“Millennials”, il teatro di nuova generazione fa tappa al Nuovo Teatro Sanità
Progettualità di ampio respiro, collaborazioni, un progetto sostenuto dal MIBAC per la nuova drammaturgia, scambi artistici sono tra le risorse messe in campo dal teatro diretto da Mario Gelardi per la stagione 2019/20.
di Ileana Bonadies
Quaranta attori, trenta drammaturghi, molteplici collaborazioni avviate con Paesi europei e non solo: con questi numeri che hanno segnato la scorsa edizione, prende il via la stagione 2019/20 del Nuovo Teatro Sanità denominata “Millennials”, in riferimento alla nuova generazione che da sette anni compone il collettivo del teatro diretto da Mario Gelardi, ma anche al nuovo progetto “Post Millennials Theatre” – tra gli altri in programma – che vedrà la luce in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Salerno in qualità di consulente scientifico di una ricerca sociale che intende soffermarsi sui ragazzi dai 16 ai 22 anni e le loro visioni sul futuro, per poi dare vita a un testo teatrale da mettere in scena.
Se da un lato, dunque, si conferma la vocazione dello spazio di piazzetta San Vincenzo per il teatro contemporaneo e gli autori e attori “giovani” che lo animano, dall’altro però la direzione non rinuncia anche ad autori-pilastro della drammaturgia internazionale più consolidata come Ionesco (“Le sedie”), Beckett (“Primo amore” e “Atto senza parole 1-2”), Santanelli (“La Cenerentola maritata”), in nome di un teatro intergenerazionale che attraversa i tempi cambiando ma, al contempo, restando sempre se stesso.
E proprio l’attenzione riservata alla figura autorale e dunque alla scrittura di scena è un altro elemento che continuerà a caratterizzare il lavoro proposto dall’ntS’ che per il secondo anno terrà l’unico laboratorio di drammaturgia riconosciuto in Italia dal MIBAC a cui si assocerà la rassegna “Dramma Lab” che dal 29 febbraio al 29 marzo ospiterà proprio i lavori prodotti dagli allievi del corso. Tra i risultati dello scorso anno di questo percorso, il format “Tur de vasc” ideato e diretto da Carlo Geltrude e ambientato nei bassi del rione, con cui – dopo l’anteprima estiva – si aprirà il cartellone il prossimo 27 e 28 settembre.
A seguire, debutti assoluti (tra cui “Quattro uomini chiusi in una stanza”, scritto e diretto dallo stesso Gelardi in cui si affronterà la questione delle “morti di Stato” dal punto di vista delle forze dell’ordine; “BI” di Emanuele Valenti da un racconto dell’autore basco Bernardo Atxaga; “Sound sbagliato” di Alessandro Pallaldino, finalista al Premio Scenario; “La rosa del mio giardino” di Claudio Finelli sull’epistolario tra Dalì e Garcia Lorca); ritorni di produzioni passate (“La testa sott’acqua” di Helena Tornero sullo scottante tema bullismo); scambi reciproci di progetti fortemente legati al territorio attraverso cui il Sanità stringe la mano al Nest unendo il cuore della città con la periferia est (“Sanità on the road” in cui lo spettatore sarà condotto in auto attraverso il quartiere diventando protagonista di una drammatizzazione itinerante), o si lega a significative realtà teatrali latino-americane in sostegno di artisti under 35 e dello scambio creativo, così come voluto dal progetto BETSUD – Beyondthesud nel cui contesto tutto ciò si sviluppa; ospitalità di produzioni amiche come quelle del Teatro di Rifredi (“Tebas Land” dell’uruguaiano Sergio Blanco); collaborazioni importanti come quella con il Madre (“629 – Uomini in gabbia”) e il Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale (“La peste al rione Sanità” dal romanzo di Camus e che andrà in scena all’interno della Basilica di Santa Maria della Sanità).
Nell’intervista al direttore artistico ulteriori anticipazioni su cosa accadrà nei prossimi mesi:
Per la visualizzazione completa del cartellone cliccare qui.
Nuovo Teatro Sanità
piazzetta San Vincenzo 1 – Napoli
contatti: info@nuovoteatrosanita.it – 339 6666426