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Tutti gli spettacoli in scena in Campania dal 10 al 16 dicembre.

di Irene Bonadies

La sposa prigioniera 
Quando: 10 dicembre
Luogo: Napoli Est Teatro
Orario: ore 20:30
Interpreti: Armando De Giulio, Camilla Carol Farias, Emilia Francescone, Lisa Imperatore, Raffaella Nocerino, Gianmarco Orciani, Nunzia Pace, Emanuele Pelosi, Francesco Porro, Vincenzo Sacchettino, Giulia Iole Visaggi
Drammaturgia e Regia: Gianni Spezzano
Note: 5 anni. E’ il tempo che Isabella ha aspettato, chiusa nella sua casa, tra mille lussi e un popolo sconosciuto. Non ha più memoria di quello che era prima, quella persona l’ha abbandonata quando ha deciso di sposare Fabio 6 anni fa. 1 anno di felicità e poi i rischi del mestiere bussano alla porta.
5 anni. E’ la pena che Fabio deve scontare per i suoi crimini. E’ la pena che Fabio impone a sua moglie, alla sua onesta, brava e fedele moglie che lo aspetterà. Intanto fuori il mondo gira.  Il sistema continua a funzionare. Cambia forma, cambia formazione, cambia formato ma ciò che lo alimenta è un moto perpetuo, invisibile, inafferrabile. Peppe, Marianna, Ciro e Carmine sono gli abitanti di questo sistema, sagome riconosciute di quel popolo sconosciuto di cui Isabella è entrata a far parte. Sono tutti vittime e carnefici in quella gabbia che il sistema ha costruito per loro.
Info e prenotazioni: 3208681011 | info.teatronest@gmail.com

 

OSA _10 esercizi per nuovi virtuosismi
Di: Silvia Gribaudi
Quando: 10 e 11 dicembre
Luogo: Sala Assoli
Orario: ore 20:30
Interpreti: Claudia Marsicano
Note: In R. OSA_10 esercizi per nuovi virtuosismi il corpo è fonte di ironia, a proprio agio in uno spazio. La scena vuota, il fondale nero e al centro un corpo solo, che nella sua particolarità diventa movimento coreografico, suono, immagine, colore: una partitura del gesto apparentemente informale che esprime un disegno più ampio, la figura di una donna con i suoi dettagli, le sue forme, la sua bellezza, che si mostra in tutta la propria forza espressiva. La performer diventa lei stessa opera: la coreografa Silvia Gribaudi costruisce i 10 esercizi sulla danzatrice, Claudia Marsicano, grazie alla quale racconta la storia che come autrice le appartiene.
In R.OSA, è in atto una rivoluzione del corpo, che si ribella alla gravità e mostra la sua lievità: una ricerca del “non limite”, come afferma la coreografa, per scoprire come l’arte «possa creare bellezza, che nasce da un movimento senza limiti: i nostri corpi, la carne, la pelle possono assumere tante forme diverse e trasformabili grazie ai nostri muscoli e allo scheletro, per diventare infinite cose differenti.
Lo spettacolo, prodotto da Zebra Cultural Zoo e La Corte Ospitale, costituisce uno dei primi esperimenti di produzione multidisciplinare dell’Associazione Zebra, struttura condivisa, che racchiude all’interno le produzioni di più artisti, con l’intento di portare avanti i rispettivi lavori e le progettualità comuni.
Info e prenotazioni: 3454679142 | info@casadelcontemporaneo.it

 

Avevo un bel pallone rosso
Di: Angela Demattè
Quando: dall’11 al 16 dicembre
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: feriali ore 21:15, tutti i giovedì ore 19:00, domenica ore 18:30
Interpreti: Andrea Castelli, Francesca Porrini
Regia: Carmelo Rifici
Note: A otto anni dalla prima messinscena e dopo essere stato applaudito in Francia, Svizzera, Lussemburgo e Belgio per quattro stagioni consecutive (in un allestimento firmato da Michel Dydim che si è aggiudicato il prestigioso Premio Molière), Carmelo Rifici e Angela Demattè riallestiscono il loro Avevo un bel pallone rosso. Non è casuale che decidano di farlo nell’anno che segna il 50° anniversario delle contestazioni del ‘68. Margherita è una giovane ragazza cattolica nata in una cittadina del Trentino che, trasferitasi a Milano, diventa in pochi anni “Mara”, leader delle Brigate Rosse. Lo spettacolo, attraverso la messinscena delle conversazioni tra lei e suo padre, racconta la storia di Margherita e delinea il rapporto intimo, concreto e drammatico tra un padre e una figlia, che si mescola con la storia del nostro paese.
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it

Le ho mai raccontato del vento del Nord
Di: Daniel Glattauer
Quando: dal 12 al 16 dicembre
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: mercoledì e giovedì ore 21.00; venerdì e domenica ore 18.30; sabato ore 19.00
Interpreti: Chiara Caselli e Paolo Valerio
Regia: Paolo Valerio
Note: Tutto inizia con un abbonamento da disdire, e dunque l’invio di un’email di routine. Dall’altro capo del filo, però, non c’è l’ufficio destinatario, ma una persona, raggiunta per sbaglio. Leo, dopo un po’ risponde a Emmi Rothner, la avverte del malinteso e fra i due scocca una scintilla, scorre un fiume di parole.
I due perfetti sconosciuti avviano il loro epistolario, sono persone qualsiasi. Leo Leike, psicolinguista, sembra collezionare fallimenti sentimentali, Emmi Rothner è una moglie irreprensibile ed ha due amati bambini.
Eppure, forte come il vento del Nord, il sentimento s’insinua, li travolge, attraverso uno dei dialoghi d’amore più coinvolgente, ironico, e delicato della letteratura contemporanea.
Sono due scritture, due mondi, due universi interiori a raccontarsi attraverso quelle email, quelle parole. Una dopo l’altra, ogni volta un po’ più confidenziali, ogni volta più intense, alla fine sempre più necessarie, irrinunciabili.
Le ho mai raccontato del vento del Nord conduce in una storia d’amore nell’era internet, ma dai contenuti d’altri tempi. Un amore epistolare, platonico, celebrale, eppure intenso, proprio perché idealizzato e astratto, esente da difetti e imperfezioni donate dalla vita e dalla convivenza di tutti i giorni.
Una storia priva di ambientazioni, solo una lunga sequenza di messaggi, leggera, che riesce a essere briosa divertente, emozionante, ma che alla fine, inevitabilmente, pone una riflessione sulla scelta tra rimorsi e rimpianti.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

La sciantosa
Di: Vincenzo Incenzo
Quando: dal 13 al 16 dicembre
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: feriali ore 21:00; festivi ore 18:00
Interpreti: Serena Autieri
Regia: Gino Landi
Note: Il Café Chantant riapre le sue porte, regalando canzoni senza tempo, provocazioni, aneddoti, comicità, sentimento e tutto l’irresistibile fascino femminile che, ieri come oggi, fa girare il mondo. Serena, sciantosa d’eccezione, simbolo di emancipazione, forza e femminilità, vi trascinerà con il suo talento e il suo temperamento in un mondo lontano e modernissimo, contagiandovi con l’intramontabile potere seduttivo della “mossa”.
Info e prenotazioni: botteghinoaugusteo@libero.it

Moby Dick, la bestia dentro
Riscrittura di: Davide Sacco
Quando: dal 13 al 16 dicembre
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Stefano Sabelli e Gianmarco Saurino
Regia: Davide Sacco
Note: Come i grandi monologhi di Shakespeare, Moliere e i saggi di Artaud che ne compongono le onde, in un mare che si fa oceano infinito, Achab si trasforma nei protagonisti della Storia del Teatro e della Letteratura, solcando i flutti della conoscenza, sfidando tutto e tutti per sete di sapere ed esperienza.
Il pubblico è fatto accomodare tutt’intorno alla nave, a ridosso dell’azione scenica, così da diventare equipaggio del Peaquod, oppure onde fluttuanti di questa appassionata riscrittura scenica di uno dei capolavori assoluti della letteratura contemporanea.
Figlio naturale della cultura occidentale, il vecchio capitano del Pequod, nella Balena bianca vede i limiti dell’uomo e si getta nel suo iperbolico inseguimento con l’unica fiocina per lui possibile, l’ostinazione alla Ragione, al Sapere, all’Arte: “L’uomo non è mai padrone del suo destino se non insegue un sogno e se non ha l’ostinazione per realizzarlo, quel sogno.
Ad accompagnarlo per questi mari è Ismaele, giovane, forte, bello, ancora inesperto, forse, ma non ingenuo, piuttosto simile ad Achab. Re del dolore nella tenacia e nella sfrontatezza di sfidare Natura, Fato, Divino, con capacità di saper improvvisare e stare sempre sull’onda nel momento di maggior necessità.
Sono così simili da essere, forse, padre e figlio o, se diversi, pur uniti dalla forza di sfidare ognuno il suo mostro dentro il mare del sé.
Le musiche dal vivo evocano anche gli aspetti più mediterranei della messa in scena, incedendo come una suite e dando voce al terzo interprete, sempre evocato, di quest’allestimento: la Balena bianca.
Con l’uso di strumenti acustici e loop machine, si miscelano voci, suoni naturali e strumenti della tradizione popolare che preparano l’urlo finale, dove lo sbuffo della Balena bianca si manifesta attraverso il suono, straziante e lancinante, della zampogna.
Info e prenotazioni: 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)

Chiudi fa corrente
Quando: dal 14 al 16 dicembre
Luogo: Teatro Sancarluccio
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Salvatore Esposito e Daniela Cenciotti
Regia: Daniela Cenciotti
Note: Una commedia divertente e con la giusta dose di sarcasmo tratta da “coppia aperta…quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame, che racconta la tragicomica storia di una coppia borghese figlia del 68 in una chiave che si rivela ancora attuale. In “Chiudi, fa corrente” le schermaglie d’amore e odio tra i coniugi vengono riportate ai giorni nostri, in cui il concetto di coppia aperta per quanto sdoganato manifesta ancora i suoi limiti e propone le stesse dinamiche. Le teorie amorose democratiche e progressiste del marito nascondono un maschilismo ipocrita e opportunista che esplode quando lei, dopo aver sofferto accettando passivamente la scelta del marito, riprende la sua femminilità e rinasce grazie ad un nuovo amore. La commedia ripercorre l’evoluzione sociologica della coppia che tenta ancora di uscire dagli schemi borghesi del matrimonio, ma continua a fallire perché “la coppia aperta deve essere aperta da una parte sola, quella del maschio, se è aperta da entrambe le parti poi ci sono le correnti d’aria”.
Info e prenotazioni: 081 410 44 67 | inscenasrl@gmail.com

 

Safari
Un progetto di Domenico Ingenito
Quando: 14 dicembre
Luogo: Start/Interno5
Orario: ore 20:00
Interpreti: Deliquio di Matteo Luoni con Antonetta Capriglione – Due Gradi di Francesco Ferrara con Serena Marziale – Un canale tutto per sè di Maria Sole Limodio con Margherita Romeo – Paradiso di Nicola Ingenito con Monica Palomby – Stand up tragedy di Silvana Tamma con Domenico Ingenito
Regia: Domenico Ingenito
Info e prenotazioni: 081 585 1096 | info@teatriassociatinapoli.it

Il fiore del mio Genet
Di: Andrea Cramarossa
Quando: dal 14 al 16 dicembre
Luogo: Sala Ichòs
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 19:00
Interpreti: Federico Gobbi e Domenico Piscopo
Regia: Andrea Cramarossa
Note: “Il fiore del mio Genet”, è un ricordo, un omaggio, una riflessione sulla poetica estremamente poetica, un ingaggio delle anime perdute, del mondo melmoso e puro di Jean Genet.
Due attori si muovono nelle dimensioni della sacralità e del ladrocinio, della mendicità e della santificazione. Due figure iconoclastiche, ora regali uccelli conquistatori, ora marinai che raccontano, ora feroci assassini, ora venditori di corpi.
Stare con Genet, significa stare dalla parte di chi non è stato ascoltato, di chi ha avuto la maledizione di un destino duro fin dalla nascita, perduto da un “passaggio” ad un altro, da un genitore ad un altro… Perduto, sì, in una eco infinita di pensieri che nessuno vuole condividere.
Info e prenotazioni: 335 765 2524 | 335 7675 152 | 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)

New Magic People Show 
dall’opera di Giuseppe Montesano
Quando: dal 14 al 16 dicembre
Luogo: Teatro Sannazzaro
Orario: ore 19:00
Interpreti: Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Luciano Saltarelli
Note: In Magic People Show (2007), su un ritmo vertiginoso da commedia nera Giuseppe Montesano chiamava in scena il suddito televisivo, il consumatore globale, l’uomo medio assoluto, lo schiavo della pubblicità, e poi i risanatori dell’economia nazionale, i venditori di spiagge, i venditori di aria da respirare, i venditori e i compratori di anime. Dieci anni dopo una nuova versione di quel comico, feroce e colorito avanspettacolo pop, in un crescendo che mescola l’opera buffa e il dramma, fatto di ridicoli mostri drogati dal sogno del denaro, di prigionieri illusi di essere liberi, di gaudenti che hanno seppellito la passione e l’amore: un nuovo capitolo del tragicomico romanzo teatrale dell’Italia malata di questi ultimi anni.
Info e prenotazioni: 081 411723 | 081 418824 | info@teatrosannazaro.it

Aspettando il tempo che passa ( e mentre passa nuje ce facimmo viecchie) 
scritto con i detenuti del carcere minorile di Airola
Quando: 14 e 15 dicembre
Luogo: Napoli Est Teatro
Orario: 14 ore 18:00; 15 ore 21:00
Interpreti: Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo, Valentina Minzoni e Salvatore Presutto
Regia: Emanuela Giordano
Note: Il testo teatrale è nato grazie al percorso di formazione professionale sui mestieri teatrali all’interno del Istituto penitenziario minorile di Airola, in provincia di Benevento, promosso da Co2 Onlus nell’ambito di Il palcoscenico della legalità, progetto innovativo che vede la collaborazione a livello nazionale di teatri, istituti penali per minori, scuole, università e società civile, in cui il teatro diventa strumento di educazione alla legalità. Il percorso di formazione ha coinvolto i detenuti del carcere minorile di Airola. Alcuni di loro, a sedici anni, sono già padri, altri non sanno nè leggere nè scrivere, a scuola non ci sono mai andati e se ci sono andati, sono rimasti nei corridoi, senza mai entrare in aula, senza mai avere rapporti con gli altri compagni. C’è chi è destinato a succedere al padre che è il galera, sono boss in erba, i cosiddetti baby boss che si allenano, anche in carcere, a dimostrare con la violenza che sono loro a comandare.
Lo spettacolo mette in scena una favola per piccoli e per grandi, che ci riguarda tutti, perché parla di infanzia, adolescenza, smarrimento, confusione e voglia di un futuro migliore, per tutti. Si sa, il tempo in carcere passa diversamente, è un tempo sospeso. Non possiamo avere la certezza di quando usciremo, chi ci aspetterà fuori (e se ci aspetterà) cosa faremo della nostra vita (chi ci darà lavoro e fiducia?), eppure non sogniamo altro: uscire, per essere liberi. Ma liberi di fare cosa? Siamo davvero liberi lì fuori? Liberi di scegliere? Il tempo raccontato è quello delle “chiacchiere” che abbiamo fatto tra noi, immaginando un ‘altalena che è il nostro tempo presente, sospeso, oscillante, tra umori e desideri, confusioni e certezze.
La speranza, l’innocenza l’abbiamo raccontata come una fata turchina un po’ avvilita, forse neanche lei crede più alle favole, l’accompagna un grillo parlante che è la nostra buona e scomoda coscienza. Il grillo si ostina a fare ragionamenti di buon senso, ma è poco ascoltato. Seduta dall’altro lato dell’altalena c’è la realtà che è sempre più complicata, scivolosa. E’ la realtà di tante, troppe pericolose “tarantelle”, è la realtà dei ragazzi reclusi. Riusciremo a trovare un lieto fine?
Info e prenotazioni: 3208681011 | info.teatronest@gmail.com

 

La delicatezza del poco e del niente 
Di: Mariangela Gualtieri
Quando: dal 14 al 16 dicembre
Luogo: Teatro TRAM
Orario: ore 21:00
Interpreti: Roberto Latini
Note: Il privilegio di essere ammesso a queste poesie nasce in un giorno d’estate di alcuni anni fa, in cui ero con Mariangela Gualtieri in una passeggiata al suo “campo della poesia”. Verso sera, rientrando, intorno alle nostre chiacchiere sono apparse le lucciole che non vedevo da anni. Ogni volta che mi capita da allora, penso a lei e ai suoi versi.
LA DELICATEZZA DEL POCO E DEL NIENTE è un titolo che ha scelto Mariangela, dopo aver lasciato scegliere a me le poesie: da “ossicine”, “voci tempestate”, “sermone ai cuccioli della mia specie”, “so dare ferite perfette”, “fuoco centrale”, “paesaggio con fratello rotto”.., alcune delle più belle confidenze della meravigliosa poetessa cesenate, in una serata per voce e musica.
Un concerto poetico di parole lucciole e tenerezze e incanti e quella capacità che hanno i poeti di stare nei silenzi intorno alle parole.
Info e prenotazioni: 081 1875 2126 | info@teatrotram.it

Laura
Liberamente tratto da Notte Degli Uomini di Jean Bernard-Luc
Adattamento e Regia: Fulvio Sacco
Quando: 15 e 16 dicembre
Luogo: Caos Teatro (Villaricca)
Orario: feriali ore 21:00; festivi ore 19:00
Interpreti: Raffaele Parisi, Fulvio Sacco
Note: Due uomini, tra circa quindici anni, in una metropoli non identificata. Enrico è uno scrittore di successo famoso per le sue ideologie e i suoi romanzi amorosi, mentre Riccardo, rampollo di ricca famiglia, completamente disinteressato a tutto ciò che non riguarda lui e sua moglie Laura. Si ritrovano in uno spazio chiuso, sospeso, circondato da rumori esterni di continuo pericolo. Perché i due stanno lì? E perché Laura è così ingombrante con la sua assenza? I conflitti, le rivelazioni e i colpi di scena costringeranno i due a vivere dei profondi sconvolgimenti, da cui non potranno sottrarsi.
Info e prenotazioni: 081 19973853 | 328 45 66 017 | info@caosteatro.com

 

Il veleno del teatro – dialogo tra un aristocratico e un attore
Di: Rodolf Sirera
Drammaturgia e Regia: Brando Minnelli
Quando: dal 14 al 16 dicembre
Luogo: Galleria Toledo
Orario: feriali ore 20:30; festivi ore 18:00
Interpreti: Manuele Morgese e Salvatore Della Villa
Note: “La vicenda è ambientata nel Settecento e ruota intorno al tema della realtà scenica, soprattutto intorno ai suoi limiti. Un attore, simbolo della borghesia vincente, incontra un marchese, simbolo dell’aristocrazia sconfitta, la quale, paradossalmente, è portatrice di valori legati al concetto di verità. La verità della scena si fonde con la finzione del ruolo giocato dal marchese e si confonde durante il dialogo tra i due: un attore di dichiarata fama riceve un invito a palazzo da un misterioso mecenate e amante dell’arte, un marchese. Al suo arrivo viene accolto da un cameriere fin troppo attento che si rivela ben presto come persona di profonda cultura. Ha così inizio un cinico gioco dialogico che, attraverso una serie di trappole retoriche, porterà lentamente la vittima designata a perdersi in un pericoloso labirinto di apparenze. “Il veleno del teatro” è una nera commedia degli equivoci e delle prevaricazioni, tenuta tutta sul filo di un dialogo brillante e sempre più tagliente, fino ad un inevitabile colpo di scena finale. Un teatro fatto di tensione, di inquietudine interiore, di quell’alternarsi tra realtà e finzione tanto caro al nostro Pirandello.”
Info e prenotazioni: 081425037 | 081425824 |segreteria.galleriatoledo@gmail.com

Bianca, neve e i tre settenani 
Drammaturgia e Regia: Roberto Solofria
Quando: dal 15 al 30 dicembre
Luogo: Teatro Civico 14 (Caserta)
Orario: 15/16/22/23/25/26/28/29/30 dicembre ore 19:00
Interpreti: Roberto Solofria, Antimo Navarra, VIncenzo Bellaiuto, Martina Porfidia
Note: Nel castello di Lohr in Bassa Franconia, Bianca visita la splendida collezione di specchi, tra questi ce ne è uno quasi magico che ripete le parole di chi si specchia. La ragazza, incantata da tal prodigio, non si accorge della chiusura del museo e resta intrappolata all’interno dello stesso. Dopo la chiusura misteriosi personaggi faranno la loro comparsa e coinvolgeranno Bianca in un’avventura che ricorda tanto quella di Biancaneve che in quel castello, pare, sia nata.
Info e prenotazioni: 0823 441399 | info@teatrocivico14.it

Son solo parole
Quando: 15 dicembre
Luogo: Salotto del Teatro Cerca Casa (Napoli)
Orario: ore 20.30
Interpreti: Massimo Masiello
Note: “Sono solo parole d’amore” è il titolo del recital proposto da Massimo Masiello, cantattore che ha dedicato gran parte della sua carriera alla canzone classica napoletana. In un’alternanza di prosa, melodie e musica, Masiello si produrrà ora in veste dì chansonnier ora in veste di scugnizzo, passando dalla più classica delle melodie partenopee fino ad arrivare ai miti del cantautorato genovese come Bindi e Tenco senza tralasciare uno dei più grandi interpreti della musica francese, Charles Aznavour.
Info e prenotazioni: 334 334 7090 | 081 5782460

 

La solitudine si deve fuggire
Testo e Regia: Manlio Santanelli
Quando: 15 dicembre
Luogo: Salotto del Teatro Cerca Casa (Napoli)
Orario: ore 20.30
Interpreti: Federica Aiello
Note: Il monologo racconta le vicende paradossali della professoressa Eufemia di Frattocchie, irriducibile zitella, che in gita scolastica al Museo di Frattocchie si ritrova alle prese con l’avvenenza della statua di un Apollo. La professoressa, insegnante di storia dell’arte al liceo Papino Stazio, dà il via ad un’intima confessione con il pubblico sulla disavventura amoroso-sessuale — nonché feticistica e paradossale —, che ne ha segnato l’esistenza. Al Museo di Frattocchie, la donna viene infatti ammaliata dalla vista del famoso Apollo di Frattocchie e “in un momento di estatica contemplazione si ritrova nella mano un pezzo niente affatto secondario del mirabile reperto archeologico”. A proposito del testo, l’autore e regista rivela: «Se poi il cognome della professoressa corrisponde a quello dell’Apollo, la coincidenza non è casuale, ma proviene dallo sviluppo della vicenda messa in scena, sviluppo che in questa sede lasciamo sospeso. Ne consegue che il curioso di turno non potrà soddisfare la sua curiosità se non assistendo allo spettacolo».
Info e prenotazioni: 334 334 7090 | 081 5782460

Januaria – Una notte al Museo del Tesoro di San Gennaro
Testo e Regia: Francesca Muoio
Quando: 15 dicembre
Luogo: Museo del Tesoro di San Gennaro
Orario: ore 19:00
Interpreti: Matteo Borriello, Antimo Casertano e Chiara Mazza
Note: Il miracolo della liquefazione ricorre tre volte l’anno, il primo sabato di maggio, il 19 settembre e ancora il 16 dicembre, “festa del patrocinio di San Gennaro”, in memoria della disastrosa eruzione del Vesuvio nel 1631, bloccata grazie alle invocazioni al santo da parte dei fedeli. Il prodigio della liquefazione non è sempre avvenuto puntuale, secondo un diario dei Canonici del Duomo, ma la figura di San Gennaro, santo laico e prodigioso, è venerata da circa 25 milioni di devoti in tutto il mondo.
La visita teatralizzata attraversa un arco temporale di settecento anni e vuole recuperare la memoria di testimonianze storiche e fantasiose leggende – la cui veridicità si perde nel grembo della Napoli antica – connesse all’accumulo di quei preziosi, ricchi soprattutto di storia, mai rubati e resi celeberrimi dal film di Dino Risi, “Operazione San Gennaro”. A guidare il pubblico alla scoperta del magnifico tesoro, sarà una parente del santo, Eusebia Januario (interpretata da Chiara Mazza), discendente di colei che ne conservò il sangue nelle ampolle ‑ Januario evoca infatti, per assonanza, il nome del santo, che risale al latino Ianuarius, derivato da Ianus (Giano), il dio bifronte, cui è consacrata la Gens Januaria ‑, che lascerà poi la parola a Giuseppe Navarra (Antimo Casertano), detto il re di Poggioreale, famoso per aver recuperato alla città di Napoli il tesoro stipato in Vaticano allo scoppiare della seconda guerra mondiale. Tra quei gioielli, si annoverano la celebre mitra gemmata dell’orafo Matteo Treglia, composta da 3694 pietre preziose e realizzata nel 1713 su commissione della Deputazione di San Gennaro; la leggendaria collana da fare invidia alla corona inglese, in oro e argento, fatta da Michele Dato nel 1679 e arricchitasi fino al 1879 di varie pietre con le donazioni di regnanti di tutta Europa. E ancora, i doni preziosi fatti recapitare al santo da Napoleone, da Papa Pio IX e da Re Umberto I e Margherita di Savoia.
Info e prenotazioni: 3397020849 | 333315241

 

Educazione sentimentale
Di: Fiammetta Carena
Quando: 15 e 16 dicembre
Luogo: Teatro Area Nord
Orario: ore 21:00
Interpreti: Tommaso Bianco, Viola Lo Gioco, Lorenzo Romano e Maurizio Sguotti
Regia: Maurizio Sguotti
Note: In una località di mare, tre vicini di casa. Di loro non sappiamo nulla, li cogliamo solo nella loro egoistica ed un po’ autistica quotidianità, intenti a difendere i propri spazi, a scrutarsi l’un l’altro non reciproco ed aggressivo sospetto. Fuori un mondo in pericolo e mentre i tre stanno barricati nelle loro villette a schiera in lontananza e via via più vicino, citando Buñuel, qualcosa esplode, distruggendosi. È la catastrofe che si avvicina. Ad un certo punto, una ragazza: impersonificazione di un sogno di infinite possibilità. Di speranze. Con sé porta il fascino dei sui pochi anni e una malinconica allegria. Cercherà di stabilire un contatto coi tre, di entrare nei loro universi sterili e contratti. Con ognuno, la ragazza, tenta di instaurare un rapporto di affetto e fiducia, ma nel loro mondo non c’è spazio per null’altro se non per sé stessi e presto, i sogni che questa figura femminile stimola in loro degradano, diventano squallidi e banali approcci. Di sottofondo la cultura e la musica latino-americana. Il reggaeton con i suoi testi espliciti e misogeni, diventa simbolo banalizzante del degrado e degli eccessi della nostra società. L’idea del mondo latino tutto colori, danza, cielo, mare e amore cela invece una storia millenaria di soprusi e schiavitù. Educazione Sentimentale, rappresenta quindi l’allontanamento dall’umano attraverso il sospetto. Là dove la fiducia e l’apertura verso il prossimo lasciano il posto al pregiudizio ed alla diffidenza, i mondi si contraggono diventando sterili ed ostili. La lotta è solo apparentemente più sotterranea. Potrebbe esserci un riscatto, un ribaltamento, se solo ci si lasciasse cullare dalle movenze e dai ritmi latini, ma ci si è spinti troppo in là ed il mondo deflagra e si imbarbarisce, diventando squallido ed abusato. Ancora una volta come in tutti gli spettacoli di Kronoteatro osserviamo un mondo al maschile declinato in varie fasce di età: un adolescente, un trentenne e una persona matura, ma in Educazione Sentimentale per la prima volta si inserisce la presenza di un personaggio femminile, una adolescente che venendo a contatto con questo universo maschile e ne rimane schiacciata. Il lavoro con i ragazzi e gli adolescenti è stato punto fondante della compagnia, in questa nostra ultima produzione abbiamo voluto inserire due giovanissimi attori non professionisti, per continuare a mantenere un contatto con le giovani generazioni. Abbiamo deciso di confrontarci con loro in una dimensione professionale perché sentivamo la necessità che fossero la vitalità e la freschezza adolescenziali ad aggiungere nuova linfa a questo lavoro che parla di solitudini, che parla dell’oggi, in maniera surreale e grottesca.
Info e prenotazioni: 081 5851096 | info@teatriassociatinapoli.it

 

John Gabriel Borkman
Di: Henrik Ibsen
Quando: fino al 16 dicembre
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 13, 16 ore 21:00; 8, 14, 15 ore 17:00; 10, 17 19:00; 11, 18 ore 18:00
Interpreti: Gabriele Lavia, Laura Marinoni, Federica Di Martino, Roberto Alinghieri, Giorgia Salari, Francesco Sferrazza Papa, Roxana Doran
Regia: Marco Sciaccaluga
Note: Un grande dramma scritto nel 1896, ma molto contemporaneo che ha per protagonista John Gabriel Borkman, self made man, cinico e spregiudicato banchiere che per la sua avidità di denaro è stato condannato a otto anni di carcere. Tornato libero continua a vivere rinchiuso in casa, in attesa di una occasione di riscatto, nell’intricato e gelido groviglio familiare, stretto nel triangolo sentimentale fra moglie e amante. Oltre alla sua integrità morale, egli ha smarrito la capacità di dare e ricevere amore. Anche laddove pulsano resti di una passione, è il ghiaccio interiore a pervadere l’intera pièce, tanto che Edvard Munch la definì “il più potente paesaggio invernale dell’arte scandinava”.
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@ teatrostabilenapoli.it

Le Signorine
Di: Gianni Clementi
Quando: fino al 16 dicembre
Luogo: Teatro Diana
Orario: 11, 13, 14 e 15 ore 21:00; 12 ore 17:45; 10, 16 ore 18:00
Interpreti: Isa Danieli, Giuliana De Sio
Regia: Pierpaolo Sepe
Note: Due sorelle zitelle, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. È in una piccola storica merceria in un vicolo di Napoli, ormai circondata da empori cinesi e fast food mediorientali, che Addolorata e Rosaria passano gran parte della loro giornata, per poi tornare nel loro modesto, ma dignitoso appartamento poco lontano. Una vita scandita dalla monotona, ma rassicurante ripetizione degli avvenimenti. Addolorata, dopo una vita condotta all’insegna del sacrificio e del risparmio, cui è stata obbligata dalla sorella, vuole finalmente godersi la vita. Rosaria, che ha fatto dell’avarizia e dell’accumulo il fine della propria esistenza, non ha nessuna intenzione di intaccare il cospicuo conto bancario, cresciuto esponenzialmente nel corso degli anni. Anche l’uso del televisore, con conseguente consumo di energia elettrica, può generare un diverbio.
Costrette a una faticosa convivenza, le due ‘signorine’, ormai ben oltre l’età da matrimonio, non possono neanche contare su una vita privata a distrarle da quella familiare. Le poche notizie che gli giungono dal mondo provengono dai pettegolezzi dei parenti o dai reality in televisione. L’unico vero sfogo per Rosaria e Addolorata sembra essere il loro continuo provocarsi a vicenda, a suon di esilaranti battibecchi senza esclusione di colpi.
Rosaria domina e Addolorata, a malincuore, subisce. Ma proprio quando le due sorelle sembrano destinate a questo gioco delle parti, un inaspettato incidente capovolgerà le loro sorti, offrendo finalmente ad Addolorata l’occasione di mettere in atto una vendetta covata da troppi anni …
Info e prenotazioni: 081 5567527 | 081 5784978 | diana@teatrodiana.it

 

Stasera le canto io 
Di: Antonio Mocciola e Gaetano Liguori
Quando: fino al 16 dicembre
Luogo: Teatro Totò
Orario: 14 e 15 ore 21:00; 15 ore 17:30, 16 ore 18:00
Interpreti: Francesca Marini
Regia: Gaetano Liguori
Note: “Ci sono canzoni- scrive la stessa Marini – che ho dovuto aspettare per interpretarle, canzoni meravigliose che però avevano bisogno di maturità artistica e umana per cercare di riprodurne in pieno il messaggio in esse contenuto. ‘Stasera le canto io’ si può considerare quindi un viaggio musicale in cui la mia maturazione artistica e umana cercheranno di esprimersi interpretando alcune di quelle canzoni del panorama italiano e internazionale che hanno più ispirato il mio viaggio musicale fino a questo momento, perché per me cantare non è solo emettere suoni intonati, per me cantare è la poesia dell’anima”.
Info e prenotazioni: 081296051 | info@teatrototo.it

Cous Cous Klan
Di: Gabriele Di Luca
Quando: fino al 16 dicembre
Luogo: Teatro Bellini
Orario: feriali ore 21:00; mercoledì 12 dicembre ore 17:30 e 21:00, domenica ore 18:00
Interpreti: Angela Ciaburri, Alessandro Federico, Pier Luigi Pasino, Beatrice Schiros, Massimiliano Setti, Aleph Viola
Regia: Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
Note: In un mondo distopico dove l’acqua è stata privatizzata e le sorgenti idriche sono militarizzate, una piccola comunità di senzatetto, in una periferia degradata, combatte la sua tragicomica lotta per la sopravvivenza: Caio, ex prete nichilista e depresso, Achille, giovane sordomuto e irrequieto, Olga, la sorella maggiore, obesa e con un occhio solo, Mezzaluna, il precario compagno di Olga, un musulmano, immigrato in Italia ormai da dieci anni, che per sopravvivere seppellisce rifiuti tossici per un’associazione criminale di giorno e lavora come ambulante di notte. Alla comunità, già logorata da continui conflitti razziali ed interpersonali per la sopravvivenza, si aggiunge Aldo, un piccolo borghese, elegante e maturo, che dopo un grave problema familiare si è ritrovato a dormire per strada. Ma a sconvolgere il già precario equilibrio di questa comunità è Nina, una ragazza ribelle e indomabile, un’anima sospesa ed imprevedibile, che si rivelerà al tempo stesso, il più grande dei loro problemi e la chiave per il loro riscatto sociale.
Una galleria metropolitana di casi umani, «un’umanità socialmente instabile, carica di nevrosi e debolezze» che Carrozzeria Orfeo racconta con il suo stile politicamente scorretto e con «un occhio sempre lucido, divertito e soprattutto innamorato dei suoi personaggi».
Una sgangherata commedia umana, tenera ed esilarante in un mondo fatto di confini, recinzioni, telecamere di sicurezza, diseguaglianze sociali, conflitti razziali, che assomiglia molto al nostro (peggior) futuro…
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it

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