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Non solo turismo per la perla della costiera amalfitana che sempre più punta a coniugare arte, cultura e creatività artigianale per rafforzare l’identità storico-culturale del territorio.

di Ileana Bonadies

Foto Vito Fusco

Foto Vito Fusco

Tutelare ed enfatizzare l’identità storica e culturale della città di Positano attraverso la valorizzazione del lavoro degli artigiani: questo uno dei principali obiettivi a cui è a lavoro l’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Guida, al fine di incentivare uno sviluppo economico che tenga conto, da un lato, della naturale vocazione turistica del territorio e, dell’altro, protegga i mestieri artigianali – a rischio di estinzione – invogliando le nuove generazioni a continuarne la tradizione attraverso un efficiente percorso di formazione.

Nel solco di questa precisa volontà, si è distinta, non a caso, anche la XVIII edizione del Positano Teatro Festival (7-10 agosto) che, nel corso della seconda serata, ha ospitato la consegna alla famiglia D’Andrea di un Premio speciale istituito dalla Giunta e dal Consiglio per omaggiare il compianto direttore artistico della rassegna, e rappresentato da un pezzo unico in argento opera del maestro orafo positanese, Marco Fusco.

Per conoscere meglio la vision del Comune sulle potenzialità del legame tra arte, cultura e artigianato e scoprire cosa significa, oggi, svolgere un mestiere come quello dell’orafo basato esclusivamente su creatività e originalità, sfuggendo dunque alla produzione in serie propria invece dei grandi marchi, abbiamo intervistato il primo cittadino in carica e l’autore della scultura denominata “Positano e il teatro di Gerardo”:

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