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Gli spettacoli in programma in Campania dal 15 al 20 gennaio.

di Irene Bonadies e Gabriella Galbiati

Foto I kiwi di Napoli4I kiwi di Napoli
Di: Philipp Löhle
Quando: 15 gennaio
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: ore 21:00
Interpreti: Vincenzo Antonucci, Luigi Bignone, Anna De Stefano, Carlo Geltrude, Salvatore Nicolella, Alessandro Palladino, Federica Totaro, Beatrice Vento
Adattamento e regia: Carlo Geltrude
Note: “I kiwi di Napoli” nasce da una residenza che il drammaturgo tedesco Philipp Löhle ha condotto presso il Nuovo Teatro Sanità, a gennaio 2017. L’autore ha raccolto una serie di interviste fatte ai giovani attori della compagnia, e con loro ha visitato Napoli, facendo confluire il materiale nella stesura del testo. Lo spettacolo racconta il capoluogo partenopeo — in particolare le paure delle nuove generazioni viste con gli occhi dell’autore tedesco —, cercando di attraversare il velo sottile dei luoghi comuni che esiste tra la cultura italiana e quella tedesca. La vicenda si dipana attraverso le storie di un gruppo di giovani che, se all’inizio appaiono indipendenti l’una dall’altra, trovano nel finale un filo rosso che le unisce. Tre storie, tre emergenze, tre tipi di paura che attanagliano la mente dei protagonisti: la paura di non trovare lavoro e di potersi realizzare nella propria città; la paura che la criminalità organizzata possa occupare e gestire in qualche modo la propria vita e la paura atavica, quella che ereditiamo da generazioni, rappresentata dalla grande montagna assopita che può svegliarsi da un momento all’altro.
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it

 

ElviraELVIRA (Elvire Jouvet 40)
Di: Brigitte Jacques
Quando: dal 15 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Bellini
Orario: feriali ore 21:00: domenica ore 18:00
Interpreti: Toni Servillo e con Petra Valentini, Francesco Marino e Davide Cirri
Regia: Toni Servillo
Note: Dopo una lunga tournée internazionale torna al Teatro Bellini Elvira, la creazione con cui Toni Servillo ha coraggiosamente portato in scena alcune delle lezioni di teatro di Louis Jouvet. «Elvira porta il pubblico all’interno di un teatro chiuso, quasi a spiare tra platea e proscenio – spiega lo stesso Toni Servillo – con un maestro e un’allieva davanti a un sipario tagliafuoco che non si alzerà mai, un particolare momento di una vera e propria fenomenologia della creazione del personaggio. Un’altra occasione felice, offerta dalle prove quotidiane del monologo di Donna Elvira nel quarto atto del Don Giovanni di Molière, consiste nell’opportunità di assistere ad una relazione maieutica che si trasforma in scambio dialettico, perché il personaggio è per entrambi un territorio sconosciuto nel quale si avventurano spinti dalla necessità ossessiva della scoperta. Louis Jouvet formula a proposito dell’attore la famosa distinzione comédien/acteur e dice precisamente: “il comédien è per così dire il mandatario del personaggio, mentre l’acteur delega sé stesso personalmente. Il comédien esiste grazie allo sforzo, alla disciplina interiore, a una regola di vita dei suoi pensieri, del suo corpo. Il suo lavoro si basa su una modestia particolare, un annullarsi di cui l’acteur non ha bisogno”. Trovo il complesso delle riflessioni di Jouvet particolarmente valido oggi per significare soprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere di recitare, che rischia di essere svilito in questi tempi confusi».
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

OEDIPUSOedipus
Ideazione e regia: Robert Wilson
Quando: dal 15 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 15/01 ore 21.00, 16/01 ore 17.00, 17/01 ore 17.00, 18/01 ore 21.00, 19/01 ore 19.00, 20/01 ore 18.00
Interpreti: Mariano Rigillo, Angela Winkler, Dickie Landry (sax), Michalis Theophanous, Alexis Fousekis, Meg Harper, Kayije Kagame, Casilda Madrazo, con la partecipazione di Alessandro Anglani, Marcello di Giacomo, Laila Gozzi e con Emanuele D’Errico, Francesca Fedeli, Annabella Marotta, Gaetano Migliaccio, Dario Rea, Francesco Roccasecca, Beatrice Vento (Scuola del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale)
Note: Accolto con successo di critica e di pubblico – replicati alle rappresentazioni site specific dello scorso ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza – al centro di questo Oedipus c’è il rapporto tra la materia, lo spazio e la luce, in una concezione della messa in scena tipica del regista e performer americano, che abbatte ogni confine tra teatro, danza, musica ed arte figurativa.
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

Gianfranco e Massimiliano GalloComicissimi fratelli. Il pubblico ha sempre ragione
Scritto e diretto da: Gianfranco Gallo
Quando: dal 15 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: martedì 15 gennaio ore 21:00, mercoledì 16 gennaio ore 18:00, giovedì 17 gennaio ore 21:00, venerdì 18 gennaio ore 21:00, sabato 19 gennaio ore 21:00, domenica 20 gennaio ore 18:00.
Interpreti: Gianfranco Gallo e Massimiliano Gallo, anche Gianluca Di Gennaro, Bianca Gallo, Franco Pinelli, Arduino Speranza e Marco Palmieri
Note: La trama racconta di due fratelli, attori in un piccolo teatro partenopeo, che all’inizio del ‘900 si separano. Uno dei due decide di andare a lavorare nella compagnia di Scarpetta, tradendo dunque, dal punto di vista dell’altro, il Teatro di Tradizione in un suo momento di crisi. Volutamente non esiste riferimento temporale se non quello molto indefinito del passaggio dal Teatro popolare a quello borghese. “In più ho di proposito mischiato le carte, presentando come successiva la farsa del secondo tempo, che invece è precedente a quella del primo. Tutto deve essere solo al servizio del gioco, della trama, del divertimento”, spiega Gianfranco Gallo.
Info e prenotazioni: 081414243

 

foto_Amletino_2Amletino
Di: Simone Martini
Quando: 16 gennaio
Luogo: Teatro dei Piccoli
Orario: ore 17:00
Interpreti: Simone Martini, Luca Avagliano, Alessio Matricoli
Regia: Simone Martini
Note: “Amletino- riferisce in una nota Simone Martini autore, regista e attore – è una riscrittura poetica e ironica del classico shakespeariano, realizzato in comunione e stretta relazione con l’immaginario dell’artista e illustratore Andrea Rauch. Crediamo che la parola abbia un potere straordinario se utilizzata con cognizione di causa, per questo il nostro lavoro vuole ribadire l’importanza di confrontarsi con problematiche e modalità espressive alte e complesse già dalla piccola età e l’Amleto, pardòn Amletino, è forse uno dei testi più importanti della cultura e della filosofia occidentale. L’obiettivo è non perdere l’abitudine a utilizzare parole importanti nell’epoca dei tweet, quando la sintesi estrema spesso porta alla banalità. Il modo in cui parliamo influenza quello in cui pensiamo, ed è proprio un lavoro sul pensiero e sulla formazione dei più piccoli che ci ha spinto a scegliere Shakespeare”.
Lo spettacolo si muove all’interno di uno spazio bianco, dove i tre attori – Martini è in scena con Luca Avagliano e Alessio Matricoli – interagiscono con dei moduli scenografici come se fossero mattoncini giocattolo Lego, con cui costruiscono via via le scene dove la tragedia ha luogo. La struttura drammaturgica ricalca l’originale shakespeariana attenuando il carattere tragico e accentuando i toni leggeri e da commedia, pur non tradendo le parole del bardo.
Si parte, infatti, dall’inizio, dalla morte di un grande Re, il Re Amleto! Suo figlio Amletino lo incontra, ormai fantasma, sulle mura del castello di Elsinor! Il Re non è morto per cause naturali: è stato assassinato! Amletino dovrà vendicare suo padre ma non sarà così semplice e la sua vendetta avrà un prezzo molto alto da pagare.
I concetti fondamentali di vendetta, potere, famiglia, tradimento, morte, sovrannaturale costruiscono così in AMLETINO un gioco naturale e complesso, un gioco dove parole, immagini, scenografie, musica e capacità attoriale danno vita ad un viaggio all’interno delle domande fondamentali dell’essere umano e come ogni gioco a cui si gioca, lo si fa seriamente.
Info e prenotazioni: 0812395653 (feriali 9/17) 0812397299 (orari spettacoli) – info@lenuvole.com

 

Il mercanteIl mercante di Venezia
Drammaturgia e Regia: Laura Angiulli
Quando: fino al 20 gennaio
Luogo: Galleria Toledo
Orario: feriali ore 20:30; festivi ore 18:00
Interpreti: Paolo Aguzzi, Giovanni Battaglia, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Gennaro Maresca, Antonio Marfella, Caterina Pontrandolfo, Fabiana Spinosa, Antonio Speranza
Note: Opera straordinaria, nella leggerezza solo fittizia della fabula tesse un nodo drammatico, che ne attraversa senza soluzione la materia compositiva.
Senza soluzione, si diceva, perché nell’apparente happy ending della vicenda resta aperto con inalienabile amarezza il versante etico dell’opera, sollevando incertezze proprio su quella felicità che nelle conclusioni di una commedia dovrebbe spartirsi fra tutti, e che in questo caso, invece, lascia aperto sul campo un dibattito impossibile a definirsi sul come, nel rovesciamento dei canoni della logica corrente, il carnefice venga infine a trovarsi vittima.
Il mercante di Venezia è costruzione complessa, e sembra sfuggire a una precisa definizione di genere, perché se è vero che pare muovere nell’agile evolvere della leggerezza tutto quanto attiene a Belmonte  -l’isola sospesa nell’attesa del compimento del promesso amore-, e all’universo di Portia –desiderio, astuzia travestimento, e ancora una volta, nell’accorta capacità d’impresa del personaggio femminile, l’abilità di portare a buon fine gli eventi-, per contro, in un rituale che come che sia richiama il sangue, lievita il versante oscuro, di Shylock e del drammatico epilogo della di lui sorte, irrimediabilmente condotta a mortificazione e sventura. Laura Angiulli
Info e prenotazioni: 081425037 | 081425824 |segreteria.galleriatoledo@gmail.com

 

Creditori rettangolareCreditori
Di: August Strindberg
Quando: fino al 27 gennaio
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: feriali ore 21:15; giovedì ore 19:00; domenica ore 18:30; lunedì riposo
Interpreti: Orlando Cinque, Arturo Muselli, Maria Pilar Pérez Aspa
Regia: Orlando Cinque
Note: Adolf si confida con il suo nuovo amico Gustav. Gli parla dell’immenso amore che nutre per la moglie Tekla e delle sue insicurezze rispetto alla relazione con lei – relazione che ha minato anche la sua salute. Dopo aver conquistato la fiducia di Adolf e aver acceso in lui la scintilla del dubbio, Gustav consiglia ad Adolf di mettere alla prova Tekla: prima osserverà l’amico nell’intimità coniugale, poi gli darà la possibilità di spiarla e di vedere com’è la sua donna quando lui non c’è. Gustav sembrerebbe avere a cuore la sorte del matrimonio di Adolf, ma non è per amicizia che ha architettato il suo piano. La trama di Creditori – capolavoro di August Strindberg del 1888, tra i meno rappresentati in Italia seppure di sconvolgente attualità – potrebbe essere vista come un tipico dramma borghese: una storia di amore coniugale, di tradimento e di vendetta. Eppure, a un livello di lettura più profondo, il testo racchiude una materia sulfurea e perturbante, che ribolle di un personale bisogno di vendetta, trasformato – con spaventosa lucidità – in una esplosiva macchina teatrale.
Costruito per “portare alla luce” la vera natura dei rapporti tra Uomo e Donna – il meccanismo di persuasione, la capacità di manipolazione e perfino il “cannibalismo” che talvolta caratterizzano questi rapporti – Creditori riesce a svelare in maniera cruda e diretta i misteriosi percorsi della psiche attraverso i quali un rapporto d’elezione può ridursi a una fredda contabilità degli affetti.
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

Il Medico Dei Pazzi Teatro Malibram  PHOTO (c) Michele CroseraLa bohème
Di: Giacomo Puccini
Quando: dal 16 al 22 gennaio
Luogo: Teatro San Carlo
Orario: 16 – 18 – 22 ore 20:00; giovedì 17 ore 18:00; sabato 19 ore 17:00 e ore 21:00, domenica 20 ore 17:00
Regia: Francesco Saponaro
Note: “Ritorno con emozione al capolavoro di Puccini per il Teatro di San Carlo di Napoli, – afferma Saponaro – dopo la prima esperienza de La bohème a Vigliena del 2012, un particolare adattamento allestito nei laboratori artistici di San Giovanni a Teduccio, in cui ho cercato un legame profondo con lo spazio postindustriale degli ex stabilimenti della Cirio e la relazione con il tessuto sociale stratificato e brulicante di vita della periferia di Napoli Est. Per questa Bohème mi confronto con la versione integrale del titolo, cercando di giungere al cuore e all’essenza del racconto. In questo percorso ritrovo – per le scene e i costumi – il segno d’artista, lieve e astratto, di Lino Fiorito e la sapienza di Pasquale Mari che fa della luce il contrappunto chiaroscurale allo svolgimento drammatico”.
Sul podio il giovane ma affermato direttore Alessandro Palumbo. Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo, affiancati dal Coro di Voci Bianche del Teatro San Carlo istruito da Stefania Rinaldi. Maestro del Coro Gea Garatti Ansini.
Tra gli interpreti Karen Gardeazabal che si alternerà con Lana Kos nel ruolo della protagonista, Giorgio Berrugi e Francesco Pio Galasso in quelli di Rodolfo, Hasmik Torosyan e Valentina Mastrangelo saranno Mimì, Simone Alberghini, Filippo Polinelli si alterneranno nelle vesti di Marcello, Enrico Maria Marabelli e Francesco Verna Schaunard, Giorgio Giuseppini e Vladimir Sazdovski Colline
Info e prenotazioni: 892.234 | www.teatrosancarlo.it

 

marco-balianiCorpo di Stato
Di: Marco Baliani
Quando: dal 16 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: Corpo di stato ore 21.00 (mercoledì e giovedì), ore 18.30 (venerdì e domenica), ore 19.00 (sabato)
Interpreti: Marco Baliani
Note: Il delitto Moro: una generazione divisa e il filo che li lega – come rimarca Baliani in una nota – poiché il tessuto è lo stesso: il rapporto conflittuale tra esigenza di rivolta contro l’ingiustizia e assunzione del ruolo di giustiziere.
Questa volta, però, non siamo nella Germania del 1500, ma nel nostro passato prossimo. È sempre difficile raccontare qualcosa che è così vicino a noi, specie se quel qualcosa ha inciso profondamente sulle nostre esistenze e sulle nostre scelte. La materia è ancora così pulsante e non dipanata dalla lontananza, che si rischia allora di leggerla col senno di poi, filtrandola e mettendola a distanza di sicurezza.
Nei cinquantacinque giorni della prigionia di Moro, Marco Baliani racconta di una lacerazione, di come il tema della violenza rivoluzionaria abbia dovuto fare i conti con un corpo prigioniero, e come questa immagine, divenuta spartiacque per scelte fino a quel momento rimandate, abbia fatto nascere domande e conflitti interiori non più risolvibili con slogan o con pratiche ideologiche.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

 

FORTEDEFRANCESCOTempi nuovi
Di: Cristina Comencini
Quando: dal 16 al 27 gennaio
Luogo: Teatro Diana
Orario: 16, 17, 18, 22, 24 e 25 ore 21:00; 20 e 27 ore 18:00; 19 e 26 ore 17:30 e ore 21:00; 23 ore 17:45
Interpreti: Roberto De Francesco, Iaia Forte
Regia: Cristina Comencini
Note: Tempi nuovi mette in scena un nucleo familiare investito dai cambiamenti veloci e sorprendenti della nostra epoca: elettronica, mutamento dei mestieri e dei saperi, nuove relazioni. Un terremoto che sconvolge comicamente la vita dei quattro personaggi: un padre, una madre e i due figli e li pone di fronte alle contraddizioni, alle difficoltà di un tempo in cui tutto ci appare troppo veloce per essere capito ma in cui siamo costretti a immergerci e a navigare a vista. Giuseppe è uno storico che vive circondato da migliaia di libri, carico di tutto ciò che ha studiato e scritto. Il figlio Antonio vola invece leggero nella sua epoca fatta di collegamenti rapidi e senza legami col passato, tranne quando deve scrivere il compito sulla resistenza e ha bisogno del sapere del padre. Sabina è la moglie di Giuseppe, una giornalista che ha seguito un corso di aggiornamento sull’elettronica, per imparare a dare una notizia in tre righe e non essere sbattuta fuori dal giornale, e si sente per questo, come ripete spesso al marito, moderna. Clementina è la figlia maggiore della coppia che vive fuori casa e che ha in serbo per i due genitori, che la credevano felicemente fidanzata con Davide, una notizia che metterà a dura prova la modernità di Sabina. Ma un grande colpo di scena prepara anche Giuseppe nel finale ai suoi familiari, perché non vuole essere l’unico a portare tutto il peso del passato e della Storia: “Volevate fare faticare solo me, portare tutto il peso di quegli oggetti con le pagine? Mentre voi tranquilli, leggeri, veloci, giovani… No, non ci sto!”
Info e prenotazioni: 081 5567527 | 081 5784978 | diana@teatrodiana.it

 

AUDIZIONI - una scena (ph Guglielmo Verrienti)_02Audizioni
Quando: dal 17 gennaio al 3 febbraio
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: feriali ore 20:30; domenica ore 18:30
Regia: Carlo Cerciello
Interpreti: Mariachiara Falcone, Fabiana Fazio, Ianua Coeli Linhart, Cecilia Lupoli, Sefora Russo
Note: Presentata da Anonima Romanzi Teatro Elicantropo ed ElleDiEffe, Audizioni è un rappresentazione irrequieta, complessa, ma profondamente autoironica dell’universo femminile, attraverso i ritratti di donne apparentemente diverse tra loro, ma fortemente accomunate dal fatto di sentirsi incomprese.
Sono protagoniste di un disagio esistenziale, che talvolta le contrappone e talvolta le rende schiave del giudizio e del pregiudizio, non solo nei confronti del maschio, temuto, desiderato, conquistato o respinto, ma anche, e soprattutto, delle donne stesse.
Allora Dio, in sembianze femminili, scende sulla terra per ascoltare le lamentele, i bisogni, i desideri delle donne, affidando l’interpretazione alle sue assistenti, alla maniera di una perfetta showgirl, e utilizzando le regole dell’attuale società dello spettacolo, che andrà avanti, sempre e comunque, fino alla fine.
John Gray scriveva, negli anni ’90, che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere. Ma oggi è ancora vero? Dove sono finite le istanze femministe degli anni ’70? E il “pianeta donna” è davvero così diverso dal pianeta uomo?
Nel “blob” socio culturale contemporaneo, dove tutto è spettacolo, dove il contrasto tra la reale sofferenza dell’umanità e la patinata apparenza dell’opulento consumismo occidentale e occidentalizzante immerge ogni valore, aspirazione, concetto, sessualità, relazione, sentimento, passione, fede, nella nebbia del paradosso, tanto gli uomini che le donne appaiono confusamente simili e nevrotici.
Audizioni disegna, così, diciassette ritratti di donne apparentemente diverse tra loro, ma fortemente accomunate da una nevrosi collettiva, dovuta alla generale sovraesposizione dell’immagine femminile.
Sempre più svuotata del contenuto, e in senso meta teatrale, si crea l’occasione per affidare i diciassette personaggi femminili all’interpretazione di cinque giovani attrici, formate e perfezionate professionalmente presso il Laboratorio Teatrale Permanente del Teatro Elicantropo di Napoli.
Info e prenotazioni: 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)

 

Teatro San FerdinandoE pecchè? e pecchè? e pecchè?  Pulcinella in Purgatorio 
Drammaturgia: Linda Dalisi
Quando: dal 17 al 27 gennaio
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 17, 18, 22 e 25 ore 21:00; 19 e 26 ore 19:00; 20 e 27 ore 18:00
Interpreti: Massimo Andrei, Maurizio Azzurro, Anna Coppola, Rosario Giglio, Marco Palumbo, Isacco Venturini
Regia: Andrea De Rosa
Note: Partendo da una scrittura originale di Linda Dalisi, spiega il regista napoletano, “Abbiamo immaginato un luogo di passaggio, abitato da una moltitudine di esseri uguali e diversissimi, tanti Pulcinelli, come in uno dei tanti quadri di Tiepolo, un purgatorio segnato da un “al di qua”, in cui si sta con l’orecchio teso a carpire i suoni di un “al-di-là”, una sotterranea stazione in perenne attesa di un segnale di salvezza che non arriverà mai. Di fronte a questo eterno e insensato silenzio, Pulcinella continua ostinatamente a chiedere “E pecché?”, “E pecché?”, “E pecché?”, con un misto di rabbia, di superbia, di strafottenza, di incredulità e di sfida. Il silenzio è la voce del potere alla quale Pulcinella oppone da sempre la sua stridula vocina da pulcino. Pulcinella è “sofistico”, a Napoli significa che spacca il capello in quattro, ma dopo aver spaccato le cose a metà per analizzarle non ha poi l’attitudine a ricomporre, a ricostruire. E’ filosofo sostanzialmente scettico, che per arrivare ad una ricomposizione avrebbe bisogno di un atto di fede, di una intuizione, di un atteggiamento di abbandono di cui non è capace. La sua straordinaria capacità di mettere in ridicolo il dogmatismo (memorabile “San Gennà, futtetenne” di Troisi) lo rendono un campione del popolo napoletano che in lui ritrova quella forza dionisiaca eruttiva e distruttiva, la cui massima espressione consiste nel mettere in dubbio qualsiasi cosa e il cui primo bersaglio è il dogma, il potere, in tutte le sue forme. Ma, come tutte le forze vulcaniche, quella lava è destinata presto a seppellire tutto. Lo spirito critico si ritorce contro se stessi, distrugge tutto e per questo forse, a Napoli, qualunque rivoluzione sembra destinata prima o poi a diventare un souvenir. E pecché? E pecché? E pecché? Ma Pulcinella non può fermarsi mai, muove guerra persino alla morte, e quello è uno scontro filosofico di fronte al quale non può più essere “sofistico” ma deve vincere… a suon di mazzate
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

ArtetecaCirque du Shatush
Quando: dal 17 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Trianon – Viviani
Orario: feriali ore 20:30; domenica ore 18:30
Regia: Ciro Ceruti
Interpreti: Arteteca
Note: Metti insieme una coppia comica popolare, un gruppo di circensi e l’apporto video delle più innovative tecnologie ed ecco Cirque du Shatush.
Per due ore di divertente intrattenimento dal ritmo serratissimo, ne sono mattatori gli Arteteca – al secolo Monica Silvia Lima e Enzo Iuppariello – fra i personaggi più amati del contenitore comico di Rai2 Made in Sud, che il 25 febbraio prossimo riprenderà la programmazione.
Scritto a quattro mani dagli stessi Arteteca con Nando Mormone e Ciro Ceruti che cura anche la regia, Cirque du Shatush raccorda attraverso le musiche inedite di Frank Carpentieri e i numeri di un gruppo di otto circensi e acrobati, sketches che hanno come protagonisti i più amati personaggi ai quali il duo comico ha dato vita negli anni.
Lo spettacolo inizia con Enzo che, in proscenio a sipario chiuso, parla di unoshow essenziale e minimalista, immediatamente smentito dall’ingresso estremamente trionfale di Monica e di tutta la compagnia di circensi. Di lì un continuum che trascinerà gli spettatori a immergersi totalmente in un mondo fantastico: il pubblico avrà infatti la sensazione di entrare in un circo, grazie all’allestimento che caratterizzerà tutti gli spazî di accesso oltre al palcoscenico stesso.
Info e prenotazioni: 081 225 82 85 – www.teatrotrianon.org

 

Casa CorellaCasa Corella
Di: Eduardo Scarpetta
Quando: dal 18 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Totò
Orario: feriali ore 21:00; sabato ore 17:30 e 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Davide Ferri, Rosario Verde e Rosario Minervini
Regia: Gaetano Liguori
Note: Casa Corella ispirata al “Tacchino” di George Feydeau e a “Madama Sangenella” di Eduardo Scarpetta. Riscritta e diretta da Gaetano Liguori, ben collegato all’opera di colui che dopo Moliére è stato considerato come uno dei più grandi autori della comedia francese ed ispirato al grande innovatore del teatro napoletano, la messinscena si snoda, attraverso i canoni tradizionali della commedia degli equivoci con mille intrecci e scoppiettanti colpi di scena. La figura tradizionale di Felice Sciosciammocca è, in questo caso, meno maschera, e la sua stilizzazione è arricchita da insoliti risvolti umani.
Info e prenotazioni: 081296051 | info@teatrototo.it

 

a che servono questi quattriniA che servono questi quattrini
Da: Armando Curcio
Quando: dal 18 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Sannazzaro
Orario: feriali ore 21:00; festivi ore 18:00
Interpreti: Pietro de Silva, Francesco Procopio
Regia: Giuseppe Miale di Mauro
Note: Cosa c’è di più attuale del valore dell’apparenza?
Il protagonista di questa commedia con uno stratagemma ci dimostrerà che basta far credere a tutti di essere ricchi per diventare degni di credito illimitato.
“Il Denaro è un trucco, serve solo ad apparire ciò che non si è!”
Trasportata ai giorni nostri, diventa un’indagine sul rapporto delle persone con i beni materiali, con l’apparire in una società malata che ha travisato i valori e il rapporto con il denaro. In un momento storico in cui i soprusi passati e l’assenza totale di punti di riferimento ci fanno cedere ai comici che diventano politici e ai politici che diventano troppo comici per essere credibili.
Armando Curcio ha scritto questa commedia nel 1940. Quelli erano anni di crisi economica e guarda un po’, ancora oggi dopo circa 78 anni, il paese vive anni di grande crisi economica, culturale e sociale.
Forse è proprio per questo che le parole di Curcio ci appaiono incredibilmente attuali.
Info e prenotazioni: 081 411723 | 081 418824 | info@teatrosannazaro.it

 

50227157_2292450877640106_5503415632458153984_oGli innamorati
Di: Carlo Goldoni
Riscrittura e adattamento di: Antimo Casertano e Daniela Ioia
Quando: dal 18 al 20 gennaio
Luogo: Teatro Area Nord
Orario: feriali ore 20:30; festivi ore 18:00
Interpreti: Antimo Casertano, Daniela Ioia, Giuseppe Fiscariello, Teresa Raiano
Regia: Antimo Casertano
Note: Viviamo oggi in un’epoca in cui tutto sembra derivare da stereotipi violenti, dalla bruttezza e da fenomeni aggressivi, che non riguardano solo la violenza fisica ma anche e soprattutto quella morale, razziale, culturale ed etica. Oggi l’unico argomento di discussione, nel bene e nel male, che sembra fare presa sulla opinione pubblica è l’odio, la sopraffazione, la ragione del più forte e del più violento. Ma a mio parere invece è necessario tornare a parlare di cultura, bellezza, di vita, ma più di ogni cosa d’amore.
I più grandi filosofi, drammaturghi e sognatori hanno trattato questo         argomento vitale. Occorre tornare a credere che l’amore, la gentilezza può fare notizia, forse anche più della violenza e tornare a parlarne come strumento indispensabile e diffonderlo in ogni modo. Partendo dal testo originale “Gli innamorati” di Carlo Goldoni, ho rivisto lo stesso in chiave contemporanea, calando i personaggi, il loro modo di esprimersi e le loro vicende ai giorni nostri. Ognuno dei nove personaggi è spinto dall’amore in ogni sua forma. C’è chi        ama il denaro (Fabrizio), chi è innamorato di sé stesso (Roberto), chi subisce l’amore (Clorinda) e chi è accecato dall’amore (Eugenia e Fulgenzio). Una drammaturgia riscritta per soli quattro attori, dove due di essi interpreteranno il ruolo fisso dei due innamorati Eugenia e Fulgenzio, mentre gli altri due attori il resto dei personaggi che si muove intorno ad essi.
Una riscrittura dinamica che prevede pochissimi elementi scenici, dove ciò che conta più di ogni altra cosa sono gli attori e le relazioni che intercorrono tra loro.
Info e prenotazioni: 081 5851096 | info@teatriassociatinapoli.it

 

49898655_2026907737607854_6096590138324811776_oLontano lontano. Luigi Tenco il giorno dopo 
Di: Roberto Ingenito
Quando: dal 18 al 20 gennaio
Luogo: Teatro TRAM
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Francesco Luongo, Francesco Santagata
Regia: Roberto Ingenito
Note: “Lontano lontano” è uno dei pezzi più noti della produzione artistica di Luigi Tenco, ed è anche, forse, il luogo dove crediamo sia giunto, troppo in fretta, dopo la sua morte. Un altrove in un non tempo, uno spazio bianco, pieno solo, probabilmente, di una dannata, straziante, illuminata poesia. Raccontare Tenco è impresa ardua, immaginiamo allora di vivere il dopo. Di raccontare ciò che non ha avuto tempo di accadere. Un tavolo, una sedia, una voce, la sigaretta accesa e quelle domande a cui non s’è mai potuto o voluto dare voce. Quel “poi” ancora tremendamente vivo che ha reso Luigi Tenco icona immortale della musica italiana.
Info e prenotazioni: 342 1785930 (anche whatsapp) | tram.biglietteria@gmail.com

 

Le 4 giornate di NapoliLe 4 giornate di Napoli
Quando: 19 gennaio
Luogo: Palazzo Venezia
Orario: 21:00
Note: Sabato 19 gennaio alle 21:30 i Quartieri Jazz di Mario Romano tornano nelle suggestive atmosfere di Palazzo Venezia con i loro album “E Strade ca portano a Mare” e “Le 4 giornate di Napoli”. “Arte nell’Arte” è il tema ormai ricorrente dei concerti della Band Napoletana in giro per la città, un connubio che riscuote sempre più consenso da critica e pubblico. La scelta della location stavolta ricade sulla Casina Pompeiana di Palazzo Venezia. Si tratta di un edificio storico situato a Spaccanapoli, che ha vissuto molte vicissitudini nel corso della sua vita, ed è la testimonianza di un insieme di relazioni politiche ed economiche che mettevano in risalto l’allora repubblica di Venezia con la città Napoli.
L’edificio, oggi visitabile come appartamento storico, offre anche mostre di arti minori (presepi, porcellane, pitture ecc.). Citato spesso dal filosofo Benedetto Croce, in quanto confinante con Palazzo Filomarino (dove abitava), che lo chiamava il “Napoletano Palazzo di Venezia”, l’edificio nasconde uno splendido giardino pensile. Gli stessi giardini ospitano anche una piccola cappella denominata “Grotta della Madonnina”. La Casina Pompeiana fu aggiunta in epoca neoclassica.
Ad accompagnare la chitarra di Mario Romano (Quartieri Spagnoli), Luigi Esposito (Forcella) al pianoforte, Ciro Imperato (Santa Maria Capua Vetere) al basso ed Emiliano Barrella (Castelvolturno) alla batteria, talenti anch’essi provenienti dai quartieri popolari della città e provincia, e che nel loro sound frizzante e sanguigno riproducono colori e umori di una magica realtà.
Oltre ai nuovi brani la band eseguirà anche degli evergreen del loro repertorio.
Info e prenotazioni: 340.489.38.36 – quartierijazz@live.it

 

sabbiaSabbia
Di: Michele Pagano
Quando: 19 e 20 gennaio
Luogo: Officina Teatro (San Leucio – Caserta)
Orario: Festivi ore 19:00; feriali ore 21:00
Interpreti: Michele Pagano
Note: Un uomo, un pallone, la sabbia. Un racconto scandito da tre mondiali di calcio. Una raccolta di ricordi che raccontano la storia di una lacerazione vissuta senza il filtro del cinismo. Il gioco del calcio che unisce e separa. La sabbia che, prima, accoglie e poi seppellisce l’esaltazione e le promesse dell’infanzia e dell’adolescenza. Sulla spiaggia ricreata sul palcoscenico, Tanino rivive il suo passato, con le sue contraddizioni e i brucianti sensi di colpa. Il percorso di questo emigrante è il viaggio di chi parte da un sistema di valori imposto e cristallizzato per giungere faticosamente all’emancipazione e alla maturità. Ogni elemento del passato che ritorna mette alla prova una scelta, una decisione, un cammino di svolta con tutte le sue sofferenze e i suoi inciampi. Ovunque, sabbia, dall’alto e dal basso, simbolica materia dei ricordi e suggestivo scenario di fallimenti e vittorie. Delicatamente comico e consapevolmente intimista, questo spettacolo non fornisce risposte, ma rivendica le lontane e felici promesse dell’infanzia come destino e non come caso.
Info e prenotazioni: 0823 363066 | 3491014251 (Anche tramite Whatsapp) | info@officinateatro.com

 

un anno dopoUn anno dopo
Di: Tony Laudadio
Quando: 19 e 20 gennaio
Luogo: Teatro Civico 14 (Caserta)
Orario: ore 19:00
Interpreti: Arturo Scognamiglio e Ettore Nigro Brinkmann
Regia: Andrea Renzi
Note: Una grigia storia impiegatizia ci viene raccontata attraverso 30 brevi scene quotidiane, Distanziate l’una dall’altra da un anno di tempo. L’arco della relazione umana e lavorativa, al tempo stesso ordinarie segreta, tra i due colleghi, ricopre 30 anni di vita. Approssimativamente 260640 ore racchiuse in poco più di un’ora di rappresentazione.
Afferma l’autore: ho scritto un anno dopo nel 2013, seguendo la linea di lavoro che persegue da sempre, anche nei miei romanzi: dare vita, corpo e parola, alle mie inquietudini più profonde, difendendo mi con l’arma della leggerezza. Alla base di questo testo c’è un’idea semplice folle: raccontare 30 anni di vita, anzi di 2 lite, in un’ora. E volevo raccontarle non come quelle sintesi biografiche che si trovano ad esempio nelle voci dell’enciclopedia, no, io volevo che queste vite fossero seguite passo passo dagli spettatori, momento dopo momento, emozione dopo emozione, in una quotidianità che facesse percepire quasi fisicamente il trascorrere del tempo.
Info e prenotazioni: 0823 441399 | info@teatrocivico14.it

 

Visita_Libera Scena Ensemble (2)Visite
Da: Vargas Llosa
Quando: 19 e 20 gennaio
Luogo: Sala Ichos (San Giovanni a Teduccio)
Orario: sabato ore 21:00; domenica ore 19:00
Interpreti: Marcella Vitiello e Roberto Cardone
Regia: Niko Mucci
Sinossi: Londra. Prestigioso hotel cittadino. Cico un ricco uomo d’affari, è nella sua stanza. Apre la porta ad una donna. Lei è Raquel. Dice di essere la sorella del suo antico amico Paulo. Una donna piacente ed affascinante che giunge improvvisamente: Ho visto sul Financial Times che eri qui, per questa riunione. E all’improvviso ho avuto voglia di vederti, di ascoltare la tua voce.
Cico e Paulo erano stati grandissimi amici. Si erano conosciuti a scuola, e per anni avevano condiviso la loro vita. Poi un episodio, un pugno sferrato da Cico a Paulo li aveva allontanati, senza una parola, senza riconciliazione. Trentacinque anni di nulla e poi l’arrivo di Raquel. Sorella del suo amico. Ma Cico non l’ha mai vista, non ha mai sentito parlare di lei, non ha mai saputo che esistesse. Chi è?
Lei conosce dettagli essenziali del rapporto di amicizia tra Cico e Paulo. Descrive parole, luoghi, ricordi. Troppi. Dice di averli appresi da suo fratello ma Cico non sa crederle: “Non me la bevo! Anzi, guarda: non credo a una sola parola di quello che hai detto. Ho molti difetti, ma non sono fesso. Non è facile raccontarmela, te lo assicuro.”
La verità. Ecco cosa vuole Cico. Perché quella donna è lì, davanti a lui? Perché gli sta raccontando tutte quelle storie?
Poi l’uomo capisce da sé. Ci sono pause di disagio
Rimandi di confessioni, ricordi, lettere mai spedite e rimproveri. Poi una musica sentimentale, come un’apertura nuova, immaginifica. Il teatro è moltiplicazione di tempi, di finzioni. Anche se apparentemente verosimili. Senza dubbio la scena teatrale è lo spazio privilegiato per rappresentare la magia di cui è intessuta anche la vita della gente: quell’altra vita che inventiamo perché non possiamo viverla davvero, ma solo sognarla grazie alle splendide menzogne della finzione.
Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)

ztnCeneri- I corvi neri del Sonderkommando
Testo e Regia di: Maurizio D. Capuano
Quando: dal 19 al 27 gennaio
Luogo: Teatro ZTN
Orario: feriali ore 18:30; sabato ore 21:00; domenica ore 18:30
Interpreti: Rosa Andreone, Antonio Cilvelli, Emanuele Di Simone, Luigi Esposito, Arianna Festa, Emanuele Iovino, Alessandro Mastroserio, Gennaro Monforte, Enza Palumbo, Kevin Stanzione.
Note: “Si può ridere dell’Olocausto, di uno dei momenti più bui della nostra storia? La risposta è sì. In un’epoca in cui ricordare le vittime è solo l’ennesima occasione per piangere un giorno all’anno, la nostra pièce si propone di farvi ridere e riflettere sugli orrori perpetrati dal nazismo; orrori che ci sembrano ormai superati, ma che sono ancora di là dall’essere terminati, e che si ripetono ancora intorno a noi sotto altre forme, altre vesti, altre bandiere, altre miserie.
Protagonisti della vicenda, la categoria più odiata all’interno dei campi di concentramento, il famigerato gruppo dei “SONDERKOMMANDO”, gli addetti alle camere a gas e ai forni crematori, coloro che lo stesso Primo Levi definì “I corvi neri del crematorio”.
Erano scelti dai nazisti tra ebrei, prigionieri politici, di guerra per accompagnare e rassicurare coloro che sarebbero morti nelle camere a gas, tagliare capelli, estrarre denti d’oro, recuperare oggetti di valore, utili per rimpinguare le casse del Reich, e poi bruciare i corpi.
Odiati, quindi, perché parte attiva della macchina dello sterminio ideata dai nazisti.
La loro esistenza è stata messa in dubbio dai negazionisti, così come l’effettiva funzione dei campi di concentramento, ritenuti alla stregua di luoghi per famiglie, nei quali ci si dedicava ad attività ricreative.
Partendo da questi assurdi assunti, il regista ha ambientato la sua storia all’interno di un forno crematorio, per l’occasione trasformato in un circo, dove l’orrore è nascosto dietro le maschere, le risate e le pagliacciate di un gruppo di clown, ma che resta e rimarrà, in ogni caso, un orrore”.
Info e prenotazioni: 339 28 05 777 | navigantiinversi@gmail.com

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