Teatro per ragazzi: ruolo e risorse al centro del focus targato Puglia Showcase Kids 2019
Sinergie, obiettivi e finalità del teatro ragazzi in Italia protagoniste dell’incontro pubblico in programma il 4 luglio durante il NTFI nell’ambito del progetto promosso dal Teatro Pubblico Pugliese che prenderà il via domani per quattro intensi giorni.
di Ileana Bonadies
Sarà dedicato al Teatro per ragazzi in Italia il focus in programma il prossimo 4 luglio al Palazzo Reale di Napoli, dalle ore 10 alle 13:30 – nell’ambito del NTFI 2019 – a cura del Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con ARTI. E due le principali tematiche intorno alle quali si ragionerà e ci si confronterà con operatori del settore:
– l’importanza strategica del Teatro Ragazzi per la crescita culturale dei territori, non solo per la creazione di nuovo pubblico ma soprattutto per la valenza sociale che la partecipazione attiva al teatro comporta nelle giovani generazioni;
– le risorse e l’attenzione che MIBAC e MIUR, Regioni e Enti Territoriali dedicano a questo settore in relazione allo sviluppo della filiera.
A discuterne un parterre d’eccezione composto da Jetse BATELAAN, Direttore artistico Theater Artemis/Leone D’Argento a La Biennale Teatro 2019, che interverrà in una video intervista di Ileana Sapone; Giorgio TESTA, Presidente Casa dello Spettatore; Loredana CAPONE, Assessore Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali Regione Puglia; Vincenzo SANTORO, Responsabile del Dipartimento Cultura e Turismo ANCI; Giuseppe D’URSO, Presidente Teatro Pubblico Pugliese; Ruggero CAPPUCCIO, Direttore Artistico Napoli Teatro Festival Italia; Salvatore GIULIANO, Sottosegretario Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR); Carmelo GRASSI, Presidente ARTI – Associazione Reti Teatrali Italiane; Fabio NAGGI, Vicepresidente Associazione teatro ragazzi (AS.T.R.A.); Ruggero SINTONI, Presidente Associazione nazionale dei Teatri Stabili d’Arte Contemporanea (A.N.T.A.C.); Clara COTTINO, Direttivo Associazione nazionale delle Compagnie e delle Residenze di Innovazione Teatrale (A.N.C.R.I.T); Hilenia DE FALCO, direttivo e coordinatrice del Tavolo Formazione – C.Re.S.Co. Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea; Rossella MARCHI, Premio Eolo; Cristina CAZZOLA; Direttrice artistica SEGNI New Generations Festival; Giovanna PALMIERI, Presidente ASSITEJ (International Association of Theatre for Children and Young People) – Italia.
Affidate a Onofrio CUTAIA, Direttore generale dello Spettacolo dal vivo per il Ministero per i Beni e delle Attività Culturali (MIBAC) le conclusioni.
Noi di QuartaParete, in anteprima, in qualità di media partner, ci siamo fatti raccontare da Giulia Delli Santi, dirigente Teatro Pubblico Pugliese e Carmelo Grassi, aspettative e obiettivi in attesa che poi nuovi elementi possano emergere dall’incontro e rappresentare l’inizio di nuovi percorsi di dialogo e lavoro.
Giulia Delli Santi – dirigente Teatro Pubblico Pugliese
Il TPP vanta una storicità quarantennale: da cosa tutto ha avuto inizio e quale è la vostra mission?
La possibilità di crescita è stata data dalla Regione Puglia che tramite programmi attivati a livello di internazionalizzazione ci ha spronato a ideare e creare progetti diventando una vetrina di teatro e danza del territorio pugliese che ha fatto sì che tutto il sistema relativo alla produzione teatrale possa, oggi, confrontarsi, sperimentarsi e andare ad esibirsi sui palcoscenici e nei festival più importanti – come quest’anno a Napoli – facendosi conoscere dagli operatori nazionali e internazionali e potenzialmente essere scelti in modo da spiccare il volo dalla Puglia nel mondo.
Per cui la nostra mission non è solo dar vita ad un circuito di distribuzione e di promozione del pubblico, ma far conoscere le nostre produzioni relative al teatro ragazzi da sempre molto apprezzate e premiate. Un settore che sin da subito è stato alimentato e curato e in cui, non a caso, abbiamo delle eccellenze: per noi come dirigenza e come circuito l’investimento sul teatro ragazzi è, dal punto di vista di idea politica, quello più importante perché la promozione del teatro parte proprio da qui, dai ragazzi che rappresentano il nostro futuro.
Dal convegno e dunque confronto allargato del 4 luglio, quali risposte si aspetta per impostare il programma di lavoro futuro?
Vorremmo fissare accordi e protocolli d’intesa che sanciscano la professionalità in questo settore, tenuto conto che attualmente, ad esempio, nelle scuole, per lo sviluppo e la produzione del teatro, esistono accordi tra il Ministero e la FITA (Federazione Italiana Attori Amatori) quando invece il nostro ambito non è affatto da intendersi come un dopo lavoro ma è un settore imprenditoriale a tutti gli effetti, che produce lavoro – in maniera molto seria – intorno alla danza, al teatro e alla musica; Inoltre vorremo ancora di più ribadire l’importanza della presenza del teatro, sia sul piano della conoscenza ma anche come vera e propria ragione di vita.
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Carmelo GRASSI – Presidente ARTI – Associazione Reti Teatrali Italiane
Dal suo osservatorio privilegiato quale lo stato dell’arte in merito a distribuzione, promozione e formazione del pubblico per quanto attiene il teatro ragazzi?
Il Teatro ragazzi è un settore di cui, come circuiti, ci occupiamo da sempre, già dagli anni ’80, sviluppando un lavoro sul territorio rivolto ai bambini dalle scuole materne fino ai ragazzi di 14 anni, con spettacoli aventi un linguaggio specifico.
Questo ci consente non solo di soddisfare ma anche di formare una fascia di giovani spettatori che ci auguriamo segua il teatro anche da adulto.
Ciò che chiediamo è che questo lavoro venga realmente riconosciuto come tale e non considerato come teatro di seconda classe, e – in accordo con il MIUR e il MIBAC – che i professionisti del teatro ragazzi siano quelli che abbiano una interlocuzione specifica con tutte le scuole.
Dalla mia esperienza diretta maturata in 20 anni di presidenza, posso dire dati alla mano che siamo regolarmente saliti come numeri di spettacoli e coinvolgimento delle scuole, forti del lavoro da professionisti che facciamo in nome di un prodotto di qualità che se manca può solo allontanare i giovani e futuri spettatori di domani. E proprio questo aspetto sarà centrale durante il focus del 4 perché intendiamo ribadire che tutto il sistema del teatro ragazzi necessita di un accordo tra i due ministeri (MIUR e MIBAC) e gli operatori professionisti di questo ambito.
ARTI lavora congiuntamente con le istituzioni locali e la Puglia relativamente al teatro ragazzi rappresenta un indubbio modello: quale il suo valore aggiunto da esportare e imitare?
La Puglia ha sicuramente messo in campo una serie di attività che vanno incontro agli operatori del settore che svolgono un lavoro essenziale.
Una esperienza esemplare in tal senso è stata quella del progetto “Teatri Abitati” (residenze in rete sul territorio regionale, in condivisione con le amministrazione comunali che cedevano uno spazio pubblico alle compagnie che andavano ad abitare quei luoghi creando servizi per l’amministrazione e assicurando attività per almeno 100 giorni) che ha dato la possibilità a diverse compagnie, per diversi anni, di fare esperienza, sviluppare capacità di gestione, di fare impresa e anche di fare rete ottenendo risultati importanti e visibili ancora oggi.
Poter esportare dalla Puglia un prodotto d qualità, che giri l’Italia e vada anche all’estero, è il fine ultimo delle azioni che mettiamo in atto sul territorio. L’obiettivo ulteriore è quello di fare maggiormente rete anche tra le altre regioni italiane sul piano della distribuzione e produzione relativamente al teatro ragazzi al fine di un incremento del settore.