Nei prossimi giorni a teatro…
Gli spettacoli in programma in Campania dal 4 al 10 febbraio.
di Irene Bonadies e Gabriella Galbiati
Riccardo III – invito a corte
Da: William Shakespeare
Drammaturgia e regia: Laura Angiulli
Quando: fino al 5 febbraio
Luogo: Galleria Toledo
Orario: feriali ore 20:30; festivi ore 18:00
Interpreti: Giovanni Battaglia, Alessandra D’Elia, Luciano Dell’Aglio
Note: Arrogante, calcolatore, spietato, preso in una corsa al massacro, che se pure lo porterà all’ambito successo ne minerà tuttavia la stabilità, fino alla perdita della vita stessa: “… sono ormai tanto immerso nel sangue che al peccato segue il peccato… ” Riccardo III, re inquieto, instabile, disperatamente solo: “… non c’è nessuno che m’ami…” Bisogno di rivalsa contro la Natura che lo ha reso fisicamente deforme; o più credibilmente deformità dell’anima, assuefazione al delitto come pratica quotidiana, in quella “Guerra dei cent’ anni” che vide contrapporsi con alterne vicende le avverse fazioni dei Lancaster e degli York?
Al centro dello spettacolo i loschi piani del protagonista, le insane riflessioni, in un flusso di pensieri e sensazioni che conducono inevitabilmente dritto al delirio finale e alla sconfitta.
È evidente che la concezione di «potere soggiogato all’azione sanguinosa» trova in Riccardo un radicamento che esclude l’etica, e spiega il suo ripiegamento all’orrore del gesto: irrilevante è il valore della vita, schiacciata in un gioco al massacro che elude ogni riflessione sull’atto in sé.
In scena, in sostanziale contrapposizione con Riccardo, il cugino-consigliere Buckingham e le tre regine richiamate dalla vicenda: Anna che le diviene infelice sposa; Elisabetta, regina- madre dei giovani eredi al trono, spietatamente uccisi proprio in riferimento al diritto istituzionale derivante loro dalla nascita; Margherita, la regina dell’altra fazione, carica d’odio e di dolori. Il pubblico è invitato in funzione di corte, e in tale ruolo è chiamato a condividere l’emozione degli eventi.
Info e prenotazioni: 081425037 | 081425824 |segreteria.galleriatoledo@gmail.com
Annella di Portacapuana
Da: Gennaro Davino
Quando: fino al 10 febbraio
Luogo: Teatro Sannazzaro
Orario: feriali ore 21:00; festivi ore 18:00
Interpreti: Leopoldo Mastelloni, Vincenzo De Lucia, Lara Sansone, Mario Aterrano, Ingrid Sansone, Giosiano Felago, Corrado Ardone, Ciro Capano, Massimo Peluso, Oscarino Di Maio, Christian La Sala, Greta Gallo, Gabriel Vanorio, Christopher Vanorio
Regia: Lara Sansone
Note: Nel 1971, Nino Veglia e Luisa Conte decisero di inaugurare il Teatro Sannazaro con un grande classico: “Annella di Portacapuana”. Oggi a distanza di quarantasette anni il mitico spettacolo torna in scena, in una veste nuova, con Leopoldo Mastelloni e la compagnia del Teatro Sannazaro, per la regia di Lara Sansone che anche per questo evento ha pensato ad un allestimento atipico, che possa coinvolgere la struttura tutta, come è un po’ nel suo stile, in un grande spettacolo della tradizione reinterpretato in una chiave più attuale ed innovativa.
L’Annella è forse l’ultimo esempio di autentica commedia dell’arte. Un classico capace di resistere al tempo, ad operazioni di restauro filologico e di riproposta scenica.
La commedia della seconda metà del Settecento non ha perduto molto del suo originario e robusto incanto di linguaggio e di persuasione scenica e anzi in alcune parti ha acquistato una sua più fluida e composta misura di ritmo. La prerogativa di avere in house artisti di grande talento e comprovata esperienza ci permette di sperimentare l’esperienza delle grandi compagnie di genere, capaci di arricchire il canovaccio di preziose inventive di istinto e la presenza di un grande istrione, quale Leopoldo Mastelloni ne assicura il risultato.
Info e prenotazioni: 081 411723 | 081 418824 | info@teatrosannazaro.it
Mostri a parte
Di: Maurizio Casagrande e Francesco Velonà
Quando: fino al 10 febbraio
Luogo: Teatro Diana
Orario: feriali ore 21:00; sabato ore 17:30 e 21:00; domenica ore 18:00; mercoledì 6 ore 17:45
Interpreti: Fabio Balsamo, Tiziana De Giacomo, Nicola d’Ortona, Marianna Liguori, Giovanna Rei, Claudia Vietri
Regia: Maurizio Casagrande
Note: Le urla di un uomo che viene trascinato via aprono lo spettacolo. “Ma come fate a guardare questa robaccia… aprite gli occhi… ma non lo vedete che sono tutti mostri!”
Franco, dimenticata rockstar degli anni ’80, è sposato con la più giovane Ursula, conduttrice televisiva di grande successo, fervente ammiratrice negli anni d’oro della sua carriera, ma che oggi è la vera “star” di casa.
Lui, un artista non particolarmente bravo, ma sincero ed originale, e lei senza grandi capacità, ma priva di scrupoli e bravissima ad approfittare di chiunque per aumentare gli ascolti.
Lui completamente fuori luogo nello show business dei giorni nostri, e lei perfettamente inserita nell’effimero mondo della televisione.
Lui e lei. Un uomo e una donna, ma in realtà il passato ed il presente che si scontrano in campo neutro: Il teatro.
Ursula, quasi per pietà, offre a Franco la possibilità di partecipare alla sua seguitissima trasmissione, ma la cosa si trasforma in un clamoroso flop. Le curve degli ascolti della sua esibizione risultano più basse di quelle della pubblicità, e questo porta alla rottura del rapporto tra i due. O lui troverà il modo di risalire la china, o lei lo eliminerà dalla sua vita. Ma come fare? Ormai lo spettacolo propone solo robaccia e lui vede solo mostri intorno a lui, non più “sacri”, come un tempo, ma assolutamente “pagani”. Per farcela dovrebbe diventare uno di loro!
Ed è proprio quello che accadrà quando scoprirà di essere l’erede del dott. Jekyll, ed entrerà in possesso della famosa pozione che riesce a svelare e portare in vita l’altro lato di noi stessi. L’uso della pozione cambierà tutto, e anche Ursula ritroverà per Franco l’antico amore.
Sembra un lieto fine, ma si sa, i finali in cui vissero tutti felici e contenti appartengono alle fiabe, nella realtà la voce di Franco ci porterà al tragico epilogo.
“Ma come fate a guardare questa robaccia… aprite gli occhi… ma non lo vedete che sono tutti mostri!”
Info e prenotazioni: 081 5567527 | 081 5784978 | diana@teatrodiana.it
Vetiver. Essenze di una profumiera
Di: Fabio Pisano
Quando: 4 febbraio
Luogo: salotto de Il Teatro cerca Casa (Vomero)
Orario: ore 18:00
Interpreti: Melania Esposito e Jenna Romano
Note: “Vetiver. Essenze di una profumiera” porta in scena la vicenda della profumiera Nathalie, che, ripercorrendo tutti i momenti più importanti della sua vita, cerca di arrivare a condensare l’essenza prima della vita e quindi dell’uomo. La donna va alla ricerca del profumo vero e naturale, scevro di tutto. Povero di esperienze, dubbi, amori, sofferenze, gioie, dolori. Attraversa le tre “note” di un profumo, ossia la nota di testa, nota di cuore e infine la nota di fondo. Tutte e tre le “note”, saranno esplicate in tre monologhi diversi sulla sua vita. L’epilogo conduce Nathalie a trovare l’essenza che tanto agogna, ma, al contempo, essendo la “sua” essenza, ella si spegne pian piano, e senza alcun odore. Fino ad evaporare. Proprio come un profumo, in seguito al suo processo evolutivo. Lo spettacolo si avvale delle musiche originali composte da Jenna’ Romano, leader dei Letti sfatti.
Info e prenotazioni: 334 334 7090 | 081 5782460
Viva la vida
Adattamento e regia: Gigi De Luca
Quando: fino al 10 febbraio
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 5 e 7 e 10 febbraio ore 21:00; 6, 8 e 9 febbraio ore 17:00
Interpreti: Pamela Villoresi e con Lavinia Mancusi
Note: Un monologo fulminante che ripercorre i patimenti della reclusione forzata di Frida Khalo, i lucidi deliri artistici di pittrice affamata di vita e di colore. La sintesi infuocata di un’esistenza piena e tormentata, la parabola di una grande pittrice dal vertice estremo dei suoi giorni.
Viva la vida descrive la voracità con cui Frida Kahlo ha divorato se stessa nel bene e nel male. Consumata dal dolore fisico, Frida si aggrappa con tutta se stessa alla vita, in un monologo intimista basato sulla forza interiore di questa donna, sulla passione per l’arte, per il Messico, per tutte le relazioni umane vissute con impeto ed intensità.
Si rinnova l’attenta e sensibile ricerca di Gigi Di Luca sull’universo femminile e la collaborazione del regista con Pamela Villoresi, già sperimentata con Memorie di una schiava e La nuotatrice. Uno spettacolo che da voce a una donna straordinaria, capace di afferrare la propria sofferenza e di elevarla a una dimensione poetica e allo stesso tempo trasgressiva.
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
Pagliacci
Di: Giacomo Puccini
Quando: dal 5 al 9 febbraio
Luogo: Teatro San Carlo
Orario: 9 ore 19:00; 5 e 8 ore 20:00; 6 e 7 ore 18:00
Regia: Daniele Finzi Pasca
Direttore: Philippe Auguin
Note: Pagliacci è una opera che non conosce il passare del tempo, con la sua forte densità, la sua fresca modernità. In quasi tutti i miei spettacoli c’è un prologo o una pioggia che dall’alto porta doni inaspettati. Anche con Pagliacci sarà così. Guardare al cielo aiuta a far andare il cuore oltre. Canio, tradito dalla moglie, ci racconta l’alienazione della gelosia, il percorso senza via d’uscita dall’ossessione d’amore. Tutti siamo un po’ acrobati, e sappiamo che la vita è un continuo riassestare un punto di disequilibrio. Dell’inconscio emerge la potenza della musica di Leoncavallo, con la sua storia piccola e semplice.
Info e prenotazioni: 892.234 | www.teatrosancarlo.it
Vocazione
Di: Danio Manfredini
Quando: dal 5 al 10 febbraio
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: feriali ore 21:15; giovedì ore 19:00; domenica ore 18:30; lunedì riposo
Interpreti: Danio Manfredini, Vincenzo Del Prete
Regia: Danio Manfredini
Note: Con la consueta forza scenica il regista porta sul palco le paure e i desideri dell’attore, l’inquietudine e il timore del fallimento, tra voglia di evasione e “vocazione”. Con un registro a metà tra comicità e poesia, l’artista ci catapulta nel suo linguaggio teatrale, sorretto dalla potenza del personaggio. «Fosse anche, come si dice, che il teatro è destinato a sparire, sarebbe comunque un privilegio dare luce al tramonto» commenta il regista. Manfredini svela dubbi e assilli, simpatie e grandezza dei personaggi e dà vita alla tragedia del “lavoro teatrale”, sempre in bilico tra gloria e fatica, senza effetti strabilianti e musiche assordanti, ma trasformandosi in corpo e anima scenica.
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it
Bestie di scena
Di: Emma Dante
Quando: dal 5 al 10 febbraio
Luogo: Teatro Bellini
Orario: feriali ore 21:00, mercoledì ore 17:30; sabato ore 17:30 e 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Sandro Maria Campagna, Viola Carinci, Italia Carroccio, Davide Celona, Sabino Civilleri, Roberto Galbo, Carmine Maringola, Ivano Picciallo, Leonarda Saffi, Daniele Savarino, Stephanie Taillandier, Emilia Verginelli, Marta Zollet e con Daniela Macaluso, Gabriele Gugliara
Regia: Emma Dante
Note: L’artista palermitana presenta un lavoro in cui i personaggi, muti e senza vestiti, si muovono sul palco come delle “bestie di scena”. Sono attori che cercano il proprio personaggio e lo fanno ballando, cantando, urlando, litigando nei dialetti del sud, seducendo e impazzendo, amando, ridendo e combattendo, mettendo in atto un processo selvaggio che rimanda, secondo l’artista palermitana, a quello attraverso il quale nasce e si forma un individuo. In Bestie di scena, spiega la Dante, «c’è una comunità in fuga. Come Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso, le “bestie” finiscono su un palcoscenico pieno di insidie e di tentazioni, il luogo del peccato, il mondo terreno. […] Dopo aver affrontato svariate prove, dalla quinta arriverà l’ennesimo comandamento, l’ultimo, il più terribile. Solo allora gli “imbecilli” disubbidiranno. Sceglieranno di restare nudi in schiera davanti a noi. La loro scoperta sarà di essere sempre stati nudi e di non essere stati altro che quello. Non avrà più senso raccogliere, coprirsi, compiere altre azioni ma semplicemente stare, e guardare». Uno spettacolo insolito per l’artista palermitana, un linguaggio teatrale apparentemente lontano dalle sue produzioni: senza parole, senza luci e senza costumi, ma carico della sua inconfondibile poesia.
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it
In viaggio coi Poeti
Quando: 6 febbraio
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: 21:00
Interpreti: Enzo Gragnaniello Voce e Chitarra, Vincenzo Di Donna Violino, Luigi De Maio Violino, Gerardo Morrone Viola, Antonio Di Francia Violoncello
Note: Arriva, per la prima volta a Napoli, il nuovo progetto di Enzo Gragnaniello insieme ai Solis String Quartet: si chiama “In viaggio coi Poeti” il loro personale omaggio ai grandi cantautori della musica internazionale, e lo eseguiranno, mercoledì 6 febbraio a partire dalle ore 21, dal palco del Teatro Augusteo.
“Esiste un territorio musicale di confine, sospeso tra sogno e realtà, in cui non conta la lingua che si adoperi, perché l’unico alfabeto ammesso è quello delle emozioni, dei sentimenti. In quel territorio, appunto, si muovono Enzo Gragnaniello e il Solis String Quartet attraverso questo progetto. Il loro può essere letto come un viaggio appassionato nella galassia dei cantautori di ogni paese, ma assomiglia ai viaggi romantici di Salgari, di quelli compiuti senza mai muoversi da casa perché quello che conta, nel mondo della canzone, è l’universo che si coltiva dentro, nel profondo dell’anima. Un universo infinitamente sfaccettato, seducente, magico eppure declinabile da un’unica voce d’interprete, italiana e mediterranea solo per caso, o forse no. Jacques Brel, Tom Waits, Chico Buarque, Leonard Cohen e tanti altri poeti della musica diventano, dunque, ideali compagni d’avventura in una passeggiata d’autore, compiuta e raccontata con spirito libero ed il doveroso rispetto che si deve, in ogni circostanza, alle cose più belle.” (Stefano Valanzuolo)
Info e prenotazioni: 081414243
Il penitente
Di: David Mamet
Quando: dal 6 al 17 febbraio
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 6, 8, 12 e 15 ore 21:00; 7, 13 e 14 ore 17:00; 9 e 16 ore 19:00; 10 e 17 ore 18:00
Interpreti: Lunetta Savino, Luca Barbareschi, Massimo Reale e con Duccio Camerini
Traduzione e Regia: Luca Barbareschi
Note: Uno psichiatra affronta una crisi professionale e morale quando rifiuta di testimoniare in tribunale a favore di un paziente accusato di avere compiuto una strage. Il penitente, l’ultimo testo composto nel 2016 per il teatro dal drammaturgo statunitense David Mamet – Premio Pulitzer per Glengarry Glen Ross – descrive l’inquietante panorama di una società così alterata nei propri equilibri che l’integrità del singolo, anziché guidare le sue fulgide azioni costituendo motivo di orgoglio, diviene l’aberrazione che devasta la sua vita e quella di chi gli vive accanto.
Coinvolto da un sospetto di omofobia, ‘il penitente’ subisce una vera gogna mediatica e giudiziaria e viene sbattuto “in prima pagina” spostando sulla sua persona la momentanea riprovazione di un pubblico volubile, alla ricerca costante di un nuovo colpevole sul quale fare ricadere la giustizia sommaria della collettività. L’influenza della stampa, la strumentalizzazione della legge, l’inutilità della psichiatria, sono questi i temi di una pièce che si svolge tra l’ambiente di lavoro e il privato del protagonista. La demolizione sociale di un individuo influisce inevitabilmente sul suo rapporto matrimoniale. Un dramma descritto in otto scene, otto atti di confronto tra marito e moglie, con la pubblica accusa e con il proprio avvocato. Fino al colpo di scena finale.
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
Cechov fa male!
Di: Sergio Basile
Quando: dal 7 al 10 febbraio
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: feriali ore 21:00; domenica ore 18:00
Interpreti: Sergio Basile, Claudia Natale, Elisa Sfameli
Regia: Sergio Basile
Note: Presentato da Fondamenta e Associazione Imprenditori di Sogni, in occasione dei suoi dieci anni di attività, Cechov fa male! è una grande storia di Amore e di Teatro, che indaga il rapporto tra Arte e Potere attraverso le esistenze umane e artistiche di due attori nella Russia di Stalin.
Mediato dal celebre monologo cechoviano Il tabacco fa male, la messinscena racconta il tragico episodio umano e artistico di cui fu vittima l’attore russo Serghiej Kozinkov, che, nel 1939, insieme a sua moglie Varvara, presentò una richiesta all’ufficio culturale istituito da Stalin per il controllo delle rappresentazioni teatrali, inerente al progetto di un suo spettacolo, intitolato Sincopi Deliqui Infarti e altri Mancamenti.
Il progetto si ispirava a un lavoro su Anton Cechov, autore ormai poco rappresentato in Unione Sovietica e guardato con diffidenza dai fautori del “realismo socialista”, che Mejerchol’d, il grande regista della Rivoluzione d’Ottobre caduto in disgrazia e inviso a Stalin, aveva messo in scena nel suo teatro a Mosca nel 1934.
Dopo una lunga attesa trascorsa nella sala d’aspetto del GLAVREPERTKOM, Serghiej e Varvara vengono, finalmente, ricevuti dal funzionario delegato all’esame della loro pratica. Inconsapevoli degli sviluppi degli eventi storici, ignari della feroce repressione, esaltano Cechov, e citano le parole del “Grande Maestro” Mejerchol’d, di cui Serghiej è anche collaboratore.
Il verdetto del funzionario sarà ovviamente scontato, lo spettacolo non si farà. In linea con quello che accadrà dopo qualche tempo a Mejerchol’d, il quale sarà fucilato il 2 febbraio del 1940 per ordine di Stalin, Serghiej e Varvara saranno divisi e spazzati via dalla Storia: l’uno arrestato e giustiziato, l’altra costretta a fuggire in America, dove rinnoverà la sua vita.
I protagonisti ricostruiscono la vicenda, che dal comico si trasforma, progressivamente, in una tragedia umana. La satira non è gradita, tantomeno Cechov. Insomma il vaudeville non s’ha da fare nell’Unione Sovietica accerchiata dal nemico capitalista e minacciata dall’invasione nazista, ritenuta imminente.
Cechov fa male! prova a smuovere e rinnovare, tuttavia, le considerazioni sullo stato dell’arte nella società contemporanea, al di là delle oggettive valutazioni storiche, portando in scena l’unione di generi teatrali, che vanno dal teatro-documento al vaudeville, dal metateatro alla commedia, fino al dramma.
Info e prenotazioni: 3491925942 (mattina) | 081296640 (pomeriggio)
Assunta Spina
Di: Salvatore Di Giacomo
Quando: dal 7 al 17 febbraio
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 7, 8, 12 e 15 ore 21:00; 9 e 16 ore 19:00; 10 e 17 ore 18:00; 13 e 14 ore 17:00
Interpreti: Chiara Baffi, Alessandra Borgia, Anna Carla Broegg, Valentina Curatoli, Renato De Simone, Claudio Di Palma, Francesca Muoio, Alfonso Postiglione, Rita Russo
Regia: Pino Carbone
Note: “In Assunta Spina – dichiara il regista in una sua nota – si intrecciano molte tematiche universali, che poiché sono senza tempo possono appartenere a qualsiasi tempo. E ancora ci appartengono.
Una di queste è la complessità, la scomodità, l’inadeguatezza della giustizia. Non a caso il testo si apre in un tribunale, dove una serie di personaggi si affannano smarriti come in un labirinto burocratico, prima che l’autore ci conduca alla quinta sezione del tribunale, dove si sta svolgendo il processo che è già il cuore della vicenda. Sullo sfondo di tutta l’opera, la grande contraddizione di una società che si autopercepisce e si autorappresenta come matriarcale, ma si comporta nei fatti da società patriarcale.
Tra i personaggi non mancano una serie di figure che incarnano questa contraddizione, ma la condanna della società è però tutta per Assunta, la malafemmena. L’intenzione principale è quella di affrontare il testo come si affronterebbe oggi una tragedia classica e trattare la lingua napoletana come si tratterebbe una lingua tragica. L’opera stessa, già contiene le passioni assolute che sono al centro di ogni tragedia. Il tradimento, la sopraffazione, l’onore, l’abbandono, la vendetta, il sangue, la passione, fino al sacrificio finale della stessa Assunta, che si immola di sua volontà come capro espiatorio. Personaggi ingabbiati in una sorta di grande disegno, prigionieri di un deus ex machina che li muove e li determina. La sensazione concreta, rassegnata e visibile di agire in un copione già scritto”
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
White Rabbit Red Rabbit
Quando: 8 febbraio
Luogo: Teatro Area Nord
Orario: 20,30
Interpreti: Lello Serao
Trama: Venerdì 8 febbraio alle 20,30 al Teatro Area Nord di Napoli (via Nuova Dietro La vigna, 20), Lello Serao si cimenterà in “White Rabbit Red Rabbit” di Nassim Soleimanpour. “White Rabbit Red Rabbit” è un esperimento sociale in forma di spettacolo prodotto in Italia da 369gradi. L’attrice o l’attore che lo interpreta per un’unica volta, senza regia e senza prove, apre la busta sigillata che contiene il testo già sul palco e ne condivide il contenuto con il pubblico. Una sedia, un tavolo, due bicchieri, gli orpelli concessi. Il qui e ora nella sua massima espressione. Ci sono delle regole da rispettare per chi accetta la sfida: chi decide di portarlo sulla scena non può averlo visto prima.
369gradi in collaborazione con il Teatro Bellini, è entrato negli spazi più significativi di Napoli per varie tappe del tour. La rete che programma la stagione diffusa a Napoli è formata dal Teatro Area Nord, Nest, Nuovo Teatro Sanità, Sala Molière, Sannazzaro e Bellini. La scelta da proporre per ogni replica è ricaduta su interpreti che vivono e animano la realtà teatrale ospitante. In questo contesto, la quarta tappa, dopo Carmine Borrino al Teatro Sala Moliere, Vincenzo Nemolato al Piccolo Bellini, Ernesto Lama al Nest, è con Lello Serao, direttore artistico del Teatro Area Nord.
Info: 081 585 10 96 – teatriassociatinapoli@gmail.com – www.teatriassociatinapoli.it
La nota stonata. Vita breve e coerente di Luigi Tenco
Di: Stefano Valanzuolo
Quando: 8 Febbraio
Luogo: per la rassegna Il Teatro Cerca Casa a Napoli (zona Vomero)
Orario: 20:00
Interpreti: Stefano Valanzuolo, Massimo Masiello, Mariano Bellopede
Trama: Lo spettacolo di Valanzuolo ripercorre, invece, il racconto di una vita breve, quella di Luigi Tenco (1938 – 1967), condotto attraverso le sue canzoni. In ognuna delle scene rappresentate, rispetto alle quali le canzoni assumono forma di didascalia, si riflette con coerenza militante un aspetto della personalità del cantautore, affermata fino all’esito estremo: La nota stonata rimanda, tra musica e parole, alla vicenda di un artista spesso sorprendentemente in anticipo sui tempi e regolarmente fuori dal coro, orgogliosamente refrattario alle mode, inattuale per scelta. Il racconto, derivato per riduzione cameristica da uno spettacolo su Tenco messo in scena pochi mesi fa, si basa su frammenti di interviste e su dichiarazioni dello stesso cantautore, raccolte nel turbinoso contesto degli anni Sessanta. Massimo Masiello darà voce e volto a Luigi Tenco, mentre Mariano Bellopede ne celebrerà l’eleganza musicale attraverso la rilettura al pianoforte di alcuni suoi brani, non soltanto i più celebri. I brevi interventi di una terza voce narrante avranno lo scopo di tenere la storia in equilibrio tra la dimensione oggettiva di cronaca e quella, tutta personale, del dramma artistico e morale.
Info e prenotazioni: 3343347090 | 3470963808 | 081 5782460 | www.ilteatrocercacasa.it
Anfitrione
Scritto e diretto da: Teresa Ludovico
Quando: dal 8 al 10 febbraio
Luogo: Sala Assoli
Orario: feriali ore 20:30; festivi ore 21:00
Interpreti: Michele Cipriani, Irene Grasso, Demi Licata, Alessandro Lussiana, Michele Schiano di Cola, Marco Falcomatà.
Note: Una compagnia di giovani attori, per lo più napoletani, fa rivivere le atmosfere e il ritmo tipico della commedia di Plauto guidati dallo sguardo contemporaneo di Teresa Ludovico. Musica dal vivo di Michele Jamil Marzella.
Il doppio, la costruzione di un’identità fittizia, il suo furto, la perdita garantita da un ruolo sociale sono i temi che Plauto ci consegna in una forma nuova, da lui definita tragicommedia, perché gli accadimenti riguardano dei, padroni e schiavi.
Info e prenotazioni: 3454679142 | info@casadelcontemporaneo.it
Scene di libertà
Quando: dall’8 al 10 febbraio
Luogo: Sala Ichos
Orario: venerdì e sabato ore 21:00, domenica ore 19
Note: La danza scenica di Jan Friedrich racconta la storia di 5 ventenni che cercano una via di fuga dal mondo che li vuole responsabili. I giorni spensierati della gioventù sono finiti e nuove e infinite possibilità si aprono di fronte a loro. Ma come affrontarli senza perdere se stessi e l’un l’altro? La Lori idealistica che vede bugie in tutto ciò che la circonda e che sta cercando la vitalità che ha avuto una volta, deve fare i conti con il fatto che il suo fidanzato Josch sta trasformando la loro relazione in un calcolo costi-benefici. Dopo che lei lo invita a partire, finisce da sola e si raffredda fino alle ossa accanto a un mare di possibilità. L’amante di Josch, Pascal, non evita il sesso con i cani né si fa scrupolo a ferire le persone che lo circondano trasformando il proprio dolore in puro cinismo. Bastian, invece, ha costantemente bisogno di aiuto e il rapporto indefinito con Anni è giunto alla fine perché lei non può o non vuole più aiutarlo, nonostante la sua sindrome da crocerossina. Bastian per questo non risparmia gesti estremi come un tentativo di suicidio ma solo per attirare ancora una volta l’attenzione su se stesso. Il dramma finisce con un colpo di scena, netto, inaspettato.
Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)
Peter Pan forever – Il Musical
Quando: dall’8 al 17 febbraio
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: venerdì 8 febbraio 2019 ore 21:00, sabato 9 febbraio ore 21:00, domenica 10 febbraio ore 18:00, martedì 12 febbraio ore 21:00, mercoledì 13 febbraio ore 18:00, giovedì 14 febbraio ore 21:00, venerdì 15 febbraio ore 21:00, sabato 16 febbraio ore 21:00, domenica 17 febbraio ore 18:00
Note: Dopo 12 anni di successi torna al Teatro Augusteo di Napoli, da venerdì 8 a domenica 17 febbraio, lo spettacolo per tutta la famiglia “Peter Pan” con musiche di Edoardo Bennato e regia di Maurizio Colombi, prodotto da Show Bees e NewStep.
Il tour italiano di “Peter Pan forever – Il Musical” fa tappa a Napoli e porta in scena Carlotta Sibilla nel ruolo di Peter Pan, Martha Rossi in quello di Wendy, Emiliano Geppetti è Capitan Uncino, e Jacopo Pelliccia è Spugna, diretti da Maurizio Colombi.
Rock, letteratura e filosofia: “Peter Pan forever – Il Musical” riunisce nei suoi 140 minuti i magici personaggi nati dalla mente di James Matthew Barrie, che con “Peter e Wendy”, romanzo del 1911 ambientato negli stupendi giardini di Kensington, ha creato un mito ancora oggi attualissimo, capace di toccare tante sfere della nostra società: da quella psicologica a quella filosofica, entrando nel mondo della letteratura e in quello della musica con Edoardo Bennato e il famosissimo album “Sono solo canzonette”, che ha consacrato Peter Pan e tutto il suo mondo nell’olimpo della musica italiana.
“Il rock di Capitan Uncino”; “La fata”; “Viva la mamma”; fino a “L’isola che non c’è”, sono solo alcuni dei celebri brani parte integrante di questo Musical tutto italiano e di grande successo.
La fiaba è un racconto capace di ironizzare, capace di trasformare anche i personaggi più negativi in personaggi divertenti, attraverso l’esasperazione dei difetti visti in chiave comica.
Info e prenotazioni: 081414243
Il Grattacielo degli animali
liberamente tratto da La conferenza degli animali di Erich Kästner
Di: Matteo Garattoni, Ariela Maggi e Sara Magrin
Quando: 9 e 10 febbraio
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: feriali ore 21:00, festivi ore 18:00
Interpreti: Matteo Garattoni, Ariela Maggi e Sara Magrin
Regia: Ariela Maggi
Note: Dopo l’ennesimo vertice o G8, gli animali del pianeta decidono di intervenire: per amore dei bambini è necessario obbligare gli adulti a far tacere i cannoni. L’appuntamento è al Grattacielo degli animali. Giraffe e leoni, pappagalli e delfini si riuniscono per ideare un piano comune e realizzarlo insieme.
Il Grattacielo degli animali invita a un confronto con la diversità, per ri-conoscerla e comprenderla. Mossi dalla necessità di prendere decisioni urgenti per risolvere il problema degli umani, gli animali si ritrovano a dover convivere e confrontarsi. Il variegato mondo faunistico diventa metafora della varietà umana, attraverso il linguaggio del teatro di figura (maschere, burattini, oggetti) che conduce gli spettatori in un universo immaginario ed immaginifico, traduzione e interpretazione del mondo reale.
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it
Vieni su Marte
Di: Vico Quarto Mazzini
Drammaturgia: Gabriele Paolocà
Quando: 9 e 10 febbraio
Luogo: NEST
Orario: ore 20:30
Interpreti e regia: Michele Altamura e Gabriele Paolocà
Note: Nel 2012 è stato avviato un progetto dal nome Mars One con l’intento di costruire una colonia permanente su Marte. Per essere selezionati si doveva postare un video su internet in cui motivare il desiderio di divenire per sempre “marziani”. Le candidature arrivate sono state 202.568. Ora, cos’è che vogliamo veramente da Marte? Non sarà soltanto l’ennesima trovata per non occuparci del presente? Per distogliere lo sguardo da questa esistenza che scorre tra le dita, e noi lì con l’artrosi? Quando non si può avere la realtà, un sogno vale la realtà, allora ecco che forse Marte è soltanto una metafora, il sogno di un altrove, di una terra promessa. Siamo andati ovunque su questa terra eppure di Dio nessuna traccia. Ma ecco la nuova moda: emigrare su Marte, per riempire un vuoto di senso grande come l’universo. Vieni su Marte parte da questa riflessione e si sviluppa poi in un caleidoscopio esistenziale, uno zibaldone dell’umanità che attraverso diverse storie vuole affrontare il tema della partenza, intesa come scelta o come imposizione, come il moto a luogo che da sempre definisce l’umanità e il suo essere in un disequilibrio costante tra la voglia di cambiamento e il desiderio di affermazione. Un maestro chiamato a insegnare in un piccolo paesino marziano abitato da bifolchi; due sorelle che abbandonano la Terra perché in lite con i genitori; due cattivi ragazzi di provincia che assistono all’esodo dei “negri” su Marte; una vecchia con un marito defunto che ha espresso il desiderio di essere seppellito su Marte; un barbone attore e il suo desiderio di mettere in scena Thomas Bernhard su Marte perché lì finalmente sarà compreso (lui o Bernhard?). E in mezzo a tutta questa umanità c’è il povero marziano, occupato e seviziato attraverso sedute psicanalitiche che lo porteranno a “comprendere l’umano”; perché desiderare l’altrove, ricercarlo costantemente o almeno sognarlo è una prerogativa umana. Per comprendere chi è disposto a lasciare tutto e partire senza possibilità di ritorno verso Marte bisogna essere umani, profondamente umani, con tutte le imperfezioni, le paure, i vuoti e le contraddizioni che sono incise nel nostro DNA. Raccontiamo di questo in VIENI SU MARTE oppure, più precisamente, dell’uomo che va alla ricerca di una pozza d’acqua dove, specchiandosi, possa finalmente incontrare un marziano.
Info e prenotazioni: 320 8681011| info.teatronest@gmail.com
Paranza
Quando: 9 e 10 febbraio
Luogo: Nostos Teatro (Aversa)
Orario: sabato ore 21 e domenica ore 19:00
Un progetto del Nostos Teatro
Interpreti: gli attori della compagnia Nostos Teatro
Note: “Paranza” vuole essere una celebrazione della mescolanza. Partiamo dall’etimo più profondo di questa parola che si rifà alla lingua greca dove la radice paron indica il traghettare e più genericamente il transito. Transitando attraverso lingue, culture, suoni, arriviamo al significato più comunemente usato nel dialetto napoletano, quello di mescolanza di piccoli pesci pescati mediante reti a strascico. Il mare di Napoli, il mare dell’Africa, in mezzo milioni di vite. Chi sono? Da dove vengono? Come vivono? Cosa soffrono e cosa sognano? Chi li accoglie? Lo spettacolo inizia in un punto preciso di queste storie quando, in una notte qualsiasi, dalla costa un pescatore avvista un barcone di profughi all’orizzonte. Storie disegnate per chiaroscuri attraverso testi che suonano come un blues, non importa in quale lingua, essi suoneranno come un canto dolente e viscerale che segue il ritmo del battito di un cuore. Uno spettacolo che parla di emigrazioni, immigrazioni e migranti, come specchio di una storia che si ripete, cambiando forma, ma non sostanza.
Info e prenotazioni: info@nostosteatro.it
All’ombra della sera
Di e con: Fausta Vetere (voce) e Corrado Sfogli (chitarra)
Quando: 10 febbraio
Luogo: salotto de Il Teatro cerca Casa (Santa Maria Capua Vetere)
Orario: 18:00
Note: La musica ritorna ad essere grande protagonista della rassegna diretta da Santanelli, che porta in casa la Nuova Compagnia di Canto Popolare, rappresentata da Fausta Vetere, storica voce del gruppo, accompagnata alla chitarra dal maestro Corrado Sfogli. «All’ombra della sera — spiegano Vetere e Sfogli — ripercorre la memoria musicale partenopea, che riemerge più vivida proprio nel momento in cui la luce del giorno declina: “Napoli ha una storia musicale, eccezionale per qualità e bellezza, e noi la raccontiamo attraverso le villanelle, le tammurriate, le tarantelle e i brani tratti dal repertorio più interessante della canzone classica napoletana. Così le parole di Gian Leonardo dell’Arpa, insieme a quelle di Viviani, di Di Giacomo, di Bovio e dei tantissimi anonimi riprendono corpo e raccontano il loro tempo».
Info e prenotazioni: 334 334 7090 | 081 5782460 – www.ilteatrocercacasa.it