I Corti della Formica 2022: i vincitori
Conclusasi a Palazzo Migliaresi, al Rione Terra di Pozzuoli, la rassegna dedicata ai corti teatrali ideata, curata e diretta da Gianmarco Cesario.
di Domenico Ascione
«Location dièsci!», direbbe qualcuno, ed effettivamente degnissima si è rivelata la serata finale di premiazione della XVII edizione di una manifestazione intensa, eclettica, zeppa di spunti interessanti. Con un seguito “folle”, rubando l’aggettivo direttamente a Massimiliano Sacchetto, fondatore e digital designer del main partner Itinerari di Napoli: 19.727 utenti unici; 980,6 ore di visualizzazione; 4338 preferenze espresse. Sono questi soltanto alcuni dei numeri mirabolanti totalizzati dai sedici corti in gara durante la votazione online.
Ma prima di entrare nel merito, la menzione speciale è senza dubbio per la giovanissima giuria di allievi teatrali che ha accompagnato sin dapprincipio la rassegna, seguendone lo svolgimento con attenzione viva, competenza, e soprattutto con una passione viscerale che non può far altro che ingigantire il cuore.
Tornando ai vincitori, il premio per il corto col maggior “valore didattico” è andato a Jastemma, di e con Antonio Vitale. Si impongono nella categoria “migliori costumi” i Barattoli Cosmici, per Aloysia – Storia di una Janara, di Luigi Parlato, con lo stesso Parlato e Rossella Castellano in scena. Miglior scenografia per Aurora Miriam Scala e il suo Itria, mentre le “migliori musiche originali” vanno a Pasquale Ruocco (Teodora degli spiriti); per le “luci” è invece Il Pitone della Malesia a primeggiare. La “ciccia vera” arriva però con il “primo premio giuria popolare”, che va a Teodora degli Spiriti, di Danilo Rovani con Denise Capuano, per poi arrivare finalmente alle quattro categorie “principali”:
MIGLIOR REGIA: “MADRIOSKA” (di Orlando Napolitano, con Valentina Elia)
MIGLIOR ATTORE: SIMONE MIGLIETTA (Il Pitone della Malesia)
MIGLIOR ATTRICE: VALENTINA ELIA (Madrioska)
MIGLIOR CORTO: “ITRIA” (di e con Aurora Miriam Scala)
Cronaca di una corte (così si chiamava in origine la rassegna, ndr) annunciata, praticamente. Essì, perché da queste pagine ci eravamo già esposti sulla poliedricità e la potenza comunicativa di Valentina Elia, lo stile inconfondibilmente paradossale, genialmente strampalato, in una parola “bee-lli-ge-raaaaante” (chi ha visto il corto, capirà) di Simone Miglietta, sulla bravura immensa di Aurora Miriam Scala: «Mio padre mi ha cresciuta a pane ed Eduardo De Filippo». Poi uno dice che l’alimentazione non è importante…
L’appuntamento è a questo punto rinnovato per il 2023, allorché “I Corti” raggiungeranno la maggiore età. Anche se, a dire il vero, si portano grossi già.