Nei prossimi giorni a teatro…
Gli spettacoli in scena in Campania dal 24 al 30 aprile.
di Irene Bonadies e Gabriella Galbiati
La brocca rotta
Di: Heinrich von Kleist
Quando: dal 24 aprile al 5 maggio
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 24 – 26 – 30 aprile e 3 maggio ore 21:00; 25 aprile e 1 -2 maggio ore 17:00; 27 aprile e 4 maggio ore 19:00; 28 aprile e 5 maggio ore 18:00
Interpreti: Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Andrea Renzi, Antonello Cossia, Carlo Di Maio, Silvia Siravo, Fortuna Liguori, Annabella Marotta, Umberto Salvato, Francesco Scolaro e con la partecipazione di Valeria Contadino
Regia: Giuseppe Dipasquale
Note: Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini – diretti da Giuseppe Dipasquale – sono gli interpreti di una deliziosa commedia di Heinrich von Kleist. Una commedia a giusta ragione definita “perfetta” per i suoi meravigliosi meccanismi comici legati ai giochi di parole sessuali e per l’intreccio che sempre più si stringe attorno al collo di un colpevole che in realtà dovrebbe essere un giustiziere. Ma Kleist è stato un genio profondo e drammatico. Sotto la trama comica si intravedono grandi temi: dalla indecifrabilità del reale, al paragone con Edipo Re, a quello biblico (non a caso il giudice si chiama Adamo, la ragazza Eva e il segretario che capisce la realtà Luce). Kleist ha scritto una sola grande commedia, autentico capolavoro, che sembra riecheggiare il motto di Hoffmansthal “dove nascondere la profondità? Dietro la superficie”.
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
Il bambino con la bicicletta rossa (voci di un rapimento)
Di: Giovanni Meola
Quando: dal 25 al 28 aprile
Luogo: Teatro TRAM
Orario: feriali ore 21 e festivo ore 18
Interpreti: Antimo Casertano
Regia: Giovanni Meola
Note: ‘Il Bambino con la Bicicletta Rossa’ nasce, a 50 anni esatti da allora, dall’intuizione di un attore che affida alla penna di un drammaturgo la sua piccola ossessione, ricostruire cioè la vicenda, dimenticata e sepolta nonostante il clamore enorme dell’epoca, e raccontarne i retroscena e i perché della sua scomparsa dalla memoria pubblica odierna.
Quell’autore si è fatto a sua volta prendere da quella piccola ossessione, facendola propria, e ha immaginato delle ‘voci’, nove voci da un rapimento per l’esattezza.
Quelle dei veri protagonisti di questa intricata vicenda: il Bambino, il Pistarolo, il Capo, il Playboy, il Ragazzino, il Sindaco, il Becchino, il Colonnello e il Magistrato.
Ma le ha immaginate trasfigurate, ognuna con una sua specifica caratteristica in sede di scrittura, ognuna coniugata in uno stile diverso (prosa, versi sciolti, rime, endecasillabi, anafore, ecc.).
Nove voci tutte affidate a volto, corpo e voce di quello stesso attore che, in scena, anche attraverso un inesausto lavorio fisico, potrà raccontare quella che forse fu proprio l’infanzia delle stragi, come scrisse qualcuno in quegli anni, Cassandra inascoltata o forse volutamente trascurata.
In fondo, l’Italia non continua ancora oggi ad essere il paese dei misteri irrisolti?
Info e prenotazioni: 081 1875 2126 | info@teatrotram.it
Non mi dire te l’ho detto
Quando: dal 25 al 28 aprile
Luogo: Teatro Trianon – Viviani
Orario: feriali ore 21; domenica ore 18
Interpreti: Paolo Caiazzo, Yuliya Mayarchuk, Ciro Ceruti, Franco Pennasilico, Felicia Del Prete, Feliciana Tufano ed Ettore Massa
Note: Non mi dire te l’ho detto intende fondere, con ritmi serrati, lo stile di una commedia inglese moderna con i sapori di quella veracemente napoletana per parlare delle tresche amorose che possono nascere sui social media.
Il desiderio di ritrovare vecchi amici e la voglia di collezionarne nuovi ha decretato il successo dei social. Ma ogni nuova moda ha il rovescio della medaglia e i suoi effetti collaterali. L’eterno piacere del corteggiamento, ancor più spregiudicato se virtuale, minacciano un già precario equilibrio coniugale di Guglielmo e Raffaella Martinelli. Lui dottore mediocre, ma con un invidiabile curriculum di… scappatelle, e lei affascinante ex modella alla ricerca spasmodica di maternità.
Grazie a una collega, il dottor Martinelli ha modificato il risultato delle analisi, nascondendo la propria infertilità e riversando il problema sulla moglie. Raffaella cade in una profonda crisi depressiva. Per il bene della coppia, decidono di avviare le pratiche per un’adozione di un bambino straniero. Raffaella pubblica la notizia sulla propria bacheca, ma un’operazione maldestra del marito sul suo profilo le svela la verità e i numerosi contatti con pazienti-amanti.
Indispettita decide, quindi, di ripagare Guglielmo con la stessa moneta. Crea un falsoaccount e aggancia il suo migliore amico, invitandolo per un appuntamento al buio. La povera vittima è l’imbranato Vincenzo, al quale Guglielmo mette anche a disposizione la casa. Con una banale scusa allontana la moglie, ignaro del fatto che è pronta a rientrarvi come donna del mistero. Per la scioccante scoperta, Vincenzo cerca di scappare, ma Raffaella è decisa a consumare la sua vendetta. Guglielmo non resiste alla tentazione di approfittare dell’assenza della moglie per portare in casa Ketty, una cubista appena conosciuta in un locale notturno.
Nello stesso appartamento si ritrovano due coppie concubine ad alto rischio di incrocio. La situazione si complica per le visite inaspettate di un assistente sociale per la pratica di adozione, di un ispettore dell’ufficio immigrazione e del parroco. Nel panico più totale, incapaci di sbrogliare la matassa, marito, moglie e amante decidono di sedare gli altri. Ma Vincenzo, con una dose sbagliata, ammazza l’assistente sociale.
Una scappatella extraconiugale corre così il rischio di trasformarsi in tragedia, ma tutto volge a un inaspettato lieto fine e… una gravidanza di Raffaella! Dopo esattamente un anno, tutti si ritrovano per festeggiare lo scampato pericolo e per appurare la paternità del bambino.
Info e prenotazioni: 081 225 82 85 – www.teatrotrianon.org
Scannasurice
Di: Enzo Moscato
Quando: dal 25 aprile al 5 maggio
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: feriali ore 21 e festivo ore 18
Interpreti: Imma Villa
Regia: Carlo Cerciello
Note: Scannasurice è una sorta di discesa agli “inferi”, post terremoto, di un personaggio dall’identità androgina nell’ipogeo napoletano, dove abita, all’interno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanità, in compagnia dei topi, metafora dei napoletani stessi e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, dalla Bella ‘mbriana al Munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata.
“Ho scelto – così Carlo Cerciello in una nota – di tornare alla messinscena di un testo in lingua napoletana, di tornare a un autore antioleografico per eccellenza come Moscato, mettendo in scena il suo testo Scannasurice, scritto dopo il terremoto dell’80, nell’intento di allontanarmi dalla malsana oleografia di ritorno, che, nuovamente, appesta Napoli di retorica e luoghi comuni, in una città che ha smarrito la memoria stessa della sua vita culturale, seppellita dalla banalità e dal conformismo”.
Il personaggio fa la vita, “batte”. E’, originariamente, un “femminiello” dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ma i femminielli di Enzo Moscato sono creature senza identità, quasi mitologiche. Oltre l’identità sessuale, sono quasi magiche.
Da qui nasce la scelta di farlo interpretare a un’attrice, naturalmente, oltre l’identità sessuale, rendendone evidenti l’ambiguità e l’eccesso. Una volta smontata la sua appariscente identità, indosserà la solitudine e la fatiscenza stessa del tugurio in cui vive. Sarà cieca Cassandra, angelo scacciato dal Paradiso, sarà maga, sarà icona grottesca e disperata, ma sempre poetica.
“Il terremoto etico, sociale, politico della seconda metà del 900 – aggiunge Cerciello – mi vede, oggi, sopravvissuto, confuso e smarrito, aggirarmi tra le macerie di ideologie, emozioni e sentimenti, proprio come, da napoletano, vissi il terremoto dell’80”.
Info e prenotazioni: 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)
Medea di Portamedina
Da: Francesco Mastriani
Quando: dal 26 aprile al 5 maggio
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 26 – 30 aprile e 3 maggio ore 21:00; 27 aprile e 4 maggio ore 19:00; 28 aprile e 5 maggio ore 18:00; 1 – 2 maggio ore 17:00
Interpreti: Alessandra D’Elia, Pietro Pignatelli e con Federica Aiello, Paolo Aguzzi, Agostino Chiummariello, Michele Danubio, Luciano Dell’Aglio, Caterina Pontrandolfo, Caterina Spadaro, Antonio Speranza, Fabiana Spinosa
Drammaturgia e Regia: Laura Angiulli
Note: Una storia di oscura drammaticità che, se pure innestata in uno spaccato dichiaratamente popolare di quella Napoli di metà Ottocento tanto presente alla tradizione produttiva di Francesco Mastriani, pure sembra contenere al suo interno molti degli elementi della grande tragedia, consoni a giustificare già nella titolazione il riferimento alla più complessa figura della Medea di tradizione classica. Da questa suggestione, con un richiamo di sconfinamento in qualche modo naturale, nasce il progetto di messinscena dell’autrice-regista. La trama di Mastriani rimesta negli elementi di un “popolare napoletano” trattato con sapiente mestiere: Coletta Esposito – è questo il nome della sventurata eroina – conduce infanzia e adolescenza fra le mura dell’Annunziata, e lì alleva nell’animo quella straziante fame d’amore il cui soddisfacimento, con passione tirannica affida a Cipriano Barca, l’amante dalla cui relazione nasce una bambina. Cipriano non rivela un’immediata disposizione verso la donna, ma la manipolazione di lei è di tale violenza da non consentire scampo, tanto che lui aderisce alla promessa di sposarla, se pure quell’attrazione che per breve tempo aveva tenuto insieme il rapporto va tanto affievolendosi da aprirgli la strada a nuovi incontri. Il matrimonio con Coletta non si compie; la relazione con la giovane Teresina diviene evento irrinunciabile. Coletta è straziata, furente, accecata dall’odio, spietata; cova la più feroce delle vendette, e nel giorno delle di lui nozze con la nuova innamorata – di più “normale” provenienza sociale – toglie la vita alla piccola figlia, e nella chiesa proprio sull’altare porta il cadaverino della bimba alla vista del padre, uccidendo al tempo stesso la rivale secondo quella promessa di morte più volte evocata.
L’atmosfera generale della messinscena, deprivata di ogni tentazione naturalistica, assume piuttosto l’atmosfera di un “noir”.
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
Scarti di Paradiso
Di: Alessandra D’Ambrosio e Diana Del Monaco
Quando: dal 26 al 28 aprile
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: feriali ore 21 e festivo ore 18
Interpreti: Alessandra D’Ambrosio
Regia: Gianfelice Imparato
Note: L’apparente ineluttabilità del destino di “figlia d’arte”, fa germogliare in Privilegio il seme della follia, che cresce fino a distruggere tutto ciò che lei riconosce come malvagio e sporco. In quel bordello, apparentemente normale, familiare, dove tutto scorre secondo un copione già scritto mille volte negli anni, la sensibilità della protagonista viene trafitta. Se lei avesse avuto una sensibilità diversa o semplicemente più ottusa, la sua vita non avrebbe avuto grandi scosse. Avrebbe finito la carriera col grado di maitresse che fu prima della nonna e poi della madre. Per il mondo sarebbe stata una persona sana. Ma la sua anima viene ferita più volte dagli orrori che si celano nell’esercizio di una prassi millenaria. Si convince, a mano a mano, di dover fare giustizia. E giustizia sarà. Una giustizia terribile e gelida, che le dona però la possibilità di un riscatto e di una vendetta. Privilegio narra, dal manicomio in cui è reclusa, i fatti crudi, disumani e talvolta surreali che avvengono al suo interno. Con estrema semplicità ricorda la sua infanzia: i ricordi delle ragazze del bordello, dei suoi primi passi in quell’arte terribile e sublime; la sua conoscenza dell’umana specie da quell’osservatorio insolito e speciale. Privilegio è una giostra. Una giostra di colori, emozioni, passioni, verità e illusioni. Ma, nel finale, la giostra si stacca dal perno che la trattiene, progetta il suo percorso e va incontro alla sua prossima meta. Una meta tragica ed ineluttabile. Una meta scelta con grande lucidità e intelligenza dalla protagonista a dispetto del marchio di inferma mentale che le hanno impresso sulla pelle e nell’anima.
Info e prenotazioni: 339 666 64 26 | info@nuovoteatrosanita.it
Cavalli di ritorno 2.0
Quando: da venerdì 26 aprile a domenica 5 maggio
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: venerdì 26 aprile ore 21:00; sabato 27 ore 21:00; domenica 28 ore 18:00; mercoledì 1 maggio ore 18:00; giovedì 2 ore 21:00; venerdì 3 ore 21:00; sabato 4 ore 21:00; domenica 5 ore 18:00
Interpreti: Gino Rivieccio
Note: Cosa accadrebbe se a un attore venisse rubata la sua identità? E come vi comportereste se il delinquente, entrando nella vostra privacy, si vantasse di avervi incastrato e vi obbligasse a fare quello che vuole? È ciò che accade in teatro a Gino Rivieccio, la cui vita viene presa di mira, on line, da un fan che si impadronisce dei suoi dati e del suo profilo, per sbeffeggiarlo e ricattarlo davanti gli occhi di tutti. Il nostro protagonista non può ribellarsi, perché il ‘ladro’ minaccia di farlo sparire dal web e da tutto ciò che si può gestire attraverso il web, ovvero l’universo.
Questi e altri ancora sono gli ingredienti del nuovo spettacolo di Gino Rivieccio, scritto dalla coppia Riccardo Cassini e Gustavo Verde, con la collaborazione di Gianni Puca e dello stesso Rivieccio, che ne firma anche la regia.
Lo show in questa stagione viene proposto con nuovi fatti di cronaca, di politica e di costume, che hanno reso gli ultimi mesi pieni di spunti e sorprese da portare in scena.
Dopo i cavalli di razza, i cavalli dei pantaloni, i cavalli di Troia e i cavalli di battaglia, è il momento di divertirsi al Teatro Augusteo con il software aggiornato di “Cavalli di ritorno 2.0”.
Info e prenotazioni: botteghinoaugusteo@libero.it
Papà perchè l’hai fatto?
Di: Maurizio Battista
Quando: dal 26 al 28 aprile
Luogo: Teatro Diana
Orario: feriali ore 21 festivi ore 18
Interpreti: Maurizio Battista
Note: Scrivere una sinossi con grande anticipo per un mio spettacolo è una missione impossibile, sarebbe impossibile anche mesi prima, forse anche tre giorni prima. Parlerò come in tutti i miei spettacoli di me, di noi, del quotidiano, di certo ci sarà da divertirsi. Grazie a tutti.
Info e prenotazioni: 081 5567527 | 081 5784978 | diana@teatrodiana.it
Luciano
Ideazione e regia: Danio Manfredini
Quando: 27 aprile
Luogo: Teatro Politeama
Orario: ore 21
Interpreti: Ivano Bruner, Cristian Conti, Vincenzo Del Prete, Darioush Forooghi, Giuseppe Semeraro
Note: Luciano è il delirio di un folle tra pensieri, stati d’animo, suoni, visioni, voci lontane e presenze che rompono il silenzio e la solitudine. Dai corridoi della psichiatria, Luciano entra nel teatro della sua mente, intorno a lui si materializzano oggetti e presenze dell’immaginario. La spinta del desiderio lo conduce all’evasione verso luoghi abitati da chi vive ai margini. Un popolo di fantasmi torna a visitarlo in certe notti e nelle giornate senza speranza. Con aneddoti e versi poetici illumina le sue visioni. Con uno sguardo intriso di saggezza, apre spiragli di pensiero fuori da un ordinario modo di vedere. Come un visitatore che appartiene ad un altro pianeta, guarda, patisce, attraversa ciò che incontra, nel destino ineluttabile di veder passare le cose, le persone come fantasmi: apparizioni e sparizioni.
Info e prenotazioni: 081414243
Hamlet
Ideazione e coreografia: Walter Matteini, Ina Broeckx
Quando: 27 e 28 aprile
Luogo: Teatro Bellini
Orario: sabato ore 21:15, domenica ore 18:30
Note: Ofelia è una giovane donna affetta da disturbi mentali che vive una forte identificazione con l’Ofelia dell’Amleto di Shakespeare. La lettura è il suo unico rifugio: solo quando legge trova la pace e la serenità e rileggendo l’Amleto opera un confronto tra gli eventi della sua vita e il tragico destino dell’eroina shakespeariana. È così che le esperienze, le emozioni e le parole della protagonista prendono forma e la donna rivive gli eventi drammatici della propria vita. Ad accompagnare i passi di danza dei ballerini sono le musiche di alcuni tra i principali compositori del ’900: Ezio Bosso, Philip Glass, Maz Richter e Arvo Part. Hamlet è un dramma sulla vita e la morte e sui rapporti ambigui tra le persone che conduce il pubblico in un viaggio attraverso i vicoli più bui dell’animo umano.
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it
Parole imbrogliate – Lezione/spettacolo su Eduardo De Filippo
A cura di: Massimiliano Civica
Quando: 28 aprile
Luogo: Teatro Civico 14
Orario: ore 19
Interpreti: Massimiliano Civica
Note: Una serata in cui il regista Massimiliano Civica racconta aneddoti, storie, detti memorabili e vita di Eduardo De Filippo. Un modo divertente e pieno di leggerezza per entrare in contatto col grande maestro napoletano.
Leo De Berardinis amava ripetere: “C’è una sola tradizione, ed è la tradizione del nuovo”. Eduardo è tradizione del nuovo, un uomo che impara da suo padre Scarpetta a spingere tutte le pratiche spettacolari ricevute in dono dal passato verso il futuro. Di Eduardo è stato fatto un monumento, mentre lui era un uomo con una “forte nostalgia del futuro”. Un ricercatore indomito, crudele e sempre pronto a buttare via tutto quello che aveva accumulato per la ricerca di qualcosa di vivo. È da questo Eduardo che è bene ripartire.
Eduardo qualche anno prima di morire dichiarò che voleva lasciare dietro di se “Tutto ‘mbrugliato”, ovvero tutto confuso, non ricostruibile in una prospettiva di biografia storica. Eduardo era convinto che contassero sole le opere, non la vita personale dei loro creatori. Non voleva essere santificato e “monumentalizzato”, voleva lasciare solo un punto da cui i giovani potessero ri-partire per conto loro. Questa lezione-spettacolo è un viaggio senza speranze nel gomitolo imbrogliato dell’arte di Eduardo.
Info e prenotazioni: 0823 441399 | info@teatrocivico14.it
Viviana&Serena – Ebbanesis’ – in concerto
Quando: 30 aprile
Luogo: Galleria Toledo
Orario: ore 21
Note: Due giovani donne che riescono a tenere il palco con la loro verve e l’innata passione per la musica che le unisce. Il duo, composto da Viviana Cangiano e Serena Pisa, nasce sul web a giugno 2017. Dopo aver pubblicato alcuni video sui rispettivi profili, Serena e Viviana decidono di aprire una pagina Facebook.
Da lì il progetto si trasforma in un grande successo mediatico: la loro pagina è seguita da oltre 100.000 followers da ogni parte del mondo. Richieste per concerti arrivano dall’Italia ma anche dalla Francia, dalla Germania, dalla Russia e dagli Emirati Arabi. In questi Paesi esteri le Ebbanesis si sono esibite con successo in rassegne e festival, precisamente nelle città di Santa Lucia (Femin’arte Corsica); Monaco di Baviera (Gasteig – Kleiner Konzertsaal); Mosca (Teatrium) e a Riyad dove per la prima volta due donne europee salgono su di un palco per una performance che si tiene in un locale pubblico.
Lo spettacolo-concerto delle Ebbanesis, con piacevoli siparietti umoristici che esaltano le loro doti attoriali, alterna brani della canzone popolare italiana a quelli della canzone classica napoletana.
Due voci e una chitarra che collaborano in totale armonia; in concerto classici della canzone napoletana come Reginella, ‘O sarracino, Rundinella, ‘O zappatore, ‘A rumba de scugnizzi, ‘O sole mio, e tanti altri tutti rivisitati, ma anche brani di respiro internazionale adattati dalle Ebbanesis e tradotti in napoletano. Ultimo, in ordine di tempo, il successo mediatico di Bohemian Rhapsody dei Queen che ha registrato sul web oltre 2.000.000 di visualizzazioni.
Uno spettacolo che non delude le aspettative, per la vis comica che le due artiste danno ad alcuni pezzi rendendo ancora più interessante e divertente il concerto. Due giovani donne che riescono a tenere il palco con la loro verve e l’innata passione per la musica che le unisce.
Info e prenotazioni: 081 425037 | 081 425824|segreteria@galleriatoledo.it