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Tutti gli spettacoli in scena in Campania fino al 23 dicembre.

di Irene Bonadies e Gabriella Galbiati

Pinocchio13Pinocchio rewind
Di: Michele Pagano
Quando: 21, 22, 23, 25, 26, 27, 28, 29, 30 dicembre, 3, 4, 5, 6 gennaio
Luogo: Officina Teatro (San Leucio – Caserta)
Orario: Festivi ore 19:00; feriali ore 21:00
Interpreti: Francesco Ruggiero, Giuseppe Piroddi, Carmen Perrella, Francesca Natale, Cristian Mazzaccaro, Gabriele De Carlo, Umberto Orlando
Regia: Michele Pagano
Note: Questa non è la favola di Pinocchio: questa è la favola di ognuno di noi quando ci rendiamo conto che stiamo crescendo, o che stiamo cambiando. O quando, anche senza capirlo, proviamo un sentimento. E i sentimenti possono rivoluzionare la vita.
Lo spettacolo di Natale di Officina Teatro è ispirato quest’anno alla celebre opera di Carlo Collodi; ma quei personaggi non vivono la storia che tutti conosciamo, perché stavolta parlano di noi.
Come ogni dicembre lo spazio di Officina si trasforma per accogliere il lavoro che accompagna il passaggio all’anno nuovo: una trasformazione che è anche un rituale d’augurio per gli spettatori e per il Teatro.
Info e prenotazioni: 0823 363066 | 3491014251 (Anche tramite Whatsapp) | info@officinateatro.com

 

foto di scena 1Il Natale di una strega
Di: Carlotta Boccaccino
Quando: 22 e 23 dicembre
Luogo: Mulino Pacifico (Benevento)
Orario: ore 18:00
Interpreti: Assunta Maria Berruti e Carlotta Boccaccino
Note: La notte di Natale è la notte in cui nasce una nuova Janara. Le janare non sono semplici streghe, ma donne dalla saggezza profonda che vivono in armonia con la natura e governano i fenomeni naturali. Sono leggere e veloci come il vento, proteggono i sogni dei bambini e hanno il compito di scacciare paure e mostri.  Giada sta per diventare una Janara, ma commette un errore nella preparazione della pozione e trasforma la sorella maggiore in capra. Per rimediare dovrà recuperare il profumo del natale, una luce ballerina e un dono prezioso, tre ingredienti fondamentali per la preparazione della pozione che annulla tutto e salvare le sorelle maggiori…
Info e prenotazioni: 0824/47037 | info@solot.it

 

Claudio Di Palma e Antonio Marfella ne Il Senso del dolore foto marco ghidelliIl senso del dolore
Di: di Maurizio de Giovanni
Quando: dal 26 dicembre al 6 gennaio
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 13, 16 ore 21:00; 8, 14, 15 ore 17:00; 10, 17 19:00; 11, 18 ore 18:00
Interpreti: Claudio Di Palma, Chiara Baffi, Antonello Cossia, Francesca De Nicolais, Renato De Simone, Antonio Marfella, Alfonso Postiglione, Lucia Rocco
Adattamento e Regia: Claudio Di Palma
Note: Napoli, 1931. Marzo sta per finire, ma della primavera ancora nessuna traccia. La città è scossa dal vento gelido e da una notizia: il grande tenore Arnaldo Vezzi – voce sublime, artista di fama mondiale, amico del Duce – viene trovato cadavere nel suo camerino al Real Teatro di San Carlo prima della rappresentazione di Pagliacci. A risolvere il caso è chiamato il commissario Luigi Alfredo Ricciardi, in forza alla Squadra Mobile della Regia Questura di Napoli. Investigatore anomalo, mal sopportato dai superiori per la sua insofferenza agli ordini ed evitato dai sottoposti per il carattere introverso, Ricciardi coltiva nell’animo tormentato un segreto inconfessabile: fin da bambino vede i morti nel loro ultimo attimo di vita e ne sente il dolore del distacco. Mentre i giorni passano e il vicequestore incalza, timoroso dell’impazienza del regime che da Roma chiede chiarezza ed esige che i colpevoli siano consegnati alla giustizia, la città freme sotto un alone cupo e livido, il risentimento cova nei vicoli e nei bassi, i raggi del sole illuminano a squarci le facciate degli antichi palazzi. Attento alle esigenze dei più deboli, il commissario segue il suo senso di giustizia per dare un nome all’assassino. Cominciano con l’inverno le stagioni di Ricciardi: il cammino al confine tra due mondi di un uomo condannato a guardare e amare da una finestra, interprete del disagio di un luogo sospeso tra luce e ombra.
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@ teatrostabilenapoli.it

 

SALA D'ATTESA - da sx Ivan Fedele, Cristiano Di Maio_02Sala d’attesa
Di: Ivan Fedele e Cristiano Di Maio
Quando: dal 20 al 22 dicembre
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: ore 21:00
Interpreti: Ivan e Cristiano
Regia: Pino L’Abbate
Note: La vicenda si svolge nella sala d’attesa di un’importante azienda, la “Dream Agency” che produce giovani artisti. Qui s’incontrano Giulio (Cristiano Di Maio) e Camillo (Ivan Fedele), rispettivamente un poeta e uno sceneggiatore, due anime solitarie, due caratteri differenti, quasi agli antipodi, ma accomunati da un grande senso di solitudine.
I due protagonisti attendono in una sorta di “acquario”, sospesi nel tempo e nello spazio, il fantomatico Dott. Raggi, un produttore che potrebbe cambiare loro la vita.
“Come in Aspettando Godot di Beckett (testo cui i due autori si ispirano) – si legge in una nota del regista – l’attesa diventa un pretesto per mettere a nudo le anime dei protagonisti, per scavare in quella umanità che ha bisogno di essere riportata a galla. La sala d’attesa diventa, dunque, un non luogo sospeso”.
I due malcapitati, da una primigenia timidezza e diffidenza, con evidenti, pur anche sfumate, tracce di schizofrenia, passano a una confidenza sempre maggiore, scoprendosi a parlare di sogni, incertezze, illusioni, delusioni, fino a confessarsi manie e preoccupanti linee d’ombra della propria lacerata personalità.
Camillo e Giulio si ritrovano a dar vita a conversazioni dai temi sempre più ruvidi, in maniera lieve, con battute e sprazzi di stralunata comicità. Tra una partita di sottomuro con le monetine e il ricordo di un’infanzia segnata dal dolore, tra “merende Kolossal” e la preoccupazione per un futuro ricco di incertezze, arriveranno all’incontro finale con il produttore.
Due personaggi strampalati, nati dalla scrittura e dalla presenza scenica di Ivan e Cristiano, che mantengono il tema degli opposti, e che a proposito commentano: “Era arrivato per noi il momento di rappresentare questo spettacolo, e abbiamo scelto un luogo storico come il Teatro Nuovo di Napoli. Veniamo dal mondo del teatro e Sala d’attesa rappresenta, per noi, l’esigenza di sperimentare e trovare nuovi stimoli”.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

 

Così parlò BellavistaCosì parlò Bellavista
Di: Geppy Gleijeses
Quando: dal 18 dicembre al 6 gennaio
Luogo: Teatro Diana
Orario: 18, 20, 21, 22, 25, 27, 28, 29, 30 dicembre, 1,2,3,4,5 gennaio ore 21:00; 19 ore 17:45; 22, 29 dicembre e 5 gennaio ore 17:30; 23, 26, 30 dicembre e 6 gennaio ore 18:00
Interpreti: Nunzia Schiano, Gianluca Ferrato, Salvatore Misticone, Elisabetta Mirra
Regia: Geppy Gleijeses
Note: Grande affresco corale sugli “uomini d’amore” e “gli uomini di libertà”, lo spettacolo tenderà a riproporre le scene più esilaranti del film come “il cavalluccio rosso”, “la lavastoviglie”, “il Banco Lotto”, “la 500 tappezzata di giornali” e, naturalmente, il mitico contrasto tra il professor Bellavista e il direttore dell’Alfasud Cazzaniga. Ma anche con inserti di grande filosofia di vita di De Crescenzo, che nel cenacolo snocciolerà deliziando i suoi discepoli. Con uno dei più grandi attori napoletani Geppy Gleijeses nel ruolo di Salvatore Bellavista, e tanti altri attori di prestigio, tra cui Marisa Laurito nel ruolo della signora Bellavista e Benedetto Casillo nel ruolo che fu suo nel film. La scenografia riprodurrà la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film, con scale praticabili dall’interno e vari elementi carrellati subentranti dai lati e raffiguranti il tavolo dei pomodori, il negozio di arredi sacri, l’ascensore, il cenacolo (questi ultimi due scenderanno dall’alto), ecc.
Info e prenotazioni: 081 5567527 | 081 5784978 | diana@teatrodiana.it

 

teatro TotòMettimmece d’accordo e ce vattimme
Di: Gaetano di Maio
Quando: dal 20 dicembre al 6 gennaio
Luogo: Teatro Totò
Orario: 20, 21, 22, 25, 26 dicembre e 1,3,4, e 5 gennaio ore 21:00; 22 dicembre e 5 gennaio ore 17:30, 23 dicembre e 6 gennaio ore 18:00
Interpreti: Gaetano di Maio e Alessandra Borrelli
Regia: Stefano Sannino
Note: Marisa è preoccupata per il fidanzamento con Nicolino, rampollo di una famiglia legata ad antichi valori morali e religiosi, perché i suoi genitori, Margherita e Geppino, sono sul punto di separarsi. Frequenti lettere che giungono al marito scatenano l’accusa di adulterio.
I loro rispettivi avvocati: Stenda e Sarappa, per vincere la causa, consigliano l’una di trattenere l’ira ed essere dimessa, l’altro di provocare per essere picchiato. Nella casa vivono anche il nonno Alfonso e la zia Cristina, quest’ultima sempre alla ricerca del suo principe azzurro che, ormai giunta alla sua veneranda età, neppure un annuncio sul giornale sembra far apparire.
Nel frattempo, per un fraintendimento, zia Cristina cerca di concedersi a Persichetti, collega del fratello Geppino, il quale per aiutarlo nella causa di separazione, porta in casa la giovane ed esuberante Memette, proprio nel momento in cui si sta ufficializzando il fidanzamento di Marisa alla presenza della mamma di Nicolino, donna Grazia, accompagnata dal fratello prete Don Lucio.
L’improvviso, ed ormai inaspettato, arrivo di Osvaldo oltre che gli scomodi pettegolezzi di Concettina daranno il via ad un susseguirsi di divertenti fraintendimenti..
Info e prenotazioni: 081296051 | info@teatrototo.it

 

Angelo DuroPerché mi stai guardando?
Di: Angelo Duro
Quando: 21 dicembre
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: ore 21:00
Interpreti: Angelo Duro
Note: Racconta la storia di come, da “bravo bambino” quale era, ha dovuto reagire alle fregature ed alle ingiustizie della vita, scegliendo di diventar “cattivo”. In 75 minuti tutti d’un fiato, da solo sul palco, con luce piazzata e microfono a filo, come nella migliore tradizione degli standupper americani, analizza a modo suo la realtà di ieri e di oggi, l’uomo e la donna, gli animali e la natura, il presente ed il futuro ed infine i tanti e troppi stereotipi che ci condizionano inconsapevolmente.
Palermitano purosangue, adottato da qualche anno dalla capitale per lavoro, Angelo Duro è un “comico” atipico, con un carattere iperrealista, cinico e controverso, ma con il cuore di un Robin-Hood contemporaneo. Da mesi entra nei nostri pc e nei nostri smartphones colpendo con i suoi video su internet da milioni di views, in cui dice quello che pensa e pensa quello che dice, con la sincerità di un bambino, ma mostrandoci la realtà come nessuno oggi forse ha il coraggio di fare. Un nuovo punto di vista con cui tratta anche argomenti scottanti, come l’omofobia e il razzismo, la disoccupazione ed il sesso, ma anche fondamentali, come la scuola e la famiglia…ma sempre con leggerezza, consapevole di colpire nel segno con la precisione di un cecchino, alternando sapientemente un pugno ed una risata, un pugno ed una risata, a fine spettacolo lo spettatore esce dal teatro assai divertito, ma tramortito e pensante.
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

natale-in-casa-di-donne-CORRETTANatale in casa di donne
Quando: dal 20 al 23 dicembre
Luogo: Teatro Sancarluccio
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Francesca Morgante, Elena Fattorusso, Stefano Pascucci, Giusy Paolillo, Christian Mirone,
Damiano Agresti e Sarah Falanga,
Regia: Sarah Falanga
Note: L’interpretazione tutta al femminile dei personaggi del celebre copione “Natale in casa Cupiello”, troppo imitato e scimmiottato, è una grande sfida tesa a dimostrare che se è vero che Eduardo ha scritto testi di essenza e contenuto universale tanto da guadagnarsi un posto tra “i miti” del teatro, è anche vero che quella stessa drammaturgia non perderà la sua verità e la sua essenza se interpretata e non imitata…e l’universalità non conosce limiti di tempo, di maschere, di sesso. Insomma non possiamo continuare a pensare di frequentare i copioni di Eduardo De Filippo cercando di imitarne la maschera, sarebbe come non permettere alla loro poesia di vibrare…libera da schemi e luoghi comuni. Lucariello sarà una donna, come Tommasina. Il testo sarà semplicemente arricchito da atmosfere e musiche, senza alcun gracchiato voluto sulla celebre frase-tormentone ‘te piace ’o presepe’ ma cercandone una verità interpretativa necessaria agli attori, che hanno studiato il testo e la sua pregnante e problematica forza, la sua profonda emozione ed il suo vero significato. Un significato che si scompone in tante micro verità che, oggi più che mai, appartengono all’uomo. Un testo è vivo se vive in ogni tempo, per ogni pubblico e per ogni attore, solo così si concede l’immortalità al suo autore! Insomma una continua sorpresa data dalle vibrazioni di quelle stesse parole che suonano di una nuova melodia, vera, essenziale, infinita. Fino ad identificarsi sicuramente come un vero mito… “mito” perché resiste al tempo! “Natale in casa di donne” è una responsabilità, un rischio, un gioco pericoloso ma intrigante e stimolante.
Info e prenotazioni: 081 410 44 67 | inscenasrl@gmail.com

 

BarraLa Cantata dei pastori
Quando: dal 20 dicembre al 6 gennaio
Luogo: Teatro Politeama
Orario: feriali ore 21:00; festivi ore 18:00
Interpreti: Peppe Barra e Rosalia Porcaro
Regia: Peppe Barra
Note: Rappresentarla ogni anno è un regalo soprattutto a me stesso e alla mia compagnia, per la gioia di farlo, come una festa in famiglia, per la gioia di quelli che, prima dell’Era televisiva, vedevano la Cantata ogni Natale, e anche per la gioia di quelli che vedono per la prima volta uno spettacolo così tanto amato, tanto rappresentato, portato a memoria di generazione in generazione.”
Info e prenotazioni: 081414243

 

Colpo_di_scena_ph_Gilda_Valenza_IMG_2595Colpo di scena
Scritto e diretto: Carlo Buccirosso
Quando: dal 20 dicembre al 3 gennaio
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: feriali ore 21:00; festivi ore 18:00
Interpreti: Carlo Buccirosso, Gino Monteleone, Gennaro Silvestro, Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso, Elvira Zingone, Claudiafederica Petrella, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo, Matteo Tognoli
Note: In un commissariato di provincia, l’integerrimo vice questore Armando Piscitelli conduce da sempre il proprio lavoro con la tenacia e la fede di un missionario inviato dal cielo per ripulire la terra dalle nefandezze degli uomini scellerati.
accanto a lui si barcamenano fidi scudieri per debellare ‘le barbarie di tutti i santi giorni’, una sorta di cavalieri della tavola rotonda attorno alla quale si aggirano le insidie quotidiane della delinquenza spicciola. Il vice questore si vedrà costretto all’inevitabile sacrificio di un capro espiatorio a lui tristemente noto, tale Michele Donnarumma, vittima predestinata, agnello feroce dall’aspetto inquietante, che sconvolgerà la salda religione di Piscitelli. Solo allora, il paladino Armando, per la prima volta nella sua vita, cercherà conforto nel tepore degli affetti familiari, trovando rifugio tra le mura sicure della propria casa di montagna. Ma neppure il sicuro nascondiglio potrà sottrarre lo spettatore e il povero vice questore dal più classico e imprevedibile colpo di scena finale.
Info e prenotazioni: 081414243

 

Quando ero una boy2Quando era una “boy”
Progetto di Antonella Monetti
Quando: 21 dicembre
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: ore 21:00
Interpreti: Dolores Melodia, Nicole de Leo e Christian Palmi
Note: Lo spettacolo racconta la vita di Anna Fougez, stella del varietà italiano che raggiunse l’apice del successo nei primi anni ’20 del Novecento. Debuttò come cantante e attrice da ragazza e ben presto calcò i palcoscenici più importanti; il suo nome fu accanto a quello di Ettore Pretolini, Gino Franzi, Gennaro Pasquariello, Elvira Donnarumma, Armando Gill, Gabrè, diventando l’interprete per eccellenza delle più famose canzoni napoletane, sia in Italia che all’estero.
Era l’epoca dei Cafè-chantant e le soubrette, vestite di strass e piume di struzzo, erano considerate le regine di quel mondo spettacolare, espressione di rivalsa dopo la povertà e il dolore causato dalla violenza della Prima Guerra mondiale. Tra tutte la Fougez si distinse per la sua eleganza e per le sue doti interpretative, incarnando la sciantosa per antonomasia. E come ogni diva, anche lei, aveva le sue capricciose richieste. La sua particolarità era quella di circondarsi, sul palco, di “boys” che dovevano essere tutti rigorosamente gay. Su questo aspetto si sofferma il progetto teatrale di Antonella Monetti, in un racconto brillante e drammatico al tempo stesso, tra affabulazione e gioco musicale.
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it

 

Foto Lara-minCafè Chantant Crazy Edition
Di Lara Sansone
Quando: dal 21 dicembre al 6 gennaio
Luogo: Teatro Sannazzaro
Orario: feriali ore 21:00; festivi ore 18:00
Interpreti: Lara Sansone, Corrado Ardone, Massimo Peluso, Mario Aterrano
Note: Sono trascorsi ventitre anni dalla prima edizione di quello che sarebbe diventato uno degli spettacoli di punta del nostro teatro, l’amatissimo “Cafè Chantant”.
Uno spettacolo, ma anche un format, un modo di fare teatro con la tradizione e di giocare con gli stereotipi, con le citazioni, con le dissacrazioni, con i ricordi. Immaginate di dover trascorrere una sera, soltanto una, nella città di Napoli; or dunque dove andare per poter partecipare ad uno spettacolo coinvolgente, internazionale ma che permetta di ascoltare musica napoletana e vedere la tarantella, la mossa, il can can e nutrire una sana voglia di divertimento?
Presto detto: al Cafè Chantant mitico tempio del varietà napoletano che ha cavalcato la storia fino ad arrivare ai nostri giorni, ammantandosi di un’aneddotica ai limiti del favolistico.
Questa nuova Crazy Edition vuole festeggiare idealmente con gli spettatori le feste di Natale. Lo spettacolo si presenterà più allegro e divertente che mai!
Info e prenotazioni: 081 411723 | 081 418824 | info@teatrosannazaro.it

 

dodicesima notte 1_4La dodicesima notte
Drammaturgia e Regia: Laura Angiulli
Quando: 26 e 29 dicembre, 3 e 5 gennaio
Luogo: Galleria Toledo
Orario: feriali ore 20:30; festivi ore 18:00
Interpreti: Paolo Aguzzi, Agostino Chiummariello, Michele Danubio, Alessandra D’elia, Luciano Dell’Aglio, Michele Maccagno, Gennaro Maresca, Vittorio Passaro, Caterina Pontrandolfo
Note: Una commedia di raffinata composizione, tra le più evolute e strutturate del sistema shakespeariano. L’argomento amoroso, non di secondo piano – gestito in rapporti di contrapposizioni, contrasti, rispecchiamenti e imprevedibili soluzioni – percorre l’intera opera per insinuarsi in un articolato narrativo complesso, con sviluppi di godibile impatto, affidati all’azione di personaggi finemente intagliati, sempre credibili, anzi portatori di una necessaria verità nell’essere; e al tempo stesso gonfi di potenzialità teatrale.
Si potrebbe dire che nel complesso ciascuna figura rappresenti, a partire dal carattere che gli è dato, una leggera deflessione da ciò che comunemente è detta “norma” negli atteggiamenti e nei tratti, una sia pur labile follia che si fa elemento promotore di eventi e scompigli, nella melanconica serenità dei luoghi. Dei luoghi si diceva, un’Illiria senza confini né tempo, che mai si definisce in concreta rappresentazione nel contesto della vicenda, ma piuttosto si condensa in un’allocazione tanto astratta e priva di riferimenti da consegnarsi con necessaria nudità alle tavole del palcoscenico.
Nessun orpello, accelerazione nei ritmi, agile interpretazione dei recitati, finezza interpretativa dei caratteri. Un campione d’umanità che si fa commedia.
Info e prenotazioni: 081425037 | 081425824 |segreteria.galleriatoledo@gmail.com

 

Bianca, Neve e i tre settenaniBianca, Neve e i tre settenani
Drammaturgia e Regia: Roberto Solofria
Quando: fino al 30 dicembre
Luogo: Teatro Civico 14 (Caserta)
Orario: 22/23/25/26/28/29/30 dicembre ore 19:00
Interpreti: Roberto Solofria, Antimo Navarra, VIncenzo Bellaiuto, Martina Porfidia
Note: Nel castello di Lohr in Bassa Franconia, Bianca visita la splendida collezione di specchi, tra questi ce ne è uno quasi magico che ripete le parole di chi si specchia. La ragazza, incantata da tal prodigio, non si accorge della chiusura del museo e resta intrappolata all’interno dello stesso. Dopo la chiusura misteriosi personaggi faranno la loro comparsa e coinvolgeranno Bianca in un’avventura che ricorda tanto quella di Biancaneve che in quel castello, pare, sia nata.
Info e prenotazioni: 0823 441399 | info@teatrocivico14.it

 

FOSCO (STORIA DE NU MATTO)_02Fosco (storia de nu matto)
Scritto, diretto e interpretato: Peppe Fonzo
Quando: dal 20 al 23 dicembre
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Note: Presentato da Magnifico Visbaal Teatro, l’allestimento ripercorre la vita di un uomo semplice, dedito al lavoro in una sorta di ‘cunto’ di altri tempi.
Fosco è’ uno spettacolo ispirato a “lu Frasulino”, brano dialettale assolutamente sconosciuto di Domenico Modugno, che mescola la narrazione teatrale a momenti musicali e altre perle del cantautore salentino (lu Salinaro, Sciccareddu mbriaco, La sveglietta), scavando nella tradizione popolare dell’entroterra meridionale.
“Fosco lu matto” è un personaggio ai margini, il pazzo buffone che tutti deridono, sempre insultato e bastonato, un disadattato che brucia solitudine. Prima era uno come gli altri, con un lavoro, una casa, una vita monotona e integrata nella comunità, ma un giorno impazzisce e diventa “lu scemo de lu paese”, ma nessuno si chiede il perchè. Anzi, pare che per tutti sia meglio così.
Sullo sfondo le immagini di un paesino del sud, non meglio identificato, un contesto in cui la durezza della vita, la difficoltà dell’ignoranza danno corpo alla storia de “nu povero cristo”.
“E’ un lavoro – scrive Peppe Fonzo in una nota – dedicato a un mio pro zio, Peppe Lu Negus, lu scemo di Casalbore (paese originario di mia madre arroccato su una montagna nell’entroterra Sannita, che confina con la Puglia), luogo al quale s’ispirano ambientazioni, episodi e inflessione dialettale. Peppe lu negus era un inavvicinabile, viveva con il suo asino e solo a lui rivolgeva la parola”.
In scena l’attore e il fisarmonicista si alternano in una commistione sonora, linguistica e fisica, accompagnano lo spettatore in un percorso che odora di cenere, di pietra, di terra, di sale e di fatica, dove le note del musicista e la voce dell’attore creano momenti comici, drammatici, malinconici e surreali.
Fosco è lo scemo del villaggio con gli occhi arrossati che non vedevano, e, tra ricordi e canzoni, fa pensare all’andare della vita, si ritorna a quelle realtà antiche di paesi del sud, di pietre arse dal sole, di odore di sale, di sale che spacca la pelle e brucia le ferite.
In questo contesto si muove “Fosco ‘u salinaro”, che ha come alter ego solo Peppino, ‘u ciucciariello”, e il suo mestiere duro e faticoso, tutto per pochi ‘piccioli’.
Info e prenotazioni: 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)

 

Enzo SalomoneLo Scurnuso
Di: Benedetta Cibrario
Quando: 21 dicembre
Luogo: Salotto de Il Teatro Cerca Casa (Portici)
Orario: ore 20.30
Interpreti: Enzo Salomone
Note: Nella sua opera, Benedetta Cibrario ha voluto evocare ben tre epoche in cui ambientare la storia de “Lo Scurnuso”, un pastore presepiale, che nasce dalla mano felice di un giovane figuraro, Sebastiano, detto “purtuallo”, che dopo aver ricevuto i primi rudimenti da un maestro – Tommaso Iannaccone, gravemente malato di un’artrosi deformante—, in una Napoli barocca sospesa tra splendori e miserie, viene mandato a malincuore in una delle botteghe più rinomate del tempo a imparare un’arte di cui diventa eccelso esecutore. Al colmo della sua capacità musiva, Sebastiano ha il compito doloroso e nobile allo stesso tempo di ritrarre il maestro sul letto di morte, semisdraiato, con una gamba allungata e l’altra piegata, le mani e i piedi contratti in uno spasimo che quasi ne rivela la “vergogna”, lo “scuorno” della sua misera morte. Nasce così “Lo Scurnuso” un pastore di raffinata bellezza.
L’azione si sposta poi negli anni ’40 del ‘900. Per una serie di eventi, la statuetta, dopo oltre un secolo, arriva nelle mani del duca di Albaneta e di un geniale restauratore, Giovanni Scotti, che per guadagnarsi da vivere ha preferito il lavoro sicuro alle poste, ma è un genio del restauro e dell’allestimento presepiale. Nemmeno nel ricco presepe del duca “Lo Scurnuso”, però, trova la sua sede definitiva. Il duca, infatti, lo vende a un cardinale collezionista per ricavare la somma di denaro che permetta la fuga dei suoi cari in America ed evitare loro la guerra. L’ultimo atto si svolge ai tempi nostri, in costiera sorrentina, in una villa dove un padre separato regala la statuetta alla figlioletta Vicki come dono di benvenuto.
Info e prenotazioni: 334 334 7090 | 081 5782460

 

pochi poveriPochi Poveri
Di: Giovanni Chianelli
Quando: 21 dicembre
Luogo: Teatro Area Nord
Orario: ore 19:30
Interpreti: Greta Esposito, Luca Saccoia, Eduardo Scarpetta
Note: Tre persone si incontrano in tarda mattinata in un locale chiuso, in riva al mare.
Una giovane donna, intenta a sbrigare svogliatamente le mansioni di cameriera in un posto dove sa che non arriverà mai nessuno; un uomo sui 45 anni che sta provando alcuni brani musicali, mentre l’ultimo, più giovane, attende probabilmente un appuntamento.
Nell’attesa, parlano e si raccontano le proprie vite. Si fermano soprattutto sui rispettivi padri, assenti per vari motivi.
Nel seguito dell’incontro – a volte ironico, a volte teso – scoprono di avere anche altro in comune.
Info e prenotazioni: 081 5851096 | info@teatriassociatinapoli.it

 

storia di uno schiaccianociStoria di uno schiaccianoci
Quando: 23 dicembre
Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio – rassegna La Laterna Magica
Orario: 17:30
da un’idea di Simona Di Maio
dall’omonimo libro di Dumas, che ispirò Čajkovskij per il suo celebre balletto “Lo Schiaccianoci”.
Regia e drammaturgia: Sebastiano Coticelli e Simona DI Maio
Interpreti: Luca Di Tommaso e Simona Di Maio
Note: Drosselmayer, inventore di automi, costruttore di marchingegni curiosi, esperto nell’arte di dar vita agli oggetti rotti, racconta di come la piccola Marie viva un’avventura meravigliosa e sbalorditiva grazie al piccolo schiaccianoci di legno che riceve in regalo a Natale.
“Il buffo schiaccianoci – ci racconta Drosselmayer – era appoggiato sotto l’albero di Natale ed aspettava il suo turno per essere visto. Di lì a poco diviene il preferito di Marie ed insieme vivono incredibili avventure, lottando contro il re dei topi e avventurandosi nel regno delle bambole”.
Una fiaba immortale, dove la realtà supera la fantasia, narrata attraverso macchine per le immagini che ricordano gli antichi zootropi, le lanterne magiche, i taumatropi fino alle più moderne tecniche di visione.  La visione della storia è accompagnata dalle musiche di Čajkovskij in un gioco di voce e azione che incanta e diverte.
Info e prenotazioni: 081 410 44 67 | inscenasrl@gmail.com

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