sempre la sua vita.
Info e prenotazioni: 081 19973853 | 328 45 66 017 | info@caosteatro.com

 

H2ioH2io
Quando: 18 novembre
Luogo: Teatro Civico 14
Orario: ore 19:00
Interpreti: Dario Natale
Note: Che suono hanno le trombe del giudizio universale? Nel mondo di Mario, hanno il suono di un telefono dimenticato in un angolo buio di una casa di famiglia disabitata, la voce di un acaro che pone domande impertinenti come il grillo parlante di Pinocchio, l’annuncio metallico e nasale del venditore ambulante di varechina, il verso di oggetti quotidiani sopravvissuti ad uno sgombero, che nel gioco visionario di Mario diventano eroi di una fiaba. E’ la fiaba dei nostri tempi, in cui uomini e donne, ormai adulti, sono costretti a ritornare a casa dei genitori, a ricominciare tutto da dove sono partiti, bambini. Più generazioni, condannate ad essere perennemente figli, in un presente così sbilenco, da non lasciare neanche il tempo di potersi guardare intorno. Bollati da una società frettolosa come sconfitti, vivono il loro giudizio universale quotidiano tra le pareti di casa, senza apparente prospettiva di futuro, in un vortice di ricordi, nuovi propositi, rimpianti, trascinati come tronchi di legno risucchiati dalla corrente… ma uno spiraglio di luce si fa strada, un appiglio, un consiglio, una certezza…
Info e prenotazioni: 0823 441399 | info@teatrocivico14.it

 

Non si sa comeNon si sa come o l’incubo della responsabilità
Quando: 16 e 17 novembre
Luogo: Teatro Madrearte (Villaricca)
Orario: ore 21:00
Interpreti: Germana di Martino, Lorenzo Gentile, Chiara Mioranda, Adriano Pashitto, Raffaele Piscitelli
Regia: Mario Autore
Note: Romeo tradisce Beatrice, ragazza di cui è profondamente innamorato, con Ginevra, fidanzata dell’amico e compagno d’infanzia Giorgio, arruolato in marina. Si tratta di un “delitto” commesso non si sa come, non voluto dai due, capitato casualmente in una afosa giornata estiva con i rispettivi consorti lontani. Egli è ora come impazzito. Questa azione di cui non riesce a sentirsi colpevole fa affiorare il ricordo, o forse il sogno, di un altro delitto innocente da lui commesso da ragazzo: l’uccisione di un ragazzino in campagna, azione da lui sepolta nell’oblio e rimasta impunita che però ora, insieme all’altro, chiede condanna ed espiazione. Come è stato possibile il tradimento contro la sua volontà, e soprattutto, come ha potuto, la irreprensibile, innamorata e fedele Ginevra, subito dopo, comportarsi con Giorgio, appena sbarcato da un lungo viaggio, come se assolutamente nulla fosse accaduto? Il pensiero che anche Beatrice, come Ginevra, possa tradirlo senza volerlo, magari con Nicola, un amico comune che più volte ha tentato di corteggiarla, innesca una parabola di gelosia, paranoia e sensi di colpa, un rimuginare ossessivo del protagonista che lo porta infine a rivelare la verità all’amico che, a caldo, anch’egli non si sa come, estrae una pistola e spara.
Info e prenotazioni: 3348255591 | 3450762152

 
Amore non buttarti giùAmore… non buttarti giù!
Quando: 18 novembre
Luogo: Teatro Madrearte (Villaricca)
Orario: ore 20:00
Interpreti: Rosario D’Angelo, Ettore Nigro, Loretta Palo
Regia: Lucio Allocca
Note: «In un luogo ‘periferico-metaforico’, un ponte su un fiume di una grande città, che si intravede da lontano, si intrecciano le storie personali e di coppia dei tre protagonisti. I personaggi, lontani dalla realtà che li circonda, ‘sospesi’ tra il ‘rappresentarsi’ e il ‘confessarsi’, tra realtà e finzione, in un altalenante ambiguità, sono tutti compresi nel tentativo difficile, schizofrenico e nevrotico, di comporre la propria esistenza.
Il ponte taglia in diagonale lo spazio scenico, limitato da quinte con pubblicità della Coca Cola di Andy Warlhol; mentre la colonna sonora sarà una citazione delle musiche da film che hanno segnato la produzione cinematografica di quegli anni e quelli precedenti, mixata con suoni d’ambiente, sirene di autoambulanze, quelle della police, navi da trasporto, rumori d’argano di navi da carico. La commedia è ‘sospesa’ tra la ‘Dark Clownerie’ e lo stile di scrittura di Woody Allen.
Info e prenotazioni: 3348255591 | 3450762152

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