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Giunge al termine la programmazione della sezione Teatro Ragazzi inaugurata quest’anno nell’ambito del Napoli Teatro Festival 2019. In scena gli ultimi spettacoli del Puglia Showcase Kids.

di Ileana Bonadies

Bisogna credere nei sogni perché diventino veri, ma bisogna svegliarsi per vederli realizzati: questo il messaggio custodito in “Schiaccianoci Swing”, lo spettacolo-concerto andato in scena nella giornata conclusiva della finestra dedicata al teatro ragazzi per opera del Teatro Pubblico Pugliese, scritto da Cosimo Severo, che ne cura anche la regia, e Stefania Marrone per la Bottega degli Apocrifi, con Alessandra Ardito (batteria e fisarmonica), Celestino Telera (chitarra elettrica), Michele Telera (contrabbasso e percussioni) e Fabio Trimigno (violino). Protagonista della storia è Marie e nel suo sonno/sogno animato da giocattoli che prendono vita, topi e uno schiaccianoci di legno che nasconde tutt’altro, ci addentreremo a suon di musica, con le note che prendono il posto delle parole e si trasformano in drammaturgia, lasciando che siano nuove suggestioni ad accompagnare per mano i piccoli spettatori per i quali il lavoro è immaginato. Un lavoro in cui diventa difficile separare la dimensione onirica dalla realtà, e il finale – non a caso – sembra lasciare a ciascuno la libertà di ritrovarci il senso di ciò che si è visto. Perché in tema di sogni non esistono risposte esatte e univoche, ma solo fantasia, curiosità e voglia di abitare il mondo giocando. Proprio come il Teatro fa, proprio come in teatro accade.
E Nadia, in veste di nostra osservatrice speciale ce lo spiega bene…

Incentrato sul non facile ma affascinante tema del venire al mondo nonostante le inevitabili difficoltà che si incontreranno, è invece “Ahia!” di Daniano Nirchio, con Raffaele Scarimboli e Monica Contini, in cui ad essere raccontata è la storia di un’anima che non vuole nascere e rifiuta ogni tentativo di convincimento compiuto dall’addetto all’ufficio preposto e dal suo Direttore. E così, all’interno di una scena molto bella, in cui si muovono non solo attori in carne e ossa, ma anche un grande pupazzo a forma di topo animato dallo stesso Scarimboli, e proiezioni di altre figure, immagini e scritte, ecco prendere corpo il concetto di tempo che scorre, di ricordi che affastelleranno la vita di ogni essere umano, di futuro che non diventerà mai presente se non si avrà il coraggio di affrontarlo. Quel coraggio che alla fine la protagonista troverà sfogliando il libro della sua vita, quello che sarebbe vietato aprire fino a che non si nasce, ma che in questo caso diventa l’unico, vincente, sprono per prendere la decisione più importante di sempre, e che le consentirà di vedere – fotogramma dopo fotogramma – tutte le tappe più importanti della sua esistenza. In un parossismo di emozioni che se forse i più piccoli non hanno potuto cogliere a pieno, per l’esiguo bagaglio di esperienze a loro disposizione, pur restandone magneticamente  rapiti, certamente ha fatto breccia negli adulti. Ancora una volta dimostrando che il teatro immaginato per il pubblico dei giovanissimi, in realtà, non conosce limiti anagrafici parlando diritto al cuore di chi è disposto ad ascoltarlo.

Come Anna, che con la timida dolcezza che la contraddistingue, così commenta lo spettacolo…

Chiude la quarta e ultima giornata del Puglia Showcase Kids 2019, “Nel castello di Barbablù”, scritto e diretto da Raffaella Giancipoli, con Livio Berardi, Rossana Farinati e Annabella Tedone. Ispirata alla celebre fiaba trascritta da Charles Perrault, la versione prodotta dalla Compagnia Kuziba si avvale di un impianto scenico di grande impatto pur nella sua essenzialità, in grado di trasformarsi all’occorrenza e, come una grande scatola magica, ora diventare l’ingresso del palazzo del ricco Barbablù, ora nel tavolo su cui si consuma la prima cena dopo il matrimonio con la giovane andata in sposa pur contro il volere della madre (di grande suggestione la scena del velo nuziale), ora nel corridoio lungo il quale sono disposte tutte le porte del palazzo tra cui quella invalicabile per ordine assoluto del padrone di casa, pena la morte, che però la fanciulla – curiosa – aprirà scatenando le ire del marito.
Ma è proprio la curiosità il motore intorno ala quale si muove l’intera storia, e che qui, dunque, assume una accezione assolutamente positiva quale strumento per scoprire il mondo circostante; uscire dal nido protetto in cui si è cresciuti e affrontare la realtà di fuori, paure comprese, che però serviranno a diventare grandi e assumersi le proprie responsabilità.
Quale l’impatto avuto sui bambini? Lo scopriamo ascoltando il portentoso trio formato da AngeloPio, Raffaella e Chiara…

 

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