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Il testo esilarante di Massimo Andrei segna il ritorno in scena di Daniela Ioia nei panni di una donna alle prese con un test di gravidanza e gli incubi su cosa significherà diventare madre.

di Daniela Campana

Daniela Ioia

Daniela Ioia

Scavare nei pensieri più reconditi di una madre è cosa assai complessa, provare a farlo in quelli di un’aspirante tale è ancora più difficile. Tuttavia, Massimo Andrei, autore di Mamma, mà!, ci ha provato lo stesso e ha dato vita ad un testo spassoso, irriverente e attuale. Ci prova, poi, ancor di più Gennaro Silvestro che lo porta in scena e ancor meglio Daniela Ioia che – mamma, mà! –, da protagonista, ne esce fuori con bravura dirompente.
Lo spettacolo, rappresentato dall’8 al 10 novembre al Teatro Tram di Napoli, materializza sulla scena tre piccole tragedie quotidiane, frutto dei sogni/incubi di una donna, Enza Amato, alle prese con un test di gravidanza.
Daniela Ioia, che dopo Gomorra, Il sindaco del Rione Sanità e l’arrivo del suo primogenito torna in teatro, porta in scena un monologo grottesco ed esilarante e dà letteralmente corpo, con verve e dinamismo, agli innumerevoli quesiti che affiorano nella mente di una giovane donna, desiderosa di avere un figlio. Allora sulla scena (in cui c’è solo una sedia e una scrivania) un immaginario psicologo si ritrova alle prese con tre donne/madri – proiezioni bizzarre della protagonista – tutte diverse tra loro: una fragile, una un po’ pungente e una alquanto vamp.
Mamma, mà! accende un faro su un argomento dolce amaro – a seconda dei casi – vale a dire sul desiderio di maternità e lo fa giocando sulla comicità, utilizzando il gergo partenopeo – quello più viscerale in alcuni passaggi – e scherzando sui cliché più comuni dell’universo femminile/materno. Ed è per questo che, in meno di un’ora, si barcamenano sul palcoscenico del piccolo teatro di Port’Alba una prima versione di Enza che, dopo i più svariati esami e la moltitudine di visite mediche per riuscire a rimanere incinta, è quasi in sfida con il proprio corpo; una seconda, un po’ aspra e ngazzosa, ma pronta a mettere in guardia una figlia adolescente innamorata di un uomo di colore. Attenzione però! Che vuoi che sia un uomo “marrò”, l’importante è essere certi che “al paese suo” non sia sposato e che voglia bene solo “a lei”. Ed infine, un’ultima versione della protagonista che, definendosi come la Cercei della situazione (per chi non fosse un addicted delle serie TV, quest’ultima è la regina madre del Trono di Spade), si comporta da mamma/amica e, tra palestra e lezioni di canto in tutina e tacchi a spillo, gestisce due figli un po’ stralunati.
Lo spettacolo, che replicherà in Campania, ha sicuramente conquistato il pubblico che, divertito, ha congedato l’attrice con una standing ovation.

Mamma, mà! tour:
15 novembre – La bottega – Caserta
16-17 novembre Teatro Rostocco – Acerra
23 novembre Airola
12 gennaio Pontecagnano – rassegna Assolo
18-19 gennaio 2020 Teatro Civico 14
8 marzo Teatro Tav – Frattamaggiore
3 aprile Vayu – Pozzuoli
10 maggio Sala dei Baroni – Aversa

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