“I Corti della Formica”: 17 anni e non sentirli
Inizierà giovedì 13 ottobre al Teatro Tram di Napoli la rassegna diretta da Gianmarco Cesario dedicata ai corti teatrali.
di Domenico Ascione
La stagione teatrale 2022-23 ha inizio, e si comincia dai corti. Quelli “della formica”, più precisamente; rassegna teatrale dedicata alla drammaturgia breve (peraltro la più longeva del Sud Italia, ndr) ideata, curata e diretta da Gianmarco Cesario, quest’anno in odore di “maggiore età” (la rassegna, non Gianmarco), visto che siamo ormai giunti alla diciassettesima edizione da quando, nel lontano 2005, fu “Ad un passo dal cielo”, diretto e interpretato da Aldo Rapè, a fare incetta di premi e riconoscimenti in praticamente tutte le categorie in gara. Le danze sono aperte dal rituale, ma mai come stavolta non banale ringraziamento allo sponsor nonché partner principale (Itinerari di Napoli, il progetto ideato da Massimiliano Sacchetto con lo scopo di “educare al bello, alla scoperta dei luoghi fantastici che risiedono sul territorio campano”). Perché se è vero che “senza denari non si cantano messe”, be’, senza quelli non si animano manco le tavole da palcoscenico; e IDN quei denari ce li ha messi quando la rassegna rischiava persino di chiudere i battenti, vittima sacrificale di uno Stato che tanto si riempie la bocca dell’importanza di Arte e Cultura, ma che poi, quando c’è da mettere mano alla tasca.
Dopodiché entrano in scena (siamo pur sempre a teatro, no?) i veri protagonisti della rassegna: gli attori, gli autori, i registi; coloro insomma che con il proprio genio creativo, la propria passione, la propria dedizione matta e disperatissima alla causa mettono in scena quotidianamente le nostre miserie e le nostre nobiltà, rivendicando, “in questi tempi non certo facili”, il bisogno sempre più impellente e necessario per l’Uomo di essere ascoltato, (de)scritto, (psic)analizzato; in una parola: rappresentato. Quest’anno saranno 16 i corti in gara, ciascuno della durata di 20 minuti circa, ripartiti in quattro serate (da giovedì 13 a domenica 16 ottobre, a partire dalle ore 20:30) che si contenderanno il successo finale, giudicati da una giuria tecnica composta da allievi provenienti da sei scuole di teatro attive nel territorio di Napoli e provincia, ovvero De Poche, Elicantropo, Mind the gap, B. Maggio, Talia, Tram, che decreteranno i premi Miglior Corto (dedicato alla memoria del M° Gerardo D’Andrea), Miglior Regia, Miglior Attrice, Miglior Attore e Miglior Autore.
A docenti e operatori culturali il compito, invece di designare il vincitore del Premio Scuola destinato al corto con il più importante messaggio didattico, mentre all’attrice Paola Maddalena affidata la responsabilità di assegnare la targa “Daniele Mattera – Parola e Gesto” in memoria dell’artista e grande studioso del teatro che coniuga movimento e parola in maniera sperimentale.
Infine, novità assoluta, il premio della giuria popolare dato dagli spettatori chiamati a votare attraverso la piattaforma di Itinerari di Napoli, i Tutti i corti teatrali, infatti, saranno visibili dal giorno dopo la messinscena sul sito itineraridinapoli.com e sulle pagine social di itinerari della Campania: facebook.com/itineraridellacampania e youtube/itineraridellacampania. I voti del web saranno sommati ai voti del pubblico in sala proclamando così il vincitore.
Alla vigilia della partenza, abbiamo raggiunto il direttore artistico Cesario:
Alcuni dei lavori in gara prevedono l’utilizzo dell’ “idioma napoletano” anziché l’italiano: quanto può essere importante il “dialetto” come mezzo di “espressione autentica”?
È importante, anche se personalmente non amo gli abusi, come in ogni caso. Molto spesso il napoletano viene abusato, non viene utilizzato in maniera colta, in quanto ci si ispira a una lingua ascoltata, letta, oppure vista in televisione. A volte è persino scritto male, così come si pronuncia.
Quanto secondo te il formato del corto può avvicinare un pubblico giovane e/o una società in genere che sembra talvolta manifestare deficit di attenzione e andare sempre più di fretta?
Io sono uno che viene dal teatro degli anni ’70, dove ci sono spettacoli che durano anche quattro ore, per cui figuriamoci se mi spaventerebbe vedere messi in scena spettacoli più lunghi… I giovani di oggi sono più abituati allo “smart”, però può essere anche un aspetto positivo. Devo dire che per fortuna molti di questi corti diventano poi dei lavori più completi, per cui è come se si trattasse di una sorta di prova.
“I Corti della Formica”, dunque, quale palestra per rielaborazioni successive…
Ormai lo sono quasi sempre. A volte i corti costituiscono il nucleo su cui [gli autori] vanno a sviluppare una drammaturgia più completa. A volte c’è già la drammaturgia completa, e ne fanno solamente un estratto. Naturalmente che sia autosufficiente, altrimenti non avrebbe senso vederlo in scena. Devo dirti che non sempre questo passaggio riesce: talvolta corti bellissimi che diventano spettacoli più ampi non riescono a restituirmi la stessa spinta emotiva.
Quanto è importante il riferimento a fatti realmente accaduti? Ciò può essere “svilente” per quella che è da sempre la funzione rappresentata dal teatro, ovverosia lo spazio in cui riversare e far vivere l’onirico, l’immaginifico, l’immaginario?
Quest’anno tantissimo, perché evidentemente veniamo anche da due anni in cui abbiamo vissuto la realtà attraverso i mass media, per cui siamo ispirati da cose che ci vengono rappresentate attraverso quei canali. C’è tanta storia, c’è tanta cronaca. E no, non credo sia svilente; l’importante è che sia sempre presente la mediazione artistica. Poi, da dove l’ispirazione provenga non fa differenza. Ad esempio, sul femminicidio, sono già tre anni che il tema è molto presente nei nostri spettacoli. Certo, poi alla fine ne scegliamo uno, due, perché arriva molto di più di quello che poi va in scena. Insomma è un tema molto sentito dalle donne, ma devo dire non solo dalle donne.
Peculiare il fatto che tu scelga i lavori da presentare in concorso solo ed esclusivamente a partire dai testi, senza badare a chi ne possa esser stato l’autore.
Io per formazione sono così, nel senso che ho sempre amato il teatro, ed essendone sin da ragazzo appassionato, non potevo certo andarlo a vedere tanto, quindi il tutto nasceva sempre dalla lettura dei testi, soprattutto dei Classici. Attraverso i quali mi son formato, poi ho insegnato Storia del Teatro e sono rimasto legato alla drammaturgia.
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GIOVEDÌ 13 OTTOBRE ore 20,30
Barattoli cosmici
ALOYSIA – Storia di una Janara di Luigi Parlato
con Rossella Castellano e Luigi Parlato; direttore di scena Fabiana Maresca; costumi e oggetti di scena Barattoli Cosmici; regia Rossella Castellano
BDPyoung
ITRIA scritto diretto ed interpretato da Aurora Miriam Scala; aiuto regia Maria Chiara Pellitteri; supporto tecnico Valerio Puppo
Kalamos
LA TENEREZZA di Carlotta Carpentieri
con Carlotta Carpentieri e Giada Laporta; regia Francesco Gafforio
Mentite Spoglie
OCCIDENTE di Antonio Mocciola
con Gregorio Del Prete; regia Giuseppe Cerrone
VENERDÌ 14 OTTOBRE ore 20,30
Under Nea Theatre
LA NOTTE PRIMA DELLE FERIE di Valentina Varrella
diretto e interpretato da Marco Fandelli; aiuto regia Milena Pugliese; voci registrate Marco Fandelli | Milena Pugliese
La chiave di Artemisia
TEODORA DEGLI SPIRITI – Suite per un eccidio di Danilo Rovani
con Denise Capuano; Danzatore Cristian Luino; musiche Pasquale Ruocco; regia Danilo Rovani
S.M.
USB di Salvatore Majorino
con Peppe Carosella e Lucia Maglitto; regia Salvatore Majorino
Co.C.I.S. e Teatro 99Posti
VAPOROSA NEBBIOLINA di Paolo Capozzo
con Carmela Aria | Paolo Capozzo; disegno luci Gianni Di Nardo; musiche Pietro Turco; realizzazione progetto scenografico Marina Parrilli; foto di scena: Antonia Di Nardo; regia Paolo Capozzo
SABATO 15 OTTOBRE ore 20,30
Formiche di Vetro Teatro
FONèS scritto diretto ed interpretato da Francesca Muoio e Luca Trezza
TeatrArte Alla Ribalta
JASTEMMA di Giovanni Del Prete
da un’idea di Antonio Vitale; regia e interpretazione Antonio Vitale
Gruppo Informale
IL PITONE DELLA MALESIA di Simone Miglietta
con Simone Miglietta | Valentina Martiniello; scene e costumi Luca Cristiano; audio/luci Luca Cristiano; regia Simone Miglietta
Ortigia
TEMPISMO SBAGLIATO, DESTINO CAMBIATO? di Davide Raffaello Lauro
con Chiara Cianciola e Davide Raffaello Lauro; regia Chiara Cianciola e Davide Raffaello Lauro; aiuto regia Gennaro Madonna
DOMENICA 16 OTTOBRE ore 20,30
Red Roger
BENZOCAFFEINE di Pier Paolo Palma
con Pier Paolo Palma; regia Georgia de’Conno
Effeci
C’È UNA PRIMA DONNA IN QUEL RAGAZZO! di Fabio Catalano
con Fabio Catalano| Carmela Del Giudice | Claudia Napolitano; regia Sissi Brandi
G.E.
DOMENICA di Gennaro Esposito
con Federica Flibotto e Gennaro Esposito; regia Gennaro Esposito
NoName
MADRIOSKA di Orlando Napolitano
con Valentina Elia; regia Marcello Manzella; musiche ed effetti Mendoza Produzioni