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Gli spettacoli in programma in Campania fino al 12 maggio.

di Irene Bonadies e Gabriella Galbiati

CA1000 - una scena_01Ca/1000
Di: Enrico Manzo
Quando: 7 e 8 maggio
Luogo: Sala Assoli
Orario: ore 20:30
Interpreti: Noemi Francesca, con le voci di Lino Musella e Giacinto Palmarini
Regia: Luisa Corcione
Note: Ca/1000 porta in scena la storia di un’anima attraverso i momenti salienti della vita di Camille Claudel, artista di fine ‘800, dall’arrivo in manicomio a Monfavet alla sua “uscita”, vittoriosamente perdente. Nelle sue opere, l’artista francese è riuscita a scolpire l’animo umano, cogliendone la bellezza ma anche la crudezza, e tutti quegli aspetti solitamente taciuti.
Il coraggio e la forza la resero profonda e autentica, ma fu anche logorata per aver ceduto, in seguito, alle contingenze economiche insuperabili per una donna sola in quell’epoca. Ca/1000 evidenzia quanto le vicende dell’esistenza personale e gli esiti della sua opera siano, inestricabilmente, fusi nel comune fallimento.
“Camille Claudel – sottolinea la regista Luisa Corcione – ebbe la dolorosa capacità di dare forma alle proprie visioni interiori, strappare all’ignoto la nostra parte più recondita, così come narra Rilke nelle Elegie duinesi. Erano brandelli di verità che le permettevano di vedere più nitidamente ciò che altri potevano solo superficialmente intuire, perché le sue opere sono sofferenza pagata”.
Info e prenotazioni: 3454679142 | info@casadelcontemporaneo.it

 

61° Festival di Spoleto, ( FOTO GRATUITE )Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato)
Di: Lucia Calamaro
Quando: fino al 12 maggio
Luogo: Teatro Bellini
Orario: feriali ore 21:00, domenica ore 18:00, lunedì riposo; mercoledì 8 maggio ore 17:30 e 21:00, sabato 11 maggio ore 17:30
Interpreti: Silvio Orlando, Riccardo Goretti, Roberto Nobile, Alice Redini, Maria Laura Rondanini
Regia: Lucia Calamaro
Note: Dopo il successo di Lacci, Silvio Orlando torna al Teatro Bellini con un lavoro scritto e diretto dalla straordinaria Lucia Calamaro, vincitrice di 3 premi UBU. In scena un padre, Silvio, 3 figli e 1 fratello (Roberto) che si riuniscono nell’isolata casa di campagna in occasione della messa in commemorazione dei dieci anni dalla morte della moglie. Silvio ormai vive lì, si è trasferito 3 anni prima, e ha acquisito, nella solitudine, un buon numero di manie, la più grave di tutte: non vuole più camminare. Non si vuole alzare. Vuole stare e vivere seduto il più possibile. E da solo. Si tratta, per i figli che finora non se ne erano preoccupati troppo, di decidere che fare, come smuoverlo da questa posizione intristente e radicale. Attraverso la storia di Silvio e dei suoi figli la Calamaro, con la sua consueta ironia – al tempo stesso acuta e delicatissima – pone l’accento su una specifica patologia della nostra epoca: la solitudine sociale. «Ci piace pensare – scrive la regista – che gli spettatori, grazie a un potenziale smottamento dell’animo dovuto speriamo a questo spettacolo, magari la sera stessa all’uscita, o magari l’indomani, chiameranno di nuovo quel padre, quella madre, quel fratello, lontano parente o amico oramai isolatosi e lo andranno a trovare, per farlo uscire di casa. O per fargli solamente un po’ di compagnia».
Info e prenotazioni: 081 5499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

senzibbileSenzibbile
Di:Giovanni Del Prete
Quando: dal 7 al 12 maggio
Luogo: Ridotto del Mercadante
Orario: 8, 9 e 12 maggio ore 21:00; 7, 10 e 11 maggio ore 17:00
Interpreti: Carlo Caracciolo, Francesca Iovine, Teresa Raiano, Dario Rea
Regia: Giovanni Del Prete
Note: Il testo narra le vicende di una giovane donna, una ragazza dei quartieri napoletani, quelle che la domenica mattina rassettano la casa ascoltando a tutto volume le canzoni del loro cantante neomelodico preferito. Per la protagonista, Lucia, la venerazione per il suo idolo si trasforma in infatuazione e in amore, fino a sfociare nel desiderio di conoscerlo di persona. Ma Lucia è una ragazza semplice, pura, e fa i conti con una realtà che non è così patinata come sembra: il giovane cantante ha su di lei ben altri interessi, così come il suo bodyguard che pensa a salvare solo se stesso. Inoltre la giovane non può fare affidamento neanche sugli affetti familiari, la madre, infatti, ha una doppia ma anche tripla faccia. Un storia che apre uno scorcio su un universo di relazioni, passioni e interessi per molti aspetti inedito e sorprendente. «È – sottolinea Giovanni Del Prete – un piccolo affresco che, tra il sogno, la realtà e la follia umana che c’è in mezzo, mette in luce con amarezza le aspettative, i fallimenti, le bugie, le meschinità della vita quotidiana».
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@ teatrostabilenapoli.it

 

salemmeUna serata al Nest con Vincenzo Salemme
Quando: 8 maggio
Luogo: NEST Teatro
Orario: ore 21:00
Note: Vincenzo Salemme, attore campano instancabile che ha caratterizzato la commedia italiana dell’ultimo trentennio, incontra il pubblico del Nest – Napoli Est Teatro, l’8 maggio ore 21, in una serata all’insegna del grande teatro in tutte le sue sfumature. L’artista, dopo aver conosciuto il progetto, ha deciso fortemente di sostenerlo e unirsi all’atto di militanza culturale che il Nest porta avanti da cinque stagioni. Protagonista di un evento unico, Salemme smetterà i panni dell’artista per raccontare episodi curiosi e inediti non solo della sua vita professionale ma anche personale. Intervistato dal gruppo dei #GiovaniO’Nest, Salemme svelerà gli aneddoti che l’hanno portato alla maturità artistica, segnata da grandi successi, attraverso la proiezione d’immagini e video inediti.
Da Nanni Moretti a Carlo Vanzina, sono numerosi i nomi di spessore con cui Vincenzo Salemme ha collaborato. Artista poliedrico, drammaturgo, attore, regista teatrale e cinematografico, dopo aver lavorato fin da giovanissimo a fianco del grande Eduardo De Filippo, ha saputo definirsi, al teatro e al cinema, in modo unico e riconoscibile nel panorama della risata, sia come regista, sia come frizzante interprete.
Info e prenotazioni: 3208681011 | info.teatronest@gmail.com

 

Magnificat_2Magnificat. Un incontro con Maria
Da: Alda Merini
Quando: 9 maggio
Luogo: salotto del Il Teatro Cerca Casa – Eboli (Salerno)
Orario: 20:30
Interpreti: Caterina Pontrandolfo
Note: Straziata e illuminata insieme è la Maria del “Magnificat” di Alda Merini, un monologo diviso in brevi canti, in cui a poco a poco riconosciamo l’intera vita di Cristo. Nel suo incontro con Maria, la Merini fa valere due ascendenze importanti: la lirica infuocata di splendente ascesi come si ritrova in una Teresa D’Avila, e la lirica radiosa dell’amore fertile come si ritrova nel Cantico dei Cantici. L’idea è che il monologo tra poesia e prosa, lasci spazio al canto e alla melodia, sia mettendo in melodia alcuni versi del “Magnificat” meriniano, sia interputando con canti della tradizione mediterranea, il monologo stesso. Le melodie originali composte per lo spettacolo sono melodie originali scritte e cantate da Caterina Pontrandolfo.
Info e prenotazioni: 334 334 7090 | 081 5782460

 

G.Miale e A. D'Avino Piccoli crimini coniugaliPiccoli crimini coniugali
Di: Éric-Emmanuel Schmitt
Quando: 10 maggio
Luogo: salotto del Il Teatro Cerca Casa – Portici (Napoli)
Orario: 20:30
Interpreti: Gioia Miale e Antonio D’Avino
Regia: Antonio D’Avino
Note:Dopo aver subito un brutto incidente domestico, Lui torna a casa dall’ospedale completamente privo di memoria, ragiona ma non ricorda, non riconosce più neppure la moglie, che tenta di ricostruire la loro vita di coppia, tassello dopo tassello, cercando di oscurarne le ombre. Via via che si riportano alla luce informazioni dimenticate, si manifestano delle crepe: sono molte le cose che cominciano a non tornare. In questo giallo coniugale, in cui la verità non è mai ciò che sembra, la memoria, la menzogna e la violenza vengono completamente riviste per assumere dei significati nuovi, inaspettatamente vivificanti.
Schmitt gestisce la scrittura con grazia e freschezza, giocando briosamente tanto col metateatro quanto con oggetti ostici quali “la verità”, “la colpa” e, soprattutto, “l’amore”. Una macchina narrativa pressoché perfetta che svela impietosamente i meccanismi della coppia e i più intimi recessi dell’animo umano.
Info e prenotazioni: 334 334 7090 | 081 5782460

 

MaterCamorra3Mater Camorra e i suoi figli
Quando: dal 10 al 12 maggio
Luogo: Teatro Instabile Napoli TIN
Orario: 20:30
Regia: Gianni Sallustro
Note: “Questo lavoro, nato da un’idea di Michele Del Grosso – dice il regista Gianni Sallustro –   è stato allestito da me in diverse occasioni; lo metto in scena dopo avere preparato gli attori attraverso il workshop “Il teatro epico di Brecht”, finalizzato a raggiungere un’ottima conoscenza di Brecht ed in particolare di una tra le sue opere più significative che è “Madre Courage”. Di questo capolavoro abbiamo fatto la decodifica del testo, dei suoi personaggi per poi passare alla messinscena del testo, rielaborato in dialetto napoletano”.
Caratteristiche del lavoro: Il linguaggio con cui si esprimono gli attori è un insieme dei vari dialetti campani. Lo zoomorfismo è una caratteristica fondamentale dei personaggi dello spettacolo per sottolineare la loro bestialità. La “Guerra dei Trent’anni” viene attualizzata nello scontro perenne fra i clan. La presenza nello spettacolo di un coro greco di animali che sottolinea le parti salienti del testo. É come se ci si immergesse in una giungla. I costumi ricoperti di soldi macchiati di sangue: il denaro, unico interesse dei camorristi. L’unico elemento scenografico è un carro che, sui quattro lati, è composto da quattro sculture che riproducono le capuane Matres Matutae che, come sfingi, custodiscono l’enigma della vita.
Lo spettacolo è inserito nel programma di Maggio dei Monumenti 2019.

 

Le_spose_2Le spose
Di: Elvira Buonocore, Mario Gelardi, Margherita Ortolani, Marta Polidoro
Quando: dal 10 al 12 maggio
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: feriali ore 21:00; festivi ore 18:00
Interpreti: Arianna Cozzi, Sara Esposito, Alessandra Masi, Enrico Pacini, Beatrice Vento
Regia: Riccardo Ciccarelli e Gennaro Maresca
Note: L’idea del progetto di Mario Gelardi nasce da quattro abiti da sposa destinati ad altrettante donne del Rione Sanità. Quattro abiti rifiutati perché la mentalità vuole che “anche se la famiglia resta senza i soldi per mangiare, l’abito da sposa deve essere nuovo”. È così che questi abiti, all’apparenza mai usati, formano un cumulo bianco di raso, tulle e perline, e restano come addormentati, nella costumeria del Nuovo Teatro Sanità. Ma questi vestiti avranno altra sorte, ripensati da giovani costumiste, in modo che ognuno di loro possa fare il suo ingresso trionfale.
«Tre giovani autrici — racconta Mario Gelardi — e un intruso hanno deciso di far vivere quegli abiti, di farli indossare a quattro personaggi di Shakespeare: Lady Macbeth, Ofelia, Desdemona, Lavinia. Quattro donne di un tempo passato, ma anche quattro donne dei giorni nostri, che parlano la nostra lingua, magari il nostro dialetto e che raccontano la propria storia: il proprio matrimonio. Ma le nozze non posso celebrarsi se, prima o poi, non arriva uno sposo, un giovane uomo che incarna tanti protagonisti di Shakespeare e che gioca con le donne così come solo Falstaff sapeva fare».
Info e prenotazioni: 339 666 64 26 | info@nuovoteatrosanita.it

 

frammenti geniali2Frammenti geniali
Di: Heinrich von Kleist
Quando: 11 maggio
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 18:30
Note: Punto di partenza ideale è il rione, mai nominato nel libro, matrice positiva e negativa, dentro il quale e lontano dal quale le vite di due bambine, poi diventate ragazzine e infine donne, si incrociano e si mescolano, in un misto di vicinanza e lontananza, radicamento e sradicamento, alto e basso. Punto di partenza reale per i visitatori saranno invece i luoghi della libertà: quelli delle prime uscite, degli studi, della crescita, del lavoro. Da Montesanto — la zona dove presumibilmente arrivano con la metro, quando per la prima volta le due ragazze insieme agli amici si allontanano dal rione —, ci si introduce lungo la Pignasecca e da lì verso l’asse di Toledo, proseguendo fino a via Chiaia, la strada dei ricchi e dei negozi lussuosi, arrivando all’altezza del ponte di Chiaia, che collega la zona di San Carlo alle Mortelle con la collina di Pizzofalcone. Il tour prosegue ancora verso palazzo Cellammare — superba dimora storica che ospitò artisti del calibro di Goethe, Torquato Tasso, Caravaggio, Angelica Kauffmann, Casanova, Basile, Caccioppoli, per arrivare fino a piazza dei Martiri, dove il racconto colloca il grande negozio di scarpe dei Solara, e giù fino a via Caracciolo, la strada che affaccia sul mare.
Un percorso che si configura come un’esperienza immersiva tra i segni di una Napoli moderna e retrò. Le parole pronunciate dalla viva voce della guida introducono alla storia dei luoghi e alle bellezze storico-artistiche che agguantano Napoli e ne fanno, col suo fitto intreccio di strade povere e ricche, in cui il degrado si affaccia sempre sul fascino antico dell’arte monumentale, la metafora più reale di quell’amicizia fatta di attrazione e repulsione, divenuta famosa in tutto il mondo.
Info e prenotazioni: 3397020849 | 333315241

 

L'ineditoL’inedito
Quando: 11 maggio
Luogo: Centro Universitas (Morcone)
Orario: ore 20:30
Regia: Stefano de Luca
Note: Nella prima parte dello spettacolo, prettamente divulgativa, gli attori, attraverso frammenti di scene, sketch brillanti e giochi teatrali caratterizzati da un importante coinvolgimento del pubblico, assolvono il compito esplicativo e didattico in maniera tutt’altro che didascalica, fornendo spunti di studio e riflessioni sul contesto storico, la vita e le opere di William Shakespeare, i temi trattati nei testi, il linguaggio utilizzato, i personaggi rappresentati.
Nella seconda parte, invece, puramente performativa, la compagnia porta in scena il sapore e i colori di una rappresentazione shakespeariana senza avere a disposizione un copione o un canovaccio, ma utilizzando l’improvvisazione teatrale come materia prima della messa in scena utilizzando strutture narrative, temi e archetipi ricorrenti nelle opere di William Shakespeare. La rappresentazione estemporanea dell’inedita pièce shakespeariana prevede anch’essa un forte il coinvolgimento degli spettatori rendendoli parte attiva nella narrazione attraverso la richiesta di spunti e ispirazioni per la costruzione interattiva della pièce teatrale. L’Improvvisazione Teatrale è una disciplina comunemente fraintesa. Per molti Improvvisazione è approssimazione e impreparazione, per alcuni è unicamente comicità o leggerezza. Per la compagnia Quinta di Copertina l’Improvvisazione Teatrale è creare storie e personaggi, ambienti, situazioni ed emozioni senza seguire un copione, senza canovaccio né suggeritore, ma solo grazie alla fantasia, alla spontaneità, all’interazione e all’ascolto. Improvvisare è scrivere sul foglio bianco della scena diventando allo stesso tempo autori, attori e registi di sé stessi e degli altri.
Info e prenotazioni: beatrice@mestieridelpalco.it | 347 1868 054

 

59386961_10218427130774533_1413323181330006016_oNevrotika vol. 4-5-6
Quando: 11 e 12 maggio
Luogo: Sala Assoli
Orario: feriali 20:30; domenica ore 18:00
Interpreti: Fabiana Fazio, Mariachiara Falcone, Valeria Frallicciardi, Giulia Musciacco
Regia: Fabiana Fazio
Note: Prosegue la ricerca di Progetto Nevrotika nel mondo della nevrosi, o meglio, di quel “disturbo dell’adattamento” da cui nessuno (o quasi), al giorno d’oggi, può dirsi del tutto salvo.
Quali sono le conseguenze che una società sempre più malata come la nostra può avere sui singoli individui? Ancora una volta è questa la domanda che sta alla base delle nostre riflessioni.
Si va ormai verso la totale dimenticanza del sé.
Il proprio sé scivola sempre più nell’oblio, per rispondere all’esigenza di amalgamarsi all’identità di massa.
I nostri impulsi, i nostri desideri, la nostra felicità vengono così sacrificati all’altare dell’Ego.
Si parla di degrado della coscienza, dunque, di quella che in ambito psicologico può essere definita come “cacciata dal paradiso”.
Una caduta, dunque, tale che “la consapevolezza diventa cieca alla propria stessa cecità” (come direbbe C. Naranjo).
Info e prenotazioni: 3454679142 |info@casadelcontemporaneo.it

 

Arrevuoto 2019 - galiani 2Tutti contro tutti
Liberamente tratto da: Arthur Adamov
Quando: 11 e 12 maggio
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: sabato ore 19:00; domenica ore 18:00
Regia: Annalisa D’Amato, Alessandra Asuni, Christian Giroso, Nicola Laieta, Sergio Longobardi, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella
Note: Singolare e innovativa occasione di incontro degli adolescenti e dei giovani con il mondo del teatro, i suoi linguaggi, le sue possibilità comunicative e di formazione.
Il progetto, prodotto fin dalla sua prima edizione dal Teatro Stabile di Napoli, assume di anno in anno un valore sociale e culturale sempre più forte, agendo in molti quartieri della città attraverso una rete di gruppi, di associazioni e operatori del sociale e del mondo della scuola che con ostinazione e determinazione hanno conseguito e continuano a conseguire risultati di grandissima importanza sociale e culturale.
Come sempre, durante tutto l’anno, nelle scuole e le associazioni coinvolte, si svolgono laboratori e percorsi di studio su un testo/progetto che quest’anno è stato Tutti contro tutti di Arthur Adamov, scritto nel 1952 che racconta la crisi di un paese occidentale totalitario, dove il governo, impotente nel combattere la disoccupazione e la miseria sociale, induce i lavoratori a indirizzare la loro infelicità e la loro frustrazione sui rifugiati. Il governo, attraverso la radio, alterna persecuzioni e aperture come suo programma politico, gioca e cavalca le emozioni xenofobe dei protagonisti fino al gran finale.
Dopo sei mesi di laboratori di teatro e musica, condotti in vari quartieri della città come Scampia, Bacoli, Bagnoli, Materdei, Rione Traiano, Doganella, Quartieri Spagnoli e guidati da una squadra di registi ed educatori, Arrevuoto porta in scena questa sua nuova avventura insieme a tantissimi adolescenti.
Info e prenotazioni: 081292030 | 081291878 | biglietteria@ teatrostabilenapoli.it

 

1+1=1 (FILOSOFIA DELL’IDENTITÀ) - una scenaOltre la linea 2019
Quando: dal 9 al 12 maggio
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: feriali ore 21:00; festivi ore 18:00
Interpreti: Akerusia Danza e Art Garage
Coreografia: Ina Colizza, Antonello Apicella, Ciro Venosa, Nunzio Impellizzeri, Rosario Liguoro
Note: A inaugurare la rassegna Oltre la linea 2019, giovedì 9 alle ore 21.00 (in scena anche venerdì 10 e sabato 11), sarà 1+1=1 (Filosofia dell’identità), con Ina Colizza e Antonello Apicella, che firmano anche coreografia e regia.
Presentato da Akerusia Danza, 1+1=1 (Filosofia dell’identità) appartiene a quei sistemi filosofici che, partendo dalla distinzione tra due realtà eterogenee, le ritiene identiche, in rapporto a una realtà superiore, cui le prime due appartengono.
A seguire, sempre giovedì 9 (in scena anche venerdì 10 e sabato 11), Akerusia Danza presenta Romeo & Giulietta con Ciro Venosa e Livia Di Donato, coreografia e regia Ciro Venosa. Romeo cristiano – Giulietta musulmana, l’amore non conosce ostacolo ideologico, si nutre di sé, del suo valore, del suo coraggio Vive nella realtà del momento come un fenomeno atmosferico. Si “crea” da se stesso, perché non ha altra speranza
Concluderà la serata di giovedì 9 (in scena anche venerdì 10 e sabato 11), Art Garage, che presenterà Nun te scurdà, con le coreografie di Nunzio Impellizzeri e le interpreti danzatrici del percorso Humanbodies Program. Nun te scurdà, è un progetto coreografico nato con la residenza del coreografo siciliano con base in Svizzera, nell’ambito di Humanbodies Program.
A chiudere la rassegna, domenica 12 maggio alle ore 18.00, Akerusia Danza presenterà Saffo ed Artemisia, spettacolo di teatro danza incentrato sulle figure di due donne, una poetessa e una pittrice, rivoluzionarie per l’epoca in cui sono vissute.
L’allestimento vedrà protagonisti in scena gli interpreti Giorgia Palombi, Pasquale Lanzillotti, Sabrina Bonomo, e le giovani danzatrici Benedetta Musella e Beatrice Pecorella, per la regia di Rosario Liguoro.
Le coreografie sono a cura di Elena D’Aguanno, le musiche dal vivo di Otello Matacena, il video dello spettacolo di Mathias Rath.
Cosa accomuna Saffo e Artemisia Gentileschi? Entrambe donne hanno lasciato una traccia indelebile con la loro opera, in un mondo culturalmente dominato dagli uomini.
L’impegno dell’Associazione ItineraArte nel progetto Oltre la linea, ma non solo, si basa sull’amore verso la danza contemporanea, dove la propensione alla massima libertà da qualsiasi schema pre-concetto determina, così, l’esprimersi “alto” di un modo di intendere la vita, sia nei suoi aspetti quotidiani sia astratti.
La danza rappresenta la massima espressività del sentimento, specie se libera di contaminarsi, sporcarsi e ricrearsi, in contatto con altre arti vicine come la pittura, la poesia, il teatro, la musica.
Info e prenotazioni: 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)

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