Nei prossimi giorni a teatro…
Tutti gli spettacoli in scena in Campania fino al 20 gennaio.
di Irene Bonadies e Gabriella Galbiati
ELVIRA (Elvire Jouvet 40)
Di: Brigitte Jacques
Quando: dal 8 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Bellini
Orario: feriali ore 21:00: domenica ore 18:00
Interpreti: Toni Servillo e con Petra Valentini, Francesco Marino e Davide Cirri
Regia: Toni Servillo
Note: Dopo una lunga tournée internazionale torna al Teatro Bellini Elvira, la creazione con cui Toni Servillo ha coraggiosamente portato in scena alcune delle lezioni di teatro di Louis Jouvet. «Elvira porta il pubblico all’interno di un teatro chiuso, quasi a spiare tra platea e proscenio – spiega lo stesso Toni Servillo – con un maestro e un’allieva davanti a un sipario tagliafuoco che non si alzerà mai, un particolare momento di una vera e propria fenomenologia della creazione del personaggio. Un’altra occasione felice, offerta dalle prove quotidiane del monologo di Donna Elvira nel quarto atto del Don Giovanni di Molière, consiste nell’opportunità di assistere ad una relazione maieutica che si trasforma in scambio dialettico, perché il personaggio è per entrambi un territorio sconosciuto nel quale si avventurano spinti dalla necessità ossessiva della scoperta. Louis Jouvet formula a proposito dell’attore la famosa distinzione comédien/acteur e dice precisamente: “il comédien è per così dire il mandatario del personaggio, mentre l’acteur delega sé stesso personalmente. Il comédien esiste grazie allo sforzo, alla disciplina interiore, a una regola di vita dei suoi pensieri, del suo corpo. Il suo lavoro si basa su una modestia particolare, un annullarsi di cui l’acteur non ha bisogno”. Trovo il complesso delle riflessioni di Jouvet particolarmente valido oggi per significare soprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere di recitare, che rischia di essere svilito in questi tempi confusi»..
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it
Napoli e Viviani. Concerto di Maria Nazionale
Quando: 9 gennaio
Luogo: Teatro Karol di Castellammare di Stabia
Orario: 20:30
Note: Grande musica per festeggiare il compleanno di Raffaele Viviani con un “omaggio” a lui dedicato da Maria Nazionale, straordinaria interprete e celebrata protagonista della scena musicale italiana. Ultimo appuntamento in programma per Cantieri Viviani, al termine della sua seconda stagione, è Napoli e Viviani. Concerto di Maria Nazionale, di scena mercoledì 9 gennaio 2019, al Teatro Karol di Castellammare di Stabia (ore 20.30, Via Salvador Allende 4, ingresso euro 5).
Grande temperamento e sensibilità, Maria Nazionale incontra il pubblico dei Cantieri Viviani per rendere il suo personale omaggio al grande autore stabiese. Protagonista di grandi appuntamenti musicali, di trasmissioni televisive e di spettacoli teatrali, dopo il grande successo di Fado Napoletano presentato nello scorso novembre al Teatro Trianon Viviani di Napoli, Maria Nazionale ritorna in scena al teatro Karol di Castellammare di Stabia con un suggestivo spettacolo dedicato a Napoli e alla sua canzone classica ma che per l’occasione si arricchisce di alcuni momenti che rendono omaggio al genio di Raffaele Viviani. Un concerto presentato in esclusiva per Cantieri Viviani nel giorno che chiude le manifestazioni per il 130° anniversario dalla nascita del grande drammaturgo stabiese. In scena con Maria Nazionale una formazione composta da Erasmo Petringa (violoncello, oud e mandola), Aniello Palomba (chitarra classica), Valerio Mola (contrabbasso), Emidio Petringa (percussioni e direzione musicale).
Con questa serata termina la programmazione 2018 di Cantieri Viviani, l’articolato progetto di formazione e spettacolo ideato da Giulio Baffi e realizzato dalla Regione Campania, attraverso la Fondazione Campania dei Festival, con la collaborazione del Comune di Castellammare di Stabia, de Le Nuvole e di Vesuvioteatro.org.
Un complesso di iniziative artistiche e didattiche, che si è avvalso della consulenza di Antonia Lezza e Pasquale Scialò, attraverso il quale, con attività di spettacolo, mostre, iniziative rivolte al sociale che hanno coinvolto centinaia di giovani si sono aggiunte nuove esperienze al percorso di conoscenza e diffusione della figura e dell’arte di Raffaele Viviani avviato nel 2016 e proseguito fino ad oggi tra Castellammare di Stabia e Napoli. Un’iniziativa di grande seguito, segnata dal successo, e che ha centrato l’obiettivo di recuperare e reinventare l’opera e il territorio umano, poetico, culturale, teatrale e musicale del grande autore nato a Castellammare di Stabia il 10 gennaio del 1888 e morto a Napoli il 22 marzo del 1950.
Info: fondazionecampaniadeifestival.it – info@fondazionecampaniadeifestival.it – 081 18199179
Oedipus
Ideazione e regia: Robert Wilson
Quando: dal 9 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 30 dicembre e 6 gennaio ore 18:00; 1 e 5 gennaio ore 19:00; 2 e 3 ore 17:00; 4 ore 21:00
Interpreti: Mariano Rigillo, Angela Winkler, Dickie Landry (sax), Michalis Theophanous, Alexis Fousekis, Meg Harper, Kayije Kagame, Casilda Madrazo, con la partecipazione di Alessandro Anglani, Marcello di Giacomo, Laila Gozzi e con Emanuele D’Errico, Francesca Fedeli, Annabella Marotta, Gaetano Migliaccio, Dario Rea, Francesco Roccasecca, Beatrice Vento (Scuola del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale)
Note: Accolto con successo di critica e di pubblico – replicati alle rappresentazioni site specific dello scorso ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza – al centro di questo Oedipus c’è il rapporto tra la materia, lo spazio e la luce, in una concezione della messa in scena tipica del regista e performer americano, che abbatte ogni confine tra teatro, danza, musica ed arte figurativa.
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
Il mercante di Venezia
Drammaturgia e Regia: Laura Angiulli
Quando: dal 9 al 20 gennaio
Luogo: Galleria Toledo
Orario: feriali ore 20:30; festivi ore 18:00
Interpreti: Paolo Aguzzi, Giovanni Battaglia, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Gennaro Maresca, Antonio Marfella, Caterina Pontrandolfo, Fabiana Spinosa, Antonio Speranza
Note: Opera straordinaria, nella leggerezza solo fittizia della fabula tesse un nodo drammatico, che ne attraversa senza soluzione la materia compositiva.
Senza soluzione, si diceva, perché nell’apparente happy ending della vicenda resta aperto con inalienabile amarezza il versante etico dell’opera, sollevando incertezze proprio su quella felicità che nelle conclusioni di una commedia dovrebbe spartirsi fra tutti, e che in questo caso, invece, lascia aperto sul campo un dibattito impossibile a definirsi sul come, nel rovesciamento dei canoni della logica corrente, il carnefice venga infine a trovarsi vittima.
Il mercante di Venezia è costruzione complessa, e sembra sfuggire a una precisa definizione di genere, perché se è vero che pare muovere nell’agile evolvere della leggerezza tutto quanto attiene a Belmonte -l’isola sospesa nell’attesa del compimento del promesso amore-, e all’universo di Portia –desiderio, astuzia travestimento, e ancora una volta, nell’accorta capacità d’impresa del personaggio femminile, l’abilità di portare a buon fine gli eventi-, per contro, in un rituale che come che sia richiama il sangue, lievita il versante oscuro, di Shylock e del drammatico epilogo della di lui sorte, irrimediabilmente condotta a mortificazione e sventura. Laura Angiulli
Info e prenotazioni: 081425037 | 081425824 |segreteria.galleriatoledo@gmail.com
Casa Corella
Di: Eduardio Scarpetta
Quando: dal 10 al 13 e dal 18 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Totò
Orario: feriali ore 21:00; sabato ore 17:30 e 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Davide Ferri, Rosario Verde e Rosario Minervini
Regia: Gaetano Liguori
Note: Casa Corella” ispirata al “Tacchino” di George Feydeau e a “Madama Sangenella” di Eduardo Scarpetta. Riscritta e diretta da Gaetano Liguori, ben collegato all’opera di colui che dopo Moliére è stato considerato come uno dei più grandi autori della comedia francese ed ispirato al grande innovatore del teatro napoletano, la messinscena si snoda, attraverso i canoni tradizionali della commedia degli equivoci con mille intrecci e scoppiettanti colpi di scena. La figura tradizionale di Felice Sciosciammocca è, in questo caso, meno maschera, e la sua stilizzazione è arricchita da insoliti risvolti umani.
Info e prenotazioni: 081296051 | info@teatrototo.it
The Influencer
Di: Daniele Marino
Quando: dal 10 al 13 gennaio
Luogo: Teatro TRAM
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Marco Montecatino, Antonella Liguoro, Daniele Marino
Regia: Daniele Marino
Note: Il racconto di Nicolas e della sua ascesa nel mondo del web marketing. Solo i numeri contano, le visualizzazioni, la maschera collaudata da dare in pasto ai followers. Il sogno di una carriera social si trasforma in qualcosa di sinistro, un ripetuto spot senza fine. Nulla eviterà lo schianto con la realtà e con il vero se stesso che lo attende. In quest’epoca votata ai social e alla comunicazione virtuale la nuova produzione Rena Libre prova a interrogarsi su quale sia la direzione intrapresa con l’avvento di questa nuova forma di interazione con il reale. “The influencer” getta un amo nella miriade di contraddizioni che queste pratiche hanno creato e come hanno modificato i nostri stili di vita.
Info e prenotazioni: 342 1785930 (anche whatsapp) | tram.biglietteria@gmail.com
Creditori
Di: August Strindberg
Quando: dal 11 al 27 gennaio
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: feriali ore 21:15; giovedì ore 19:00; domenica ore 18:30; lunedì riposo
Interpreti: Orlando Cinque, Arturo Muselli, Maria Pilar Pérez Aspa
Regia: Orlando Cinque
Note: Adolf si confida con il suo nuovo amico Gustav. Gli parla dell’immenso amore che nutre per la moglie Tekla e delle sue insicurezze rispetto alla relazione con lei – relazione che ha minato anche la sua salute. Dopo aver conquistato la fiducia di Adolf e aver acceso in lui la scintilla del dubbio, Gustav consiglia ad Adolf di mettere alla prova Tekla: prima osserverà l’amico nell’intimità coniugale, poi gli darà la possibilità di spiarla e di vedere com’è la sua donna quando lui non c’è. Gustav sembrerebbe avere a cuore la sorte del matrimonio di Adolf, ma non è per amicizia che ha architettato il suo piano. La trama di Creditori – capolavoro di August Strindberg del 1888, tra i meno rappresentati in Italia seppure di sconvolgente attualità – potrebbe essere vista come un tipico dramma borghese: una storia di amore coniugale, di tradimento e di vendetta. Eppure, a un livello di lettura più profondo, il testo racchiude una materia sulfurea e perturbante, che ribolle di un personale bisogno di vendetta, trasformato – con spaventosa lucidità – in una esplosiva macchina teatrale.
Costruito per “portare alla luce” la vera natura dei rapporti tra Uomo e Donna – il meccanismo di persuasione, la capacità di manipolazione e perfino il “cannibalismo” che talvolta caratterizzano questi rapporti – Creditori riesce a svelare in maniera cruda e diretta i misteriosi percorsi della psiche attraverso i quali un rapporto d’elezione può ridursi a una fredda contabilità degli affetti.
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it
Vetiver. Essenze di una profumiera
Di: Fabio Pisano
Quando: 11 gennaio
Luogo: Salotto del Teatro Cerca Casa (Portici)
Orario: ore 20:30
Interpreti: Melania Esposito, e Jennà Romano alla chitarra
Note: Il monologo racconta la vicenda di una profumiera Nathalie, che, ripercorrendo tutti i momenti più importanti della sua vita, cerca di arrivare a condensare l’essenza prima della vita e quindi dell’uomo: è alla ricerca del profumo vero e naturale, scevro di tutto. Povero di esperienze, dubbi, amori, sofferenze, gioie, dolori.
Attraversa le tre “note” d’un profumo, ossia nota di testa, nota di cuore e infine nota di fondo. Tutte e tre le “note”, saranno esplicate in tre monologhi diversi sulla sua vita. L’epilogo conduce sì Nathalie a trovare l’essenza che tanto agogna, ma, al contempo, essendo la SUA essenza, ella si spegne pian piano, e senza alcun odore. Fino ad evaporare. Proprio come un profumo, in seguito al suo processo evolutivo.
Lo spettacolo si avvale delle musiche originali composte da Jenna’ Romano, leader dei Letti sfatti.
Info e prenotazioni: 334 334 7090 | 081 5782460
Carlotta e il giovane Werther
Quando: dal 11 al 13 gennaio
Luogo: Quartieri Airots
Orario: 21
Testo e regia: Manuel Capraro
Interpreti: Federica Di Cesare, Lorenzo Giovannetti e Massimo Sconci
Trama: Lo spettacolo inaugura la rassegna teatrale “Allegati” a cura di Quartieri Airots, con la quale l’associazione napoletana ribadisce il proprio concetto di teatro ampliato e aperto verso una pluralità di linguaggi e realtà culturali a confronto. L’allegato è rappresentato da una graffetta, segno distintivo del tempo corrente; ed è ai nuovi gruppi che la rassegna affida l’interpretazione del nuovo, del futuro prossimo.
Carlotta e il giovane Werther è una messa a fuoco differenziata, un voluto decentramento che sposta l’asse di attenzione da Werther a Carlotta, attraverso un’analisi puntuale della sua vita, che assurge a simbolo di donna ombra, una delle tante ancora oggi vittime di una società che fatica a stare al passo con l’evoluzione dei ruoli. Una vita in apparenza tranquilla quella di Carlotta, trincerata dietro una schiera di uomini: padre, marito, fratelli. Ma al caro prezzo di una libertà violata, senza impulsi da saziare, confini da valicare. Alberto, il marito, è un uomo rude, banale, incurante e Carlotta ne prende coscienza quando incontra il giovane, affascinante Werther. La loro relazione, grazie alla profondità di un amore libero e giocoso quanto puro, che li lega vicendevolmente, determina la rottura delle convenzioni sociali. La vicenda racconta l’evoluzione di una donna, l’evasione dalla realtà e la sua dolorosa presa di coscienza.
Info e prenotazioni: info@airots.it – 081 18498998
La testa sott’acqua
Di: Helena Tornero
Quando: dal 11 al 13 gennaio
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Giampiero De Concilio, Mariano Coletti, Ciro Burzo e Arianna Cozzi
Regia: Riccardo Ciccarelli
Sinossi: Il lavoro teatrale prende le mosse da un vero episodio di bullismo, per raccontare la violenza che nasce dal disagio interiore vissuto dagli adolescenti nel momento in cui passano dall’essere bambini, dal mondo protetto e vellutato di innocenti, a quello degli adulti. Così in un’estate qualunque, un gruppo di ragazzi, Sara, Stefan, Josué e Thomas, che frequentano la piscina del loro quartiere — luogo di incontro, risate, di amori che nascono, ma a volte anche di forti scontri — si trovano ad affrontare le delusioni date dai desideri e dalla vita da adulti. Stefan è un ragazzo debole e influenzabile, a cui fa da contraltare Thomas, un bullo sicuro di sé che odia tutto e tutti, i due potrebbero in un primo momento apparire chiusi rispettivamente nel ruolo della vittima e del carnefice, ma si instaura tra loro un’ insana complicità. Quando Stefan vede Josué baciare Sara, la sua Sara, di cui è perdutamente innamorato, e racconta l’accaduto a Thomas, lui ha già in mente un piano per aiutare l’amico. E da abile manipolatore convince Stefan a mettere in atto quel piano radicale e crudele, un piano per convincere Sara a dimenticare definitivamente Josué. Un piano per far restare Josuè, per sempre, immerso sott’acqua.
Info e prenotazioni: 339 666 64 26 | info@nuovoteatrosanita.it
Omu Cani
Scritto, diretto ed interpretato da: Davide Dolores
Quando: dal 11 al 13 gennaio
Luogo: Teatro La giostra
Orario: feriali ore 20:30; domenica ore 19:00
Sinossi: A Mazara del Vallo, nel trapanese, uno strano personaggio all’inizio degli anni Quaranta suscita molto scalpore. È un barbone, sembra si chiami Tommaso Lipari, ha scontato alcuni anni di galera nel carcere di Favignana dopo aver abbandonato la famiglia a Moncalieri, giunto dalla natia Tunisi.
La vicenda di quest’uomo misterioso è il cuore dell’intenso monologo Omu Cani, scritto, diretto e interpretato da Davide Dolores, che arriverà a Napoli dopo la tournèe italiana, venerdì 11 gennaio 2019 alle ore 20.30 (in replica fino a domenica 13) negli spazi del Teatro La giostra, presentato da Dedalofurioso.
Solitario, schivo, randagio l’uomo accetta quanto offertogli per carità solo se buttato a terra, e da terra raccoglie anche il cibo, come un cane. Tale comportamento gli vale l’appellativo di “Omu Cani”, che man mano perde la connotazione dispregiativa per la ritrosia e l’umiltà che manifesta quando gli si rivolge la parola.
La curiosità serpeggia, chi ha paura via via si rinfranca, si accorge che il vagabondo ha maniere educate, parla un italiano perfetto e ha una grande abilità matematica al punto che i ragazzi gli chiedono spiegazioni e aiuto per i loro compiti.
Un dubbio si insinua tra i mazaresi: l’aspetto smilzo, i capelli neri, la carnagione scura, che lo facevano somigliare a un saraceno, la cicatrice, l’abilità matematica inducevano ad associarlo ad Ettore Majorana, il geniale fisico che aveva contribuito alla nascita della fisica moderna, sparito nel 1938. Nel 1973, quando Tommaso muore, al funerale solenne, voluto dal Comune partecipano migliaia di cittadini. Leonardo Sciascia si appassiona alla vicenda e studia il carteggio di Tommaso Lipari (o Ettore Majorana?), ma il giudice Paolo Borsellino esclude tale ipotesi analizzando le firme sul registro del carcere.
Davide Dolores scrive intorno alla vicenda un monologo che disegna tutte le sfaccettature dell’animo umano, e attraversa le varie tipologie e caratterizzazioni dei paesani, che si sorprendono, s’interrogano, si immedesimano, si commuovono, trascolorando dalla paura all’inquietudine e alla pietas per un essere che prospetta una diversa visione della vita.
Il testo sottolinea la chiave di lettura della dualità tra rifiuto e fascinazione, emarginazione e integrazione, disprezzo e rispetto, ostilità e compassione, esaltando il relativismo del punto di vista secondo il quale si può essere un clochard dignitoso o un genio che si mimetizza in un contesto dove tutti siamo stranieri.
Raccogliendo i discorsi del padre che ha conosciuto il senzatetto, il mazarese Dolores ha approfondito le sue conoscenze sul fisico Ettore Majorana, e ne fornisce una rilettura drammaturgica che coniuga le due vicende umane, dalle molteplici e affascinanti analogie.
Omu Cani è una storia vera, che, ancora oggi, a distanza di molti anni, suscita grandissima curiosità e lascia aperti numerosi spiragli.
Info e prenotazioni: 3492187511 | 3488100587 | lagiostrateatro@gmail.com
A’ Rota
Scritto e diretto da: Ramona Tripodi
Quando: 12 gennaio
Luogo: Spazio Comunale “Piazza Forcella”
Orario: ore 20:30
Interpreti: Ramona Tripodi e Marianita Carfora
Sinossi: La vicenda è ambientata nella Napoli del 1946, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, mentre la popolazione attende il riscontro del referendum che decreterà l’inizio o meno della Repubblica italiana. Tra le macerie, la vita continua a fiorire, anche dove non è desiderata e viene abbandonata nella ruota degli esposti
Info e prenotazioni: 338 686 60 78 – muricena.teatro@gmail.com
Kohlass e Corpo di Stato
Di: Marco Baliani
Quando: 12 e 13, dal 16 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: Kohlass ore 21.00 (sabato), ore 18.30 (domenica)
Corpo di stato ore 21.00 (mercoledì e giovedì), ore 18.30 (venerdì e domenica), ore 19.00 (sabato)
Interpreti: Marco Baliani
Note: Kohlhaas è lo spettacolo che ha inaugurato un nuovo modo di fare teatro in Italia, e che ha dato il via alla grande stagione del teatro di narrazione. Uno spettacolo che, però, riprende una tradizione antica, quella del racconto orale.
La storia di Kohlhaas è un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500, scritto da Heinrich von Kleist in pagine memorabili. E’ la vicenda di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenze sempre più incontrollabili, ma sempre in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena, fino a che il conflitto generatore dell’intera vicenda non si risolve tragicamente, lasciando intorno alla figura del protagonista un’ambigua aura di possibile eroe del suo tempo.
Dopo aver visto e ascoltato Kohlhaas, si potranno meglio comprendere le ragioni di Corpo di Stato. Il delitto Moro: una generazione divisa e il filo che li lega – come rimarca Baliani in una nota – poiché il tessuto è lo stesso: il rapporto conflittuale tra esigenza di rivolta contro l’ingiustizia e assunzione del ruolo di giustiziere.
Questa volta, però, non siamo nella Germania del 1500, ma nel nostro passato prossimo. È sempre difficile raccontare qualcosa che è così vicino a noi, specie se quel qualcosa ha inciso profondamente sulle nostre esistenze e sulle nostre scelte. La materia è ancora così pulsante e non dipanata dalla lontananza, che si rischia allora di leggerla col senno di poi, filtrandola e mettendola a distanza di sicurezza.
Nei cinquantacinque giorni della prigionia di Moro, Marco Baliani racconta di una lacerazione, di come il tema della violenza rivoluzionaria abbia dovuto fare i conti con un corpo prigioniero, e come questa immagine, divenuta spartiacque per scelte fino a quel momento rimandate, abbia fatto nascere domande e conflitti interiori non più risolvibili con slogan o con pratiche ideologiche.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it
Pinocchio nel paese dei Bacucchi
Di: Carlotta Boccaccino
Quando: 12 e 13 gennaio
Luogo: Mulino Pacifico di via Appio Claudio (Benevento)
Orario: ore 18:00
Interpreti: Assunta Maria Berruti, Carlotta Boccaccino e Antonio Dell’Isola
Note: Pinocchio è un burattino ingenuo, è stato costruito da poco e ancora non conosce come va il mondo. Animato dalla sua curiosità e da un innato spirito d’avventura si caccia sempre in un sacco di guai.
Pinocchio ha combinato un nuovo pasticcio, ha venduto le pagine del suo libro alla coppia di truffatori più famosa di tutte, il Gatto e la Volpe. A scoprire il misfatto è stata la Fata Turchina, la poverina voleva raccontare la fiaba di Pinocchio, ma ha trovato solo brandelli di fogli. Il burattino è ora costretto a ricercare tutte le pagine del suo libro, altrimenti la sua storia non avrà più un lieto fine. Rintraccia il Gatto e la Volpe per chiedergli indietro le pagine, ma i due lo ingannano ancora una volta: raccontandogli di averle lasciate nel paese dei Balocchi. Pinocchio si incammina per la strada indicata dai due compari e presto arriva non nel paese dei balocchi, ma nel paese dei bacucchi. Chiede aiuto a due arzille vecchine per ritrovare le preziose pagine del suo libro. Le due un po’ sorde, un po’ cieche, un po’ tonte lo indirizzano nei posti più improbabili. Stanco di andare in giro a vuoto Pinocchio si siede con le vecchine e si dedica a dar da mangiare ai piccioni. Prende anche lui il suo cartoccio di semini e scopre con stupore che è fatto proprio delle pagine del suo libro. Finalmente ha ritrovato la sua storia, corre dalla Fata Turchina che gli racconta del suo lieto fine e lo trasforma in un bambino vero
Info e prenotazioni: 082447037 | info@solot.it
POWER_GAME (Affinità)
Quando: 12 e 13 gennaio
Luogo: Palazzo Fazio, via Seminario – Capua (CE).
Orario: sabato ore 20:30, domenica ore 18:30
Interpreti: Valerio De Vita, Ricky Bonavita
Coreografia e Regia: Ricky Bonavita
Note: “Affinità“ è il sottotitolo con il quale il coreografo descrive in maniera sintetica un passo a due maschile tratto dalla sua opera più ampia „Power_game“. “Basta che uno si dichiari libero, e subito avverte la costrizione. Se osa riconoscere la costrizione, ecco che si sente libero.” (Johann Wolfgang Goethe – Le affinità elettive – Parte 2, cap 5). Siamo in un’epoca in cui il turbine tecnologico è sempre più incalzante e dirompente, eppure le relazioni umane continuano a riproporre le tematiche, i giochi, le dinamiche e le problematiche di sempre; cambiano solo le modalità di accesso e di connessione, come ci si approccia e ci si rapporta. Tutto ciò diventa pretesto per un’esplorazione coreografica che traduce i tentativi relazionali tra le persone mediante simboliche lotte tra i performer. Avvicinamenti e allontanamenti vengono percorsi nella logica della dipendenza “with and without you” e dei giochi di potere. Nel frattempo, la ricerca dell’altro, espressa come tentativo di riempire il vuoto dato dalla propria incostanza e fragilità, sembra mettere in luce una faticosa mediazione tra la difficoltà all’abbandono dell’esser umano, il desiderio e l’amore. In Affinità ci troviamo di fronte a una traccia narrativa molto forte che si svolge tra situazioni ironiche e al tempo stesso drammatiche, svelandosi allo spettatore nel pieno delle proprie emozioni.
Info e prenotazioni: 3389924524 – info@antonioiavazzo.it | beatrice@mestieridelpalco.it |3343638451 gianniarciprete@libero.it
Hòios eì
Quando: 12 e 13 gennaio
Luogo: Palazzo Fazio, via Seminario – Capua (CE).
Orario: sabato ore 20:30, domenica ore 18:30
Interpreti: Sabrina d’Aguanno – Sonia Di Gennaro – Danzatori della Compagnia
Coreografia e Regia: Elena d’Aguanno
Note: Hòios eí (ciò che sei) è un invito a lavorare sull’individualità, a sviluppare l’individualità, ma è contemporaneamente un grido di ribellione contro l’appiattimento culturale, contro l’omologazione, contro la standardizzazione. È un appello rivolto agli artisti coinvolti a lavorare sulle proprie emozioni, sul proprio sentire attraverso il corpo, e a trasmettere ciò attraverso il movimento, ognuno secondo la propria modalità e espressione individuale Il concetto ha origini lontane: il poeta greco Pindaro, uno tra i maggiori esponenti della lirica greca, così diceva in una sua ode “Divieni ciò che sei, diventa ciò che hai appreso di essere”, una riflessione sull’individuo ripresa poi nel corso dei secoli da filosofi e pensatori, ognuno con la propria interpretazione, basti ricordare fra tutti Friedrich Nietzsche o uno dei pensatori contemporanei più interessanti, Umberto Galimberti. La crescita, lo sviluppo individuale non hanno luogo attraverso imposizioni da parte di un altro individuo, ma quando ci si concede il tempo e l’energia di essere ciò che si è, maturando la consapevolezza del proprio modo di essere e di stare al mondo, come punto di partenza per camminare verso la realizzazione di sé. È indispensabile avere il coraggio di riflettere sulle proprie esigenze, bisogna avere il coraggio di affrontare la solitudine, bisogna avere il coraggio di sapersi mettere in discussione, di cambiare opinione e di sperimentare attraverso la condivisione, concetto ben diverso dall’imitazione e dall’omologazione. Accogliere nuove proposte, stimolare la creatività attraverso diverse interpretazioni di uno stesso pensiero, Hòios eí è questo, è uno strumento espressivo per chi ne è interprete e per chi ne sarà spettatore. Non essere come gli altri, mettersi in gioco, confrontarsi, essere aperti alla conoscenza del nuovo e dell’altro, senza essere uguali a tutti i costi, usando come strumento l’arte in generale e la danza in particolare, per ottenere attraverso un canale privilegiato di espressione, la possibilità di avvicinarsi, anche solo per un istante, alla emozione che l’assoluta purezza di un’opera d’arte può trasmettere.
Info e prenotazioni: 3389924524 – info@antonioiavazzo.it | beatrice@mestieridelpalco.it |3343638451 gianniarciprete@libero.it
Elegia
Quando: 12 e 13 gennaio
Luogo: Palazzo Fazio, via Seminario – Capua (CE).
Orario: sabato ore 20:30, domenica ore 18:30
Interpreti: Valerio De Vita, Ricky Bonavita
Coreografia e Regia: Ricky Bonavita
Note: Una libera indagine sul personaggio maschile, decontestualizzato da condizionamenti storici o narrativi, osservato attraverso vari aspetti della sua molteplice identità, della sua anima, delle sue relazioni e del suo vissuto emozionale. Più tipologie di personaggio si alternano e si incontrano sulla scena, dando luogo a suggestioni e atmosfere oniriche, nostalgiche, conflittuali, poetiche, solitarie o condivise, forti e fragili al tempo stesso, in un’ancestrale complicità di intenti e di emozioni. Sulle partiture musicali di repertorio, che si alterneranno a creazioni musicali in linea con i contenuti dei vari quadri delineando la drammaturgia di tutto il lavoro, i corpi si rivelano e si scoprono all’interno di un mood emozionale in continuo divenire; inoltre, il pianoforte che accompagnerà la performance, sarà l’elemento trainante e seducente volto a condurre i performer in un viaggio introspettivo dell’inconscio, attraverso una continua scoperta di diverse possibilità espressive e comunicative, di mondi interiori e di fragilità nascoste.
Info e prenotazioni: 3389924524 info@antonioiavazzo.it | beatrice@mestieridelpalco.it |3343638451 gianniarciprete@libero.it
Comicissimi fratelli. Il pubblico ha sempre ragione
Scritto e diretto: Gianfranco Gallo
Quando: dall’11 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: venerdì 11 gennaio 2019 ore 21:00, sabato 12 gennaio ore 21:00, domenica 13 gennaio ore 18:00, martedì 15 gennaio ore 21:00, mercoledì 16 gennaio ore 18:00, giovedì 17 gennaio ore 21:00, venerdì 18 gennaio ore 21:00, sabato 19 gennaio ore 21:00, domenica 20 gennaio ore 18:00.
Interpreti: Gianfranco Gallo e Massimiliano Gallo, anche Gianluca Di Gennaro, Bianca Gallo, Franco Pinelli, Arduino Speranza e Marco Palmieri
Note: La trama racconta di due fratelli, attori in un piccolo teatro partenopeo, che all’inizio del ‘900 si separano. Uno dei due decide di andare a lavorare nella compagnia di Scarpetta, tradendo dunque, dal punto di vista dell’altro, il Teatro di Tradizione in un suo momento di crisi. Volutamente non esiste riferimento temporale se non quello molto indefinito del passaggio dal Teatro popolare a quello borghese. “In più ho di proposito mischiato le carte, presentando come successiva la farsa del secondo tempo, che invece è precedente a quella del primo. Tutto deve essere solo al servizio del gioco, della trama, del divertimento”, spiega Gianfranco Gallo.
Info e prenotazioni: 081414243
Locas
Quando: dal 11 al 13 gennaio
Luogo: Teatro Sancarluccio
Orario: feriali 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Marcella Vitiello e Laura Pagliara
Regia: Niko Mucci
Note: Due donne, mai più diverse, l’una dall’altra, insieme nella sala d’attesa di una psichiatra: la prima energica in carriera, spesso al telefono, dichiara di essere li per chiedere informazioni per un’amica. La seconda, invece, sembra l’incarnazione popolare della psicotica, confessa i suoi desideri omicidi, la depressione e il suo stato di alienazione con semplicità. Donne cosi diverse per condizione ed estrazione sociale in poco più di un’ora, si conoscono, si confrontano e stringono forse un legame, che va oltre le regole sociali. Le protagoniste mostrano così a sè stesse e al pubblico la propria storia individuale e le proprie debolezze, sino ad un piccolo colpo di scena che ridefinisce i loro ruoli.
Info e prenotazioni: 081 410 44 67 | inscenasrl@gmail.com
La buona educazione
Ideazione, drammaturgia e regia di: Mariano Dammacco
Quando: 11 gennaio
Luogo: Auditorium Centro sociale di Salerno (Via Cantarella, 22 – quartiere Pastena)
Orario: ore 21:00
Interpreti: Serena Balivo
Sinossi: Una donna deve prendersi cura di un giovane essere umano, ultimo erede della sua stirpe. Deve ospitarlo nella sua vita, nella sua casa, nella sua mente, deve educarlo, progettare il suo futuro, deve contribuire all’edificazione di un giovane Uomo. Serena Balivo, Premio Ubu 2017 nella categoria nuova attrice o performer, dà vita sulla scena a questa donna, accoglie gli spettatori nel teatro della sua mente e condivide con loro la strada che percorre per cercare di assolvere al suo compito. Sarà all’altezza del compito? “La buona educazione” muove i suoi passi da alcune domande: quali sono i valori, i contenuti, le idee che oggi vengono trasmessi da un essere umano all’altro? Quali sono gli attori di questa trasmissione di contenuti? A cosa servono questi contenuti, questi valori, queste idee? A cosa ci preparano? Lo spettacolo rientra nella “Trilogia della fine del Mondo”, titolo che allude al porre attenzione alle sfumature nuove della nostra società, che ci mostrano, appunto, che il mondo che conoscevamo e nel quale siamo nati cambia velocemente al punto da poter dire che è un mondo finito.
Info e prenotazioni: 329 4022021| info@erreteatro.it
Controvento. Storia di aria, nuvole e bolle di sapone
Di: Michele Cafaggi
Quando: 12 gennaio
Luogo: Teatro dei Piccoli
Orario: ore 12:00
Interpreti: Michele Cafaggi
Regia: Ted Luminarc
Sinossi: Oggi è grande festa in Teatro! È il 15 luglio del 1913 e sul palco c’è un bellissimo biplano interamente costruito dal nostro aviatore in persona che dopo un breve discorso partirà per la grande avventura!
Tra lo scetticismo di alcuni e l’entusiasmo di altri, il nostro eroe si alzerà presto in volo e ci porterà in mondi sconosciuti, meravigliosi e lontani, forse troppo lontani…
Raffiche di vento, morbide e schiumose nuvole, gigantesche bolle di sapone, ci accompagneranno in un viaggio al di là dei confini terrestri, in compagnia del nostro eroe aviatore, un moderno Icaro, spaventato e coraggioso, spericolato e pasticcione, ma determinato a realizzare i suoi propositi a costo di dover sacrificare le cose a lui più care.
Dedicato a tutti i sognatori, più o meno eroici, che non hanno mai lasciato nulla di intentato. “Controvento” è il nuovo spettacolo in “solo” di Michele Cafaggi, clown e attore che da molti anni lavora con la tecnica delle bolle di sapone. Ogni spettacolo nasce da una
ricerca sulle tecniche, gli oggetti e le storie da raccontare. Spettacoli senza parole dove magia, clownerie, bolle di sapone e arti circensi si fondono per dare vita a spettacoli di raffinato divertimento adatto ad un pubblico di ogni età.
Info e prenotazioni: 0812395653| info@lenuvole.com
Shakespea Re di Napoli
Di: Ruggero Cappuccio
Quando: dal 11 al 13 gennaio
Luogo: Teatro Sannazzaro
Orario: feriali ore 21:00; festivi ore 18:00
Interpreti: Claudio Di Palma, Ciro Damiano
Regia: Ruggero Cappuccio
Note: La vicenda dei Sonetti diventa nelle mani dell’autore un pretesto per realizzare un’operazione artistica affascinante, che pone in relazione due universi apparentemente incomunicabili, quello del teatro elisabettiano e quello del barocco napoletano, e compie un’ardita sperimentazione linguistica. Ma, al contempo, assurge a riflessione sul valore e la musicalità della lingua partenopea. L’opera è ambientata nel castello del viceré di Napoli, che, in una misteriosa notte di Carnevale, si popola di presenze insolite e suoni presaghi: sono i segni della sfida impietosa tra l’autore, il genio, la bellezza e la morte dei quali rendono protagonisti, in un dialogo serrato e poetico, Zoroastro e Desiderio, alla ricerca del misterioso W.H. al quale Shakespeare dedica i suoi 154 Sonetti. «In molti – così Ruggero Cappuccio, che della pièce è anche regista – hanno teorizzato interno all’origine ispirativa dei 154 Sonetti di Shakespeare. Da un’attenta lettura dei versi si deduce che il giovane amico ‘…dai profondi occhi sognanti…’, per il quale Shakespeare innalzava il suo canto struggente, doveva essere una persona in grado di rappresentare un fattore vitale per l’evoluzione dell’arte drammaturgica del grande William. In Shakespea Re di Napoli il mistero dei Sonnets si addensa in una storia in cui le antiche suggestioni legate a Willie Huges e l’attore fanciullo del teatro elisabettiano, sfociano in un racconto che nella fantasia e nella forza immaginativa pone radici per una pura in intuizione poetica sulla natura dei Sonetti». Di qui, attraverso la forza e la magia della lingua napoletana del Seicento, si dipana un testo che unisce la goliardia al dramma profondo, alimentato da alcune inesauribili fonti spirituali dalle quali l’uomo attinge da sempre per realizzare l’arte: l’amore, il genio, la bellezza, la morte.
Info e prenotazioni: 081 411723 | 081 418824 | info@teatrosannazaro.it
Il bambino dalle orecchie grandi
Di: Francesco Lagi
Quando: dal 12 al 13 gennaio
Luogo: Teatro Area Nord
Orario: feriali ore 20:30; festivi ore 18:00
Interpreti: Anna Bellato, Leonardo Maddalena
Regia: Francesco Lagi
Note: C’è una coppia, un uomo e una donna che si sono appena conosciuti.
Sono due persone che si avviano a stare insieme tra note lievi e incerte in bilico tra il loro presente e il loro passato.
Tra la sensazione di essere un amore tutto nuovo ma anche in qualche modo già vissuto. C’è lo stupore di avere a che fare con una persona e di non capire bene chi sia, lo straniamento e la grazia di questa sensazione. La possibilità di essere una coppia e la paura di scambiare il caso per il destino. C’è la raccolta punti della marmellata e la sindrome di non mettere mai i tappi alle cose. Ci sono alcune morti e la questione se i vegetariani possano mangiare il pesce oppure no. C’è il suono delle cose che si rompono e che quando sono rotte non si aggiustano più. L’ipotesi, improbabile ma possibile, di essersi già conosciuti prima, chissà quando in una vita precedente. E poi c’è il bambino, quello dalle orecchie grandi, che dichiara la sua esistenza. Quel bambino che potrebbe rimanere un’ipotesi ma anche nascere e diventare realtà.
Info e prenotazioni: 0815851096 | info@teatriassociatinapoli.it
La cantata del vero e falso lume tra pastori falsi e veri
Quando: 12 gennaio
Luogo: NEST Teatro
Orario: ore 20:30
Interpreti: Chiara Di Girolamo, Gaetano Amore e Nicola Ciancio, Mariano Bauduin, Maurizio Graziano, Pasquale Presutti, Armando Aragione, Francesca Morgante, Giuliana Feola, Sara Giglio, Matteo Mauriello, Barbara Lombardi e “La corale per San Giovanni”
Note: Pensato come uno spettacolo che unisce drammaturgia e musica, “La cantata del vero e falso lume” si struttura in vari momenti di canto e recitazione, legati dalla Sacra rappresentazione del Natale.
Letteratura contemporanea e composizioni musicali classiche rivivono insieme nell’atmosfera natalizia di un presepe e delle sue voci narranti. A brani tratti da “La Cantata per la notte di Natale” di Alessandro Scarlatti e dal teatro religioso della “Cantata dei Pastori” di Andrea Perrucci si uniscono brani natalizi della tradizione campana. Ad interpretarli ci sono voci soliste accompagnate da attori/cantanti della Compagnia Gli Alberi di
Canto Teatro e da La Corale per San Giovanni. La descrizione degli aspetti magico-religiosi e popolari del presepe napoletano, luogo di incontro dei pastori, è affidata al personaggio di San Giuseppe, interpretato dallo stesso Mariano Bauduin.
A tendere le fila della struttura generale, riprendendo passi di Saramago e Pasolini, sarà un Evangelista, una voce recitante individuata nella figura di Padre Alex Zanotelli. La sua presenza costituisce un elemento di raccordo, un anello metatemporale, che riporta tutti gli elementi religiosi, teatrali, musicali e poetici della rappresentazione in una dimensione di “tempo presente”; un riferimento ai problemi della contemporaneità rafforzato dalla performance “La morte della Luna” dell’artista Peppe Zinno, dedicata a Pier Paolo Pasolini.
Info e prenotazioni: +39 3208681011 | Info.teatronest@gmail.com
Hip Op
Di: Marina Cioppa e Antimo Navarra
Quando: 12 e 13 gennaio
Luogo: Caos Teatro (Villaricca)
Orario: feriali ore 21:00: domenica ore 19:00
Interpreti: Michele Brasilio
Regia: Michele Brasilio
Note: Un uomo e la sua fobia. L’incapacità di raccontare la sua storia, ma essere preparato a viverla.
L’indomani e la certezza di vivere gli eventi secondo un ordine prestabilito. Una strada da percorrere e la necessità di correre più veloce del tempo. Questa è la storia di un uomo che sa dove iniziano le sue parole e dove finiscono.
Info e prenotazioni: 3284566017 | info@caosteatro.com
Gli innamorati
tratto dall’omonimo testo di Carlo Goldoni
Adattamento: Antimo Casertano e Daniela Ioia
Quando: dal 11 al 13 gennaio
Luogo: Teatro Civico 14 (Caserta)
Orario: feriali ore 21:00; sabato ore 18:00; domenica ore 19:00
Interpreti: Antimo Casertano, Daniela Ioia, Teresa Stesy Raiano, Giuseppe Fiscariello
Regia: Antimo Casertano
Note: Nel castello di Lohr in Bassa Franconia, Bianca visita la splendida collezione di specchi, tra questi ce ne è uno quasi magico che ripete le parole di chi si specchia. La ragazza, incantata da tal prodigio, non si accorge della chiusura del museo e resta intrappolata all’interno dello stesso. Dopo la chiusura misteriosi personaggi faranno la loro comparsa e coinvolgeranno Bianca in un’avventura che ricorda tanto quella di Biancaneve che in quel castello, pare, sia nata.
Info e prenotazioni: 0823 441399 | info@teatrocivico14.it
La solitudine si deve fuggire
Di: Manlio Santanelli
Quando: 12 gennaio
Luogo: Salotto del Teatro Cerca Casa (Santa Maria Capua Vetere)
Orario: ore 20:30
Interpreti: Federica Aiello
Note: Protagonista della vicenda scenica è la professoressa Eufemia di Frattocchie, insegnante di Storia dell’arte al liceo Papino Stazio, che dà il via ad un’intima confessione pubblica sulla disavventura amoroso-sessuale — nonché feticistica e paradossale —, che ne ha segnato l’esistenza dopo la visita al Museo etrusco di Frattocchie. Qui, l’irriducibile zitella viene ammaliata dalla vista del famoso Apollo di Frattocchie e “in un momento di estatica contemplazione si ritrova nella mano un pezzo niente affatto secondario del mirabile reperto archeologico”. La storia dai tratti grotteschi e surreali, ma carica di umanità e di tragedia, è un tipico esempio del teatro dell’assurdo santanelliano. A proposito del testo, l’autore e regista Manlio Santanelli rivela: «Se poi il cognome della professoressa corrisponde a quello dell’Apollo, la coincidenza non è casuale, ma proviene dallo sviluppo della vicenda messa in scena, sviluppo che in questa sede lasciamo sospeso. Ne consegue che il curioso di turno non potrà soddisfare la sua curiosità se non assistendo allo spettacolo».
Info e prenotazioni: 334 334 7090 | 081 5782460
Dissonanzen 2019/ La forza del dialogo
Quando: 14 gennaio
Luogo: Ridotto del Mercadante
Orario: 21
Note: Con il concerto d’inaugurazione della stagione 2019, Dissonanzen esplora il dialogo che si instaura tra il compositore e l’esecutore chiamato a dare il suo apporto creativo alla partitura. In programma lavori grafici che gli strumentisti devono interpretare e realizzare, brani di Sylvano Bussotti, Francesco Pennisi e Bruno Maderna appartenenti a un’epoca di forte contiguità tra la composizione contemporanea ed espressioni come il free jazz e l’improvvisazione libera. Tale contiguità trovò l’espressione più peculiare nel Gruppo d’Improvvisazione Nuova Consonanza e si conferma nella seconda parte di questo programma con l’esecuzione di un lavoro del grande sassofonista britannico Evan Parker. Il live darà anche l’occasione per presentare il nuovo CD di Dissonanzen pubblicato dall’etichetta Black Sheep Power Desco Music di Francesco D’Errico, contenente la registrazione del concerto tenuto dall’Ensemble con Evan Parker il 6 giugno 2014 presso la Sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.
Il disco si presenta come una rarità per gli amanti del free jazz e della libera improvvisazione. Evan Parker, uno dei massimi esponenti della musica improvvisata internazionale, si esibirà con i musicisti dell’Ensemble Dissonanzen. “Nella musica di Evan Parker pensiero e respiro sono continui, sono ciascuno strumento e misura dell’altro” (Stuart Broomer).
Virtuoso di livello assoluto, Parker sarà protagonista di una performance in cui la varietà timbrica del suo sax guiderà e si accompagnerà, con la sua forza dirompente, ai solisti dell’ensemble napoletano. Un concerto in cui le infinite cifre stilistiche del sassofonista daranno vita ad una imperdibile creazione estemporanea.
Info e prenotazioni: 081 5510336 | info@teatrostabilenapoli.it