Il tempo della pandemia: è l’inizio di una nuova era?
Continua sulle pagine del nostro giornale la condivisione del progetto di ricerca ‘Pan/demìa- Osservatorio filosofico’ a cura dell’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ispf).
Più volte in questi mesi è emersa la necessità di definire il tempo legato al coronavirus, inquadrandolo come un’epoca separata e nettamente diversa da ciò che era prima.
Come osserva Monica Riccio, ricercatrice dell’ISPF, “un cambiamento radicale e globale sembra essere stato evocato – invocato, auspicato – fin dagli inizi della quarantena”. Eppure molti segni offerti dal presente degli ultimi giorni sembrano andare nella direzione opposta: “Nulla è cambiato certamente, e nulla sembra dover cambiare, nella vita di molti, privati di diritti e dignità”.
Marco Vanzulli, ricercatore di filosofia all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, riflette – nel suo intervento “Niente sarà più come prima” – sul bisogno di definire il nuovo assetto socio-storico-temporale che sta prendendo forma.
Qui il link per la lettura.