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Gli spettacoli in programma in Campania fino al 18 maggio.

di Irene Bonadies

Magnificat_2Magnificat. Un incontro con Maria
Tratto da: Alda Merini
Quando: 16 maggio
Luogo: salotto de Il Teatro Cerca Casa (Torre del Greco)
Interpreti: Caterina Pontrandolfo, Rodolfo Medina al piano
Orario: ore 19:30
Note: Straziata e illuminata insieme è la Maria del “Magnificat” di Alda Merini, un monologo diviso in brevi canti, in cui a poco a poco riconosciamo l’intera vita di Cristo. Nel suo incontro con Maria, la Merini fa valere due ascendenze importanti: la lirica infuocata di splendente ascesi come si ritrova in una Teresa D’Avila, e la lirica radiosa dell’amore fertile come si ritrova nel Cantico dei Cantici. L’idea è che il monologo tra poesia e prosa, lasci spazio al canto e alla melodia, sia mettendo in melodia alcuni versi del “Magnificat” meriniano, sia interputando con canti della tradizione mediterranea, il monologo stesso. Le melodie originali composte per lo spettacolo sono melodie originali scritte e cantate da Caterina Pontrandolfo. Nel suo incontro con Maria, la Merini fa valere due ascendenze importanti: la lirica infuocata di splendente ascesi come si ritrova in una Teresa D’Avila, e la lirica radiosa dell’amore fertile come si ritrova nel Cantico dei Cantici. L’idea è che il monologo tra poesia e prosa, lasci spazio al canto e alla melodia, sia mettendo in melodia alcuni versi del “Magnificat” meriniano, sia interputando con canti della tradizione mediterranea, il monologo stesso. Le melodie originali composte per lo spettacolo sono melodie originali scritte e cantate da Caterina Pontrandolfo.
Info e prenotazioni: info@ilteatrocercacasa.it | 3343347090 – 3470963808 – 081 578 24 60

 

CammurriataCammurriata – Canti di malavita
Di: Giuseppe Patroni Griffi
Quando: dal 16 al 26 maggio
Luogo: Ridotto del Mercadante
Interpreti: Lara Sansone
Regia: Enrico Maria Lamanna
Orario: sabato ore 20:30 e domenica ore 18
Note: Al centro di Cammurriata il mondo della malavita napoletana, un mondo che l’autore racconta attraverso brevi “canti” in endecasillabi, intitolati, nell’ordine: ’O Rre, Benàres, Golgota ’e notte, Tango lento, Dduie, Kamasutra, ’A cantera d’’o Duemila, ’O femmenello ’nnammurato, La bisca clandestina, Piccadilly Circus e ’O spusarizio d’ ’o cammurista gregario.
Enrico Maria Lamanna, regista dello spettacolo, nelle sue note ricorda il suo incontro con il testo e l’autore: «Era il 1991 quando conobbi Peppino Patroni Griffi, Aldo Terlizzi e ovviamente Leopoldo Mastelloni che oltre a essere amico fu anche il mio maestro introducendomi al mondo di Peppino e al suo. E dopo poco diressi Leopoldo Mastelloni in Le rose rosse no di Patroni Griffi, con brani originali di Mastelloni e stralci di Cammurriata da lui interpretato anni prima diretto dallo stesso Patroni Griffi».
Info e prenotazioni: 081.5513396 | biglietteria@ teatrostabilenapoli.it

 

Ph. Cesare Abbate_1Bartleby, lo scrivano
Tratto da: Melville
Quando: 18 maggio
Luogo: salotto de Il Teatro Cerca Casa (Napoli, zona Vomero)
Interpreti: Enzo Salomone
Orario: ore 20:30
Note: Chi è realmente questo enigmatico scrivano che nella New York del 1853, nel tempio del capitalismo americano in pieno decollo, Melville, contrappone ad un avvocato (io- narrante del racconto) che ha avuto la disavventura di accoglierlo nel suo studio al n.*** di Wall Street? E che dopo un primo periodo di onesto, probo, lavoro di copiatura e controllo di atti legali, si permette di rifiutare progressivamente qualsiasi altra attività con la misteriosa, sconcertante, ossessiva e tuttavia gentile espressione: “I would prefer not to”… Preferirei di no? Eppure, l’avvocato a cui si contrappone non è il rappresentante di un potere autocratico e cieco. È religioso, anglicano, pieno di scrupoli “umani”, gentile, dialogante, permissivo, inclusivo, democratico, borghese. Ciononostante, Bartleby gli nega ogni tentativo di dialogo. Chi è Bartleby, un anarchico, un marxista, un rivoluzionario? Un non-violento alla Thoreau? O è solo uno schizofrenico? Un autistico adulto? O un Giobbe del XIX secolo? Oppure è il risultato di una errata alimentazione alternativa? (mangia solo focaccine allo zenzero). Oppure è Melville stesso in crisi d’identità? Chissà quante fantasiose definizioni si potrebbero aggiungere ancora a queste. Ma, tralasciando l’ansia di definizione di Bartleby, quella sua solitaria, intransigente opposizione rimanda a tutte le violenze che nel secolo scorso hanno caratterizzato i tentativi di ribellione, di opporsi, di dire no, operati da uomini organizzati o da solitari oppositori, che si rifiutavano di soggiacere alla condizione del “lavoro alienato”, di “copiare” appunto, e assumendo come metafora il racconto di Melville, quella lancinante, anarchica, per quanto inutile e autolesionistica, risposta ossessiva di Bartleby, risuona oggi, in un’epoca sempre più discriminante ed esclusiva, terribilmente profetica e attuale.
Info e prenotazioni: info@ilteatrocercacasa.it | 3343347090 – 3470963808 – 081 578 24 60

 

A. CasertanoIl bambino con la bicicletta rossa
Di: Giovanni Meola
Quando: 18 e 19 maggio
Luogo: Teatro Rostocco (Acerra)
Interpreti: Antimo Casertano
Regia: Giovanni Meola
Orario: sabato ore 20:30 e domenica ore 18
Sinossi: La pièce è liberamente ispirata al caso Lavorini, il primo rapimento di un minore finito tragicamente nell’Italia di 50 anni fa.
Il drammaturgo e regista napoletano ha immaginato di raccontare la storia, avvenuta a Viareggio, attraverso le voci, ma trasfigurate, dei veri protagonisti di questa vicenda intricata e misteriosa in cui la contrapposizione ideologica e politica ebbe un ruolo dominante.
Rapimento ed uccisione del piccolo Ermanno Lavorini attirarono da subito l’attenzione dei mass media e dell’opinione pubblica. Il fatto fu considerato frutto della devianza giovanile, ovvero del giro della prostituzione omosessuale e minorile che gravitava attorno alla Pineta di Ponente della cittadina balneare che, nel frattempo, era diventata simbolo del boom economico, meta di tantissime famiglie della media e medio-alta borghesia del paese.
Uno scandalo di proporzioni inaudite per un paese ancora puritano e benpensante.
Gli adulti ingiustamente coinvolti nel caso furono distrutti nella reputazione: chi si suicidò, chi morì di crepacuore, chi ancora vide finire in polvere la sua carriera politica.
Solo grazie alla pervicace azione di pochi, isolati, giornalisti, tra cui Marco Nozza, soprannominato ‘Pistarolo’, e della conseguente tigna di un magistrato coscienzioso ed attento, alcuni ragazzi appartenenti al Fronte Monarchico Giovanile furono, alla fine, condannati per motivi politici.
Scopo del rapimento, un riscatto per procurarsi armi ed esplosivi per eseguire azioni eversive in contrapposizione alle contestazioni dei ragazzi di sinistra.
I condannati cambiarono decine e decine di volte versione durante gli anni di indagini e detenzione, depistando scientificamente il corso delle cose.
Il caso Lavorini fu definito da alcuni una sorta di anticipazione della strategia della tensione che di lì a pochi mesi (Dicembre ’69) scoppierà in tutta la sua violenza.
Info e prenotazioni:
347 920 4605 | info@teatrorostocco.it

 

Tur de vasc - Vendesi 3Tur de vasc’
Di: Carlo Geltrude
Quando: 18 e 19 maggio
Luogo: Teatro Rostocco (Acerra)
Interpreti: Luciano Saltarelli e Laura Borrelli; Vincenzo Antonucci e Mariano Coletti; Gennaro Maresca e Daniela De Vita
Regia: Carlo Geltrude
Orario: Ogni replica sarà composta da tre turni: il primo alle 20.30, il secondo alle 20.45 e il terzo alle 21.00.
Note: Spettacolo site-specific e itinerante che introduce gli spettatori nel ventre del Rione Sanità, guidati da un “accompagna-tur”, per scoprire quel che avviene in tre vasci abitati, palcoscenici reali che restituiscono storie, atmosfere e umori alla messinscena.
La prima sessione (18 e 19 maggio) è intitolata “Storie nuove”. “La bolletta” di Mario Gelardi, una storia delicata che affronta il tema del gioco d’azzardo, interpretata da Luciano Saltarelli e Laura Borrelli. A seguire “Mastini” di Elvira Buonocore, interpretato da Vincenzo Antonucci e Mariano Coletti, che racconta la fragilità dei giovani che diventano precocemente adulti; questa sessione dedicata alla nuova drammaturgia si concluderà con “Vendesi” di Marina Cioppa, una storia cruda e spietata tra due classi sociali che si incontrano, interpretata da Gennaro Maresca e Daniela De Vita.
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it

 

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